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Roma Sceglie Roma lancia una legge speciale per un piano di sviluppo

Il movimento civico Roma Sceglie Roma, nel corso di un convegno che si è tenuto ieri pomeriggio all'Auditorium di via Rieti, ha rilanciato un piano di sviluppo per la Capitale con opere e interventi legati al miglioramento delle infrastrutture da realizzare attraverso uno strumento legislativo urgente, che consenta di garantire trasparenza e tempi certi per tutti gli investimenti legati a questo tipo di opere. All'incontro hanno partecipato rappresentanti della società civile, degli ordini professionali, delle categorie produttive e sindacali; assenti i politici "Gli ultimi fatti di cronaca impongono una riflessione – ha dichiarato l'arch. Raimondo Grassi, presidente di Roma Sceglie Roma -. Serve uno scatto d'orgoglio da parte dei romani per partecipare e tornare a scegliere in prima persona".

"Roma versa in condizioni disperate per scelte scellerate compiute dalla politica negli ultimi venti anni", ha aggiunto Grassi. "Un declino – ha spiegato il presidente di Roma Sceglie Roma – che purtroppo i fatti di questi giorni rendono ancora più grave. Per questi motivi Roma Sceglie Roma intende proporre un piano di sviluppo per la Capitale che non sia un libro dei sogni ma uno strumento reale supportato da un decreto speciale per agevolare tutte quelle opere necessarie e urgenti per il miglioramento della città. La Capitale non può più aspettare, serve una riforma della governance della città, con il superamento dei Municipi e la divisione di Roma in macroaree". 

Stefano Monticelli, ad di Cospra Spa e consigliere Acer, ha affermato che a Roma "l'Amministrazione non coglie l'opportunità di attrarre capitali per generare sviluppo, ricchezza e lavoro. Londra sta investendo 50 miliardi di euro entro il 2050 quando conta di aumentare di un milione la popolazione". "La crisi di occupazione in questa città – ha spiegato Alberto Civica, segretario generale Uil Lazio – è uno dei problemi più gravi, specie nel settore edilizio". 

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Campidoglio, pubblicato l’avviso pubblico dell’Estate Romana 2019

Pubblicato quest’oggi sull’Albo Pretorio e sul sito di Roma Capitale l’avviso pubblico (https://www.comune.roma.it/web/it/bando-concorso.page?contentId=BEC244849) dell’Estate Romana 2019 per la selezione dei progetti annuali che comporranno la manifestazione. C’è tempo fino al 24 aprile per partecipare.
“Quest’anno la sola Estate Romana sostiene la cultura con 1,8 milioni di euro: un milione già assegnato agli operatori che nel 2017 hanno avuto per la prima volta la possibilità di partecipare ad un bando triennale e 800 mila euro – ben il 60% in più degli ultimi 2 anni – per tutti gli operatori che decideranno di partecipare quest’anno. Lo stanziamento a disposizione degli operatori culturali per l'Estate Romana si aggiunge a quello recentemente bandito con Eureka e a quello di Contemporaneamente Roma che seguirà nel corso dell'anno” dichiara il Vicesindaco con delega alla Crescita culturale Luca Bergamo.
Novità del 2019 è infatti lo stanziamento di un fondo con un incremento di 300 mila euro (+60%) rispetto ai bandi annuali del 2017 e 2018 che prevedevano 500 mila euro. Anche quest’anno il fondo per l’Estate Romana privilegia la diffusione di attività su tutti i municipi al fine di diffonderle sull’intero territorio cittadino.
Aumentata quest’anno anche la soglia massima di contribuzione erogabile per i progetti annuali: l’importo che gli operatori possono richiedere non potrà superare 32 mila euro, rispetto 26 mila dello scorso anno. I contributi erogabili per le attività annuali estive di quest’anno si aggiungono al milione di euro circa già assegnato per il 2019 ai progetti triennali approvati nel 2017.
La manifestazione, nella sua 43° edizione, partirà il prossimo 1° giugno con i progetti triennali già selezionati e confermati per l’anno in corso, per concludersi, anche quest’anno come l’anno passato, il 30 settembre. I progetti annuali selezionati con il nuovo bando partiranno invece il 15 giugno.

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Legge sui rider, Di Berardino: grande iniziativa di civiltà

Claudio Di Berardino, Assessore al Lavoro del Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per commentare la legge sui rider. La Regione Lazio approva, infatti, la prima legge in
 Italia su rider e lavoro digitale. A tal proposito Di Berardino ha detto: "Ci auguriamo che il Governo possa in qualche modo dare copertura e sostegno a questa legge. Ci sono decine di migliaia di questi lavoratori nella Regione e ci sono altre decine di migliaia che fanno lavori nascosti. Ci auguriamo che il Governo possa dare copertura a questa legge e possa estenderla al fronte nazionale. In questa categoria di dipendenti da una parte ci sono lavoratori giovani universitari e dall'altra parte ci sono coloro che hanno appena ritrovato un impiego dopo averlo perso. Grande iniziativa di civiltà per un un lavoro dignitoso. Fa piacere che il Lazio sia capofila di questa normativa. Abbiamo atteso mesi per questa normativa. Avevamo approvato in Giunta questa legge nel giugno 2017. Importante che dopo un'attesa così lunga si è arrivati a questa legge di civiltà. Un lavoro dignitoso conviene a tutti. Approccio collaborativo fatto di suggerimenti e valutazioni importanti. Non solo portiamo in trasparenza il lavoro, ma anche il mercato e la concorrenza e credo che questo sia un grande passo in avanti. Spero che possa continuare questa collaborazione fra le parti, soprattutto ora che si arriverà a queste parti attuative"

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Stadio Roma, Frongia indagato per corruzione

Non si fermano le indagini che hanno per oggetto i presunti favori a Luca Parnasi per la realizzazione dello stadio della As Roma a Tor Di Valle. Nel pomeriggio ulteriore novità nell'inchiesta: l'Assessore allo Sport di Roma Capitale Daniele Frongia viene indagato per corruzione. La contestazione all'Assessore del Movimento Cinque Stelle è dovuta a una vicenda raccontata da Parnasi ai pm in uno dei suoi interrogatori. L'imprenditore arrestato a giugno scorso, nel corso di uno degli interrogatori, aveva dichiarato di aver chiesto all’assessore il nominativo di una persona da inserire come responsabile delle relazioni istituzionali di una sua società, la Ampersand. Frongia avrebbe proposto l’assunzione di una donna di circa 30 anni. Successivamente il blitz dei carabinieri nel Nucleo investigativo aveva fatto sfumare l’ingaggio. Luca Parnasi ha però sempre dichiarato di non avere mai ricevuto pressioni o richieste di favori da parte dell'Assessore di Roma Capitale.

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Zingaretti: la confisca di beni per 30 milioni di euro al clan Casamonica è un colpo assestato alla mafia

“La confisca di beni per 30 milioni di euro rappresenta un nuovo duro colpo assestato alla ‘Ndrangheta e al clan dei Casamonica, al quale sono stati sequestrati anche immobili e proprietà che potranno essere riconvertiti con nuove finalità sociali e restituiti alle nostre comunità. Un grazie alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine, che tutti i giorni con forza e determinazione lavorano duramente per garantire sicurezza e legalità”.
Lo scrive in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

 

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Riapertura stazione Val d’Ala, Sampaolo: collegamento con Tiburtina in cinque minuti

Stefano Sampaolo, Assessore alla Mobilità del III Municipio, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per parlare della riapertura della stazione Val d'Ala. A tal proposito è stato affermato: "La stazione è chiusa dal 2014 dopo un esperimento non felice: furono messe poche corse che creavano una bassa affluenza e quindi Ferrovie decise di chiudere. Ora diventerà una stazione della Fl2 che collegherà con Tiburtina per proseguire a Guidonia. Questo richiede un investimento infrastrutturale che ormai è certo. Si collegherà Val d'Ala con la Tiburtina in cinque minuti. Ricordiamo che siamo vicini alla stazione Conca d'Oro che però non collega con Tiburtina, ma con la stazione Bologna. Ci sono dei lavori da fare che continueranno fino al 2021 quando riaprirà la stazione. Come Municipio realizzeremo una pista ciclabile che da Conca d'Oro andrà a Val d'Ala".

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Caso della nave Mare Jonio, Pascucci: Salvini specula sulle disgrazie

Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale. Intervistato da Andrea Pranovi, ha espresso il suo commento sul caso della nave Diciotti e sulla nave Mare Jonio e, soprattutto, sul voto negativo espresso dal Senato sull'autorizzazione a procedere contro Salvini:"Il mio è un giudizio da amministratore locale. Odio questo modo di fare di Salvini che specula sulle disgrazie. Gli sbarchi erano diminuiti prima che lui diventasse ministro e soprattutto non so diminuiti i morti nel Mediterraneo come dice lui anzi, sono aumentati. Il decreto sicurezza non parla per nulla degli sbarchi, ma di come gestirli. Lui ha trasformato gli immigrati in irregolari".

Sull'arresto del consigliere De Vito, il Sindaco ha dichiarato: "Sono un grande appassionato della nostra Costituzione e fino a che non c'è una condanna in terzo grado sono tutti innocenti. Non sono come i Cinque Stelle che sfruttano ogni occasione di indagine per chiedere dimissioni. Diverso essere indagato per abuso di ufficio o per alcune mazzette. I Cinque Stelle che sono sempre stati sciacalli su tutto e hanno chiesto anche le dimissioni a Zingaretti, chiederanno le dimissioni della Raggi come avrebbero fatto in ogni altro caso? Il Movimento usa due pesi e due misure".

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Situazione politica romana, Nanni: da cittadino sono preoccupato, non si riesce a vedere la luce

Dario Nanni, consigliere del VI Municipio e coordinatore per Roma e provincia di Italia in Comune, è stato intervistato da Andrea Pranovi ai microfoni di Radio Roma Capitale. Il consigliere ha commentato la situazione politica romana, in seguito anche all'arresto di Marcello De Vito: "Parliamo della più grande città italiana. Quando accade qualcosa qui ha una rilevanza che investe tutto il paese. Sono dispiaciuto e sorpreso avendo conosciuto personalmente il consigliere De Vito. Sono dell'avviso che è meglio un innocente che un condannato. Se si arriva a delle misure cautelari così restrittive e all'estremo ratio, probabilmente chi ha indagato ha delle prove forti. Noi non scenderemo al livello al quale sono scesi i Cinque Stelle in passato che ha portato a degenerazioni nel nostro paese. Voglio che chi vince debba farlo sulla base di progetti e non sulla pelle degli altri. Se qualcuno ha sbagliato deve pagare, ma non si può governare solo con degli slogan sull'onestà. Ho ripensato a quanto accaduto negli ultimi due anni e mezzo: dall'arresto di Marra, alle indagini sull'ex Assessore all'Ambiente, l'arresto di Lanzalone, le accuse sulla Raggi e tutti gli arresti di figure nominate proprio dalla Sindaca. Sono già saltati due Municipi e ce ne è uno che traballa. Ci sono Assessori continuamente cambiati e, soprattutto, non abbiamo più uno all'Ambiente. I Cinque Stelle a Roma stanno perdendo un occasione. L'Amministrazione dovrebbe regolamentare e trovare delle strategie. Questa vicenda di oggi bloccherà ancora di più la macchina amministrativa. Il Consiglio Comunale verrà riconvocato solo lunedì prossimo e ricordiamo che Marcello De Vito è un consigliere prima di tutto. Da romano sono dispiaciuto a vedere una città senza futuro. Questa storia dello stadio è iniziata diverso tempo fa e ho paura che ci siano altre situazioni del genere. Da cittadino sono provato, non si riesce a vedere luce".
 

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Uccisione di Orsetti, Nuti: molti europei affascinati dal modo di combattere dei curdi

Leopoldo Nuti, Professore di storia delle relazioni internazionali all'Università di Roma Tre, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per spiegare la situazione in Siria dopo la morte di Lorenzo Orsetti, l'italiano ucciso mentre combatteva l'Isis. Il Docente ha spiegato: "Guardando alle cifre emerse in questi giorni, c'è un numero sostanzioso di volontari che sono andati a combattere con i curdi contro l'Isis e Lorenzo Orsetti era uno di loro. C'è un numero maggiore di europei e americani che sono andati a combattere a favore, però,  dell'Isis. Il Presidente Trump ha detto che spetta agli europei decidere cosa fare con queste persone quando saranno catturate. Orsetti faceva parte di una minoranza che è andato a combattere per la libertà dei curdi che stanno facendo quello che gli occidentali non hanno avuto il coraggio di fare fino in fondo: combattere per i loro territori, cercando di sconfiggere l'Isis. Molte persone sono rimasti affascinate dai curdi che hanno combattuto con pochi aiuti dagli europei. 
Parliamo di un tipo di lotta che nel caso attrae ragazzi che provengono da un'area di sinistra, ma che credo sfugga ad una precisa identificazione e non posso sbilanciarmi con un "identikit".
Orsetti potrebbe essere stato uno delle ultime vittime per quanto riguarda lo stato islamico e sembra infatti che si stia arrivando alla capitolazione degli ultimi capisaldi dello stato islamico, anche se esito tutt'altro che scontato. Il quadro siriano è molto frammentato e complesso e infatti non è ancora definitiva la relazione fra le forze di Assad e i suoi oppositori. Su questo fronte che riguarda il nord Ovest della Siria il quadro non è ancora chiuso e definito e si spera di evitare un bagno di sangue. Resta da capire cosa ne sarà dei curdi. Il Governo di Erdogan vede questi ultimi come una minaccia diretta. Siamo forse ad una fase finale della fase dei combattimenti, ma prima che si arrivi ad una chiarezza del quadro ci vuole ancora tempo".
 

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Raggi: i demolitori devono lasciare il Parco di Centocelle

La sindaca Raggi è intervenuta in Aula Giulio Cesare per illustrare la posizione del Campidoglio sul Parco di Centocelle e, soprattutto, sui demolitori di auto presenti nell'area. «I demolitori hanno avuto venti anni per trovare un altro posto dove esercitare rispetto al parco di Centocelle. Nel febbraio 2018 abbiamo chiesto di presentare progetti in maniera definitiva per poter continuare la gestione. C'è stato un ricorso al TAR del Lazio che però ha chiesto un progetto di adeguamento ambientale e ha ribadito che in assenza di autorizzazione, anche solo provvisoria, non si può continuare a esercitare. I sopralluoghi sono stati eseguiti dagli enti preposti e i provvedimenti notificati ai 17 gestori interessati, tutti su viale Palmiro Togliatti. Questi gestori non avevano neppure l'autorizzazione. La Regione Lazio ha approvato una nuova norma che è una vera sanatoria perché garantisce ai demolitori una proroga. Con questa proroga però non si tutela l'ambiente. Abbiamo chiesto di impugnare la norma al presidente Conte e il governo lo ha fatto. La nostra posizione è chiara: chi non rispetta le leggi deve chiudere e mi aspettavo una stessa posizione dalla Regione Lazio. I demolitori non possono continuare a esercitare, se non ci sono le condizioni di legge».