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Politica

Bonaccorsi su apertura centro antiviolenza a Fiumicino: Primo di una lunga serie

«Festeggiamo oggi l’apertura di un nuovo centro antiviolenza nel territorio di Maccarese – Fiumicino, uno spazio importante che offre servizi di ascolto, dialogo e prevenzione a sostegno delle donne e dei bambini vittime di violenza e di discriminazione. Il nuovo centro è il frutto dell’impegno preso dalla Regione Lazio volto a potenziare il numero di strutture che si occupano del contrasto alla violenza sulle donne, un fenomeno sempre più preoccupante. Per questo la Regione ha bandito risorse statali per l’istituzione di nuovi Centri antiviolenza e Case rifugio su tutto il territorio laziale. Con oltre 65.000 euro di risorse regionali, il nuovo centro antiviolenza di Fiumicino è tra i primi di una serie che da qui a fine anno apriranno i battenti».
Lo ha dichiarato Lorenza Bonaccorsi, assessore al Turismo e alle Pari Opportunità della Regione Lazio.

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Cronaca

Roma, paura al parco: catturato un boa constrictor lungo più di due metri

 (Fonte: www.repubblica.it)
(di Luca Monaco)Un pericoloso esemplare di boa constrictor, lungo oltre due metri, è stato catturato lunedì sera lungo il vialetto di terra battuta che separa i giochi dei bambini del parco Scott, all'Ardeatino, dal greto dell'Almone. Il rettile è stato catturato dai guardiaparco dell'Appia Antica allertati da un gruppo di cittadini ed è stato traferito al Centro recupero fauna selvatica del parco dell'Appia antica.
La prima incrociare il serpente è stata la madre di una bimba di due anni, dopodiché è intervenuto un altro cittadino che portava a spasso i suoi due schnauzer nani ed ha impedito al boa di scappare in attesa che arrivassero i guardiaparco. Gli esperti per la tutela degli animali l'hanno fatto strisciare dentro un secchio bianco tra gli applausi dei curiosi, che hanno filmato la scena col cellulare.   
Non si trattava dunque di una leggenda urbana. La caccia al rettile era scattata in seguito alla prima segnalazione corredata da un video consegnato ai guardiaparco dell'Appia Antica oltre un mese fa. Le ricerche hanno coinvolto gli uomini del Cites dei Carabinieri.
"Hanno battuto tutto il parco per oltre una settimana – racconta la presidente di Retake Roma Ardeatino, Valentina Malatesta – l'hanno cercato perfino con i cani, ma non si trovava. Perché questo tipo di serpenti, ci hanno spiegato, la notte dorme sugli alberi. Il giorno cerca il sole e l'acqua".
Probabilmente il boa è stato abbandonato da un privato, una volta cresciuto troppo. "Si è nutrito di topi e piccoli rettili", spiegano i guardiaparco dell'Appia Antica. E' un animale timido, ma è dotato di un morso potente e poteva diventare pericoloso se qualcuno per sbaglio lo avesse calpestato o per i cani di piccola taglia.
 "Una storia a lieto fine – dice Malatesta – che però induce due riflessioni. Anzitutto invitiamo i cittadini a non abbandonare gli animali selvatici, ma a rivolgersi alle autorità qualora se ne volessero disfare. Dopodiché è chiaro che se la vegetazione incolta lungo la rete che separa il parco dall'Almone fosse stata curata, la cattura del rettile sarebbe stata molto più agevole". In ogni caso il boa di parco Scott è stato filnamente catturato. 

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Politica

Roma, Casa delle Donne: “Campidoglio ci ha annunciato revoca immediata convenzione”

(Fonte: www.repubblica.it)
"L'assessora Rosalba Castiglione ci ha annunciato che la memoria da noi consegnata a fine gennaio 2018 è stata respinta in toto" hanno comunicato le esponenti del direttivo della Casa Internazionale delle Donne in una riunione che si è tenuta mercoledì 25 luglio nel pomeriggio, "comprese le proposte di riduzione del debito da noi formulate. L'assessora Castiglione ha quindi annunciato anche la revoca immediata della convenzione che regola il rapporto fra la Casa Internazionale delle Donne e Roma Capitale". "Noi – continuano le esponenti del direttivo presenti alla riunione, la presidente Francesca Koch, Lia Migale, Giulia Rodano, Maria Brighi, Loretta Bondì – faremo opposizione a tutto campo. Non possiamo non rilevare che l'annuncio della revoca della convenzione avviene alla vigilia di agosto, nella peggiore tradizione di ogni vertenza pubblica e privata nel nostro paese. La Casa Internazionale delle Donne e tutte le attività e servizi che al Buon Pastore vengono erogati rischiano la chiusura a causa di questo ulteriore incomprensibile attacco della giunta capitolina al femminismo e alla vita associata a Roma".
"Noi, al contrario, abbiamo proposto una transazione che chiuda definitivamente la questione del debito. Grazie al grande sostegno che abbiamo ricevuto con la 'chiamata alle arti' e con la grande mobilitazione in Campidoglio del 21 maggio, c'è a Roma e nel Paese la consapevolezza di quanto negativo e grave sarebbe scrivere la parola fine alla esperienza della Casa Internazionale delle Donne. Ci sentiamo per questo di chiedere a tutte e a tutti – conclude la delegazione di ritorno dall'incontro all'Assessorato al Patrimonio, al quale erano presenti anche le assessore Laura Baldassarre e Flavia Marzano e la consigliera Gemma Guerrini – di sostenerci, di continuare la campagna di solidarietà e di mobilitazione, e anche di sottoscrivere".
 

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Cronaca

Castel Romano, sassi contro le auto per rapinare i conducenti. La Stradale: non fermatevi

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
(di Raffaella Patricelli)Indagini serrate da parte della Polizia Stradale di Aprilia sulla serie di danneggiamenti avvenuta nella notte sulla Pontina in direzione di Roma all’altezza di Castel Romano: almeno 6 automobili sono state raggiunte da alcuni sassi. Due persone sono rimaste ferite, per fortuna in modo non grave. Il sasso ha sfondato il parabrezza, ma il conducente ha proseguito la marcia. Gli agenti – diretti dal comandante Massimiliano Corradini – stanno indagando per rintracciare i responsabili. Per puro caso infatti la sassaiola non è degenerata in una tragedia. Non è la prima volta che capita: mesi fa fu preso di mira anche un pullman Cotral. Questa volta però il sospetto è che ignoti lancino sassi per far fermare gli ignari automobilisti per poi rapinarli. Per questo la Stradale consiglia di non fermarsi se si dovesse venire coinvolti in un caso del genere. 

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Cronaca

La Corte Europea ferma lo sgombero di Camping River previsto per oggi

La Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, attraverso l’adozione di una misura di emergenza, ha ordinato al Governo italiano di non procedere allo sgombero dell’insediamento di Camping River, previsto per la giornata di oggi a Roma, ovvero 48 ore dopo la notifica agli abitanti dell’Ordinanza n.122 del 13 luglio 2018 firmata dalla sindaca Virginia Raggi.

La decisione della Corte è giunta in seguito al ricorso sollevato da 3 abitanti del “campo”, supportati da Associazione 21 luglio.
La Corte «ha deciso, nell'interesse delle parti e del corretto svolgimento del procedimento dinanzi ad essa, di indicare al Governo italiano, a norma dell'articolo 39, di sospendere lo sgombero previsto fino al venerdì 27 luglio 2018» e, nell’attesa, ha chiesto al Governo italiano di indicare nelle prossime ore le misure alloggiative previste per i richiedenti, la data prevista per lo sgombero esecutivo e qualsiasi sviluppo significativo dello sgombero di Camping River.

Le tre persone rom ricorrenti, hanno vissuto per alcuni anni nell’insediamento di Camping River in cui attualmente risiedono circa 300 persone, esclusivamente rom, secondo Associazione 21 luglio "segregate su base etnica e i cui diritti umani sono stati ripetutamente violati dalle istituzioni capitoline nelle diverse azioni previste dal Piano rom”.

Dopo le azioni inclusive organizzate dal Comune di Roma, il 19 luglio 2018 ad ogni famiglia dell’insediamento è stata notificata l’Ordinanza sindacale n.122 del 13 luglio 2018 con la quale la sindaca Virginia Raggi ha ordinato «l’allontanamento dall’area […] di tutte le persone presenti, a qualsiasi titolo, entro il termine perentorio di quarantotto (48) ore dalla notifica della presente ordinanza, per scongiurare i rischi sulla loro salute» senza fornire alcuna soluzione alternativa adeguata, lasciandole di fatto per strada, aumentando la loro vulnerabilità.
 
La Corte Europea per i Diritti dell’Uomo può indicare “misure ad interim” in casi di emergenze, in modo da fermare un “rischio imminente di danno irreparabile”. Sempre più di frequentemente, riceve richieste di adozione di misure per fermare sgomberi, ma si limita a farlo solo in particolari circostanze. Vittime di violazioni di diritti umani possono rivolgersi alla Corte Europea solo se non dispongono di mezzi efficaci per fare ricorso davanti ai Tribunali nazionali. I tre autori dell’azione hanno, con successo, dimostrato che i Tribunali italiani, visto il brevissimo tempo concesso, non hanno fornito loro mezzi efficaci per fronteggiare il rischio dello sgombero.

Associazione 21 luglio accoglie con grande soddisfazione la decisione della Corte Europea e auspica che il Comune di Roma possa coglierne l’importanza per una profonda revisione del “Piano rom” e per avviare una rinnovata e genuina consultazione con le persone dell’insediamento.
 
Secondo Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio, «il fatto che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo abbia deciso di intervenire in modo così eccezionale dimostra quanto la situazione romana sia assolutamente fuori controllo. Oggi viene certificato come il “Piano rom” della città di Roma calpesta gli impegni assunti dall’Italia a livello europeo a fine di garantire un trattamento egualitario dei rom. Ma tutto ciò non basta! Da una parte è urgente promuovere nuove consultazioni con gli abitanti dell’insediamento, dall’altra è importante conoscere i nomi degli esecutori di un “Piano” irrealistico, scellerato, costoso e lesivo dei diritti umani. Chiediamo alla sindaca di individuare e punire i responsabili delle diverse azioni che negli ultimi mesi si sono succedute a Camping River e cha hanno portato ad una violazione sistematica dei diritti fondamentali delle famiglie residenti. Chi ha sbagliato – conclude – è giusto che paghi. Dare la colpa della mancata inclusione ai rom, come fatto anche in questo caso, è un atto scorretto e ingiusto».
 
Nella giornata odierna, alle ore 15,30, una delegazione di Associazione 21 luglio si recherà in Campidoglio per consegnare, presso la segreteria della sindaca Virginia Raggi, la risposta della Corte e le centinaia di firme raccolte in questi giorni nella mobilitazione on line organizzata per chiedere la sospensione delle azioni di sgombero. Nel corso della consegna è previsto un breve incontro con la stampa presente.

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Cronaca

Salvini: «A Roma la situazione dei rom rom è un casino totale»

(Fonte: Corriere della Sera, di Maria Egizia Fiaschetti) – Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, prepara il terreno per l’incontro di domani con Virginia Raggi: «Il mio obiettivo è arrivare a zero campi rom». Parole che, oltre a tracciare la linea, danno la misura dell’approccio: se non muscolare, come quando il segretario della Lega evocava la ruspa, improntato alla fermezza. Tanto più, ed ecco la bordata, perché «a Roma la situazione sui rom è un casino totale».

Il vice premier rilancia la proposta di censire le presenze: «Mi hanno dato del nazista – contrattacca – ma possono esserci anche finlandesi nei campi. Vado a controllare chi c’è, possono essere italiani, romeni, slavi, extracomunitari, e l’obiettivo è arrivare a una chiusura progressiva». Se non fosse che, nelle stesse ore, slitta lo sgombero del Camping River . Scadeva lunedì il termine, notificato dall’ordinanza sindacale, entro il quale gli abitanti avrebbero dovuto lasciare l’insediamento. Si è deciso, tuttavia, di rinviarlo di qualche giorno (a martedì o mercoledì).

Dopo i primi rientri volontari, altre famiglie si sono rivolte ai servizi socialiper valutare le soluzioni messe in campo dall’amministrazione: dal rimpatrio al trasferimento da parenti o in affitto. Quanto alle frasi di Salvini, che rischiano di suonare come una stoccata, da Palazzo Senatorio dribblano le polemiche: «Il ministro dice di voler arrivare a zero campi con le buone maniere, educatamente, rispettosamente – fanno notare dal Campidoglio -. Sembra aver sposato la nostra linea, che punta sull’integrazione». Resta il problema del Camping River, non ancora sgomberato: «Il termine non era obbligatorio, si stanno verificando le condizioni… se poi l’Asl dice che lì non si può vivere…».

Dal Comune smentiscono che il rinvio sia dovuto al ricorso presentato dall’«Associazione 21 luglio» alla Corte di Strasburgo: «Le vicende non sono collegate. Dopo il viaggio della sindaca a Craiova (Romania) abbiamo ricevuto altre richieste di aderire alle iniziative dell’amministrazione, motivo per cui si è pensato di concedere agli abitanti qualche giorno in più». La trasferta in Romania, oltre a tessere rapporti diplomatici, ha aperto un canale con il mercato del lavoro in deficit di manodopera al punto da assumere operai vietnamiti. In questa prospettiva, si sta lavorando a un protocollo d’intesa con associazioni datoriali simili alle nostre Confcommercio e Confindustria, per favorire l’afflusso di forza lavoro. Craiova ha anche messo a disposizione 170 particelle di terreno edificabile, da assegnare gratis a quanti accetteranno di rientrare nel proprio Paese. Si ipotizzano accordi analoghi con altre città, mentre sono in corso contatti con l’associazione Parada (quella che a Bucarest si occupava dei ragazzi dei tombini) attiva anche nel sostegno alle minoranze. Sul River, nel frattempo, proseguono gli accertamenti patrimoniali, dopo che un abitante ha traslocato a bordo della Porsche Cayenne di un connazionale presentatosi come il fratello.

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Cronaca

Roma, truffa sui celiaci: ai domiciliari leader di Forza Nuova

(Fonte: Corriere della Sera, di Ilaria Sacchettoni) – Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, promotore del movimento «Roma ai romani» e di manifestazioni anti-immigrati dal Trullo al centro storico, è finito ai domiciliari per truffa e falso. Tra una ronda e un presidio contro gli stranieri aveva dato il via ad alcune rivendite di prodotti per celiaci, la «Celiachia world», la «Biogluten» e la «Celiachia e benessere» che, nel 2017, avevano incassato 1 milione e 349mila euro di rimborsi regionali per gli intolleranti al glutine. Quei rimborsi, secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Alberto Pioletti, sarebbero stati ottenuti presentando buoni contraffatti, imitazioni (approssimative) dei bonus attraverso i quali le aziende sanitarie locali erogano contributi a pazienti affetti da celiachia. Una truffa elaborata ipotizzando l’assenza di controlli. Alla luce della militanza un dubbio è lecito. Che i soldi servissero a finanziare i battage di Castellino? Al momento è giusto un’ipotesi.

Con il leader di Forza Nuova è stato arrestato anche l’imprenditore Giorgio Mosca, suo collega nella vendita di prodotti specializzati. Alle origini degli approfondimenti la denuncia di Loredana Vasselli, direttore della vigilanza Farmacie e depositi della Roma B. Siamo ai primi di novembre 2017 e la dirigente si presenta in procura con una copia dei ticket rimborsati. Visti da vicino, quei foglietti, paiono dei fac-simile: «Si trattava — è ricostruito nell’ordinanza di misure cautelari della gip Monica Ciancio — di buoni presentati in fotocopia, con lo stesso codice a barre (che invece avrebbe dovuto essere sempre differente) e con modifiche eseguite a penna in corrispondenza di alcuni campi». Ricapitolando, la manager pubblica si trova di fronte a una scoperta inquietante. Da un lato ci sono i soldi erogati dalla Asl (centinaia di migliaia di euro) dall’altra ci sono dei buoni evidentemente manipolati. La Vasselli informa gli investigatori che a loro volta delegano approfondimenti ai carabinieri del Nas.

La Asl apre i propri registri, spunta fuori altro: in quei buoni ci sono «incongruenze fra l’età del paziente e il suo codice fiscale nonché fra il numero del buono e il mese di riferimento, (sono, ndr) privi del numero progressivo e dell’età dell’assistito, con grafica, timbri e numerazioni difformi da quelli originali, uso di inchiostri di colori diversi, duplicazioni dei medesimi buoni e intestazione e assistiti di altri distretti». In qualche caso il ticket riporta il timbro di una dirigente che dal 2015 non è più in servizio. Delle contraffazioni evidenti. É solo una prima scoperta. Gli investigatori non fanno in tempo a ricostruire le origini di quella srl (la «Celiachia a benessere») che ha appena incassato dalla Roma B centinaia di migliaia di euro ed ecco che altri dirigenti di altre asl bussano in procura. Partono verifiche sui pazienti celiaci che però disconoscono le loro firme. Si ricostruisce, allora, la genesi delle srl e viene fuori che il capitale con cui sono state costituite è pari a 1 euro. Nel frattempo Castellino e Mosca continuano a esigere rimborsi sulla base dei soliti stravaganti buoni. Ma le asl bloccano il pagamento e i due finiscono sul registro degli indagati.

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Cronaca

San Paolo, acquistava droga sul dark web: arrestato

M.F., romano di 34 anni, era riuscito ad introdursi nel “dark web” conosciuto anche come luogo di traffici illeciti illegali e virtuali del “deep web”, accessibile solo attraverso particolari software che consente di navigare in forma anonima e dove l’uomo, acquistava svariati tipi di stupefacente pagandolo con la moneta virtuale “Bit Coin”. La sua specializzazione però, non è sfuggita agli investigatori del commissariato San Paolo che, dopo una intensa attività di indagine, sono riusciti ad intercettare la sua dimora non censita. Attraverso appostamenti e indagini l’uomo è stato rintracciato e fermato dai poliziotti proprio sotto casa.

Con sé aveva le chiavi dell’abitazione segreta e, malgrado abbia tentato di sviare le indagini asserendo di abitare in altro luogo, i poliziotti sono comunque riusciti ad individuare il suo appartamento. Entrati all’interno si sono trovati davanti un vero e proprio deposito assortito da vari tipi di sostanze stupefacenti:  barattoli di vetro e  confezioni preparate per nascondere pasticche di MDMA in svariati colori e forme, quasi a simulare caramelle contenute all’interno di bustine trasparenti con cuoricini e fiori stampati.

La “collezione” che l’uomo aveva all’interno dell’appartamento, era stata meticolosamente catalogata con una apposizione scritta, su ogni bustina, indicante il tipo di sostanza in essa contenuta. Le sostanze, dal “crack” allo “shaboo”, dai francobolli di “lsd” alla comune “cocaina” erano sparse per tutta casa e addirittura, nel vano congelatore del frigorifero, accuratamente riposta per la conservazione ottimale del principio attivo, la comune “marijuana” mentre, all’interno di un contenitore per vivande, una sostanza spumosa bianca tipo sorbetto ma con odore pungente classificata come “anfetamina”. Tutto lo stupefacente è risultato puro al 100% e comunque con un principio attivo altissimo. M.F., accompagnato negli uffici di polizia è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

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Cronaca

Roma, «Libera e felice», lacrime e fiori per l’ultimo saluto a Caterina

(Fonte: Corriere della Sera, di Maria Rosaria Spadaccino) – Libera e felice. La pensano così i suoi amici, i compagni di liceo, le amiche dell’università. Questa scritta luminosa, contornata da rose bianche e girasoli, firmata «Gli amici» è l’ultimo regal0. Insieme ad un cartellone con le foto dei viaggi, delle feste, delle passioni condivise. Lunedì Caterina Pangrazi, studentessa romana di 22 anni, uccisa lo scorso giovedì da un autobus a corso Vittorio, è stata salutata da parenti ed amici nella chiesa di san Lorenzo in Lucina. È sempre difficile partecipare – e quindi scrivere – ad un funerale. Ancor di più quando chi muore è così giovane. Ma è davvero arduo quando un dolore così profondo si esprime con una compostezza rigorosa.

La chiesa gremita

La sobrietà rende la tragedia ancora più profonda: ancor di più se una madre distrutta riesce anche a sorridere alle amiche della figlia in lacrime, un padre disperato parla agli amici della sua primogenita che non vedrà mai più raccontando «quando siamo uguali io e lei, per questo stavamo sempre a litigare», e un fratellino raccoglie una rosa bianca in terra e la poggia sulla bara della sorella scoppiando in lacrime. Lacrime silenziose, che nasconde ai tre fratelli più piccoli. Ieri alle 10 Caterina ha percorso per l’ultima volta le strade della sua adorata città, «no papà io alla Bocconi, a Milano non ci voglio andare io sono romana e qui voglio restare, Voglio studiare a Roma» racconta ancora suo padre. La basilica di San Lorenzo in Lucina è grande, ma non è sufficiente per accogliere tutti, non basta neanche lo spazio esterno antistante per raccogliere i fiori, firmati da amici e da tanti commercianti, associazioni e ristoratori del centro storico.

Il dolore degli amici

Caterina viveva in centro con la sua famiglia, da sempre. È tutti conoscevano lei, i suoi quattro fratelli (due maschi e due femmine) e i suoi genitori. Il microfono dall’altare funziona male, il celebrante si lamenta che forse non tutti riescono a sentire, ma poi continua la messa, il silenzio è cosi profondo che le parole del prete arrivano anche in fondo alle grandi navate. «Vi ringraziamo per l’attenzione, davvero, ma vi chiediamo di restare fuori. È il nostro saluto a Caterina vogliamo restare soli con lei», è la garbata richiesta dei familiari a chi deve seguire questo commiato funebre per lavoro. Una richiesta che non si può non accogliere. Così fuori davanti alla chiesa si condivide il dolore di decine di ventenni che non si danno pace, che hanno gli occhi persi nel vuoto, che non piangono per quanto hanno gia pianto. Ventenni belli, eleganti, come se fosse la festa di Caterina. Come se davvero stessero assistendo alla sua partenza per un bel viaggio, per un luogo dove essere sempre «Libera e felice».

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Sport

Italian Surf Expo da record

Oltre trentamila visitatori si sono riversati sulla spiaggia del Castello di Santa Severa per celebrare la ventesima edizione del Surf Expo, l’appuntamento che si conferma punto di riferimento per tutti gli appassionati della surf culture d’Italia. Numerose le attività che hanno animato la tre giorni: Quiksilver & Roxy Surf School e la Decathlon SUP Academy, che hanno offerto centinaia di lezioni tra surf e sup, allenamenti di Indoboard surf training. Flusso continuo nella zona action, con la Wood Wave da cavalcare con lo skateboard, la ruota panoramica in stile Venice Beach, il Free Fall, il fitness yoga, il work out stage, il jiu jitsu e l’Alpha boari, una sorta di “toro meccanico” con una tavola da surf. Lifestyle con il Bikini Fashion Show, che hanno presentato i migliori brand del beachwear, mentre a Rds Network è stato affidato l’intrattenimento delle tre giornate e dei Beach Party del venerdì (Dimensiono Suono Roma Beach Party) e del sabato (Rds Beach Party), che hanno fatto scatenare migliaia di persone fino a notte fonda. Questa speciale edizione 2018 ha ospitato una vera leggenda vivente del surf: Tom Curren. Californiano, classe 1964, ha vinto tre titoli mondiali (ASP) ed è riconosciuto come il terzo surfista più influente di tutti i tempi nella storia di questo sport. Per la gioia del pubblico, Curren si è esibito sia in acqua, con la tavola, che sul palco con la sua chitarra acustica. Per festeggiare il ventennale Surf Expo, in collaborazione con la Regione Lazio, ha offerto la possibilità di pernottare all’interno del Castello, uno dei luoghi più suggestivi del litorale laziale. E proprio tra le mura medievali, nel Museo civico del mare e della navigazione, è stata inaugurata una sala dedicata alla manifestazione e al suo ideatore Alessandro Marcianò, surfista di caratura internazionale divenuto celebre per aver cavalcato un’onda di 18 metri a Nazarè, in Portogallo. La Regione Lazio ha voluto dedicargli uno spazio per il contributo offerto al territorio e allo sport ecosostenibile.