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Virgilio, studente trovato con hashish nello zaino: segnalato al prefetto

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Lo storico liceo Virgilio al centro di Roma fa di nuovo parlare di sé. Al secondo giorno dei controlli con i cani antidroga all'esterno dell'istituto uno studente è stato trovato con dell' hashish. Il ragazzo, da poco maggiorenne, aveva nascosto la droga dentro l'astuccio. È stato segnalato al prefetto come assuntore. Stamane gli studenti del Virgilio hanno detto di aver bisogno di capire perché tutto questo è accaduto, di «chiarirsi le idee», di confrontarsi e approfondire.

Lo faranno in una assemblea venerdì prossimo. Dapprima perché durante la ricreazione, e per due giorni consecutivi, sono stati esplosi dei petardi e la preside ha presentato una denuncia. Poi per un fantomatico video – che nessuno sostiene di aver visto – che ritrarrebbe due studenti che fanno sesso all'interno dell'istituto durante l'occupazione avvenuta a ottobre. Riprese che sarebbero state fatte all'insaputa dei due protagonisti e poi, ma anche qui il dubbio ricorre, sarebbero state pubblicate su alcuni social. E quindi la vera 'bomba«: la preside che pubblicamente denuncia l'esistenza di »un gruppo di mafiosetti della Roma bene«. Ed ancora rumors più o meno velati su un giro di droga, mai cessato – secondo i detrattori – dopo l'arresto nel 2015 di uno studente maggiorenne 'pizzicatò nel cortile della scuola mentre cedeva una dose ad un minorenne. Rinforzato dal ricordo dell'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, di quando dieci anni sua figlia chiese di lasciare la scuola raccontandogli che durante un'occupazione c'era »la stanza delle canne«. Giro di droga che però la Questura ha smentito, inviando però per sicurezza, da ieri, presidi di forze dell'ordine con cani antidroga, che oggi hanno trovato l' hashish ad uno studente. 

«Ovviamente non è un clima che ci piace, ma da un altro lato ci serve proprio – dice Emanuele Tirello, rappresentante d'istituto a proposito dei controlli di polizia all'esterno del Virgilio – per dimostrare che le accuse che ci muovono sono infondate». Venerdì alle 14.30 gli studenti, »per capire come andare avanti«, si incontreranno in piazza della Moretta, fuori dalla prestigiosa sede di via Giulia. Sede diventata anch'essa fonte di dubbi e sospetti da parte dei genitori, i quali temono che tutto questo 'polverone mediaticò nasconda mire speculative sull'edificio di interesse storico che farebbe gola al mercato immobiliare. Di assodato, secondo i rappresentanti dei genitori al Consiglio di istituto, c'è però un fatto: alla scuola è »già stata sottratta e ancora non restituita un'area esterna data in concessione all'adiacente cantiere, per farne un parcheggio«. E l'idea, con il passare dei giorni, sta convincendo anche gli studenti e i professori. Alcuni genitori stanno pensando di organizzare per la prossima settimana una iniziativa insieme ai propri figli, ma le modalità sono ancora allo studio, potrebbe trattarsi di una manifestazione con corteo, un sit-in o un flash mob. Anche la capogruppo di Sinistra Italiana in Commissione Scuola al Senato Alessia Petraglia chiede alla ministra dell'istruzione di interrompere »questo continuo massacro« mediatico. Di certo è che i mass-media sono riusciti a ricompattare studenti, genitori e professori.

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Furto aggravato: 34enne colombiana arrestata a Piazzale Appio dai Carabinieri

Riusciva ad eludere i controlli avvolgendo le placche antitaccheggio con della carta stagnola. Questo è lo stratagemma architettato da una cittadina colombiana di 34 anni, senza fissa dimora che è stata arrestata dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante con l’accusa di furto aggravato. Ieri pomeriggio, all’interno di un noto centro commerciale di piazzale Appio, la donna è stata scoperta dai Carabinieri che l’hanno bloccata, appena uscita. Sotto al giubbotto nascondeva ben 450 € di merce che aveva sottratto dagli scaffali. La donna aveva coperto, avvolgendole con dei fogli di carta in alluminio, le placche antitaccheggio, così una volta oltrepassato le casse non venivano rilevate dai rilevatori antifurto. Questa volta però ad attenderla ha trovato i Carabinieri che con l’aiuto degli addetti alla sicurezza interna del centro sono riusciti a bloccarla. La merce rinvenuta dai Carabinieri è stata interamente restituita al responsabile del centro mentre la 34enne è stata portata in caserma e trattenuta in attesa del rito direttissimo.

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Piromane seriale arrestato a Piazza Santa Croce in Gerusalemme

Le telefonate con richieste di intervento sono cominciate ad arrivare al centralino dei Vigili del Fuoco verso le 3 di notte. Immediatamente, un’unità di pronto intervento si è diretta verso piazza Santa Croce in Gerusalemme, luogo della segnalazione, provvedendo a spegnere le fiamme che avevano interessato gli ombrelloni di un ristorante nonché tre cassonetti. Proprio mentre erano in corso le operazioni di spegnimento, alcuni passanti hanno segnalato ai Vigili un altro incendio di cassonetti, in atto nella vicina via Carlo Felice. Portatisi sul posto, dopo aver spento l’ennesimo incendio, hanno notato, nelle adiacenze, un uomo che si stava avvicinando, con un accendino in mano, ad un cassonetto adibito alla raccolta della carta, sorprendendolo nel tentativo di appiccare il fuoco. Immediata è scattata la segnalazione alla sala operativa della Polizia di Stato ed in breve tempo una pattuglia del Commissariato Esquilino è giunta sul posto, bloccando il piromane, identificato per P.G., un 27enne nato in Francia. In tasca aveva ancora due accendini. Il giovane, pertanto, è stato condotto negli uffici del Commissariato Viminale  e tratto in arresto per il reato di incendio doloso.

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Roma, muore a 14 anni per aneurisma: ma per i medici era stressata. Si indaga per omicidio colposo

(Fonte: www.repubblica.it)

È entrata in classe e, dopo il suono della campanella che dava il via alla lezione, è crollata a terra e ha perso i sensi lasciando a bocca aperta tutti i suoi compagni. È morta così, nel giro di poche ore, il 6 novembre scorso una studentessa di 14 anni, che frequentava il liceo classico Orazio. Su questo decesso la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti dopo la denuncia presentata dal legale della famiglia, l'avvocato Giuseppe Rombolà, secondo il quale i medici del Pronto Soccorso del Pertini non hanno capito che la giovane, portata lì in codice giallo da un'ambulanza, fosse alle prese con un aneurisma cerebrale.

"In classe si è sentita male appena entrata, erano le 8,30, ha quasi subito perso i sensi – racconta l'avvocato della famiglia Giuseppe Rombolà -. Dalla bocca fuoriusciva bava e le sue ultime parole sono state 'mi scoppia la testa'".

"I medici – afferma il penalista – hanno detto alla madre che era solo stress e che doveva riposare. Dopo le insistenze della donna, però, intorno alle 11,30 è stata effettuata una tac dalla quale è emerso che la ragazzina era stata colpita da un violento aneurisma". In base a quanto riferisce Rombolà, la giovane non viene sottoposta ad intervento chirurgico ma viene allertato l'ospedale Bambino Gesù per un trasferimento e dove arriva alle 13. "Non viene utilizzato un elisoccorso ma la ragazza viene trasferita in ambulanza – aggiunge l'avvocato -. Un viaggio durato circa un'ora. La giovane è arrivata in condizioni disperate e subito sottoposta ad intervento chirurgico per cercare di far defluire il sangue. Nonostante tutti i tentativi fatti la ragazza muore nel pomeriggio".

La famiglia ha nominato un consulente per l'esame autoptico i cui risultati completi arriveranno entra sessanta giorni. "Siamo in presenza di una tragedia che ha colpito una ragazza assolutamente sana fino a quel momento – conclude l'avvocato della famiglia -. Lotteremo affinché vengano accertate tutte le responsabilità".

Intanto la Asl Roma 2 ha reso nota la cronologia degli interventi effettuati al Pronto soccorso dell'Ospedale Sandro Pertini. "La giovane paziente", si legge nella nota, "giunge al PS del Pertini il 4. 11. 2017 alle ore 9,05 in codice giallo portata dall'ambulanza del 118 accompagnata dalla madre. Alle ore 9,10  si chiude la scheda di triage. Alle ore 9,17 viene presa in carico dal medico che, dopo averla visitata, prescrive gli esami di laboratorio e l'elettrocardiogramma. All'esame obiettivo non presenta apparenti deficit neurologici, viene sottoposta a terapia antidolorifica. Alle ore 10,29 la paziente riferisce miglioramento della sintomatologia. Alle ore 10,31 richiesta Tac encefalica, ore 11,26 risposta della TAC. Alle ore 11,31 contatto telefonico con il neurochirurgico di guardia del Bambino Gesù che chiede di contattare il Pronto Soccorso del Bambino Gesù per il trasferimento, dal momento che l'Ospedale Sandro Pertini non è dotato di neurochirurgia. Alle ore 12,08 viene data indicazione per l'intubazione. Alle ore 12,12 il Pronto Soccorso del Bambino Gesù dà la disponibilità di un posto letto in rianimazione. Alle ore 12,22 viene eseguita l'intubazione. Alle ore 12,40 parte il centro mobile di rianimazione con anestesista a bordo per effettuare il trasferimento al Bambino Gesù. Durante il tempo di permanenza la paziente ha effettuato continuamente terapia medica ed è sottoposto ad osservazione medica".

E sulla vicenda si muove anche la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin che ha inviato una task force al Pertini per accertare quanto accaduto. Il gruppo formato da a esperti dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), dai carabinieri del Nas e ispettori del ministero della Salute, si recherà nelle prossime ore nell'ospedale per i primi rilievi.

Anche la Regione Lazio ha aperto un'indagine interna, richiedendo al Direttore Generale della Asl Roma 2, ove ricade l'ospedale Pertini, una relazione dettagliata sull'accaduto. "Si precisa che la ragazza – si legge in una nota – dopo la diagnosi di aneurisma cerebrale, è stata trasferita, per l'intervento necessario all'Ospedale Bambino Gesù, nosocomio dotato di un reparto di neurochirurgia pediatrica, ove la ragazza è deceduta". "Il decesso", ha poi precisato la Regione, "è avvenuto in data 6 novembre 2017 presso l'Ospedale pediatrico del Bambino Gesù".

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Roma, ciclista muore sul lungotevere travolto da un’auto

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Marco De Risi) – Travolto e ucciso da un'auto: un ciclista è morto martedì sera sul lungotevere Flaminio nei pressi del Foro Italico.  Ancora non si conosce con esattezza la dinamica dell’incidente, i vigili urbani intervenuti hanno effettuato rilievi e ascoltato i testimoni per ricostruire l’accaduto. Il ciclista è stato investito da una macchina, non si sa per quale ragione: il conducente potrebbe non averlo visto oppure la vittima ha fatto una manovra azzardata. Fatto sta che nell’urto con l’auto, l’uomo che era in sella alla bicicletta, è stato scaraventato sull’asfalto ed è morto sul corpo. 

Inutili i soccorsi, per il ciclista non c’è stato nulla da fare. L’uomo, fino a notte fonda, non era ancora stato identificato. Indossava una tuta da biker e non aveva con sé i documenti. Saranno le dichiarazioni dei testimoni e le indagini della polizia municipale ad accertare la dinamica dell’incidente. 

Di certo il ciclista stava percorrendo il lungotevere in direzione del Foro Italico. Su quel tratto di lungotevere le macchine la sera vanno veloci e questo, unito forse a una visibilità scarsa, potrebbe essere stata una delle cause dell’incidente. Il buio e la poca illuminazione a sera, rende ancora più pericolosa quella strada per chi va sulle due ruote.

Sempre più a rischio le strade di Roma per i ciclisti, tra buche e radici che affiorano e deformano il manto stradale. Gli incidenti sono all’ordine del giorno. Alcuni mortali. 

Un ciclista, a ottobre dello scorso anno, è stato travolto e ucciso da un’auto in via Pian due Torri, alla Magliana. La vittima, un 47enne romano, stava percorrendo la pista ciclabile sul lungotevere della Magliana all’altezza di via Pian due Torri. A colpirlo è stato un camion dei rifiuti. E ancora prima un ciclista di circa 60 anni era morto dopo essere stato investito da un’auto all’Eur. L’incidente si era verificato in via Levi, in direzione Roma. Il ciclista era stato travolto da un’Alfa 156.

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Whistleblowing, prima licenziata è una dipendente del Campidoglio

 

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Arriva il primo licenziamento dopo l'approvazione della legge sul Whistleblowing, la norma che permette di segnalare il comportamento illecito di un collega senza rischiare ripercussioni sul lavoro. A farne le spese è una 50enne, dipendente del Comune di Roma. La donna lavorava nell'ufficio anticorruzione del Campdioglio. 

A rendere noto il licenziamento è stato l'avvocato della donna, Giuseppe Pio Torcicollo. L'impiegata è stata segnalata anonimamente nel marzo scorso da un collega, che l'aveva accusata di assentarsi dal lavoro dopo aver timbrato il cartellino. 

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Tre arresti all’Eur-Laurentina per detenzione ai fini di spaccio di droga

ROMA. CIRCA 20MILA EURO IN CONTANTI E DROGA PRESSO UN’ABITAZIONE ALL’EUR- LAURENTINA. LA POLIZIA DI STATO ARRESTA TRE PERSONE: MOGLIE, MARITO E LO ZIO.

Nel corso di un’attività d’indagine volta al contrasto dello spaccio di droga, nella zona dell’ Eur Laurentina, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Esposizione hanno scoperto una vera e propria attività a “conduzione familiare” di traffico di cocaina ed eroina.

Circa 20mila euro in contanti e diverse dosi di sostanza rinvenuta e sequestrata a casa dei due coniugi e dello zio, residenti nella stesso stabile.

Gli investigatori, che da giorni si erano appostati sotto casa , avevano notato un continuo viavai di persone e così hanno deciso di procedere con un controllo negli appartamenti.

Entrati nell’abitazione dei coniugi, identificati per W.R. marocchino di 49 anni e M.C. nativa dei castelli romani di 44 anni, gli agenti hanno rinvenuto solo diverse dose di droga tra cocaina ed eroina, pronte per lo smercio istantaneo e circa 1500 euro in contanti, provento dell’attività illecita.

Inoltre, scoperta sui cellulari una chat, che i due utilizzavano per comunicare con lo zio il quale  aveva messo a disposizione il suo appartamento come “deposito” dello stupefacente. Qui infatti, sono state rinvenute ulteriori dosi di cocaina ed eroina e, in una cassettina in metallo di colore verde, circa 20 mila euro in contanti suddivisi in vario taglio.

I tre, tutti con precedenti di polizia, accompagnati negli uffici del commissariato Esposizione per la redazione degli  atti di rito, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio.

 

Roma, 20 novembre 2017

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Arrestato un 22enne dalla Polizia a Civitavecchia

CIVITAVECCHIA . SEQUESTRATI DALLA POLIZIA DI STATO 13 MILA EURO IN CONTANTI,  OLTRE 2 KG. DI DROGA FRA HASHISH E MARIJUANA. ARRESTATO UN GIOVANE CIVITAVECCHIESE .

Ha provato ad ingranare la retromarcia per sottrarsi all’alt degli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Civitavecchia, diretto da Nicola Regna, non riuscendovi, perché bloccato immediatamente da un’altra auto della Polizia.

Un controllo non casuale quello fatto dagli agenti, deciso dopo una serie di appostamenti  in abiti civili nei pressi di una taverna, di proprietà dello stesso giovane, dove era stato notato un intenso movimento .

Vedendolo uscire e salire in macchina, gli agenti hanno così deciso di seguirlo , fermandolo poco dopo.

Non trovandogli nulla indosso, gli investigatori, anche sulla base delle informazioni raccolte a seguito della intensa attività investigativa,  hanno deciso di fare irruzione nella cantina.

E qui la droga è stata scovata: oltre 2 kg. tra marijuana e hashish,  13 mila euro in contanti, occultati all’interno di un mobile e materiale per il confezionamento della droga .

Per S.S., 22enne, già noto alle forze dell’ordine per analoghi reati, sono scattate le manette .

Tradotto presso la casa circondariale di Civitavecchia, dovrà rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti .

Roma, 18 novembre 2017 .
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Roma, vigilia del ballottaggio a Ostia, a fuoco il circolo Pd

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Attentato incendiario questa notte al circolo Pd di Ostia Antica. Ignoti hanno bruciato la porta della sede del partito democratico e sono fuggiti. Un nuovo atto intimidatorio in un clima già molto teso a Ostia in vista del ballottagio per eleggere il presidente del X municipio. Indagini sono in corso per individuare i responsabili.
A darne notizia è il senatore dem Stefano Esposito, già commissario del partito sul litorale romano. «Ieri la bella manifestazione antimafia – scrive su Twitter – Stanotte hanno dato fuoco al portone del circolo Pd di Ostia».

Si ipotizza l'atto doloso. Lo si apprende da fonti investigative. Sul posto vigili del fuoco e polizia. Il rogo è divampato in via Gesualdo e ha danneggiato il portone in legno. Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos.
«Il nostro partito è un baluardo di democrazia contro la criminalità e il fascismo, non ci faremo intimidire. Di fronte a questi gesti criminali il nostro impegno per la città e per i romani sarà ancora più forte». Così il gruppo Pd in Campidoglio.

La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Incendio doloso è l'ipotesi per cui si procede nell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. Il fascicolo è al momento contro ignoti. 

«È una cosa gravissima alla vigilia del ballottaggio e all'indomani di una splendida manifestazione di piazza senza bandiere contro la criminalità. Oggi era in programma l'assemblea degli iscritti che stiamo valutando di spostare davanti al circolo. Sono al fianco di Flavio De Santis, segretario del PD X municipio, Agostino Biondo il segretario dei giovani Dem, di tutte le democratiche e democratici di ostia». Lo dice Andrea Casu, segretario del Pd di Roma.

«Solidarietà al circolo PD di Ostia. Tutti uniti nella condanna di un vile atto intimidatorio che non ci spaventa». Lo scrive su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Solo ieri nel quartiere degli Spada è stata minacciata la troupe di Myrta Merlino de "L'aria che tira" mentre stava girando un servizio. «Abbiamo lasciato il furgoncino della produzione -dice la giornalista de La7- per fare un giro ma quando siamo ritornati per ripartire abbiamo trovato due gomme bucate». Racconta ancora Merlino: «Durante il nostro giro tra via Forni e la palestra di Roberto Spada siamo stati minacciati dai residenti, uno di questi voleva ci fissava con il pittbull al guinzaglio. Un altro ancora ci ha detto: mi danno da mangiare gli Spada, non lo Stato».

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Consumo e spaccio di droga: a Genzano controlli della Polizia nelle scuole

GENZANO. ATTIVITA’ DI PREVENZIONE DELLA POLIZIA DI STATO PRESSO GLI ISTITUTI SCOLASTICI. 6 GIOVANI  DENUNCIATI PER SPACCIO, 22 SEGNALATI QUALI CONSUMATORI DI STUPEFACENTI.

Sono proseguiti fino al tardo pomeriggio i controlli effettuati dagli agenti della Polizia di Stato di Genzano, diretto da Irene Di Emidio, presso gli istituti scolastici della zona, per prevenire il consumo e lo spaccio di stupefacenti tra i giovanissimi.

Grazie anche all’ausilio delle unità cinofile, i poliziotti sono riusciti a sequestrare un cospicuo quantitativo di hashish, destinato agli alunni di due scuole superiori di Genzano.

Al termine, il bilancio dell’operazione ha visto il deferimento di 6 giovani ai quali è stato contestato il reato di possesso di stupefacenti al fine di spaccio, mentre 22 sono stati  segnalati alla Prefettura quali consumatori.

3, inoltre, le persone denunciate, in quanto soprese alla guida di automezzi, sotto l’effetto di stupefacenti, mentre altre 3 persone sono state trovate in possesso di oggetti atti ad offendere.

Oltre alla droga, i poliziotti hanno rinvenuto somme di danaro, ritenute probabile provento dello spaccio, nonché tutto il necessario per il confezionamento delle singole dosi, quali bilancini di precisione e bustine di plastica.

Denunciato inoltre alla Procura dei Minori un giovane che, dalle indagini effettuate, si era reso responsabile in diverse circostanze di atti di bullismo.

 

Roma, 16 novembre 2017  

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