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Tor di Valle: ancora discariche a cielo aperto

Il nostro inviato, Jacopo Nassi, ritorna a due passi dall'ippodromo di Tor di Valle, purtroppo denunciando ancora la situazione di completo degrado e la presenza di tanti rifiuti a cielo aperto. 

 

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Controlli antidroga al Casilino e a San Basilio: quattro arresti

Comunicato stampa della Questura di Roma

ROMA. CONTROLLI ANTIDROGA DELLA POLIZIA DI STATO AL CASILINO E SAN BASILIO. QUATTRO I  PUSHER IN MANETTE, FRA DI ESSI ANCHE UN PENSIONATO.

Proseguono i controlli della Polizia di Stato nell’ambito del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle periferie della capitale  ed in particolare nei quartieri del Casilino e  San Basilio.

Sono stati 4 i pusher individuati e arrestati dagli agenti della Polizia di Stato, oltre 100 le dosi sequestrate, pronte per lo smercio e circa 260 grammi  di hashish e cocaina rinvenuti. Sequestrati inoltre,  circa mille euro in contanti,   probabile provento dell’attività di spaccio.

Il primo, S.M. , romano di 45 anni, è stato  arrestato dagli agenti del commissariato San Basilio, ieri notte in via Luigi Gigliotti.

Gli investigatori, durante i controlli nella zona denominata “Case Occupate”, hanno notato l’uomo fermo in strada che si avvicinava ai veicoli di passaggio.

Gli automobilisti,  dopo aver spento i fari aspettavano che questo prendesse qualcosa dai vicini cespugli, si avvicinasse a loro e, dopo  un rapido scambio si allontanavano. I poliziotti hanno così fermato sia il pusher che le auto con gli acquirenti sequestrando le dosi appena acquistate.

Durante l’ispezione del cespuglio – dove lo spacciatore si recava per rifornirsi -, gli agenti hanno rinvenuto un borsello nero contenente 7 dosi di cocaina, confezionate in modo identico a quelle sequestrate agli acquirenti.

Sequestrata anche la somma di 170 euro trovata nelle tasche dello spacciatore.

Ancora nella giornata di ieri, gli agenti di San Basilio, hanno arrestato un secondo spacciatore in via Palmiro Togliatti, un pensionato di 66 anni.

I poliziotti, hanno notato l’ uomo in viale Battista Bardanzellu nel quartiere di “Colli Aniene” che, dopo essersi guardato intorno con circospezione, si è avvicinato ad un tronco d’albero tagliato. Dopo aver prelevato un involucro, ha preso dall’interno alcune palline,  le ha riposte in tasca e velocemente si è allontanato verso viale Palmiro Togliatti seguito dagli agenti. Fermato per un controllo, è stato trovato in possesso di  5 dosi di cocaina e  della somma di circa 370 euro.

Inoltre, nel tronco, gli agenti hanno rinvenuto un contenitore di un rullino fotografico contenente altre 18 dosi di cocaina.

Identificato per B.L. romano di 66 anni, è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacente, mentre la droga e il denaro sono stati sequestrati.

Altri due spacciatori sono finiti in manette. In via G.B. Scozza, gli agenti  del Commissariato Casilino, hanno notato un giovane con un giubbotto rosso che, posizionato davanti l’accesso al caseggiato popolare, riceveva i “clienti” e li indirizzava verso un complice all’interno del condominio.

Dopo aver fermato gli acquirenti, gli agenti hanno avuto  la certezza dell’attività illecita, e hanno bloccato i due pusher.    

I poliziotti hanno sequestrato circa 210 grammi di hashish e cocaina e  60 dosi di hashish e la somma di 760 euro, più un taglierino con la lama sporca di stupefacente.

Identificati per M.M. e M.D., romani di 20 e 21 anni, sono stati arrestati  per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

 

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Amatrice, donna incinta e anziana isolate nella neve: salvate

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

Non solo il terremoto, ma anche la neve. Una concomitanza peggiore non poteva capitare nelle zone già messe a dura prova a partire dal sisma dello scorso 24 agosto. In questo contesto si registrano molte difficoltà per la popolazione. Ne sa qualcosa una donna in stato di gravidanza, rimasta isolata a Nommisci, frazione di Amatrice. Provvidenziale – scrive il sito Rieti Life – l’intervento dell’Esercito, che ha trasportato la futura mamma nelle strutture sanitarie provvisorie di Amatrice. Sempre a Nommisci i militari hanno prestato soccorso a una anziana, di fatto rimasta imprigionata all’interno della propria abitazione.

AGGIORNAMENTO: Otto persone, tra cui una donna di 89 anni e una partoriente, sono state soccorse dall’Esercito presente ad Amatrice dopo essere rimaste bloccate in casa a causa della neve. In particolare, le operazioni si sono svolte a Nommisci Cornillo, due frazioni del comune colpito dalle nuove scosse di questa mattina e dalle forti nevicate degli ultimi giorni. Le due donne sono in buone condizioni di salute. Gli addetti dell’Esercito presenti ad Amatrice si stanno inoltre occupando della pulizie delle strade per sgomberarle dalla neve in eccesso e consentire il passaggio. (Omniroma)

 

Intanto la Coldiretti fa il punto sui danni causati dalla neve e, da oggi, dall'ennesimo sisma, nella zona di Amatrice e Accumoli. Questo il comunicato: Terremoto. Ritorna la paura. Il gelo non allenta la morsa. Nevica senza sosta. Le nuove scosse hanno lesionato o, peggio, causato il crollo di altre stalle. Le emergenze si accavallano, si sovrappongono. La disperazione degli allevatori, questa volta, è devastante. È un disastro. Quel poco che si era salvato è venuto giù sotto il peso della nevicata della scorsa notte e sotto i colpi imprevisti del nuovo sciame sismico.

Gabriele fa l’allevatore nella frazione Terracino di Accumoli. “Non reggo, non ce la faccio. Sono bloccato qui in casa da due giorni, la strada è scomparsa sotto due metri di neve. Dicono che non riescono ad arrivare qui nemmeno con gli spalaneve, ma io sono al limite della sopportazione. Mandate l’esercito, mandate le forze speciali, sto vivendo un incubo. Stamattina ancora non sono riuscito ad andare nella stalla per portare il fieno alle bestie”. La Coldiretti del Lazio anche questa mattina ha sollecitato le istituzioni e gli organismi deputati alla gestione dell’emergenza ad intensificare le attività di soccorso e di assistenza agli allevatori che sono rimasti nelle loro case e nelle loro aziende per non abbandonare gli animali e per non interrompere la mungitura.

Il dramma vero è quello che si sta consumando nelle campagne. Anche oggi, poco prima delle nuove scosse di terremoto – dice David Granieri, presidente della Coldiretti del Lazio – ho ricevuto richieste di aiuto dai nostri associati. Sono in uno stato di gravissimo disagio. Se non li aiutiamo subito andranno via, nelle campagne non resterà nessuno e allora davvero sarà la fine di Amatrice e Accumoli”. “Da tre giorni la cisterna non passa a ritirare il latte perché le strade sono ancora bloccate dalla neve. Ancora un giorno – dice Luca, allevatore di contrada Faizzone, Amatrice – e dovrò buttare via tutto e perdere il ricavato di tre giorni di lavoro reso ancora più duro dal vento, dal gelo e dalle nevicate”.

Stiamo vivendo una situazione di emergenza – aggiunge il direttore della Coldiretti del Lazio, Aldo Mattia – che richiede risposte adeguate, drastiche, immediate. Le nostre denunce sono servite ad accelerare i tempi di consegna delle stalle, ma non basta, ci sono ancora troppe situazioni di criticità. Il governo invii l’Esercito e gli esperti del Genio Civile. Il terremoto ha aggravato le perdite e i disagi già causati del maltempo. Aiutiamo gli allevatori, gli unici rimasti a presidiare le frazioni di Amatrice e di Accumoli. Se loro mollano, avremo perso tutti. Questi due comuni rischiano lo spopolamento”.

Marco vive a Moletano, un’altra frazione di Amatrice. È anche lui un allevatore. È sconfortato. Le nuove scosse e la tanta neve lo hanno provato. “Sto pensando di vendere tutto, le vacche e le mungitrici. Ho 35 capi di bestiame, 25 dei quali nella stalla che si era salvata dalla botta dello scorso agosto, ma che oggi è stata lesionata nelle mura. Io sono tra quelli che hanno ricevuto la stalla provvisoria, anche se ancora non ho né luce, né acqua. Pensavo di trasferire il bestiame, ma le nevicate me lo impediscono da due giorni.

Veramente oggi venderei quei 25 capi, ma a chi li vendo? E soprattutto a che prezzo? Dovrei svenderli, quasi regalarli. Ho avuto paura stamattina. Ero in casa quando ho sentito le scosse, per allontanarmi e mettermi al sicuro ho dovuto spalare la neve a mano, da solo. È un incubo”. Il personale della federazione della Coldiretti di Rieti continua a presidiare Amatrice con la propria postazione mobile, un modulo posizionato nel piazzale delle farmacie per assistere allevatori, agricoltori, ma anche tutti gli altri cittadini bisognosi di sbrigare pratiche amministrative o di assistenza e consulenza. 

Immagine tratta dalla pagina Facebook "Associazione Terra di Amatrice Onlus"

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Terremoto a Roma, il Comune verifica la situazione nelle scuole

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

A seguito delle scosse sismiche di questa mattina, l'assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Laura Baldassarre ha disposto la tempestiva verifica delle condizioni dei nidi di Roma Capitale, delle sezioni ponte di Roma Capitale, delle scuole dell'Infanzia di Roma Capitale, degli edifici scolastici di proprietà capitolina ospitanti scuole statali (sezioni primavera, scuola materna, scuola primaria e secondaria di primo grado), con l'avvertenza di riservare particolare attenzione agli istituti lesionati dal terremoto dell'ottobre scorso.

 

"La Sala Operativa dei Vigili del Fuoco non ha segnalato gravi criticità dopo la prima scossa, avvertita alle ore 10.25, e sia la Protezione Civilecapitolina che quella nazionale hanno riferito di non aver ricevuto alcuna segnalazione da parte degli istituti scolastici" dichiara la Baldassarre.  "Dopo le scosse delle ore 11.14 e delle 11.26, invece, molte scuole, sudisposizione dei presidi, hanno disposto autonomamente l'evacuazione dalle strutture secondo quanto previsto dal Protocollo in caso di terremoto. Tra l'altro i Municipi invieranno alle scuole le schede per l'indicazione di eventuali criticità createsi dopo il sisma. La Commissione Stabili pericolanti è comunque già allertata per eseguire immediatamente sopralluoghi" aggiunge.

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Roma, incendio in casa al Tufello: gravemente intossicata 14enne

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

Serata di grande paura, quella di ieri, al Tufello. Intorno alle 21 un incendio è divampato in un palazzo situato al civico 40 di via Monte Massico, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia. Le fiamme – riferisce l’edizione romana de Il Corriere della Sera – si sono sviluppate in uno scantinato, per poi raggiungere rapidamente il primo piano. Si è reso, pertanto, necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, con le squadre 6A-AS6-TA6-9A-AB9, e dei sanitari del 118, presenti con una decina di ambulanze.

I residenti, una quindicina di persone secondo le prime informazioni giunte da alcune persone che hanno assistito alla scena, sono rimasti intossicate, essendo rimaste bloccate sui balconi. A riportare le conseguenze peggiori è stata una ragazzina di 14 anni. Per lei si è reso necessario il ricovero, in codice giallo, al Pertini, dove le è stata diagnosticata una grave forma di intossicazione. Fortunatamente, dal nosocomio romano giungono notizie che, fortunatamente, scongiurano il peggio: la giovane non è in pericolo di vita.

 

Immagine tratta dalla pagina Facebook “Tufello” (III MUNICIPIO)

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Roberto Troncarelli a Radio Roma Capitale 93fm: Errani-Curcio, che senso ha creare una struttura bicefala in cui non si sa chi decide?

Roberto Troncarelli, presidente dell'Ordine dei Geologi di Roma e del Lazio, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Francesco Vergovich "Roma ogni giorno". Sulle scosse sismiche che ieri hanno colpito il Centro Italia, Troncarelli ha dichiarato: "Nella notte non si sono registrati eventi della stessa intensità dei tre picchi principali di ieri, ma si è registrata una discreta consistenza dell'attività microsismica. Non è possibile abbassare la soglia di attenzione, perché lo sciame è ancora in corso".

Il presidente dell'Ordine dei Geologi di Roma e del Lazio ha aggiunto: "Mi mette i brividi pensare alle popolazioni colpite. Vivere con la paura che la terra torni a tremare crea condizioni di disagio. Auspichiamo che la situazione del meteo dia tregua e soprattutto che termini lo sciame sismico".

"In Italia – ha dichiarato Troncarelli – si fa fatica a fare prevenzione. Non possiamo sempre nasconderci dietro all'alibi che fare prevenzione costa. C'è anche una prevenzione passiva che riguarda l'educazione della popolazione a saper convivere con il rischio sismico che si potrebbe fare con costi sociali molto ridotti. A me sembra che manchi una cabina di regia unica: è stato nominato il commissario straordinario Errani, ma c'era già il capo della Protezione Civile Civile Curcio. Che senso ha creare una struttura bicefala in cui non si sa chi decide? Questo è tipicamente un male italiano. In condizioni emergenziali certe decisioni andrebbero prese da un centro unico".

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Terremoto e neve: Amatrice, anziano salvato dai Vigili del Fuoco

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

I Vigili del Fuoco lo hanno letteralmente strappato dalla morsa del ghiaccio e della neve, che ormai lo aveva quasi sepolto. Quasi un miracolo quello avvenuto ieri sulla via Salaria, nel territorio di Amatrice, chiusa dalla neve. Qui un 86enne è stato ritrovato e salvato dall’assideramento da due pompieri arrivati nella zona del cratere dal comando provinciale di Frosinone. I due stavano percorrendo con il loro fuoristrada la Salari,a che già dalla notte era stata chiusa al traffico, quando hanno notato in mezzo a un metro di neve qualcosa che si muoveva. Immediatamente uno di loro, intuendo cosa potesse essere, si è lanciato nel muro bianco raggiungendo la persona ormai completamente bloccata.

Con grande fatica hanno scavato la neve, liberandolo e trascinandolo ormai privo di forze al mezzo. L’anziano ha raccontato di aver abbandonato la sua casa in località Casali quando ha avvertito la forte scossa delle 10.30. Dopo il terremoto del 24 agosto vive a Roma con la moglie e torna saltuariamente nella casa che gli ha lasciato in eredità il padre.

 

Già lesionata dai terremoti precedenti, quando ha sentito la nuova scossa, nonostante la neve alta oltre un metro, ha preso un giubbottino ed è scappato, intenzionato a raggiungere la Salaria per tornare a Roma. Le strade, tuttavia, non si vedevano a causa della neve, perciò l'86enne ha camminato in mezzo alla neve per circa un’ora, arrivando alla Salaria esausto e scoprendo che non transitavano mezzi. A quel punto le gambe hanno ceduto. Poi, per sua fortuna, sono passati i vigili del fuoco di Frosinone. (Omniroma)

Immagine tratta dal gruppo Facebook "Amatrice nel cuore di tutti" (foto di Betty Gregori)

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Trasporti, il piano di Meleo: “Nel Patto per Roma quattro linee di tram e la funivia Casalotti”

(Fonte: www.repubblica.it)

"Quattro nuove linee tranviarie, il prolugamento delle metropolitane esistenti, la funivia Casalotti". Sono queste le priorità trasportistiche principali che l'amministrazione Raggi chiederà al governo di finanziare attraverso il Patto per Roma. A parlarne, questa mattina, è stata l'assessore alla mobilità del comune Linda Meleo, a margine del 13esimo convegno nazionale sul Tpl di Asstra.

Nello specifico Meleo ha aggiunto: "Chiederemo di finanziare quattro o cinque linee, tra cui quella su viale Marconi e il ricongiungimento Tiburtina-Verano". Le altre, secondo l'agenzia Dire, sono la linea sulla Togliatti e il tram Fori Venezia-Cavour-Vittorio. Resta fuori, per ora, la Tva (Termini-Vaticano-Aurelia) sui cui gli uffici stanno ancora lavorando. Avanza invece il progetto della funivia di Casalotti che aveva suscitato anche polemiche e ironia quando fu annunciato dalla sindaca.

"Per quanto riguarda la linea c della metropolitana – ha concluso Meleo – rispetteremo la data di apertura di San Giovanni di settembre-ottobre. Per il dopo Colosseo abbiamo chiesto a Romametropolitane un'analisi di scenario sulla base di cui decideremo".

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Il nostro inviato quest’oggi davanti al Liceo Tasso

Il nostro inviato, Jacopo Nassi, durante la sua inchiesta sul freddo al Liceo Tasso, per verificare i lavori di Acea per ripristinare la pressione dell'acqua per i riscaldamenti della scuola, ha ospitato in diretta il Capo Uff. Stampa della Città Metropolitana di Roma Capitale, dott. Simone Fioretti. 

Inoltre dopo le ripetute scosse di questa mattina nel Centro Italia ha assistito in diretta (registrando alcune testimonianze) alla evacuazione del Liceo Tasso.

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Terremoto, a Roma evacuate le metro A, paura in vari quartieri: da Tiburtina all’Eur

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Paura a Roma, dopo le tre scosse di terremoto avvertite distintamente anche nella capitale. Evacuate le linee A, B, B1 della metropolitana per accertamenti. I passeggeri sono stati deviati sui bus sostitutivi. Chiusa per verifiche tecniche anche la ferrovia regionale Atac Roma-Viterbo.Tante le segnalazioni e richieste di informazioni giunte al numero unico di emergenza 112. La scossa è stata sentita principalmente ai piani alti di palazzi in vari quartieri della Capitale: da Tiburtina, a Monteverde, dalla Prenestina all'Eur e anche nel centro storico.

Evacuati tutti gli uffici pubblici e i ministeri: dal ministero dei Trasporti, dell'Economia, delle Politiche Agricole. Evacuato a Roma anche Palazzo dei Marescialli a piazza Indipendenza dove ha sede il Csm in seguito alle scosse di terremoto di questa mattina. Il plenum, che era in corso, è stato sospeso.
Evacuato anche il palazzo del quotidiano La Repubblica sulla Cristoforo Colombo.

Dal Centro all'Eur, la gente impaurita è uscita dagli edifici: da via del Tritone dove i dipendenti dell'Aifa sono scesi in strada agli uffici della Sace in via Poli così come alcuni dipendenti del Coni Lazio a piazzale Flaminio. Decine di telefonate ai centralini ma al momento nessuna richiesta di soccorso dopo la scossa di terremoto. È quanto si apprende dai vigili del fuoco anche se le verifiche sono ancora in corso e sono rese ancora più complicate dalla neve. Un elicottero decollato da Pescara è in volo nella zona dell'epicentro.

APERTA LA ZTL Aperta la zona a traffico limitato del centro storico, a Roma, per agevolare la circolazione dopo la chiusura della metro a seguito delle scosse di terremoto. La decisione è stata presa dal Campidoglio. Al momento dunque le procedure per disattivare tutte le Ztl del centro sono in corso.