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Primarie centrosinistra, vince Roberto Gualtieri

Il candidato sindaco del centrosinistra per le prossime elezioni comunali a Roma sarà Roberto Gualtieri. L'esponente dem, ex ministro dell'Economia, ha vinto le primarie che si sono tenute, nei gazebo e online, nella giornata di ieri. Al voto hanno preso parte 48264 cittadini, chiamati a scegliere tra sette candidati. Gualtieri ha ottenuto il 60,64% delle preferenze, seguito da Giovanni Caudo, presidente del III Municipio (15,68%), e dal consigliere regionale di Demos Paolo Ciani (7,16%).

L'attivista Imma Battaglia ha raccolto il 6,34% dei voti, superando il senatore Stefano Fassina (5,57%), Tobia Zevi (3,53%) e la consigliera comunale Cristina Grancio (1,05%). "È andata come speravamo, una bellissima giornata di partecipazione e democrazia – ha commentato Gualtieri -. Una partecipazione alta, siamo contenti. Sono onorato per la fiducia che mi è stata accordata".

Primarie anche in 13 Municipi, mentre in due di essi, il II e l'VIII, il centrosinistra ha già deciso di sostenere rispettivamente Francesca Del Bello ed Amedeo Ciaccheri.

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Campidoglio, Marcello De Vito passa a Forza Italia

"Il presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito aderisce a Forza Italia". Lo ha annunciato Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, nel corso di una conferenza stampa.

"Sono molto contento e convinto della mia scelta – ha dichiarato De Vito – e pronto alle sfide che ci saranno, a partire dalle prossime Amministrative. Non ho più retto alle mille capriole ideologiche del M5S, cui dico… buon tutto! Avrei potuto smettere di far politica o mettere a disposizione l'esperienza acquisita in questi anni nel Consiglio comunale ed in maniera naturale mi sono rivolto all'area politica che aveva sempre rappresentato le mie idee e la mia cultura prima di entrare nel M5S. Ci siamo confrontati con Gasparri sui temi romani dallo scorso gennaio".

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Covid 19, Politi e Cerquoni (Lega): il Lazio ha i numeri per passare in zona bianca

“La regione Lazio ha già ampiamente raggiunto il tasso di incidenza regionale necessario per divenire zona bianca, cioè per ogni 100.000 abitanti, i casi di Covid non devono essere superiore a quota 50, e il Lazio attualmente si attesta a 46, con un Rt a 0.74. Perfette, quindi, le cifre per poter procedere al passaggio del Lazio in zona bianca, perché Zingaretti soprassiede?". Lo hanno dichiarato Maurizio Politi, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina, e Flavia Cerquoni, dirigente della Lega a Roma. 

"Pur mantenendo l’obbligo di mascherina, il distanziamento e il divieto di assembramenti – proseguono gli esponenti leghisti  -, la zona bianca garantirebbe a molti commercianti di riprendere a vivere e in questi momenti anche 10 giorni possono fare la differenza, dopo un anno e mezzo di chiusura. Con la zona bianca, ad esempio potranno riprendere i festeggiamenti dopo le cerimonie, potranno riprendere a lavorare le piscine al chiuso, i parchi a tema, le sale giochi, i centri termali, i centri benessere, le sale bingo o slot. Insomma tante attività che hanno resistito senza dichiarare fallimento che potranno finalmente riprendere una vita normale. E’ doveroso che il Governatore Zingaretti pensi alle categorie che si troveranno ancora ad aspettare senza guadagni, quando in realtà i numeri per la zona bianca, il Lazio li ha già raggiunti. Soprassedere ancora, vuol dire condannare l’economia di troppi cittadini".

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Trasporto pubblico, presentati 60 nuovi bus

Sono stati presentati oggi 60 nuovi bus della flotta Atac pronti a entrare in servizio. “Ormai – ha dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggi – abbiamo avviato un rinnovo strutturale della flotta Atac che ora potrà contare anche sui primi bus ibridi, mezzi che contribuiranno a migliorare il servizio in chiave green. Entro fine 2021 saranno oltre 900 i nuovi bus messi su strada da inizio mandato, un risultato di cui siamo molto orgogliosi perché frutto del grande lavoro fatto in questi anni per rilanciare il trasporto pubblico nella Capitale”. 

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Vaccinazione influenzale strategica per la sanità del Lazio

«La vaccinazione antinfluenzale è strategica per la ripresa in sicurezza. Per la Regione Lazio e l’Unità di Crisi COVID-19 la prossima campagna antinfluenzale è assolutamente strategica per la sanità. Il CTS ha ribadito l’importanza della vaccinazione influenzale nell'attuale contesto epidemico per l’effetto confondente che l’influenza stagionale può avere nella diagnostica differenziale con Covid-19 e sottolinea l’assoluta importanza della vaccinazione agli operatori sanitari. Sminuire questo significa mettere a repentaglio la vita di anziani e persone fragili. Ecco perché è stata fatta quest’anno l’ordinanza sull’obbligo vaccinale. Il Lazio ha già preso, attraverso gara pubblica, 2.4 milioni di dosi per una massiccia campagna. Quest’anno è fondamentale, se vogliamo evitare sovrapposizioni con il COVID, estendere la vaccinazione». Lo ha dichiarato l'assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato.

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Covid-19, importati nel Lazio casi positivi da 33 nazioni diverse

«Oggi registriamo 18 casi e zero decessi. Di questi 4 provengono da altre regioni e 5 sono di importazione: uno dal Bangladesh, dall'Albania, dalla Moldavia, dal Pakistan e dalla Polonia. Sono tre i casi individuati in fase di pre-ospedalizzazione. Ad oggi i casi di importazione nel Lazio provengono da ben 33 diversi Paesi. Ci aspettiamo un Valore RT invariato nella valutazione settimanale. Le preoccupazioni espresse dal CTS sono condivise. Nel Lazio sono stati trasferiti 334 migranti dalla Sicilia, di questi 9 si sono resi irreperibili, senza alcun elemento di proporzionalità. Di questi 15 sono positivi ad oggi, ovvero il 4,5%. Così il meccanismo non può funzionare. Si rischia di sovraccaricare il sistema sanitario già sotto pressione da mesi. E’ attivo il drive-in del Forlanini per i rientri dalla Romania con qualsiasi mezzo, mentre proseguiranno le operazioni per gli arrivi al Terminal bus di Tiburtina. Nella Asl Roma 1 sono 6 i casi e di questi uno riguarda una donna di rientro da Bormio per la quale è stata avviata l’indagine epidemiologica. Uno di rientro dalla Polonia per il quale è stato avviato il contact tracing internazionale. Un caso di una donna residente a Milano con indagine epidemiologica in corso e due casi riguardano madre e figlia, testate al drive-in e in isolamento. Nella Asl Roma 2 sono 5 i positivi e di questi due persone sono di un cluster familiare con link ad un caso positivo segnalato da Lecce. Un caso di un uomo di nazionalità del Bangladesh testato al drive-in. Nella Asl Roma 3 sono due i casi: uno riguarda un uomo di rientro dall’Albania per il quale è stato avviato il contact tracing internazionale, l'altro di una donna individuata in fase di pre-ospedalizzazione al CTO. Nella Asl Roma 4 una donna individuata in fase di pre-ospedalizzazione al Policlinico Gemelli. Nella Asl Roma 6 un uomo di nazionalità del Pakistan individuato al drive-in. Infine per quanto riguarda le province sono tre i nuovi casi: uno riguarda la Asl di Rieti e si tratta di un uomo individuato in fase di pre-ospedalizzazione. Due riguardano la Asl di Latina: si tratta di un dipendente di un chiosco sulla spiaggia a Sabaudia che è stato temporaneamente chiuso, e di una donna di rientro dalla Moldavia già posta in isolamento». Questo il commento odierno dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato ai numeri del coronavirus.

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Covid-19, 34 nuovi positivi nel Lazio

«Oggi registriamo 34 casi e zero decessi. Di questi 16 sono di importazione: 8 di nazionalità del Bangladesh, 3 dalla Spagna, 2 dalla Romania e dall'India, e 1 dall'Afghanistan. Tre i casi per screening in fase di pre-ospedalizzazzione ospedaliera. Hanno preso il via i test presso il Terminal dei bus a Tiburtina e i passeggeri del primo arrivo dalla Romania sono tutti negativi alla sieroprevalenza. Sono previsti per questa settimana circa 500 arrivi e le operazioni saranno garantite presso lo scalo anche nelle ore notturne. È un’operazione di prevenzione di sanità pubblica che si aggiunge alla quarantena a tutela di quelle Comunità provenienti dai Paesi a più alta incidenza del virus. Ad oggi il totale dei casi di importazione a Roma proviene da ben 30 Paesi e quelli a maggior incidenza sono il Bangladesh, l’India, il Pakistan e la Romania. Nella Asl Roma 1 sono 5 i nuovi casi e di questi uno riguarda una donna di rientro dalla Romania per la quale è stato effettuato il contact tracing internazionale, uno di un uomo in accesso al pronto soccorso e un altro di un uomo con link familiare ad un caso già isolato. Nella Asl Roma 2 17 i nuovi positiv e di questi 8 sono di nazionalità del Bangladesh testate al drive-in, poi una donna di rientro dalla Romania, un uomo di nazionalità Afgana e 3 con link familiare ad una bambina ricoverata nei giorni scorsi al Bambino Gesù di Palidoro. Nella Asl Roma 3 sono 3 i nuovi casi e uno di questi riguarda un cluster familiare già noto e isolato. Nella Asl Roma 4 dei 2 nuovi casi, uno riguarda un uomo in fase di pre-ospedalizzazione e un uomo con link ad un cluster familiare già isolato. Nella Asl Roma 5 si registrano 4 nuovi casi e 3 di questi hanno un link familiare di rientro dalla Spagna, e un caso di un uomo in fase di pre-ospedalizzazione al San Giovanni. Nella Asl Roma 6 i 2 nuovi casi sono uomini di nazionalità indiana con link già isolato. Infine, per quanto riguarda le province, un nuovo caso che riguarda la Asl di Latina: si tratta di una donna individuata in fase di pre-ricovero ospedaliero». Questo il commento odierno dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato ai numeri del coronavirus.

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Covid-19, 13 nuovi casi di cui 8 d’importazione

«Oggi abbiamo 13 nuovi casi e un decesso. Di questi 8 sono di importazione: uno di nazionalità Bangladesh, 2 casi dalla Spagna, 2 dall'Afghanistan, 1 dal Pakistan, 1 dall'Egitto e una donna da Capoverde, con link dall'Arabia Saudita. Stiamo lavorando all’ordinanza per effettuare i test ai terminal dei pullman. Nella Asl Roma 1 dei due casi, uno riguarda un uomo di nazionalità del Bangladesh ricoverato al Policlinico Umberto I, l'altro una donna con link familiare al cluster della comitiva di giovani in gita a Capri. Nella Asl Roma 2 sono due i nuovi casi: il primo riguarda una donna di Capoverde con link familiare ad un caso di rientro dall’Arabia Saudita, il secondo riguarda un uomo residente e di rientro dalla Spagna, ora trasferito allo Spallanzani. Nella Asl Roma 5 si registra una persona positiva di rientro dalla Spagna per la quale sono state attivate le procedure del contact tracing internazionale. Nella Asl Roma 6 dei sei nuovi casi, 1 riguarda un uomo su segnalazione del medico di medicina generale, 3 riguardano donne in fase di pre-ospedalizzazione, un caso di un uomo di nazionalità egiziana a Pomezia e 1 di un uomo di nazionalità del Pakistan con link già noto e isolato. Infine, per quanto riguarda le province, sono due i nuovi casi nelle ultime 24 ore e riguardano la Asl di Rieti: si tratta di due uomini di nazionalità Afgana con link a casi già isolati». Questo il commento odierno dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato ai numeri del coronavirus.

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Covid-19, risalgono i contagi nel Lazio

«Oggi registriamo un dato di 26 casi e un decesso. Di questi 12 sono di importazione: 4 di nazionalità del Bangladesh, 4 dall'India, 2 dalla Romania, uno da Lituania e Marocco. In zona Infernetto, nella Asl Roma, 3 è stata disposta la sospensione temporanea dell’attività di ristorazione ‘Michelino Fish’, per una dipendente risultata positiva. È stato avviato il contact tracing. Sono state individuate delle badanti di rientro dalla Romania con gli autobus sulla tratta Bacau-Roma. È in corso l’indagine epidemiologica. Il calo di attenzione può generare una ripresa e i fattori di rischio che vanno sorvegliati rimangono i casi di importazione e la Movida. Nella Asl Roma 1 degli 8 nuovi casi nelle ultime 24 ore, 3 sono riferiti alla gita di una comitiva di otto ragazzi a Capri. Sono tutti in isolamento, compresi gli amici di viaggio. Sono state già inviate le notifiche alle competenti Asl della Campania. Un caso individuato in fase di pre-ospedalizzazione al San Filippo Neri e due, sempre in fase di pre-ospedalizzazione, al Policlinico Umberto I. Si registra un decesso al Policlinico Umberto I. Nella Asl Roma 2 dei 4 nuovi casi 2 sono riferiti all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Altri 2 sono stati segnalati dai medici di medicina generale. Nella Asl Roma 3 sono 4 i nuovi positivi: si tratta di un uomo e un ragazzo con link ad un cluster familiare già noto e isolato. Due casi riguardano due donne di rientro dalla Romania, avviate le procedure del contact tracing internazionale. Nella Asl Roma 4 un caso positivo riferito all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh. Nella Asl Roma 5 sono 4 i nuovi casi: 2 sono persone di nazionalità indiana, uno riguarda un uomo di nazionalità Lituana e di rientro dal Paese di origine e infine un uomo con link ad un cluster familiare già noto ed isolato. Nella Asl Roma 6 un nuovo caso positivo riferito all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh. Per quanto riguarda le province, sono 4 i nuovi casi nelle ultime 24 ore e di questi 2 nella Asl di Latina, persone di nazionalità Indiana già isolati ed è stata avviata l’indagine epidemiologica, e 2 nella Asl di Viterbo che riguardano un cluster familiare per cui è stata avviata l’indagine epidemiologica». Questo il commento odierno dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato ai numeri del coronavirus.

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Talpe al lavoro per la Metro C

Le talpe ricominciano a scavare le nuove gallerie della linea C della metropolitana di Roma, da Fori Imperiali in direzione piazza Venezia. Grazie all’approvazione dell’ultima variazione di Bilancio, Roma Capitale ha destinato circa 10 milioni di euro per la costruzione dei tunnel della metro C e le Tbm (Tunnel boring machine) hanno potuto riprendere il loro cammino. L’impegno a proseguire con la realizzazione della terza linea metropolitana è stato ribadito anche oggi durante la visita al cantiere della metro C, dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi. All’evento erano presenti l’assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese, il presidente della commissione Mobilità Enrico Stefàno, il legale rappresentante di Roma Metropolitane Andrea Mazzotto, il presidente di Metro C ScpA Franco Cristini e l’amministratore delegato di Metro C ScpA Fabrizio Di Paola. «Le talpe ripartono verso piazza Venezia. È stato un percorso complesso, che ha avuto come scopo principale la tutela dell’interesse pubblico per realizzare un'infrastruttura strategica. Attraverso l’iter intrapreso abbiamo dimostrato che esiste un modo diverso per realizzare le grandi opere, grazie a un’attenta conoscenza del territorio e alla definizione di progetti chiari, sostenuti da solide basi e studi autorevoli. Ora l’obiettivo è pensare al futuro della Linea e consegnare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un progetto per l’intera tratta fino a Clodio», ha dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggi. «Abbiamo mantenuto la promessa. Stiamo portando avanti un'opera che la Capitale attende da decenni, grazie alla ferma volontà politica di questa amministrazione. Siamo andati avanti con un iter preciso per realizzare la terza linea metro di Roma. In base ai nostri progetti, la stazione di Venezia diverrà uno snodo importante sia per il prolungamento della linea C verso il quadrante nord-ovest di Roma, sia per il collegamento con la futura linea D», ha commentato l’assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese.