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Santa Marinella, incendio in una villa

Una villa a Santa Marinella è stata invasa dalle fiamme nel corso della mattinata. L'episodio è accaduto, di preciso, in via della Libertà, in una abitazione a due piani. I vigili del fuoco di Civitavecchia sono prontamente intervenuti per spegnere le fiamme provenienti dalla cucina della villa, situata al piano terra della stessa. L'azione ha impedito all'incendio di propagarsi nel resto della casa. Nonostante i molti danni alla struttura, non si è registrato nessun ferito. 

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Roma, sentenze pilotate: anche Croppi e Venafro nella rete della cricca

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Giuseppe Scarpa e Maria Elena Vincenzi) – Nella maxi indagine sulle sentenze pilotate al Consiglio di Stato spuntano anche i nomi di due esponenti della politica romana. Umberto Croppi, assessore ai tempi in cui era sindaco Gianni Alemanno e Maurizio Venafro, area Pd, ed ex capo di gabinetto del presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti.

I due hanno posizione totalmente diverse. Croppi, infatti, è accusato di associazione a delinquere finalizzata alle frode fiscale. Mentre Venafro è coinvolto nell'inchiesta ma non è indagato. E' citato più volte per una consulenza anomala, così la indica la finanza nell'informativa finale, a favore della società Cosmec srl. Ed è proprio per una maxi evasione della Cosmec che è indagato Croppi. Per la procura di Roma, l'ex assessore alla comunicazione di Alemanno, non avrebbe versato all'erario 43 mila euro nel 2015.

Socio di Croppi, in questa società, è Fabrizio Centofanti. Imprenditore, altro nome di peso, all'interno della maxi inchiesta. Il ruolo di Croppi all'interno di questa società, sarebbe meramente formale. Un regalo di Centofanti che grazie ai rapporti di Croppi con certi ambienti poteva sviluppare tutta una serie di contatti. " Attraverso la partecipazione ai convegni organizzati da Cosmec srl Roberto Centofanti " con l'aiuto di Croppi, " avrebbe potuto sviluppare un network di conoscenze in ambienti istituzionali e politici " , scrivono le fiamme gialle nell'informativa finale.

Gli investigatori precisano infatti come l'ex assessore " avesse un rapporto di subordinazione rispetto al Centofanti, con riguardo sia all'organizzazione che alla gestione dei meeting e dei convegni promossi dalla Cosmec srl". E ancora, si legge nelle carte, confermando " in tal senso un ruolo meramente formale di presidente ( Croppi, ndr) della Cosmec srl".

La finanza, in una perquisizione del luglio del 2016, nella sede della società Energie Nuove a Roma ha messo invece le mani sul contratto di consulenza che era stato stipulato tra la Cosmec srl e Maurizio Venafro. Un anno di consulenza pagato 72mila euro dal maggio del 2015 all'aprile del 2016.

Per la finanza, in questo tipo di contratto, ci sarebbe qualche cosa che non va. Prima di tutto l'oggetto della consulenza è considerato estremamente generico. E in secondo luogo, scrive la finanza, " emergeva sin da subito come l'attività del Venfaro" non riguardava la Cosmec ma in realtà la Energie Nuove nel campo mini micro idroelettrico " . " In conclusione – annotano le fiamme gialle – si ritiene che le fatture emesse dal Venafro in favore della Cosmec siano dirette a soddisfare un'esigenza aziendale della Energie Nuove " per questo sono "da ritenersi soggettivamente inesistenti in quanto relative a prestazioni rese a favore di un soggetto economico diverso dal reale committente".

Si difende dalle accuse della procura capitolina Umberto Croppi. " Nel presente filone dell'inchiesta – sottolinea Croppi – non ritengo di avere nessun coinvolgimento e nulla, infatti, mi è stato notificato al riguardo ". L'ex assessore alla cultura sostiene di non essere "mai stato sentito dai giudici inquirenti " e di essere "a completa disposizione per ogni chiarimento ".

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Tor Bella Monaca, controllo di esercizi commerciali da parte dei Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Tor Bella Monaca, unitamente a personale della Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino, nelle giornata di ieri, hanno effettuato un vasto e mirato servizio finalizzato alla verifica del rispetto delle norme relative al commercio di prodotti ittici, nel territorio di Tor Bella Monaca. Nel corso delle operazioni, i militari dell’Arma con l’ausilio della Capitaneria di Porto,  hanno proceduto a controllare due esercizi commerciali di rivendita di prodotti ittici ed un ristorante di cucina cinese. Durante il controllo sono emerse delle violazioni alla normativa di settore e, in particolare, gli esercizi commerciali per la vendita al dettaglio dei prodotti ittici, sono stati sanzionati amministrativamente, perché detenevano sul banco della pescheria, ai fini della vendita al dettaglio, prodotti ittici con etichettatura mancante/errata e, all’interno della cella frigorifera, ai fini della commercializzazione e somministrazione alla clientela, prodotti ittici privi delle informazioni minime obbligatorie in materia di tracciabilità (art. 35 del reg. ce 1379/2013 e dell’art. 58 comma 1 reg. ce 1224/2009). Il ristorante di cucina cinese, è stato sanzionato amministrativamente per avere detenuto all’interno della cella congelatore/frigorifera ai fini della commercializzazione e somministrazione alla clientela prodotto ittico senza le informazioni minime obbligatorie in materia di tracciabilità (violazione dell’art. 58 comma 1 Reg. CE 1224/2009, art. 10 coma 1 lett. 7 D.Lvo del 09.01.2012 nr.4 art. 39 Legge 28.07.2016 nr.154). Nella circostanza sono state elevate sanzioni amministrative, per circa 7.000,00 euro, ai proprietari dei tre esercizi commerciali e sequestrati un totale di kg. 96,60 di prodotti ittici.

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Roma, allarme a Fregene: altri due delfini trovati morti sulla spiaggia

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Moria di delfini sulle coste del litorale roma. Dopo che dieci giorni fa un esemplare è stato trovato esanime sulla costa di Focene, altri due delfini, nell'arco delle ultime 48 ore, sono stati trovati spiaggiati e senza vita sugli arenili di Fregene e Passoscuro. Nel primo caso si tratta di un esemplare adulto lungo circa un metro e 90 centimetri, in avanzato stato di decomposizione che è stato trovato nelle vicinanze dello stabilimento balneare Albos. L'animale è stato poi prelevato dalla ditta incaricata dal Comune di Fiumicino, mentre a Passoscuro,è stato invece trovato un cucciolo lungo circa un metro e 20 centimetri: questa mattina è stato rimosso dai tecnici dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana per gli esami autoptici con l'obiettivo di cercare di risalire alle cause del decesso. 

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Torna l’appuntamento con #alberiperilfuturo

Prosegue a Roma l’operazione di forestazione urbana partecipata per la piantumazione di migliaia di nuovi alberi, piantati insieme a cittadini ed associazioni per creare nuovi boschi urbani. Dopo il successo della prima giornata che ha visto, a novembre scorso, la partecipazione di numerosi volontari e famiglie con i bambini, torna l’appuntamento con #alberiperilfuturo per domenica 11 febbraio.   Le aree sulle quali si concentrerà la piantumazione sono Talenti, Vigne Nuove, Serpentara nel Municipio III e Tor Tre Teste, La Rustica nel Municipio V. La prossima giornata di forestazione è già programmata per domenica 25 febbraio. Roma Capitale e l’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale in collaborazione con i Municipi e tutte le associazioni, i comitati e i cittadini che vorranno aderire all’iniziativa, metteranno a dimora nuovi alberi autoctoni, alti circa 80 centimetri. «Questo è il secondo passo di un grande progetto di forestazione urbana partecipata, che è una delle misure necessarie per combattere i cambiamenti climatici e l’emergenza inquinamento. Stiamo continuando seriamente a prenderci cura del patrimonio arboreo di Roma non solo attraverso l’attività di monitoraggio, ma soprattutto mettendo a dimora queste nuove piante su tutta la città. Domenica 11 febbraio a Roma si svolgerà anche la terza domenica ecologica, perché vogliamo che sia un grande giornata di festa e di partecipazione comunitaria per aumentare anche la sensibilità dei cittadini sui temi ambientali», dichiara l'Assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale Pinuccia Montanari. Il progetto verrà esteso ogni anno con nuove zone di forestazione urbana, andando a piantare entro il 2021 decine di migliaia di nuovi alberi in aree pubbliche disponibili nel territorio di Roma coprendo tutti i Municipi. La forestazione urbana fa parte delle azioni portate avanti dai programmi ambientali delle Nazioni Unite. Ogni albero produce ossigeno per 2.5 esseri umani e può assorbire fino a 15 kg di CO2.

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Incendiava rifiuti pericolosi, fermato dai Carabinieri

Nell’ambito di una mirata attività di controllo del territorio, finalizzata al contrasto del fenomeno della combustione illecita di rifiuti che interessa alcune aree della Capitale e che sta provocando un diffuso allarme sociale, ieri sera, i Carabinieri della Stazione Roma Casalotti hanno individuato una colonna di denso fumo nero proveniente dall’interno del campo nomadi in via La Monachina, e sono intervenuti per una verifica. Risaliti al punto preciso dove si stavano sviluppando le fiamme, i Carabinieri hanno sorpreso un 57enne, cittadino serbo, residente all’interno del campo stesso, intento ad alimentare le fiamme che stavano divorando un cumulo di rifiuti da lui accatastati, classificabili come rifiuti speciali pericolosi, con la conseguente diffusione di emissioni insalubri nell’atmosfera. L’uomo è stato arrestato per il reato di combustione illecita di rifiuti previsto dall’articolo 256 bis del Testo Unico Ambientale, introdotto nel nostro ordinamento dalla normativa in materia di “Terra dei fuochi”. L’arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo. Sono in corso ulteriori accertamenti dei Carabinieri per individuare altre eventuali responsabilità rispetto all’accaduto, in particolare per quanto riguarda il deposito dei rifiuti tossici nella zona.

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Sequestrato locale al Pigneto

Continuano incessanti i controlli della Polizia di Stato al Pigneto. La Squadra Amministrativa del Commissariato Porta Maggiore, unitamente agli agenti della Divisione Polizia Amministrativa della Questura, Ispettori della A.S.L. ROMA 2 e dei VV.FF, nella notte hanno proceduto al controllo di un locale al Pigneto, affiliato ad una associazione culturale. Dall' ispezione è emerso che, sebbene costituito come circolo privato, senza fini di lucro, il locale risultava gestito ed esercitato come un pubblico locale di intrattenimento con natura e carattere imprenditoriale e, come tale, privo delle necessarie autorizzazioni. In modo particolare, il locale è risultato privo dei più indispensabili accorgimenti e dispositivi volti a salvaguardare la sicurezza e l’incolumità delle persone; come riscontrato dagli ispettori dei Vigili del Fuoco, le uscite di emergenza sono risultate permanentemente bloccate, gli estintori portatili insufficienti, inefficienti e mal segnalati, gli arredi privi di certificazione ignifuga con conseguente violazione di ogni norma di prevenzione incendi. Al fine di evitare pericoli per l’incolumità e la sicurezza degli avventori e, più in generale dei cittadini residenti nella zona, il locale è stato sottoposto a sequestro penale preventivo ed il titolare deferito alla Autorità Giudiziaria e sanzionato dal punto di vista amministrativo per la mancanza delle licenze di esercizio.

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Torre Maura: cade pino in un cortile, nessun ferito

Intorno alle 14:30 uno schianto in via Codirossoni 19. A causare il frastuono è un pino marittimo, caduto nel cortile di un condominio. L'albero, alto 25 metri, è crollato a terra a causa del forte vento e delle condizioni metereologiche delle ultime ore. Il pino ha danneggiato due automobili parcheggiate lì vicino, ma per fortuna non ci sono stati feriti. 

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Anzio, fermati quattro uomini accusati di sequestro di persona

Sequestro di persona, lesioni aggravate, estorsione, rapina e spaccio di droga: sono questi i reati di cui dovranno rispondere, a vario titolo, le 4 persone raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare. L’indagine, condotta dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Anzio-Nettuno,ha permesso di ricostruire la vicenda originata dal mancato pagamento di alcune dosi di cocaina. Gli investigatori, a seguito di riscontri sul territorio, sono venuti a conoscenza di un episodio accaduto nel mese di gennaio del 2017, quando un uomo era stato sequestrato, picchiato e tenuto un’intera notte, contro la sua volontà, all’interno di un’abitazione; la vittima, un abituale assuntore di sostanze stupefacenti, aveva subito in quella circostanza la frattura di una mano ed altre lesioni fisiche. In ospedale l’uomo però, timoroso dei suoi aguzzini, aveva riferito ai medici di aver avuto un incidente stradale. L’attività d’indagine dei poliziotti ha condotto all’individuazione dei 4 responsabili dell’azione criminale; tra le dichiarazioni della parte lesa e altri accertamenti investigativi, si è riusciti a risalire alla loro identità. In casa di uno dei quattro sono state trovati 750 grammi di cocaina, 50 di hashish, un bilancino di precisione ed una “scacciacani”. 

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Cyberbullismo, sette adolescenti su dieci non chiedono aiuto

(Fonte: www.larepubblica.it)

(di Pasolini Caterina)

Sette ragazzi su dieci sono convinti che le vittime di cyberbullismo dovrebbero parlarne solo con i coetanei. Dimenticati, esclusi gli adulti: genitori, professori e forze di polizia vengono messi in secondo piano, soprattutto dai liceali. I "grandi" vengono vissuti come un mondo a parte anche da parte di chi potrebbe ricevere aiuto e così resta solo, vittima ancor più indifesa degli attacchi online. Episodi che si moltiplicano. I dati della Polizia postale parlano chiaro, soprattutto raccontando la poca voglia di denunciare dei ragazzini che rendono i numeri ufficiali solo la punta di un iceberg. L'anno scorso sono stati 354 i casi segnalati con minorenni vittime: in 116 episodi erano stati oggetto di ingiure e molestie, in 87 di diffammazione online, in 123 di stalking. I minorenni denunciati invece sono stati 39. Sono alcuni risultati di un'indagine presentata oggi al ministero dell’Interno, in occasione del Safer Internet Day, realizzata dalla Sapienza e dal Moige (Movimento italiano genitori) che ha lanciato una campagna per combattere il bullismo tra numeri verdi e una rete di giovani ambasciatori nelle scuole assieme all'Anci e alla Polizia postale. L’indagine (scaricabile al link: www.moige.it/indaginecyberbullismo), coordinata dalla professoressa Anna Maria Giannini dell’università La Sapienza di Roma, è stata fatta su un campione di 1.342 ragazzi delle superiori. Oltre alla poca voglia di raccontare agli adulti gli abusi e le violenze di cui sono vittime online, i dati fotografano ragazzi che rendono accessibile a tutti il materiale che pubblicano, inconsapevoli dei rischi che questo genera. Ben un adolescente su tre rende sempre visibile a "tutti” il materiale condiviso sui social; più della metà è consapevole che quanto condiviso può essere viralizzato da altri. Ben 9 ragazzi su 10 usano il telefonino sia per i social, sia per l’accesso al web, e per un uso essenzialmente ricreativo; solo due ragazzi su 10 invece usano tablet o pc specie per ragioni di studio e/o lavoro. Il 20% dei ragazzi non riconosce la gravità delle trasgressioni sul web. Come e perché usano i social? WhatsApp è la piattaforma più utilizzata da oltre il 90% degli studenti, mentre il 63,72% dei ragazzi dichiara di usare Facebook. Il 65% lo fa per socializzare, il 59,49% per curiosità, il 31,9% per informarsi. Minori le percentuali di chi se ne serve per "flirtare" e "mostrare altri lati di me".Cosa condividono? Messaggi (60,06%), foto (61,25%), video (20%), quasi mai notizie. Raccontando un gesto di cyberbullismo, è stato chiesto ai ragazzi se l’aggressore on line ha previsto le conseguenze dei suoi gesti: il 47,30% dei ragazzi ha risposto “per niente”. E anche alla domanda se la vittima farebbe bene a vendicarsi, quasi la maggioranza assoluta risponde "per niente " (49,77%). "Internet e la rete offrono indubbie opportunità di crescita, ma pongono gli adolescenti di fronte a rischi sottovalutati. Compito degli adulti, e in particolare di istituzioni, associazioni e aziende è non lasciare soli i ragazzi, ma aiutarli a muoversi nel mondo virtuale – afferma Roberto  Sgalla, direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni – Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per consentire ai giovani di navigare con prudenza, aiutando, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi per proteggere i figli dai pericoli del web”. “La tutela dei minori online e offline è un atto di responsabilità collettiva che auspichiamo condivisa e supportata non solo dai genitori, ma anche dagli operatori economici e dalle istituzioni”, dichiara Maria Rita Munizzi , presidente del Moige.  La campagna contro il bullismo online coinvolgerà 18 regioni, oltre 50.000 ragazzi, 100.000 tra genitori e docenti , 500 “giovani ambasciatori" in 100 scuole superiori. Ci sarà un Centro mobile di prevenzione, sostegno e supporto, un camper che raggiungerà i Comuni che lo chiederanno con gli esperti psicologi e psicoterapeuti della task force del Moige. Attivi anche il numero verde 800.937.070 e il numero di messaggistica 393.300.90.90 per facilitare il contatto con i minori per le richieste di informazioni e aiuto. E sempre a proposito di bullismo in rete,  ogni giorno oltre 175.000 bambini nel mondo si connettono ad Internet per la prima volta (uno ogni mezzo secondo); nel mondo 1 utente su 3 è un bambino: i giovani rappresentano il gruppo di età più connesso. Nel mondo, il 71% di loro è online, comparato al 48% della popolazione totale. I giovani africani sono i meno connessi, con circa 3 su 5 offline, contro 1 su 25 in Europa. Sono i dati resi noti oggi dall'Unicef, che per il "Safer Internet Day" ha presentato anche una guida per i genitori su come parlare di Internet ai figli.