La campionessa olimpica e mondiale di nuoto Federica Pellegrini è intervenuta questo pomeriggio in diretta su Radio Roma Capitale, Radio Sei e Rete Sport. «Il calcio è lo sport più importante ed è un motore per l'Italia – ha affermato Pellegrini – e lo sappiamo tutti. Diciamo che la mia era una provocazione: il calcio che deve ripartire va bene, e gli altri? Ripartiranno mai? Si sente parlare della ripresa del calcio ma non degli altri sport. Per noi del nuoto potrebbe anche essere più semplice, ma non mi sento di fare due categorie, sport individuali e di squadra, perché sono tutti fermi. Sarebbe importantissimo tornare ad allenarsi. Non credo di dover parlare per il mio sport, ma come portavoce per tutti gli sport che non sono il calcio». Molto complicato allenarsi senza poter scendere in acqua. «Per noi nuotatori il problema principale è la perdita di sensibilità e dopo un mese e mezzo cerchiamo di allenarci come è possibile, ma ci manca l'elemento fondamentale dell'acqua». Più difficile rinunciare a un'olimpiade per un atleta giovane o che ha già passato i trenta anni? «Io a 16 anni ho disputato la mia prima olimpiade. Avevo nuotato bene in stagione e vinto i campionati italiani, ma è stata inaspettata. Quella convocazione l'ho presa con spensieratezza, perché non riuscivo a capire dove ero e cosa avevo fatto. E comunque avrei dovuto aspettare 4 anni per disputarla e non sarebbe stato un problema. Rincorrere una quinta olimpiade, che si sposta anche di un anno, a questa età, è più difficile. Farò 32 anni questo agosto e, per il nuoto, è un'età avanzata, visto che le trentenni che nuotano ad alto livello sono poche. Spero che il prossimo anno non cambi nulla nella condizione fisica rispetto agli ultimi mesi. Gli allenamenti e la determinazione ci sono sempre stati e ci saranno sempre». In teoria per non perdere del tutto la stagione 2020 ci potrebbe essere un'edizione del Settecolli interna ritardata a luglio e poi gli Europei ad agosto. «Onestamente non ci sto pensando, considerando uno scenario pessimistico per gli Europei a fine agosto. Una gara italiana, anche a metà agosto, sarebbe un'ottima cosa, perché le gare internazionali sarà difficile vederle prima dell'inizio del prossimo anno. Mostrare una ripresa in Italia sarebbe comunque importante. Sono molto favorevole e spero di tornare in acqua per prepararmi il prima possibile». Come altri grandi campioni Federica Pellegrini ha dato una grande segno di solidarietà concreta, con un'asta benefica dei suoi trofei per l'ospedale di Bergamo. «Dal calciatore al semplice sportivo o a chi sta a casa, questa solidarietà credo sia stata un comun denominatore per tutti. Sono rimasta sorpresa per alcuni oggetti che hanno raggiunto cifre inaspettate. In due ore e mezza abbiamo raccolto 66.000 euro e penso di aver dato una grande mano all'ospedale di Bergamo e questo è un fattore comune per tutte le persone in questo momento. C'è una grande solidarietà e poi, vivendola in prima persona durante quest'asta – ha concluso – devo dire che si percepisce a pelle».
