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Inaugurato nuovo consultorio a Ladispoli

«Nella giornata di ieri si è svolta l’inaugurazione del nuovo servizio di consultorio familiare a Ladispoli. Un evento che ha ribadito il perfetto connubio tra le pubbliche amministrazioni ed i cittadini.» Le parole sono del delegato alla sanità, Roberto Oertel, che ha presenziato all’evento, insieme al sindaco Alessandro Grando, al presidente del Consiglio comunale Maria Antonia Caredda, esponenti dell’Asl Rm 4 ed alle associazioni che hanno contribuito alla realizzazione dei lavori di tinteggiatura della struttura che rappresenta un importante punto di riferimento per gli utenti del territorio. «A giugno- prosegue Ortel- il Consultorio familiare compirà venti anni. Un traguardo importante reso possibile da sempre dalla professionalità del personale infermieristico e medico a cui i cittadini si rivolgono con speranza e gratitudine. Importante anche il ruolo dell’Asl Rm 4 e del comune di Ladispoli che segue con la massima attenzione tutte le problematiche connesse all’assistenza sanitaria in tutte le sue forme. Il nuovo percorso intrapreso dall’amministrazione del sindaco Grando vede la sanità ai primi posti delle priorità da affrontare, essendo un settore di grande importanza per la popolazione. Vogliamo pubblicamente ringraziare il personale infermieristico e medico che, con la loro professionalità, hanno motivato all'azione le famiglie, tra tutte Riccitelli e Tedeschi, i ragazzi dell’associazione “Volontari per Ladispoli”, il colorificio Max Meyer che ha offerto la tinta, la fattiva collaborazione tecnica e logistica di Edilizia Conte e la direzione generale della Asl Rm 4 nella persona del direttore Giuseppe Quintavalle che ha condiviso e sposato il progetto del Comune di Ladispoli per la tinteggiatura dei locali della struttura. Ma abbiamo anche un altro progetto. L’amministrazione vorrebbe anche intervenire all’esterno del Consultorio familiare, chiediamo la collaborazione volontaria di graffitisti che realizzino uno o più murales che decorino l’edificio. Chi fosse disposto ed interessato può contattare la mail Roberto.oertel@comune.ladispoli.rm.gov.it»

 

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Legambiente:”Roma-Lido sempre più infernale”

Dopo i 3 giorni di guasti tecnici della scorsa settimana, questa mattina arriva un altro stop per la ferrovia Roma-Lido, alla quale Legambiente da oltre 5 anni, assegna il poco ambito "Trofeo Caronte" per il viaggio pendolare peggiore del Lazio e d'Italia.«Sulla Roma Lido i viaggi sono sempre più infernali, con ripetuti guasti e pendolari esasperati per una condizione che sembra solo peggiorare». Così ha commentato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, che ha inoltre affermato: «Sono anni che tentiamo di allertare sulle pessime condizioni della tratta ma la situazione continua ad aggravarsi, un servizio indegno, tutto dentro il comune di Roma e che dovrebbe servire gli abitanti dei quartieri sull'asse Roma-Ostia così come i turisti in visita ad Ostia Antica; ma i romani sfiduciati preferiscono affrontare il traffico sulle proprie auto private a discapito dell'ambiente". Dagli ultimi dati del dossier Pendolaria di Legambiente emerge infatti un abbandono della linea che passa in un solo anno da 80.000 viaggiatori al giorno a 55.000 perdendo oltre il 30% di persone. "A fronte del crollo numerico di viaggiatori non c'è alcun miglioramento del servizio, eppure la Roma Lido dovrebbe e potrebbe essere una metropolitana vera, vista la dimensione dei quartieri che attraversa e l'importanza strategica delle connessioni con la stazione Ostiense e la MetroB. Invece, di oltre 20 convogli a disposizione, ce ne sono in servizio meno di 10 con più della metà rotti, il tracciato elettrico vecchio è in guasto continuo e le persone non ce la fanno più, la gestione comunale in mano ad Atac è vergognosa».

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Nella caserma Carabinieri Salvo D’Acquisto un ulivo per non dimenticare

 Nella Caserma dell'Arma dei Carabinieri Salvo D'Acquisto ha avuto luogo un' iniziativa in vista della giornata della memoria. Questo pomeriggio, infatti, è stato piantato un albero di ulivo di Gerusalemme in ricodo di quanto è avvenuto nel periodo dello sterminio degli ebrei. Il Comandante delle Unità Mobili e Specializzate, Sabino Cavalieri, ha così commentato l'iniziativa:"Il significato di questo gesto è particolarmente emblematico per l’Arma dei Carabinieri. Nell’ottobre del 1943 i tedeschi che si apprestavano a rastrellare il ghetto ebraico di Roma per deportarne gli abitanti, circondarono le principali caserme dell’Arma della Capitale; oltre 2 mila Carabinieri furono catturati e deportati in campi di lavoro o di internamento in Austria, in Germania o in Polonia, da dove oltre 600 non tornarono più e gli altri riuscirono a fare rientro in Patria soltanto dopo mesi e mesi di fatiche, sofferenze e stenti. Otto giorni dopo, centinaia di cittadini ebrei italiani furono catturati, 1.023 furono avviati a Auschwitz e ne tornarono solo 16". Un'occasione, quindi, per celebrare anche tutti quei militari morti in quel periodo mentre erano in servizio. "Questa cerimonia- ha continuato il comandante- ha accomunato due storie, quella della comunità ebraica di Roma, con quella dell’Arma dei Carabinieri, perché ci sono degli episodi che ci accomunano e che oggi abbiamo voluto rievocare. Questa semplice ma significativa cerimonia serva a ricordare tutte queste persone ed il loro sacrificio". Nel corso della cerimonia è stata riposta una targa con una dedica:"Ulivo dono del KKL Italia Onlus piantato in occasione del Giorno della Memoria, alla Caserma dell’Arma dei Carabinieri V.B. Salvo DAcquisto M.O.V.M., in ricordo dei tanti Carabinieri caduti nel compimento del loro dovere. Affinché si possano mettere le radici contro l’odio e seminare un messaggio di pace. Lulivo sarà monito per le generazioni future di trasmettere ciò che è stato. Per non dimenticare". Erano presenti alla cerimonia i rappresentanti dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Roma, dell’Ambasciata di Israele in Italia, dei vertici della Fondazione KKL Onlus e dell’Arma, di rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali e dell’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri, oltre al Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.

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Una Teca per non dimenticare

E’ stata esposta questa mattina, presso la Galleria Sordi, la teca che custodisce i resti della Croma blindata su cui viaggiavano gli uomini della scorta del  giudice Giovanni Falcone, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Alla cerimonia hanno partecipato il prefetto Luigi Savina, vice capo Vicario della Polizia, il Questore Guido Marino, i vertici delle forze di Polizia di Roma e alcuni dei familiari delle vittime tra cui la moglie di Antonio Montinaro, impegnata nell’iniziativa. La tappa di Roma fa parte di un viaggio che percorre le città dell’Italia per non dimenticare le vittime delle mafie.

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Domani stop ai veicoli inquinanti

Domani, giovedì 25 gennaio, dalle ore 7.30 alle ore 20.30, blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all'interno della Fascia Verde.Il provvedimento si è reso necessario a causa del superamento dei valori limite previsti dalla legge per l'inquinamento da polveri sottili. Il blocco nella Fascia Verde di domani riguarda ciclomotori e motoveicoli PRE-EURO 1 ed EURO 1 e autoveicoli alimentati a benzina EURO 2. Le categorie di veicoli previste dall'ordinanza si aggiungono alle categorie già bloccate in modo permanente: autoveicoli alimentati a benzina PRE EURO 1 e EURO 1; autoveicoli alimentati a gasolio (diesel) PRE EURO 1, EURO 1 e EURO 2. Eventuali deroghe specifiche sono riportate nell'Ordinanza Sindacale che si può reperire online all'indirizzo http://www.comune.roma.it/ambiente. Inoltre gli impianti termici dovranno essere gestiti in modo da garantire una temperatura dell’aria negli ambienti non superiore a 18°C o 17°C, in funzione del tipo di edificio.

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Dalla scuola all’ospedale in codice rosso

Una studentessa del liceo classico Russel, in seguito ad un malore, è stata condotta all'ospedale San Giovanni intorno all'ora di pranzo. Il malessere sembra esser stato provocato da un abuso di alcool. Secondo le ricostruzioni effettuate dalla Polizia, la 15enne si è accasciata sulle scale dell'istituto ed i docenti, dopo aver effettuato un primo intervento di soccorso, hanno chiamato il 118 che ha trasportato in codice rosso la paziente. Nel liceo si stavano svolgendo le attività programmate per la settimana della didattica alternativa, iniziativa subito dopo sospesa dalla Preside della scuola.

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Smog a Roma, il Campidoglio avverte: “Situazione critica per tre giorni”

(Fonte: www.repubblica.it)

Ore all'aria aperta a rischio nella Capitale: secondo le previsioni di Arpa Lazio la situazione per i prossimi tre giorni, dal 24 al 26 gennaio, si preannuncia "critica", con il pericolo del superamento dei valori limite per le concentrazioni inquinanti nell'aria. Maggiormente a rischio i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza, i cardiopatici e, più in generale, le persone soggette a prolungate esposizioni all'aria.

All'indomani del secondo appuntamento con le domeniche ecologiche, che aveva portato al divieto totale della circolazione – e a non pochi disagi per cittadini e turisti a causa del blocco momentaneo della metro A  – la giunta Raggi ha appena diramato un avviso ai cittadini, con un provvedimento del dipartimento Tutela Ambiente: "I soggetti a rischio evitino di esporsi prolungatamente nelle prossime 72 ore alle alte concentrazioni inquinanti – si legge nel documento, che invita la popolazione ad "attuare una serie di azioni volontarie, volte alla riduzione delle emissioni".

Il Campidoglio suggerisce dunque di optare per i trasporti pubblici "evitando il più possibile l’impiego del veicolo privato a motore" e, nel caso non si possa fare a meno dell'auto, di utilizzare una vettura in condivisione, citando i servizi di car pooling o di car sharing. Invita poi a preferire "veicoli elettrici, ibridi o alimentati con combustibili a basso impatto (ad esempio il metano)" e ad "adottare comportamenti di guida volti alla riduzione di emissioni inquinanti", moderando la velocità e spegnendo il motore quando non necessario tenerlo acceso.

Sul fronte riscaldamento, invece, prescrive di "limitare l'orario di accensione degli impianti termici e di ridurre la temperatura massima dell'aria negli uffici". In generale – ove possibile – consiglia di optare per l'utilizzo della bicicletta e per gli spostamenti a piedi.

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Roma, ucciso a colpi di pistola sul pianerottolo di casa: caccia al killer

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Potrebbe esserci un regolamento di conti dietro l'omicidio avvenuto la scorsa notte a Roma. È una delle ipotesi al vaglio degli investigatori che in queste ore stanno indagando per far luce sulla vicenda: la vittima, Alberto Ianni, 39 anni, aveva precedenti per droga.

 

 

 

L'uomo era in compagnia della fidanzata quando è stato ucciso con un colpo di pistola all'addome sul ballatoio di casa, un palazzo di via Sebastiano Satta. La donna, ascoltata dagli investigatori, avrebbe detto di non ricordare bene gli istanti dell'agguato. Sulla vicenda indagano i poliziotti della Squadra Mobile di Roma, guidata da Luigi Silipo.

L'uomo, soprannominato "Mitraia", aveva lavorato come addetto alla sicurezza. 

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Smantellata organizzazione criminale ai Castelli

Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo supportati dalle unità del Nucleo cinofili di S. Maria di Galeria hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal GIP presso il Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Dott. Francesco Prete, nei confronti di 6 persone, 2 custodie cautelari in carcere e 4 arresti domiciliari, residenti nella provincia di Roma, ritenute responsabili a vario titolo dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Avviata nell’ottobre del 2016, l’operazione denominata “Nuttuno”, coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Giovanni Taglialatela e condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo, ha permesso di disarticolare un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e  alle estorsioni nell’area dei Castelli Romani nonché di sequestrare un’ingente quantità di cocaina ed hashish. L’indagine trae origine dalla denuncia di un giovane 30 enne del posto che, temendo per la propria incolumità, si era rivolto ai Carabinieri dopo che due uomini armati di pistola, a lui sconosciuti, gli avevano estorto 500 euro, quale compenso non onorato di una partita di droga. A riprova di quanto riferito dall’uomo, dopo alcuni accertamenti, si è appurato che lo stesso era realmente vittima di fenomeni estorsivi, ad opera di alcuni soggetti che, agendo in sinergia tra loro, si dedicavano allo spaccio di sostanze stupefacenti e, contestualmente, alle estorsioni. Il modus operandi del gruppo criminale, costituito da tre persone, E.C. di 28 anni, R.G. di 42 e M.C. di 48, già arrestati e attualmente detenuti in carcere, era sempre lo stesso: i primi due, attraverso un fitta rete di amicizie e connivenze, si dedicavano a prendere i contatti con gli acquirenti della zona a cui cedevano lo stupefacente che avevano precedentemente acquistato nelle più note piazze di spaccio romane, mentre il terzo era incaricato della riscossione delle partite di droga non pagate. All’inizio i tre si dimostravano accondiscendenti e disponibili a dilazionare la corresponsione del credito accumulato dalle vittime senza però consentire alle stesse il ritardo dei pagamenti, arrivando a minacciare, con richieste sempre più pressanti ed intimidatorie, tutti gli inadempienti. Durante gli accertamenti, anche di natura tecnica, è emerso che i primi due gestivano un vero e proprio “business” della droga, arrivando a cedere nell’arco di due mesi più di 400 dosi di sostanza stupefacente, sia cocaina che hashish; droga che veniva approvvigionata in occasione di approvvigionamenti settimanali in Roma e Pomezia. Punto di riferimento per l’acquisto della cocaina era E.T. (detto il Cinghiale), il quale organizzava la vendita di stupefacente direttamente nella sua villa di Pomezia. Unitamente al redditizio mercato della droga, il gruppo si dedicava anche alla vendita non autorizzata di alcuni medicinali. Nella rete degli investigatori, sono finiti i “gregari” del gruppo già in carcere: B.C. e G.C, rispettivamente padre e fratello del 28enne, già noti spacciatori dei Castelli Romani; A.N., cittadino albanese, di 30 anni, residente ad Ardea, G.D.V., compagna di R.G., e L.G., tutti punti di riferimento per l’approvvigionamento dello stupefacente. Nel corso dell’attività sono stati documentati circa 500 episodi di spaccio e recuperati diverse centinaia di dosi, soprattutto di cocaina, e una pistola, riproduzione fedele di quelle in uso alle forze dell’Ordine, risultata essere una “scacciacani “priva di tappo rosso.

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Estorsore smascherato dalla Polizia

«Per colpa tua sono stato denunciato dall’autodemolitore». Con questo escamotage, un 55enne romano  ha iniziato ad estorcere denaro ad un ragazzo che, per riparare l’autovettura, aveva consegnato ad un intermediario di un autodemolitore, la somma di 400 euro. Non avendo ricevuto i pezzi di ricambio e non riuscendo a recuperare il danaro versato, B.F. si è offerto di recuperarla per suo conto. Da qui sono iniziati i problemi. Lamentando di essere stato denunciato dall’autodemolitore per questo suo interessamento, cosa non veritiera, e di dover sostenere delle spese legali, B.F., conosciuto in zona come particolarmente violento, ha iniziato a pretendere denaro, minacciando il giovane ed i suoi familiari. Di fronte all’ennesima richiesta, il ragazzo si è rivolto agli agenti della Polizia di Stato del commissariato Prenestino, diretto da Antonio Soluri che, dopo averne raccolto la denuncia hanno deciso di “incastrare l’estorsore con un incontro esca”. Fotocopiate le banconote, gli agenti e la vittima hanno aspettato l’uomo e, dopo la consegna del denaro, lo hanno arrestato. 4.700 euro, questa la somma che è riuscito a farsi consegnare nel tempo il malvivente, che dovrà rispondere di fronte all’autorità giudiziaria di estorsione continuata  e minacce aggravate.