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Sperlonga, salvo l’hotel abusivo e via libera al sindaco arrestato

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Federica Angeli e Clemente Pistilli) – Il "sindaco padrone" di Sperlonga Armando Cusani, esponente di punta della coalizione di centrodestra, arrestato per corruzione e turbativa d'asta lo scorso anno e da gennaio prima ai domiciliari poi passato all'obbligo di firma, rientra a pieno titolo sulla poltrona di primo cittadino. Al suo terzo incarico da sindaco e prima ancora presidente della Provincia, è riuscito ad aggirare la legge Severino (che parla di sospensione in caso condanna superiore a due anni o di custodia cautelare). E così grazie al bollo della Prefettura di Latina da oggi è di nuovo a comandare il parlamentino dell'incantevole cittadina a picco sul mare.

Così un pubblico amministatore con l'obbligo di firma a processo per corruzione e indagato per tutta una serie di abusi, d'ufficio ed edilizi, commessi nella sua cittadina tornerà ad occuparsi della cosa pubblica. Ma la vittoria per lui è doppia. Non solo quella di indossare di nuovo la fascia tricolore ma anche quella di vedere sospesa dal Tar la demolizione dell'hotel Grotte di Tiberio, sulla via Flacca che doveva essere abbattuto entro la prima settimana dello scorso agosto.

La vicenda, raccontata questa estate nel corso delle inchieste di Repubblica"L'Italia degli abusi" è inquietante. Quell'hotel infatti, che Cusani divide al 50% col suocero, presenta una serie infinita di abusi edilizi, una speculazione scellerata tanto quanto quella di una lottizzazione trasformata da zona resindenziale a turistica con alberghi costruiti sempre da Cusani in società con l'attuale vicesindaco Francescantonio Faiola, pure lui indagato e sostituto del collega di partito nel periodo del suo arresto.

Come se non bastasse quindi il Tar di Latina ha bloccato l'ordine di demolizione degli abusi realizzati nell'hotel del sindaco. Dopo il terremoto provocato dall'arresto di Cusani, il Comune di Sperlonga, l'8 maggio scorso, si era deciso ad emettere un'ordinanza con cui veniva imposto l'abbattimento delle opere abusive appunto costruite nell'Hotel Grotta di Tiberio. Un provvedimento subito impugnato da Aldo Erasmo Chinappi, suocero di Cusani e proprietario insieme al politico della struttura ricettiva, e della società che si occupa dell'hotel, la "Chinappi Aldo Erasmo & C. sas". Il Tar di Latina, sezione distaccata di quello del Lazio, specificando che "da un sommario esame proprio della fase cautelare il ricorso non appare sprovvisto di giuridico fondamento", ha ora congelato l'ordinanza di demolizione.

E non è l'unico provvedimento del genere preso nelle ultime settimane dallo stesso Tar in tema di abusi edilizi in quel lembo di terra magico su cui sembra essere abbattuto un maleficio di cubature illegali. I giudici amministrativi pontini hanno infatti annullato anche i provvedimenti con cui il Comune di Latina aveva bloccato un centro commerciale, sequestrato dalla Procura perché ritenuto una lottizzazione abusiva, e le demolizioni di una serie di abusi in un cantiere navale di Ponza, inviando in quest'ultimo caso addirittura gli atti agli inquirenti di Cassino, per verificare se l'abuso non sia stato quello dell'ente locale di imporre gli abbattimenti. Procura e Tribunale amministrativo, seppure affrontando le diverse questioni su piani diversi, si trovano così su posizioni forse mai così distanti.

Ma questa è la realtà di Sperlonga dove il sindaco padrone governa da quasi vent'anni ininterrottamente. Ogni volta che la giustizia sembra trovare la quadra, lui, Armando Cusani, riesce a vincere sempre. E, almeno fino alle prossime elezioni, niente e nessuno sembra poterlo spodestare.

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Roma, incidente nella notte: muore un ragazzo

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Incidente mortale nella notte ad Aprilia, sulla provinciale Velletri-Nettuno. A perdere la vita il giovane Marco Mancini 27enne di Anzio. Lo schianto si è verificato sul tratto di via dei Cinque Archi poco dopo mezzanotte. Il giovane, a bordo della sua Peugeot, per motivi ancora tutti da chiarire ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un albero.

Il decesso è stato immediato, sul posto è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco per estrarre il corpo dalle lamiere. Immediati i soccorsi medici con l’arrivo di due ambulanze, ma non c’era più nulla da fare. Ad effettuare i rilievi e chiudere la strada al traffico sono stati i Carabinieri di Aprilia, che stanno ricostruendo l'esatta dinamica del tragico schianto contro uno dei grossi alberi a lato della carreggiata. Inevitabile lo strazio di parenti e amici alla notizia del drammatico incidente. Il cordoglio sul profilo Facebook del giovane con tanti messaggi strazianti di addio. 

Gli amici. «Non ci voglio credere… Eri un macello, ma un macello con un cuore immenso», scrive un’amica. Un altro amico scrive ; «Senza parole ed incredulo ma con tanta amarezza e tristezza ti dico addio Marco Mancini ti ricorderò sempre col tuo splendido sorriso e la tua gioia di vivere lasci un gran vuoto in tantissime persone che ti amano, un abbraccio di cordoglio e sentite condoglianze ai famigliari e le persone più strette».

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Villa Borghese decadence, il cuore verde di Roma nelle mani di 11 giardinieri

(Fonte: www.repubblica.it)

Undici giardinieri per l'intera Villa Borghese che ha una superficie di 80 ettari. Il biglietto da visita del centro storico, irripetibile connubio tra verde e architetture neoclassiche. C'è un ufficio Ville storiche? Esiste, ma non ha più una figura specifica di direttore. O meglio, il sovrintendente comunale Claudio Parisi Presicce fa anche il direttore di quest'ufficio.
Bandi attivi? Solo quello sul monitoraggio delle alberature monumentali che però riguarda tutte le ville storiche della capitale.

Gli altri bandi, quelli per la manutenzione del verde orizzontale e verticale, sono ancora al palo per i rilievi dell'Anac. Questo significa che ad occuparsi del verde di Roma, pari a 44milioni di metri quadrati, sono sempre i soliti 200 operatori del Servizio giardini. Stando così le cose non è difficile capire perché Villa Borghese sta morendo. Non c'è una pianificazione, non ci sono investimenti, ma non c'è neanche una gestione ordinaria che si rispetti.

Eppure appena dieci anni fa Villa Borghese aveva conosciuto una nuova giovinezza, protagonista di una stagione di restauri e diversa vocazione degli edifici. La Casina delle Rose diventata Casa del cinema, la Casina di Raffaello ludoteca, l'Aranciera trasformata in Museo Bilotti. Ma come una bella casa rivitalizzata dalle ristrutturazioni e poi dimenticata, Villa Borghese ha cominciato il suo lento e inesorabile declino verso il degrado.

Perciò, dietro l'imponenza dei pini storici, dietro gli spazi ampi e le vezzose architetture, ci sono i desolati Giardini Segreti sempre più simili ad un deserto. L'allora commissario straordinario Tronca li affidò in adozione alla galleria Borghese, ma i risultati sono deludenti. Lì vicino, al Parco dei daini, l'edificio adibito a serbatoio è transennato da un anno e mezzo perché perde i pezzi. Il Casino dell'orologio in piazza di Siena da due anni è vuoto e abbandonato: gli uffici comunali si sono trasferiti all'Eur e sul destino dello stabile incombe un grosso punto interrogativo.

Verso piazzale Flaminio, accanto alla Fontana del Fiocco, dove è avvenuto lo stupro della donna tedesca, il cinquecentesco Casino Cenci, sede della fondazione Afro, è stato sgomberato dal 2013, da quando, dopo una bomba d'acqua, un grande pino spaccò il tetto. La fondazione si propose di procedere ai lavori di ripristino, scalando i costi sostenuti dal pagamento dell'affitto, ma dal Comune non è arrivata risposta.

Nel 2012 c'erano tre progetti pronti e finanziati: il restauro del Giardino del Lago, della zona davanti al Museo Borghese, oggetto di continui allagamenti, la riqualificazione del Galoppatoio, che è ancora un dormitorio e un deposito di rifiuti, con lo scandalo delle casette per le botticelle costato un milione di euro e in abbandono. Due milioni di euro per ogni progetto. Nel dicembre 2014 è scoppiata Mafia Capitale e tutto si è bloccato. Ma tre anni da allora sono passati e la macchina è ancora ferma. Intanto il Giardino del lago, dove gli innamorati vanno in barca aspettando il tramonto, è di nuovo agonizzante.

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Torre Spaccata, uomo travolto e ucciso da un’auto

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Schianto mortale in via Augusto Lupi, nei pressi di via dei Romanisti, in zona Torre Spaccata. Un uomo di 92 anni è stato travolto da un'auto intorno alle 18 di mercoledì. Il guidatore, un 33enne, si è fermato ed è sceso per prestare soccorso all'anziano, le cui condizioni sono da subito sembrate molto gravi. Trasportato in codice rosso al Policlinico Casilino, per la gravità delle ferite riportate l'uomo è stato trasferito in prognosi riservata al Policlinico Umberto I, dove purtroppo è morto intorno alle 2 di notte.

Oltre al 118, sul posto per i rilievi è intervenuta la polizia locale del VI Gruppo Torri.

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Chikungunya, 11 nuovi casi

A ieri al SERESMI, Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive, sono pervenute un totale di 76 notifiche di casi di Chikungunya. Dunque 11 casi in più rispetto all’ultima rilevazione effettuata nella giornata di lunedì 18 settembre. Di questi 11 nuovi casi 7 sono residenti o hanno riportano un soggiorno nel comune di Anzio nei 15 giorni precedenti l’esordio dei sintomi. I restanti 4 nuovi casi sono residenti nel comune di Roma e non hanno collegamenti con Anzio. Si ribadisce che in aree dove si segnalano casi autoctoni singoli o focolai epidemici autoctoni (2 o più casi) scattano le misure di disinfestazione previste dal Piano nazionale di Sorveglianza 2017 del Ministero della Salute ovvero: trattamenti su suolo pubblico e privato, trattamenti adulticidi con prodotti abbattenti, trattamenti dei focolai larvali, replica di tutti gli interventi in caso di pioggia, con ripetizione dell’intero ciclo dopo la prima settimana.

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Roma insicura, la prefetta: “Stupri +6% da inizio anno ma anche +70% arresti”. Più telecamere e pattuglie nei parchi

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Lorenzo D'Albergo) – "Nel capoluogo si registra dal 1° gennaio scorso un aumento del 6% delle violenze di genere ma anche un +70% degli arresti, quindi si reprime nell'immediatezza, e il 56% in piu nella provincia. Vuol dire che l'attenzione delle forze di polizia è altissima e il controllo del territorio consente di garantire la sicurezza con la certezza matematica della repressione". A tracciare il bilancio della sicurezza nella Capitale è il Prefetto di Roma, Paola Basilone, al termine della riunione del Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza, convocato dopo l'ultimo episodio di violenza sessuale avvenuto a Villa Borghese ai danni di una donna tedesca.

App, videosorveglianza, il progetto led per illuminare al meglio parchi e periferie e pattuglie a cavallo nelle ville del centro storico. Sono questi i punti su cui hanno trovato l'intesa prefettura, Comune e Regione. "Il tavolo convocato dopo le violenze registrate a Roma – spiega la prefetta Paola Basilone – è la dimostrazione che c'è cooperazione interistituzionale, del clima di integrazione e collaborazione in cui si sono discusse le misure per la città".

Quindi l'elenco delle azioni da mettere in campo. Prima di tutto l'app del 112 "Where are you?" per avere un contatto diretto e geolocalizzato con la sala operativo del numero unico delle emergenze. Poi il miglioramento dell'illuminazione pubblica attraverso il progetto Led di Acea, l'intensificazione della videosorvegliana collegando alla stessa rete telecamere pubbliche e private, la presenza di pattuglie a cavallo e squadre del reparto anticrimine di polizia e carabinieri nei parchi.

Aggiustamenti che dovrebbero blindare il "modello Roma". Nella capitale da inizio anno si è registrato un aumento del 6 per cento delle violenze del genere, ma anche un incremento del 70 per cento degli arresti per lo stesso tipo di reato.

Parola, quindi, alla sindaca Virginia Raggi: "Bisogna mettere a sistema l'esistente, come il mezzo milione già speso per la videosorveglianza. Arriveranno altri fondi – promette la prima cittadina grillina, senza soffermarsi sulla gaffe che è costata al Comune il finanziamento regionale per le telecamere al Colosseo – per aumentare la percezione della sicurezza e l'effetto deterrenza. Apriremo uno sportello antiviolenza in ogni municipio".

Al tavolo anche Rita Visini, assessora alle Politiche sociali della Regione che ha ricordato i progetti della Pisana, l'importanza della prevenzione a partire dalle scuole e il 1522, il numero del ministero per le Pari opportunità dedicato alle violenze di genere.

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Roma, violenza a Villa Borghese. “Dormivo sul giaciglio nel parco prima le botte e poi lo stupro”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Federica Angeli) – "MI ha dato due pugni in faccia, mi ha spogliata, mi ha legato le mani, imbavagliato e dopo avermi violentata mi ha rapinato di tutto quello che avevo: 40 euro". Il racconto che Rosa (il nome è di fantasia, ndr) la donna tedesca di 57 anni, fa prima al tassista che la soccorre sul ciglio della strada e poi alla polizia, non lascia spazio a dubbi su quanto accaduto nel parco di Villa Borghese domenica notte.

I suoi oggetti sono ancora sparsi su quello che per sei mesi (a marzo ha lasciato la Germania per Roma) è stato il suo giaciglio di fortuna: un piccolo vocabolario di inglese, alcuni appunti scritti a matita, immagini sacre, indumenti, un telo verde, libri, una borsa in pelle e una della spesa, un carrello a rotelle di quelli per fare la spesa. Una baracca a cielo aperto che costeggia viale Washington, proprio dove è corsa completamente nuda e legata, chiedendo aiuto e dove ha trovato un tassista che passava lì per caso che l'ha subito aiutata.", continua a ripetere agli inquirenti. Il tassista si è accorto di lei e vedendola in quelle condizioni, l'ha fatta sedere sul suo taxi, lato passeggero e ha immediatamente chiamato il 118. I medici del pronto intervento hanno inviato un'ambulanza sul posto e avvertito la centrale operativa della polizia di quanto segnalato dal tassista.

La donna tedesca, portata in ospedale, è stata visitata e i medici hanno dichiarato che le ferite riportate e l'esito della visita "Avevo passato la serata con alcuni amici che vivono in strada come me, poi sono andati via e mi sono messa a dormire, sola, come sempre. Improvvisamente mi sono sentita afferrare. E' stato tutto veloce, ero stordita dal sonno. Non è la prima volta che mi aggrediscono nel sonno per derubarmi, sono abituata. Lui invece ha fatto di più: mi ha strappato i vestiti di dosso, mi ha tirato i capelli, mi ha girato di schiena. Ho cercato di dimenarmi, ero stordita e sono anche riuscita a scappare. Ma lui mi ha rincorso tra gli alberi e poi mi ha stuprato". Il racconto di Rosa, visibilmente sotto shock e portata all'ospedale Santo Spirito si fa confuso e contraddittorio quando le viene chiesto dagli investigatori del commissariato Salario-Parioli di descrivere il suo aggressore. Prima dichiara questo: "Avrà avuto 20-23 anni, di nazionalità polacca, non l'ho mai visto prima, non sapevo chi fosse, era vestito di nero ". Dopo qualche minuto corregge il tiro su tutto, tranne sull'età: "si tratta di un italiano di 20-23 anni, cioè con me parlava in italiano, credo fosse italiano".

Quando il presunto stupratore ventenne ha terminato la violenza fisica, le ha rubato tutti i contanti che lei aveva, quaranta euro in tutto. A quel punto ha legato i polsi alla donna e l'ha imbavagliata con la maglietta che le aveva strappato poco prima. Quindi si è allontanato, lasciando la donna tramortita a qualche metro dalla sua favela all'addiaccio, nuda e immobilizzata con una corda. Rosa, non appena ha recuperato le forze si è alzata e ha iniziato a correre verso la strada, viale Washington dove, all'incrocio con piazzale Flaminio ha incontrato un tassista che aveva appena terminato la corsa e stava per ripartire. "Per fortuna quell'uomo mi ha aiutato ginecologica mostrano violenze compatibili con una violenza sessuale. Lo stupro quindi c'è stato.

La caccia all'uomo è scattata ancor prima dell'arrivo del responso dei medici: la polizia ha sequestrato le prime telecamere trovate lungo le possibili vie di fuga dell'aggressore. Lungo viale Washington non ce ne sono. Al momento lo stupratore è ricercato.

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Affetto a quattro zampe

Saper riconoscere i sintomi dei propri animali è importante sia per capire la loro corretta qualità di vita che la presenza di eventuali malesseri. Mancanti del dono della parola i nostri amici a quattrozampe faticano a comunicare disagi, indisposizioni o qualsiasi genere di malore e quindi come individuare i campanelli di allarme? Ecco le cose importanti da non trascurare secondo l’Ordine dei Medici Veterinari di Roma e provincia. Di certo possiamo imparare ad osservare con più cura i loro atteggiamenti e verificare in primis il loro rapporto con il cibo e l’acqua. Occhio, quindi, alla ciotola perché può indicarci una silenziosa richiesta di aiuto se mangiano poco o bevono troppo. L’inappetenza cronica o improvvisa è infatti, il primo segnale in grado di evidenziare una sofferenza, così come una ripetuta e costante necessità di bere. 24 ore di mancato appetito possono anche voler significare un problema di salute. Altri sintomi a cui a volte non diamo molta importanza sono poi considerevoli perdite di peso o peli in massiccia quantità in alcune zone o forme di stanchezza letargica che, soprattutto, per i gatti potrebbe sembrare normale dato che la maggior parte del loro tempo lo trascorrono schiacciando lunghi pisolini. Se però il felino è particolarmente pigro, non ha molta voglia di giocare o uscire ma preferisce esclusivamente sonnecchiare oppure il cane non risponde ai richiami, ai fischi, non viene più a salutare l’ingresso del proprietario, è buona prassi consultare un veterinario, così come negli altri casi citati. Anche una banale tosse può nascondere insidie, tra cui difficoltà di respirazione o scompensi cardiaci. Il controllo periodico di bocca, naso, orecchie e la pratica di palpeggiare delicatamente la pancia, per valutare possibili tensioni muscolari, potrebbero darci indizi. I cani e i gatti anziani necessitano, invece, di controlli periodici e magari anche analisi del sangue e delle urine. I problemi più comuni degli animali anziani sono infatti simili ai nostri: rallentamento della digestione, stipsi, minore efficienza del sistema immunitario, cataratta o improvvise cecità, patologie a cuore, polmoni e reni. Se è vero che la vita media dei nostri amici si è allungata è anche vero che dopo i 9 anni è importante un consulto con un medico veterinario per prevenire problemi più gravi.

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Vaccini, bambino rimandato a casa ad Acilia: “Documenti irregolari”. Genitori dai carabinieri: “Presentata autocertificazione”

(Fonte: www.repubblica.it)

Ci sarebbero state delle irregolarità nella documentazione sui vaccini e così un bambino non è stato fatto entrare a scuola. È accaduto ad Acilia in una scuola dell'infanzia lo scorso 15 settembre, ma i genitori del piccolo hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Secondo quanto dichiarato dalla coppia, arrivati in classe il primo giorno di scuola la maestra ha comunicato al padre che non poteva ammettere il bimbo in aula per "irregolarità nella documentazione sui vaccini" e che la decisione era stata presa il giorno precedente in una riunione scolastica.

"Inspiegabile – spiega il padre – perché abbiamo provveduto a inviare alla scuola via Pec entro i termini previsti la dichiarazione sostitutiva richiesta dal Decreto legge sui vaccini. Abbiamo quindi provato a chiedere spiegazioni alla scuola andando di persona anche nell'altro plesso, dove però non c'era nè il dirigente scolastico nè il sostituto. Siamo riusciti a parlare solo con degli insegnanti che ribadivano che nostro figlio non poteva entrare in classe perché la certificazione presentata non era in regola, dicendo che la scuola poteva accettare solo bambini vaccinati e nostro figlio non lo era. Dopo aver chiamato il 112 che ci ha suggerito di rivolgerci a un commissariato di zona, siamo andati dai carabinieri a sporgere denuncia. Abbiamo inviato la documentazione entro i termini di legge via Pec eppure nessuno ci ha contattato per comunicarci che il bambino non poteva essere ammesso, abbiamo dovuto scoprirlo quella stessa mattina. Inoltre ad oggi non siamo stati ancora contattati".

I genitori hanno inoltre scritto al sindaco di Roma Virginia Raggi per chiederle di intervenire sul  caso.

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Roma, travolge pedone sulla Flaminia e fugge, l’uomo è grave: caccia al pirata

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Un anziano è stato travolto a Roma da un'auto che si è data alla fuga. È accaduto stamattina pochi minuti prima delle 8 su via Flaminia, all'altezza del civico 662, nel quadrante Nord della Capitale. L'uomo è stato trasportato in ospedale in codice rosso. Sul posto la polizia locale che ha avviato indagini per risalire al conducente del veicolo.

Dai primi accertamenti sembra che l'auto abbia travolto il pedone mentre superava un autobus e abbia poi proseguito la marcia. Potrebbe trattarsi di un veicolo a noleggio. Dalle testimonianze raccolte finora sembra che a bordo ci fossero due persone. E poco prima si è verificato un altro investimento in Largo Luigi Daga, in zona Bravetta. Ad essere travolta una donna che è stata portata in ospedale in codice rosso. Sul posto per i rilievi la polizia locale.

Un uomo di 77 anni è stato ricoverato in codice rosso al policlinico Gemelli dopo essere stato investito in via Flaminia, a Roma, da una Bmw, il cui conducente è fuggito a piedi senza prestare soccorso. L'incidente è avvenuto questa mattina intorno alle 8 all'altezza del civico 662. I vigili del XV gruppo Cassia, a quanto si apprende, sono alla ricerca dell'automobilista, che era alla guida di un'auto noleggiata, abbandonata sul posto subito dopo l'incidente. Sono in corso accertamenti sulla dinamica del sinistro.