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Roma, presa la banda degli orologi: 25 colpi tra Prati e Parioli: arrestati 2 napoletani

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile hanno eseguito una misura cautelare a carico di due rapinatori, autori di venticinque episodi consumati nella Capitale, completando così lo smantellamento di tre bande specializzate nelle rapine di orologi di pregio. In particolare gli investigatori della sezione «Rapine», che svolgono specifiche indagini per identificare i malviventi che, periodicamente, dalla Campania si recano a Roma per mettere a segno i colpi in danno dei possessori di orologi di pregio, dopo aver svolto un'accurata indagine, con pattuglie a bordo di autovetture e moto disposte nelle zone maggiormente «battute» dai gruppi criminali, hanno individuato nell'ultimo anno tre distinte bande di rapinatori, provenienti dal Rione Sanità e dai Quartieri Spagnoli di Napoli.

Al termine delle investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati contro il patrimonio, è stato emesso un provvedimento restrittivo per i due responsabili di undici rapine, a carico di persone con precedenti specifici: F.L. e S.A., entrambi 35enni, provenienti dai Quartieri Spagnoli di Napoli e già ristretti presso gli istituti di pena per altre rapine consumate nella Capitale. ù

Con quest'ultima tranche di misure cautelari, ottenute a seguito di una complessa attività investigativa, effettuata con ricognizioni fotografiche, analisi tecniche di traffico telefonico ed intercettazioni, è stato possibile ricostruire l'esatta dinamica delle 11 rapine consumate a Roma nella zona Eur – Tor Carbone dai due malviventi, nel periodo compreso tra i mesi di settembre 2016 e aprile 2017. I rapinatori, sempre in orario mattutino, si servivano di una precisa tecnica: dopo aver individuato la vittima in auto, la seguivano lungo il tragitto per aggredirla con violenza e portare via l'orologio, una volta che la stessa parcheggiava la propria autovettura, seguendola in alcune occasioni addirittura all'interno del condominio delle abitazioni private.

Le rapine analizzate e contestate, che coincidono con il periodo dell'anno scolastico e con la maggiore concentrazione di traffico veicolare con conseguente aumento di potenziali vittime e maggiore facilità di confondersi tra le auto, vanno infatti dal 20 settembre 2016 al 29 aprile 2017 e sono state consumate in danno di privati cittadini tra le 9:30 e le 13:30 del mattino in via delle Montagne Rocciose, via Simone Martini, via Giuseppe Berto, via Federico Seismit-Doda, largo Piero Bargellini, via del Serafico e via Antonio Maria Lorgna. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile nel corso dell'anno, hanno così consentito di ricostruire ben venticinque episodi commessi a cavallo tra il 2016 ed il 2017, arrestando complessivamente sette persone e disarticolando tre distinte bande di pregiudicati specializzati nelle rapine aggravate di orologi, messe a segno in varie zone di Roma da nord a sud, dalla Cassia ai Parioli, fino all'Eur, Marconi e a Tor Carbone.

Per portare a termine i «colpi», che hanno fruttato oltre 200.000,00 EUR tra orologi «Rolex», «Patek Philippe» e «Audemars Piguet», i malviventi non esitavano a minacciare le vittime, talvolta anche con un coltello, spesso percuotendole, provocando loro, spesso, serie lesioni.

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Roma, 16 colpi in 4 mesi: presa banda di rapinatori seriali

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Erano diventati il terrore dell'area a sud di Roma, mettendo a segno, tra luglio e novembre del 2016, decine di colpi a distributori di benzina e tabaccherie nel comune di Pomezia e lungo via Ardeatina e via Laurentina del comune di Roma. Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 italiani di 36, 40 e 41 anni, residenti a Fiumicino ed Ardea, tutti con precedenti, uno dei quali attualmente detenuto presso il carcere di Velletri, ritenuti responsabili di almeno 16 rapine. In particolare, il 36enne aveva il compito di entrare negli esercizi commerciali armato di pistola e di farsi consegnare l'incasso, mentre il 40enne ed il 41enne avevano le funzioni di palo e/o di autista per la fuga. L'attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia, con la collaborazione dei colleghi della Stazione di Pomezia, è scaturita dalle dichiarazioni di una delle vittime che, giorni prima della rapina, aveva indicato il numero di targa di un'auto sospetta, con due persone a bordo che osservavano insistentemente i suoi movimenti. 

L'analisi di molte ore di filmati del sistema di videosorveglianza del Comune di Pomezia e degli esercizi commerciali rapinati, l'analisi dei tabulati telefonici dei telefoni cellulari in uso agli indagati e molteplici servizi di osservazione hanno consentito di individuare tre autovetture, due delle quali risultate rubate, in uso ai rapinatori e la loro successiva identificazione. Gli indagati sono poi stati riconosciuti da alcune delle vittime nel corso di sedute di individuazione fotografica in caserma. I frame dei filmati di videosorveglianza degli esercizi commerciali rapinati hanno infine consentito, analizzando il modus operandi, le autovetture utilizzate per le rapine e l'abbigliamento in uso ai malviventi, di accertare la loro responsabilità nella commissione delle 16 rapine. Gli arrestati sono stati tradotti nel carcere di Velletri.

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Botticelle a Roma, il pm: “Tutti i vetturini a giudizio per maltrattamenti”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Margherita D'Amico) – La politica li teme, la legge no: per i 43 vetturini, in pratica la totalità dei postiglioni delle contestatissime botticelle romane, il sostituto procuratore Alberto Galanti ha chiesto il rinvio a giudizio "in ordine al reato previsto e punito dagli articoli 110, 113, 727 comma 2 del Codice penale perché in concorso tra loro detenevano i cavalli addetti al servizio di trasporto a trazione animale dentro una struttura posta all'interno del complesso del Foro Boario di Roma in condizioni incompatibili con la natura degli animali e produttivi di gravi sofferenze".  Altre due informazioni di garanzia hanno raggiunto Luca Tosti Croce, veterinario della Asl Roma1 "con specifica posizione di vigilanza e controllo sulle stalle e sugli animali" e Luca Avarello, coordinatore della struttura Roma servizi per la mobilità srl di Roma Capitale, responsabile della manutenzione della struttura.

L'atto è dello scorso aprile ma ad annunciarlo oggi è la Lav, che figura come persona offesa assieme a Comune di Roma e Asl capitolina, servizio veterinario.  
"Siamo soddisfatti e fiduciosi nella giustizia" commenta il presidente Gianluca Felicetti. "All'ipotesi di maltrattamento degli animali si aggiunge la pluridecennale occupazione abusiva di uno spazio pubblico con forniture a carico dei cittadini".  E ancora, nella parte dell'ex Mattatoio di Testaccio adottata dai vetturini come ricovero per i cavalli vengono ravvisate strutture degradate e non idonee, mancanza di igiene, assenza di un regolare libro di servizi nonché dei registri relativi ai trattamenti farmacologici.

E' dal 2008 che associazioni protezionistiche e vasta opinione pubblica chiedono la dismissione di un servizio privato in concessione che la modernità ha reso incompatibile con il benessere dei cavalli. Era al via la giunta Alemanno, che difese i vetturini e stanziò fondi pubblici per sbancare una collina del Pincio e costruirvi una scuderia a loro uso esclusivo. Marino la rifinanziò, portando il totale a oltre 1.300.000 euro. In campagna elettorale la Raggi promise di porre fine a sofferenza animale e scandali amministrativi, ma alle parole non sono seguiti i fatti.

Traffico, smog, caldo e freddo insopportabili anche a causa dei cambiamenti climatici, scarso rispetto delle poche prescrizioni previste, continuano a causare agli animali malessere e incidenti talvolta mortali. Rimane inoltre poco chiaro il destino finale dei cavalli che un tempo era esplicitamente il macello, tanto che Alberto Sordi dedicò al tema il film drammatico "Nestore, l'ultima corsa". In tempi recenti si è reso obbligatorio garantire il pensionamento degli esemplari a fine carriera, trattandosi in prevalenza di trottatori scartati dalle piste e non destinati all'alimentazione. Ma non si ha prova effettiva di un ricovero per i reduci delle botticelle, e nel merito un'indagine della Lav ha sollevato ulteriori dubbi.

Conclude Felicetti: "Speriamo che l'odierno procedimento giudiziario incoraggi anche la chiusura delle indagini sulla scuderia realizzata al Pincio con sperpero di fondi pubblici e incredibili danni all'integrità di un luogo vincolato come Villa Borghese, e auguriamoci che l'Assemblea Capitolina esamini al più presto la proposta di Delibera di iniziativa popolare per la dismissione delle botticelle". La mozione in questione fu sottoscritta da oltre diecimila cittadini, il doppio delle firme necessarie affinché fosse votata entro quattro mesi, eppure è giacente dal febbraio 2015.  Al tempo le adesioni furono raccolte da Lav, Oipa, Avccp, Animalisti Italiani onlus.

Aggiunge Claudio Locuratolo, coordinatore provinciale delle guardie zoofile dell'Oipa di Roma e decano della battaglia per l'abolizione delle botticelle: "Dai controlli che abbiamo effettuato fra il 2016 e il 2017 diversi vetturini costringevano i cavalli al trotto, sia in violazione del Regolamento comunale a tutela degli animali, sia contrariamente a quanto stabilito da quello della Mobilità per i mezzi pubblici non di linea, che per la priva violazione stabilisce la sospensione della licenza per tre mesi, sei in caso di recidiva".

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Sgominata banda occupazioni abusive al Tufello: estorsioni, droga e tentati omicidi, sei arresti

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Estorsione, tentato omicidio, spaccio di droga: il vero volto delle occupazioni abusive al Tufello. Nelle prime ore della mattinata, gli agenti del commissariato Fidene Serpentara, unitamente al personale della polizia locale Gruppo Nomentano, hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare, delle quali 3 in carcere e 3 agli arresti domiciliari, emesse dal gip del tribunale di Roma, su richiesta del pm Laura Condemi, nei confronti di altrettante persone, per rispondere dei reati di tentato omicidio, porto e detenzione di armi da sparo, estorsione, nonché acquisto ai fini di cessione a terzi di sostanze stupefacenti, quali cocaina ed eroina.

I fatti hanno origine da un tentato omicidio, avvenuto il 18 febbraio scorso a Roma lungo la via Nomentana, scaturito da una lite per la contesa di un appartamento di edilizia residenziale pubblica di proprietà dell’Ater, tra gli assegnatari legittimi e gli occupanti abusivi. In particolare gli indagati, approfittando della temporanea assenza dei legittimi assegnatari, occupavano gli immobili dell’Ater in via Giovanni Conti, nel quartiere Tufello. Con brutali minacce e violenza impedivano l’ingresso ai legittimi assegnatari, fino all’utilizzo delle armi da fuoco, come successo nell’episodio culminato con il tentato omicidio di un uomo, aggravato dalla presenza di due bambini all’interno dell’autovettura centrata dai colpi sparati dagli aggressori.

L’indagine ha consentito di ricostruire la forza intimidatoria di un gruppo criminale, organizzato quale vero e proprio clan familiare che, oltre a gestire il racket delle occupazioni abusive era dedito alla commissione di un variegato numero di reati, tra i quali estorsioni e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il lungo e complesso lavoro ha consentito di individuare, all’interno del gruppo familiare guidato da Gianluca D'Ascenzo, ben noto agli investigatori e già condannato per omicidio doloso, oltre che per rapina e violazione della normativa sugli stupefacenti, i vari compiti svolti da ognuno dei responsabili.

Le conversazioni intercettate hanno fornito piena prova di quanto appena affermato. Sono in corso approfondimenti investigativi per valutare la posizione di altre persone che in vario modo fiancheggiavano e sostenevano le attività illecite del clan suindicato.

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Rinvio a giudizio per la sindaca Raggi

Doccia gelata per il M5S della Capitale. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio della sindaca Virginia Raggi, per l’accusa di falso nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “pacchetto nomine”. I magistrati hanno, invece, sollecitato l’archiviazione per il reato di abuso d’ufficio. Il falso è stato contestato per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, alla direzione Turismo del Campidoglio, mentre l’abuso d’ufficio riguardava la promozione di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica.

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Guidonia, furgone rom spericolato semina il panico in strada: esplode la guerriglia tra nomadi e residenti

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Notte di guerriglia a Guidonia, vicino a Roma. Protagonisti degli scontri un centinaio di residenti e alcuni nomadi, che vivono in un insediamento abusivo nella frazione di Albuccione. 

Tutto sarebbe nato da alcune manovre spericolate di un furgone rosso, guidato da un rom. Da lì, con un passaparola, i residenti di Albuccione si sono ritrovati in strada, dove hanno bloccato le vie di accesso al quartiere dove si trova il campo. Un romano di 31 anni è rimasto ferito durante le sassaiole, un box auto è stato incendiato.

Sul posto carabinieri e polizia.

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Atac, la piaga degli autisti irreperibili: “Ho dimenticato il telefonino”. Così saltano 840 corse al giorno

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Salvatore Giuffrida) – In attesa della decisione sul concordato, Atac stringe sui controlli ai dipendenti: nel corso della commissione Mobilità, convocata ieri dal presidente Enrico Stefàno, il responsabile del servizio di superficie di Atac, Alessandro Cafarelli, ha annunciato i prossimi provvedimenti. Si inizia dai conducenti: non potranno più usare il cellulare per motivi personali, neanche con gli auricolari. Ma dovranno portare sempre il telefono di servizio, per comunicare con la centrale operativa: "Dimenticarlo a casa spiega Cafarelli – non sarà più ammesso perché gli autisti devono essere sempre reperibili". Nei prossimi giorni partiranno controlli a campione e sanzioni.

PEZZI DI RICAMBIO
L'emergenza resta però quella dei mezzi. Emerge una "fortissima riduzione dei pezzi di ricambio che peggiora con il concordato ": al momento arriva solo il 12% dello stock, che vale almeno 2 milioni di euro, di alternatori, sospensioni, freni, parti di motori, impianti elettrici, di cui ha urgente bisogno un parco bus dall'età media di oltre 12 anni. È la stessa dirigenza ad ammettere che "la cannibalizzazione dei bus sta diventando consistente ma si preferisce fare il servizio piuttosto che non farlo". Con l'entrata in vigore dell'orario invernale entrano in servizio 1335 autobus al giorno, più di 160 rispetto a un anno fa, ma il numero dei guasti rimane alto, perché 480 bus si fermano ogni giorno per noie tecniche. "Ma rispetto all'estate sono 150 in meno – sottolinea Cafarelli – e abbiamo da 200 a 300 vetture in più".

CORSE SALTATE
Anche la gestione delle attività e dei turni da parte della centrale operativa inizia a presentare problemi. La programmazione dei turni va in tilt per un assenteismo che tra gli autisti, secondo l'azienda, è del 9% ogni giorno. E quindi molte corse, che in media sono 28mila al giorno, saltano o presentano ritardi e il 3% dei bus non è coperto: significa che 840 corse saltano ogni giorno perche mancano gli autisti.

SINDACATI
Le reazioni non si fanno attendere. In particolare sul divieto dell'uso degli auricolari: secondo Daniele Fuligni, segretario Filt Cgil Roma e lazio, è una questione di sicurezza. "Sono misure più restrittive di quelle previste dal codice della strada e potrebbe compromettere le comunicazioni aziendali urgenti".

SUB IUDICE
L'azienda rimane comunque in attesa della decisione del tribunale, prevista per lunedì prossimo, sull'ammissione del concordato. Se il giudice non lo ammette, Atac sarà messa in liquidazione. Se accetta, l'azienda passa di fatto nelle mani del tribunale. Ecco perché, spiegano i sindacati, le priorità sono altre. "Serve il rinnovo del parco mezzi, delle infrastrutture, pezzi di ricambio e manutenzione – conclude Fuligni solo così si migliora il servizio".

SCIOPERI
In attesa della protesta di 24 ore programmata per venerdì dai lavoratori Atac e Roma Tpl, sono i fornitori dell'azienda comunale a scioperare per difendere il posto di lavoro. Oggi si fermano i 34 dipendenti di Sigma e Saima, le due aziende che hanno confermato lo stop dal 1 ottobre alla manutenzione delle macchine obliteratrici della metro.

IL CROLLO
Alla fine c'è spazio anche per i rimpianti: "Fino all'inizio del 2016 le cose andavano – spiegano i dirigenti – e dieci anni fa si facevano 118 milioni di km all'anno e l'età media dei bus era di 5 anni".

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Roma, baci ed effusioni davanti al centro islamico: giovane coppia aggredita all’Esquilino

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Una giovane coppia è stata aggredita all'Esquilino da un malese che li ha accusati di mancare di rispetto al centro islamico di via San Vito: la coppia si stava scambiando effusioni in strada, davanti al centro. 

LA VIOLENZA
l fatto è avvenuto poco dopo la mezzanotte di domenica. Ad aggredire la coppia un giovane di 23 anni: lo straniero si è scagliato contro i due insultandoli e poi colpendo il ragazzo 27enne con calci e pugni e spintonando la ragazza. Le vittime hanno subito chiamato le forze dell'ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri del nucleo radiomobile di Roma comandati dal colonnello Claudio Robertà. I militari però, una volta arrivati, sono stati anche loro aggrediti dallo straniero. Fortunatamente i carabinieri hanno avuto la meglio: l'uomo infatti è stato immobilizzato e arrestato con l'accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. 

LE INDAGINISono in corso indagini per stabilire se l'aggressione fosse dovuta ad una forma di radicalizzazione o, cosa che sembra più probabile, si tratta di una persona con disturbi mentali.

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L’ANGLAT per la mobiltà dei disabili

Organizzato dall’ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti), con il patrocinio del Ministero della Salute, dell’Inail, di Ferdersanità Anci e della Fand, venerdì 29 settembre, presso la prestigiosa sede dell’Auditorium dell’INAIL dell’Eur (Piazzale Giulio Pastore), si terrà il Convegno Nazionale “La mobilità, ieri, oggi e domani… 37 anni di storia a favore dell’autonomia delle persone con disabilità”, volto a porre l’accento sui risultati ottenuti fino ad oggi e su quanto sarà possibile fare negli anni a venire, in materia di guida e trasporto per le persone con disabilità che grazie anche alle moderne e funzionali applicazioni tecnologiche, possono disporre di strumenti sempre più funzionali ed agevoli, da utilizzare in sicurezza sia nella guida che nel trasporto. Saranno dibattute le tematiche più rilevanti della complessa materia, grazie alla presenza di numerosi e qualificati esperti.
Tecnologia, normative, certificazioni sanitarie per l’accesso ai benefici fiscali ed al rilascio del CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), sono soltanto alcuni degli importanti argomenti che verranno sviscerati dai relatori. Dal confronto le autorità politiche, istituzionali e del mondo della disabilità saranno chiamate a dare il proprio contributo per tracciare un programma di interventi normativi e di semplificazione che consentano un effettivo miglioramento delle procedure e dei servizi della P.A., relativamente alle patenti di guida B speciali, alle agevolazioni fiscali per il settore auto, al rilascio del contrassegno europeo di parcheggio per disabili, all’informazione e formazione del personale in materia di ausili e dispositivi di guida.

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Roma, sciopero generale per venerdì 29 settembre: trasporti a rischio

(Fonte: www.repubblica.it)

Con metro, bus Atac e Roma Tpl a rischio, sarà un venerdì nero per la Capitale. Il 29 settembre, infatti, ci sarà lo sciopero del trasporto pubblico locale: uno stop di 24 ore è stato proclamato dall'Usb. Nella stessa giornata la Faisa-Cisal ha indetto 4 ore di sciopero, dalle 8.30 alle 12.30. Ma non solo i trasporti, la Capitale rischia uno stop totale: sempre per la giornata del 29 è stato proclamato lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private che riguarderà le municipalizzate capitoline. 

Lo stop dei trasporti. Lo sciopero, indetto dall'Usb che durerà 24 ore, interesserà bus, tram, metropolitane, le linee periferiche del comune di Roma, oltre alle ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Saranno salvaguardate le fasce di garanzia. Alla base dello sciopero, come spiegato dall'Unione sindacati di base, "l'immobilismo della giunta e l'assenza di coraggio", che secondo la sigla sindacale "sta pesando come un macigno sulla testa della categoria, l'unica che andrebbe garantita perchè porta avanti la baracca". Con la scelta del concordato Atac, per i sindacati, la giunta "si libera delle responsabilità politiche" aggiungendo che "anche per i lavoratori delle aziende private la promessa di un reale cambio di passo con le precedenti amministrazioni è divenuta ormai una chimera".

"La sindaca – continuano – non può continuare per molto a far finta di niente, voltando le spalle ai lavoratori. L'unica strada sicura per salvare il trasporto pubblico locale era la ricontrattazione del debito, a partire da quello contratto con la Regione Lazio e un piano regionale sulla mobilità che prevedesse la reinternalizzazione di tutto il trasporto e di tutti i servizi. Il comune ha scelto la strada più impervia e pericolosa, glielo abbiamo detto in tutti i modi ed è quello che gli ricorderemo il 29 settembre".

Sciopero generale delle municipalizzate. Lo stop del 29 settembre rischia di essere generale. L'Usb ha proclamato lo sciopero di tutte le categorie pubbliche e private per l'intera giornata. Tra queste anche Ama, azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti romana, che però ha assicurato che saranno garantiti i servizi minimi essenziali. "Si prevede un'incidenza limitata sull'erogazione complessiva dei servizi aziendali", ha fatto sapere l'azienda. 

"In attuazione di quanto prescritto dalla normativa di legge – prosegue la nota dell'azienda -, Ama ha comunque attivato le procedure tese ad assicurare durante

 lo sciopero servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili". Tra questi, il pronto Intervento a ciclo continuo, la raccolta pile, farmaci e siringhe abbandonate, la pulizia dei mercati, la raccolta dei rifiuti prodotti dalle case di cura, ospedali ecaserme. "Interessati dallo sciopero – fa sapere l'azienda -, con le stesse modalità, anche gli operatori del comparto Settore Funerario. Anche in questo caso, sono stati predisposti i servizi minimi essenziali".