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L’almanacco romano: 2 giugno 1981, muore il cantautore Rino Gaetano

2 giugno 1981 All'alba in via Nomentana a Roma, in seguito ad un grave incidente stradale muore il cantautore Rino Gaetano. L'autore e inteprete di "Gianna" e "Nuntereggae più" esce di corsia con la sua Volvo finendo contro un autocarro. Era nato a Crotone nel 1950.

La carriera e la vita del cantautore crotonese Rino Gaetano si interrompono tragicamente all'età di trent'anni . Già l'8 gennaio un fuoristrada contromano aveva spinto la Volvo di Rino contro il guardrail: il cantante rimase incredibilmente illeso mentre la sua auto venne completamente distrutta. Rino aveva deciso poi di acquistare una nuova Volvo 343 grigio metallizzato. Quel 2 giugno, verso le tre di notte, dopo una serata passata nei locali, Rino sta tornando a casa, da solo, a bordo della sua auto. 

Alle 3.55, mentre percorre via Nomentana, a livello dell'incrocio di via Carlo Fea, cade con la testa sul volante e la macchina invade la corsia opposta. Il camionista che sopraggiunge nell'altro senso prova a suonare il clacson, ma l'urto è inevitabile. La parte anteriore e il lato destro della Volvo vengono distrutti, Rino batte violentemente la testa contro il vetro e il petto sul volante e perde conoscenza. L'autopsia rivelerà un possibile collasso prima dell'incidente mentre il camionista racconterà di aver visto Rino accasciarsi di lato e iniziare a sbandare per poi riaprire gli occhi qualche attimo prima dell'impatto. Il 2 giugno di ogni anno, a piazza Sempione, il cantautore viene ricordato con un concerto della Rino Gaetano Band.

(* immagine di obbino)

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L’almanacco romano: 3 giugno 1963, muore a Roma Papa Giovanni XXIII

3 giugno 1963 muore a Roma Papa Giovanni XXIII: Per le cronache storiche è il Papa buono, che rivolgendosi ai fedeli in Piazza San Pietro disse: «Date una carezza ai vostri bambini e dite: "Questa è la carezza del Papa!"»

Nato a Sotto il Monte, piccolo borgo del bergamasco, e morto nella Città del Vaticano a giugno nel 1963, Angelo Giuseppe Roncalli venne eletto al soglio pontificio nel 1958, portando una ventata di evangelizzazione nella Chiesa Cattolica.

Primo pontefice ad abbattere le distanze con i fedeli, manifestò la sua rivoluzionaria umiltà nel celebre discorso della luna. Rimasero indelebili nella memoria collettiva le visite ai bambini malati dell'ospedale romano Bambin Gesù e ai carcerati di Regina Coeli.

Medesima apertura fu rivolta verso gli evangelizzatori di altre confessioni, stabilendo la figura del “Papa pellegrino”. Tra gli eventi storici vissuti sotto il suo pontificato, il più drammatico fu la crisi dei missili a Cuba, quando si sfiorò un conflitto nucleare tra le due superpotenze, alle quali rivolse un accorato appello alla pace.

Beatificato nel 2000 da Giovanni Paolo II, insieme a quest'ultimo è stato proclamato "santo" il 27 aprile 2014.

(* immagine di Medici con l'Africa Cuamm)

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L’almanacco romano: 31 maggio 1750, il cardinale Carlo Rezzonico consacra la chiesa dedicata al Divino Amore

31 maggio 1750

Il cardinale Carlo Rezzonico, futuro papa Clemente XII, consacra la chiesa dedicata al Divino Amore, che ospita la miracolosa immagine della Madonna. Tutto era iniziato dieci anni prima per un avvenimento di apparentemente di poca importanza. Un viandante fu assalito da cani randagi quando vide un'immagine della Madonna su una torre abbandonata, la invocò, immediatamente i cani si dispersero. La fama dell'accaduto si diffuse in città ed ebbe grande risonanza. Immediatamente iniziarono pellegrinaggi di romani verso quel luogo per vedere l'immagine miracolosa. La devozione continua ancora! 

L’eco dell’accaduto si propaga rapidamente in città tanto che, come riportano le cronache del tempo, a Castel di Leva “non si distingueva più il giorno dalla notte e continuamente era un accorrere di pellegrini sempre più devoti e numerosi, che ricevevano numerose grazie”.

Il Cardinale Vicario Antonio Guadagni, incaricato di approfondire la questione, si reca in visita a Castel di Leva, decidendo di trasportare l’immagine sacra dall’antica torre alla Chiesetta di “Santa Maria ad Magos”, in località Falcognana. Il Prelato stabilisce inoltre che le offerte dei pellegrini debbano essere destinate alla costruzione di una nuova Chiesa. Questa viene edificata su progetto dell’architetto Filippo Raguzzini ed il lunedì di Pasqua del 1745 l’immagine della Madonna del Divino Amore viene trasferita nel nuovo Santuario dinanzi ad una gigantesca folla di romani e di abitanti dei Castelli.

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L’almanacco romano: 30 maggio 1994, muore A Roma Agostino Di Bartolomei

30 maggio 1994 Muore A Roma Agostino Di Bartolomei.. Ha vestito la maglia azzurra della Nazionale solo nell'Under 21. In occasione dei Mondiali di Italia '90 ha commentato le partite sui canali RAI. 

Nato a Roma e morto nel 1994 a Castellabate (in provincia di Salerno), è stato un calciatore. Cresciuto nelle giovanili della Roma, ha giocato con la maglia giallorossa in serie A dal 1972 al 1975 e dal 1976 al 1984 (in totale 237 presenze e 50 reti, con il numero dieci sulle spalle!). 

Quando nel 1984 sulla panchina romanista è arrivato Sven Goran Eriksson, Di Bartolomei è andato al Milan (88 le presenze in serie A). Anche qui, dopo tre anni, il cambio della guida tecnica (con l'inizio dell'era Sacchi), l'ha indotto a cambiare, andando a Cesena per una stagione. Nei due campionati successivi, ha concluso la carriera nella Salernitana, contribuendo alla sua promozione in serie B.

Con la Roma ha vinto lo scudetto nel campionato 1982/83 e tre volte la Coppa Italia (1980, 1981 e 1984). 

Il 30 maggio 1994, con un gesto estremo, ha posto fine alla sua vita, probabilmente per motivi legati al mancato inserimento nel mondo del calcio dopo l'abbandono dell'attività agonistica. La drammatica scomparsa del "capitano" ha ispirato una canzone di Antonello Venditti (in cui ricorda anche Luigi Tenco e Marco Pantani): "…se ci fosse più amore per il campione oggi saresti qui…". Anche il brano di Francesco De Gregori "La Leva Calcistica Della Classe '68" è dedicato a Nino, capitano della Roma.

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L’almanacco romano: 29 maggio 1979, vengono arrestati Valerio Morucci e Adriana Faranda

29 maggio 1979 Vengono arrestati i terroristi Valerio Morucci e Adriana Faranda,in un appartamento di viale Giulio Cesare.

Valerio Morucci Uscito dalle Brigate Rosse all'inizio del 1979 per contrasti sulla linea politico-militare, venne arrestato il 29 maggio dello stesso anno e condannato a diversi ergastoli. Nel 1985, durante il processo d'appello per il sequestro e l'omicidio di Aldo Moro, si dissociò ufficialmente dalla lotta armata. Scarcerato nel 1994, attualmente vive a Roma, dove lavora come consulente informatico.

Adriana Faranda Fu tra i promotori del movimento della "dissociazione" (ammissione delle proprie responsabilità senza denuncia di complici), a cui le Istituzioni risposero con la legge del 18 febbraio 1987 n. 34, in base alla quale insieme a tutti gli altri dissociati beneficiò degli sgravi di pena, e ricostruì il proprio ruolo nella dinamica del sequestro Moro nel corso dei diversi processi. Uscì in libertà condizionale nel 1994. È autrice di una autobiografia, in cui racconta degli anni che ha trascorso in carcere dopo l'arresto per la militanza nelle Brigate Rosse.

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L’almanacco romano: 27 maggio 2013, muore a Roma Little Tony

27 maggio 2013 Muore a Roma LITTLE TONY: 

Essere l'Elvis italiano, con passaporto sammarinese, è stata la sua eterna sfida, imitando nei costumi e nelle movenze il "re del rock" di Memphis. Tra gli anni Sessanta e Settanta è stato un protagonista della musica leggera italiana.

Nato a Tivoli, in provincia di Roma, e morto a Roma nel maggio del 2013, Antonio Ciacci si appassionò alla musica fin dentro le mura domestiche, grazie al nonno, al padre e ai fratelli, tutti musicisti. Nell'unirsi a loro adottò il nome d'arte Little Tony, in omaggio a un mito del rock di allora, al secolo Little Richard.

Con la band Little Tony and his brothers girò ristoranti e balere, fin quando l'impresario Jack Good lo mandò a farsi le ossa in Inghilterra, dove incise diversi brani e affinò le sue conoscenze musicali. Dopo l'esordio a Sanremo 1961 con "Ventiquattromila baci", accanto a Celentano, s'impose sulla scena con brani d'immediata presa sul pubblico: da "Riderà" (che superò il milione di copie vendute) a Cuore matto, da "Bada bambina" a "La spada nel cuore".

Colpito da infarto nel 2006, ritornò in pista due anni dopo partecipando nuovamente a Sanremo. Vicino ai problemi dell'infanzia, sostenne la campagna Giù le mani dai bambini, contro l'eccessiva somministrazione di psicofarmaci ai minori.   

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Cambio istituzionale a Paperopoli?

Ospite di Arf, il Festival del Fumetto in corso al Macro Testaccio, il disegnatore Disney Marco Gervasio, noto anche per aver inventato Papertotti, ha creato sul momento un nuovo personaggio, disegnando per il pubblico presente e per una, divertita, Eleonora Guadagno, presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale, la nuova sindaca di Paperopoli: Paperaggi.

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L’almanacco romano: 26 maggio 1946, nasce a Roma il compositore Nicola Piovani

26 maggio 1946 nasce a Roma il compositore NICOLA PIOVANI è un pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano.

Nicola Piovani nasce a Roma, nel quartiere Trionfale, Fa l'arrangiatore per la casa discografica Produttori Associati e viene coinvolto da Fabrizio De André come coautore di due album: Non al denaro non all'amore né al cielo e il successivo Storia di un impiegato. Gira l'Italia con la compagnia teatrale di Carlo Cecchi, scrivendo le musiche di scena e talvolta partecipando in prima persona agli spettacoli come pianista e batterista.

Il regista Marco Bellocchio, si rivolge a Piovani per la colonna sonora del suo film Nel nome del padre (1972) La collaborazione con Bellocchio dà l'inizio a una carriera che porta il compositore a incontrare quasi tutti i maggiori autori del cinema italiano degli anni Settanta e Ottanta: fra gli altri, i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Mario Monicelli, Giuseppe Tornatore, Federico Fellini. Per il grande regista riminese Piovani scrive le colonne sonore degli ultimi tre film, prendendo di fatto il posto dello scomparso Nino Rota.

Il sodalizio con Roberto Benigni ha inizio con lo spettacolo teatrale "Tutto Benigni" per poi continuare con La vita è bella, premiato con l'Oscar per la migliore colonna sonora di film drammatico. A Los Angeles, subito dopo aver ritirato la statuetta, Piovani approfitta dell'occasione per far sapere alla stampa statunitense di non essere uno pseudonimo di Ennio Morricone (così aveva erroneamente scritto anni prima un'enciclopedia americana).

Accanto al lavoro per il cinema, Piovani continua a dedicarsi alle musiche di scena. 

Firma spettacoli per Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro, Vittorio Gassman e tanti altri registi del teatro italiano. Con Luigi Magni e Pietro Garinei crea per il Teatro Sistina la commedia musicale I sette re di Roma, protagonista Gigi Proietti.

Nel 1991, insieme con lo scrittore Vincenzo Cerami, decide di dare vita a una nuova forma di teatro musicale, che fino a quel momento non trovava spazio sui palcoscenici italiani: un teatro dove musica e parola abbiano pari dignità e si sostengano a vicenda. Nasce la Compagnia della luna, che dà vita a spettacoli come La cantata del Fiore e del Buffo (1991), Il signor Novecento (1992), Canti di scena (1993).

Nel 2003 si dedica al recupero della canzone tradizionale romana, con il fortunato Semo o nun semo.

(* immagine di Luca Ricci di Regno)

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L’almanacco romano: 25 maggio 1992 Oscar Luigi Scalfaro è eletto presidente della Repubblica

25 MAGGIO  1992 Oscar Luigi Scalfaro è eletto presidente della Repubblica, è il nono presidente della Repubblica italiana.dal 1992 al 1999.

Il "governo del Presidente" che ne nacque propiziò, tra l'altro, la legge sulla par condicio: l'indicazione era stata espressa proprio dal Quirinale ed il termine latino prescelto era stato da Scalfaro stesso impiegato. in più di una pubblica esternazione, per affermare l'esigenza della parità delle armi comunicative sulle reti televisive per tutti gli attori politici

È stato l'unico Capo dello Stato (tra quelli cessati dalla carica) della storia d'Italia a non aver nominato alcun senatore a vita, a causa di un problema legato all'interpretazione della Costituzione: non è chiaro infatti se il limite di 5 senatori a vita sia da intendersi come limite massimo di nomine a disposizione di ciascun Presidente oppure a disposizione del Presidente della Repubblica come figura istituzionale (quindi comprendendo anche quelli nominati dai predecessori). Il Presidente Scalfaro era fedele alla seconda interpretazione, a differenza dei suoi due predecessori Pertini e Cossiga, che avevano nominato 5 senatori a vita ciascuno.

Il suo mandato presidenziale si concluse il 15 maggio 1999.              

(* immagine di Francesca Minonne)

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ARF!, il fumetto protagonista a Testaccio

Dal 26 al 28 maggio 2017 torna «il fumetto a Roma!» negli spazi de La Pelanda – MACRO Testaccio con la terza edizione di ARF!, il Festival ideato e organizzato da Daniele “Gud” Bonomo, Paolo “Ottokin” Campana, Stefano “S3Keno” Piccoli, Mauro Uzzeo e Fabrizio Verrocchi. Dopo il grande successo delle prime due edizioni, ARF! 2017 cresce e si arricchisce ulteriormente nei contenuti e negli spazi grazie alla presenza dei più importanti editori italiani e dei migliori autori contemporanei, attraverso mostre di grandissimo prestigio, incontri e confronti con i professionisti del settore, masterclass e anteprime esclusive. Un intenso weekend di attività, per tre giorni dalle 10 alle 20, che vedrà cinque grandi mostre esclusive a partire da  «MACROMANARA – Tutto ricominciò con un’estate romana» (fino al 9 luglio 2017), la grande esposizione dedicata al Maestro dell’eros Milo Manara e in particolare al suo rapporto con Roma e il cinema, da Caravaggio e i Borgia alla Cinecittà di Federico Fellini e le sue grandi dive, oltre a quelle di Sara Pichelli, la superstar tutta italiana che disegna per la Marvel Comics e che ha firmato il manifesto ufficiale di questa edizione 2017 del Festival; Gigi Cavenago disegnatore di Dylan Dog e tutti gli incubi di casa Sergio Bonelli Editore; Topolino e la Disney secondo il “French touch” della Glénat attraverso una mostra collettiva dei quattro artisti d’oltralpe Cosey, Keramidas, Loisel e Tébo, in esclusiva italiana dopo le sue esposizioni a Parigi e al Festival Internazionale di Angoulême; e ancora la bravissima Bianca Bagnarelli, già fondatrice di Delebile Edizioni e autrice per l’inglese Nobrow, vincitrice del Premio Bartoli alla seconda edizione di ARF!. Tra le sezioni del Festival anche quest'anno riapre l'area dedicata alle opportunità professionali: è la Job ARF! uno spazio dove poter mostrare agli editor il proprio portfolio con idee, progetti e creatività. Per i più piccoli torna ARF! KIDS, il luogo dedicato all’immaginario dei bambini (ad ingresso gratuito fino ai 12 anni) con un ricco programma di laboratori creativi curati da alcuni dei più rinomati illustratori italiani, letture ad alta voce, disegni, giochi e tanti libri a disposizione di tutti.