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Roma, preso il presunto assassino del clochard ucciso dentro lo Stadio Flaminio

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Alessia Marani) – Preso l'uomo sospettato di avere ucciso una settimana fa all'interno dello Stadio Flaminio Sulin Wickrmasingha, clochard cingalese di 68 anni. Ad arrestare il presunto assassino, un suo connazionale, sono stati i Vigili urbani del Nae (Nucleo assistenza emarginati) e del II Gruppo Salario Parioli.

I due erano stati sentiti discutere animatamente giovedì sera da altri stranieri. La mattina dopo, il rinvenimento del cadavere di Sulin, conosciuto come Charlie, all'interno dell'ex infermeria dell'impianto sportivo abbandonato nel degrado dopo la riconsegna da parte del Coni al Comune di Roma, avvenuta nel dicembre del 2014. Nello stadio avevano trovato riparo, nel frattempi, diversi senzatetto e sbandati, dello Sri Lanka, romeni e anche italiani, una situazione esplosiva più volte segnalata dagli stessi agenti della Polizia locale al Campidoglio. L'uomo fermato per omicidio preterintenzionale ha 35 anni e avrebbe precedenti alle spalle. I vigili lo hanno trovato in via Casilina, nella casa che divideva con un amico. Il vicecomandante Antonio Di Maggio si è complimentato con i suoi uomini «per la professionalità, il sacrificio e l'impegno mostrato nelle indagini».

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Ostia, Cassazione conferma carcere e «metodo mafioso» per Roberto Spada

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Resta in cella Roberto Spada, nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo (Udine), con l'accusa di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso per l'aggressione – avvenuta a Ostia lo scorso sette novembre – al giornalista Daniele Piervicenzi e al filmaker Edoardo Anselmi della trasmissione Rai 'Nemò che lo stavano intervistando sui rapporti con Casapound. 

Lo ha deciso la Cassazione che ha respinto il ricorso della difesa confermando la pericolosità di Spada e l'aggravante di aver agito con metodo mafioso.
 

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Tor Bella Monaca, controllo di esercizi commerciali da parte della Capitaneria di Porto e dei Carabinieri

Nella mattinata del 07/02/2018 il personale militare della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Roma, congiuntamente a personale della Stazione dei Carabinieri di Tor Bella Monaca, a seguito di una mirata attività di polizia giudiziaria sulla filiera della pesca e della verifica del rispetto delle norme relative alla commercializzazione di prodotti ittici, ha proceduto al controllo nel territorio di Tor Bella Monaca di quattro esercizi commerciali sia di rivendita al dettaglio che di ristorazione. Durante il controllo presso le pescherie, sono emerse delle violazioni alla normativa di settore in quanto detenevano sul banco, ai fini della vendita al dettaglio, prodotti ittici con etichettatura mancante o errata e, all’interno della cella frigorifera, ai fini della successiva commercializzazione e somministrazione alla clientela, prodotti ittici privi delle informazioni minime obbligatorie in materia di tracciabilità. I ristoranti controllati sono stati sanzionati amministrativamente per detenere all’interno della cella frigorifera o congelatore, ai fini della commercializzazione e somministrazione alla clientela, prodotto ittico senza le informazioni minime obbligatorie in materia di tracciabilità e per detenere prodotto ittico (molluschi bivalvi) immersi in acqua senza le previste autorizzazioni sanitarie. L’operazione ha portato ad elevate sanzioni amministrative, per circa 8.500 euro, ai proprietari dei quattro esercizi commerciali ed al sequestro di circa 76 Kg di prodotto ittico. Inoltre, il personale operante ha proceduto alla contestazione ad uno di questi del reato di frode in commercio ai sensi dell’art. 515 del Codice Penale in quanto, al momento del controllo, è stata accertata la difformità tra il prodotto proposto alla clientela tramite menù e quello effettivamente somministrato alla clientela.

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Roma, niente accordo per la Multiservizi: restano i trenta licenziamenti

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Non è stato raggiunto un accordo tra azienda e organizzazioni sindacali, nel tavolo di ieri sera andato avanti fino a tarda notte, e convocato presso l'assessorato al Lavoro della Regione Lazio, per affrontare la questione dei trenta dipendenti del settore amministrativo di Multiservizi a cui è stata recapitata lettera di licenziamento il 26 settembre scorso. Dopo un primo confronto a novembre tra i rappresentanti dell'azienda e le organizzazioni sindacali, in cui era già mancato l'accordo, anche il tavolo di ieri sera è terminato con una fumata nera. A quanto riferisce il verbale della seduta «il funzionario regionale dopo ampio, articolato e approfondito dibattito tra le parti» propone di giungere a «un accordo collettivo per l'applicazione dell'istituto del fondo di integrazione salariale finalizzato ad evitare i licenziamenti collettivi» ma «registra una distanza tra le parti che non permette di addivenire a un accordo».

L'azienda sostiene «l'impossibilità di percorrere soluzioni alternative che possano ridurre del tutto e/o in parte l'esubero denunciato» poiché gli strumenti proposti non risultano idonei a «una imprescindibile riorganizzazione e razionalizzazione della struttura di sede e dei servizi di coordinamento del territorio non più procrastinabile». Ma «l'azienda – prosegue il verbale – ribadisce la disponibilità a ricollocare il personale in esubero su mansioni operative presenti sul territorio, con salvaguardia della medesima retribuzione» in presenza «del consenso dei lavoratori ad oggi mai rappresentato». Dal canto loro le organizzazioni sindacali hanno «contestato radicalmente le motivazioni poste» e «ribadito formale richiesta di revoca della procedura volta a ridurre i parametri occupazionali».

Il tavolo che si è concluso con un nulla di fatto tra azienda e organizzazioni sindacali confederali accende
«lo spettro dei licenziamenti su tutta la Multiservizi, perché questi sono i primi trenta che ad oggi sono licenziati», spiega Serenetta Monti dell'Usi, organizzazione non confederale, che ha seguito a distanza l'esito
dell'incontro. Il funzionario regionale conclude infatti che «nonostante i tentativi di conciliazione espletati, non esistono elementi di accordo tra le parti e con il presente verbale di mancato accordo dichiara regolarmente
esperita e conclusa la procedura prevista dalla legge». «Riteniamo sia soltanto l'inizio di una lunga catena di licenziamenti. Questi lavoratori di fatto sono licenziati, mentre i consiglieri M5s Roberto Di Palma e Daniele Diaco ci dissero che non ci sarebbe stato nessun licenziamento. Ancora mancate promesse ma che avevamo preventivato, motivo per cui presenteremo presto una denuncia in Procura», ha concluso Monti.

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Campidoglio, tavolo permanente con gli operatori di telecomunicazioni

Più puntuale definizione dei siti sensibili per l’installazione degli impianti di telefonia mobile, snellimento e digitalizzazione delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni, approfondimento delle possibilità di accorpamento degli impianti su strutture comuni (co-siting). E’ quanto emerso nel corso della prima riunione del tavolo permanente con gli operatori di telecomunicazioni convocata dal Campidoglio al fine di avviare un confronto sullo sviluppo delle reti di nuova generazione. Grande l’apprezzamento delle società partecipanti per l’approccio collaborativo adottato e per la definizione da subito di obiettivi concreti da raggiungere nel corso del prossimo trimestre. Roma Capitale ha ribadito l’impegno a dare attuazione al regolamento comunale del 2015 e a chiarire in via interpretativa gli aspetti più delicati per superare alcune delle criticità segnalate negli anni dagli operatori. «Il tavolo di confronto permanente che abbiamo voluto istituire in Campidoglio risponde alla volontà di questa amministrazione di creare le condizioni più favorevoli ad attrarre investimenti sul territorio e ad offrire servizi migliori ai cittadini. Roma è pronta a giocare il suo ruolo di Capitale nello sviluppo delle nuove infrastrutture tecnologiche puntando sulle positive ricadute in termini di occupazione e sviluppo del territorio» dichiara la Sindaca Virginia Raggi. «Quello di oggi è il primo di una serie di incontri attraverso il quale ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci in maniera aperta con gli stakeholder per analizzare le criticità esistenti e impostare di concerto le relative soluzioni nell’interesse esclusivo della città di Roma» commenta l’Assessora a Roma Semplice Flavia Marzano. Presenti all’incontro, oltre ai grandi player del settore Fastweb, Tim, Vodafone, Wind/Tre, al gestore di telefonia mobile, nuovo entrante sul mercato italiano, Iliad e a Linkem, operatore di banda larga wireless, anche un rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico. Per l’amministrazione capitolina hanno preso parte al tavolo di lavoro l’Assessorato Roma Semplice, l’Assessorato al Patrimonio e alle Politiche abitative, l’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale e l’Assessorato all’Urbanistica.
 

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Regionali, Parisi a Radio Roma Capitale: convinto dell’innocenza di Pirozzi. Il centrodestra è unito

Stefano Parisi, candidato alla presidenza della Regione Lazio, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale. Parisi ha commentato così la notizia dell'indagine nei confronti di Sergio Pirozzi: "Siamo garantisti, sono convinto della sua innocenza e della possibilità che possa difendersi".

"Il centrodestra – ha dichiarato Parisi – non è diviso, è unito: cinque partiti del centrodestra sostengono la mia candidatura, Pirozzi non  ha partiti che lo sostengono. Io credo che la partita sia a livello nazionale che regionale sarà tra centrodestra e centrosinistra".

In merito ad Atac, il candidato alla presidenza della Regione Lazio ha aggiunto: "Ad oggi nessun privato comprerebbe un'azienda di trasporti che non ha certezza dei flussi finanziari per motivi politici".

Parisi ha inoltre affermato: "Lo stadio a Tor di Valle è utile alla città, la rigenerazione urbana è fondamentale. SI devono demolire le case inquinanti e ricostruirle con le nuove tecnologie. Bisogna rimettere in moto l'economia della città. Attualmente lo sviluppo urbanistico della Regione non è regolato, bisogna dare certezza a chi vuole mettere in pratica la rigenerazione urbana".

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Pomezia, arrestato presunto spacciatore

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pomezia hanno fermato un 23enne di Torvaianica trovato in possesso di droga. Il pusher era già noto alle forze dell'ordine che, durante un posto di controllo in via Roma, hanno controllato la macchina del ragazzo ed hanno avvertito subito un intenso odore di marijuana. I militari hanno allora deciso di approfondire il controllo e hanno trovato nascosti 10 grammi di fumo, 200 di hashish e ed una cifra pari a 900 euro nel portafoglio. A quel punto è stata svolta una perquisizione a casa del ragazzo ed è stato sequestro il materiale idoneo al confezionamento delle dosi di droga ed un bilancino di precisione. Al momento il 23enne è agli arresti domiciliari in attesa di processo con rito direttissimo. L'accusa è quella di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

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Comuni in pista: #sullabuonastrada

Roma 25 gennaio 2018 – L’Italia pedala. L’Italia vuole pedalare ancora di più, perché le 32 piste ciclabili già finanziate su tutto il territorio nazionale rappresentano un ottimo risultato, ma sono soltanto un punto di partenza. Il nostro punto di partenza. Con orgoglio e soddisfazione il Credito Sportivo presenta “Comuni in pista – #sullabuonastrada”, un progetto in collaborazione con Anci e Federciclismo, che prevede, attraverso un bando, valido dal 15 marzo al 2 luglio 2018, un finanziamento a tasso zero in favore dei Comuni italiani, finalizzato a promuovere e sviluppare le piste ciclabili dei nostri territori. A presentare il nuovo progetto, e contestualmente a condividere i risultati ottenuti con i bandi precedenti, ci sono il Ministro dello Sport, Luca Lotti, il Presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, il Vice Presidente Vicario dell’Anci Roberto Pella. A fare gli onori di casa, nella sede dell’Istituto per il Credito Sportivo, il Presidente Andrea Abodi e il Commissario Paolo D’Alessio. Presente anche come testimonial del progetto, la colonna del ciclismo italiano Francesco Moser.

I RISULTATI – In questo ponte ideale, tra il passato, il presente e il futuro, c’è l’apertura di oltre 1350 cantieri per lo sport di cui 32 nuove piste ciclabili sparse su tutto il territorio nazionale. Sport, turismo, famiglia, benessere e mobilità cittadina: queste le parole chiave che accompagneranno il percorso su due ruote. Perché è questa una delle strade da seguire per la crescita del nostro Paese.

IL NUOVO BANDO – Cinquanta i milioni previsti a tasso zero per incentivare investimenti (realizzazioni e miglioramenti delle piste ciclabili, oppure strutture e attrezzature connesse e strumentali), plafond impegnato entro il 2 luglio 2018, importo massimo per ogni singola operazione di 3 milioni. Per la parte eccedente ai 3 milioni previsti, in ogni caso, tassi molto agevolati. La durata massima del mutuo è di 15 anni, la domanda dovrà essere presentata dal 15 marzo al 2 luglio 2018.

MINISTRO LUCA LOTTI – “Il progetto “Comuni in pista” promosso dall’Istituto per il Credito Sportivo in collaborazione con ANCI e Federciciclismo, rappresenta un impegno importante che punta al miglioramento e alla crescita delle nostre comunità territoriali, attraverso lo sviluppo del sistema infrastrutturale, incentivando l’attività fisica e uno stile di vita salutare. Un percorso che prosegue in coerenza al principio ispiratore del “Fondo Sport e Periferie” reso stabile attraverso l’azione dell’attuale Ministero per lo Sport. E che oggi ha visto approdare alla firma finale i decreti ministeriali che sbloccano 100 milioni di Euro di spazi finanziari messi a disposizione dei Comuni per destinarli all’impiantistica sportiva. È il primo provvedimento che dà attuazione a quanto previsto dall’ultima Legge di Bilancio. Un disegno complessivo che mette insieme attenzione, tutela e valorizzazione delle aree meno fortunate del nostro Paese e la cultura dello sport che deve acquistare sempre maggiore centralità sociale nella vita di tutti i cittadini”.

ANDREA ABODI – “Il miglioramento qualitativo e quantitativo del sistema infrastrutturale sportivo del nostro Paese rappresenta il “cuore” della missione del Credito Sportivo, che vogliamo interpretare quotidianamente nel modo più determinato ed efficace. Per questa ragione, alla soddisfazione odierna di presentare i risultati positivi del bando “Sport missione comune”, vogliamo associare quella di promuovere una nuova iniziativa di grande impatto sul territorio, dedicata allo sviluppo delle piste ciclabili, che in molte nazioni europee rappresenta un’opzione di mobilità che ha ampiamente dimostrato valori e valenze dal punto di vista sociale, sportivo, commerciale e industriale. Senza cercare di copiare modelli che sono nati con ben altri presupposti, coltiviamo l’ambizione di contribuire insieme ad ANCI e Federazione Ciclistica Italiana alla costruzione di un modello italiano dedicato allo sviluppo di piste ciclabili e ciclovie, sempre più collegate e in rete tra loro, sempre più connesse in termini tecnologici al network di servizi e opportunità, a partire da quelle culturali e ambientali, che ne incentiveranno un utilizzo ad ampio spettro: nella vita di tutti i giorni, ma anche in chiave turistica, domestica e internazionale. ”

PAOLO D’ALESSIO – “Il nostro Istituto non può e non vuole ignorare che in Europa l’economia viaggia molto veloce in bici e l’Italia si sta mettendo al passo. Crediamo molto – aggiunge il Commissario del Credito Sportivo – in questo progetto e pensiamo che possa essere solo il primo importante step di un percorso verso un Paese sempre più su due ruote”.

RENATO DI ROCCO – “Sicuramente la bicicletta è protagonista nella mobilità. Ogni studio proiettato nel rispetto dell’ambiente prevede l’immagine della bici come valore aggiunto e consolidato. Facilitare l’accesso al credito per realizzare piste ciclabili secondo uno standard tecnico di sicurezza, rappresenta una vera opportunità per invogliare anche coloro che abitualmente non usano la bici, oltre a poter sostenere i vari possibili scenari di scuola casa, e scuola lavoro per studenti ed adulti. La Federazione Ciclistica Italiana assicura il sostegno tecnico assimilando le caratteristiche ai percorsi di quanto di meglio già realizzato nei Paesi dove la bicicletta è di utilizzo quotidiano o ragione di spostamento”.

ANTONIO DECARO – “Quello a favore di una mobilità sostenibile integrata è un impegno che i sindaci e l’Anci continuano ad assumere con convinzione, nelle scelte che coinvolgono l’amministrazione quotidiana delle città.  Non solo per salvaguardare l’ambiente, ma anche per investire in qualità della vita e nello sviluppo sostenibile del Paese. Perché funzioni, bisogna far crescere la mobilità ciclistica non solo nelle città, ma anche tra le città. E’ per questo che abbiamo accolto con grande favore l’approvazione della relativa legge, della quale mi onoro di essere stato il primo firmatario. E con lo stesso spirito collaboriamo alla realizzazione di questo bando con l’Istituto per il credito sportivo: in un Paese in cui il 65 per cento delle persone si sposta in auto su percorsi inferiori ai cinque chilometri, la bicicletta ha ottime chance di diventare il mezzo primario per questo tipo di spostamenti.  Purché ci si creda e si lavori per renderla un'alternativa vera all'auto”.

ROBERTO PELLA – “I 1355 cantieri realizzati grazie alla collaborazione con l’Istituto per il credito sportivo sono una grande realtà per i Comuni: hanno rimesso in moto l’economia, anche quella locale, attraverso il coinvolgimento delle piccole aziende dei territori con un forte impatto anche sullo spirito di comunità e sul benessere e la salute nelle città. Con l’ultima legge di bilancio sono stati assorbiti tutti i 100 milioni di euro messi a disposizioni dal governo, per la prima volta, come spazi finanziari dedicati ad investimenti in materia sportiva, a testimonianza dell’interesse da parte dei Comuni.
Puntare sullo sport nelle nostre città significa anche favorire l’integrazione, la nascita di reti di relazioni, di legami sociali e produrre effetti positivi anche sotto il profilo della salute e del benessere abbattendo i costi sanitari che incidono sui bilanci di Comuni e Regioni. 
La firma del protocollo di oggi offre la possibilità ai Comuni, con la disponibilità di 50 milioni di euro, di investire sulle piste ciclabili e sulla loro messa in sicurezza. Come Anci ci impegneremo a girare l’Italia sensibilizzando i Comuni e le Anci regionali sul tema”.

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Approvato regolamento per l’esercizio delle attività commerciali e artigianali

La giunta capitolina ha approvato il testo definitivo del Regolamento per l’esercizio delle attività commerciali e artigianali nel territorio della Città Storica, integrando alcune delle osservazioni pervenute dai Municipi a seguito di un percorso partecipato e condiviso. Il testo, pronto per il vaglio dell’Assemblea, disciplina la tutela del centro storico e dei rioni ricadenti nel Sito Unesco, con norme restrittive per le aperture di attività alimentari e la tipologia degli esercizi commerciali autorizzati. Qualità e decoro nelle aree interessate, dunque, con una decisa stretta sulla proliferazione di minimarket e una particolare attenzione alla qualità dei prodotti commercializzati. Studiato in base alle differenti peculiarità dell’area, il provvedimento distingue fra periferia della Città Storica, ambito intermedio e cuore del Sito Unesco, prevedendo per gli esercenti misure via via più stringenti a seconda della zona d’interesse. Nell’area “periferica” – tenuto conto della necessità di agevolare investimenti e occupazione – viene normato per la prima volta il consumo sul posto di alimenti e bevande, secondo leggi nazionali di settore: gli esercizi di vendita e artigianali del comparto alimentare non potranno destinare uno spazio interno per il consumo sul posto superiore al 25% della superficie di vendita o di produzione, dovranno utilizzare arredi minimali, non potranno prevedere servizio al tavolo. Il tutto, per impedire che queste attività si trasformino in esercizi di somministrazione di alimenti e bevande “di fatto”. Per l’ambito intermedio, stop a “negozi-suk”, come pure ad attività commerciali e insegne non consone al contesto di pregio urbanistico. Nello specifico, vale il divieto di aprire friggitorie, carrozzerie e autofficine, sexy shop, autolavaggi, hard e soft discount, sale con videogiochi e biliardi, attività di commercio all’ingrosso con o senza deposito merci e magazzini. Parallelamente, cresce la tutela delle attività ad alto valore storico o artigianale, quali i laboratori artigiani tranne alcune eccezioni, le erboristerie, le librerie, le cartolibrerie, l’antiquariato, le gallerie d’arte, le gioiellerie, le profumerie, i negozi di arredamento e design, gli atelier e le boutique di alta moda, i prodotti del commercio equo e solidale, ecologici e biologici, le ciclofficine, le parafarmacie, la vendita di tessuti, filati e ferramenta. Rientrano in quest’elenco gli esercizi di vicinato alimentare fino a 250 mq e i laboratori artigianali del settore alimentare, a condizione che non consentano il consumo sul posto degli alimenti venduti o preparati. Tutti “negozi storici”, simbolo dell’eccellenza del Made in Rome. Quanto al Sito Unesco, infine, non saranno consentite nuove attività diverse da quelle tutelate, mentre saranno vietate le aperture di lavanderie self-service, vendita con apparecchi automatici, “compro-oro”, centri-massaggi e friggitorie. Per tre anni, inoltre, a partire dall’entrata in vigore del regolamento, divieto di apertura per tutte le tipologie del settore alimentare. A cadenza biennale, è prevista una revisione degli indici di saturazione per la verifica di eventuali mutamenti e la conseguente eventuale eliminazione dei divieti di apertura. Per i progetti di qualità – previa verifica istruttoria effettuata da una Commissione Tecnica e successiva valutazione della Giunta Capitolina – si potranno decidere aperture in deroga di nuove attività. Dalla codifica di precisi criteri di qualità per punti vendita al dettaglio e laboratori artigianali di prodotti alimentari, fino alle prescrizioni di adeguamento per le attività già operanti, il Regolamento prevede sanzioni amministrative fino alla sospensione delle attività in caso di violazioni da parte degli esercenti. Graduale la disciplina di adeguamento delle attività già in esercizio, che, per mettersi in regola, avranno dai 6 ai 12 mesi di tempo dall’entrata in vigore del provvedimento, a seconda delle diverse prescrizioni. «Il Regolamento per l’esercizio delle attività commerciali e artigianali nel territorio della Città Storica rappresenta un’inversione di rotta epocale rispetto al passato. Questa delibera è, tra l’altro, frutto di un attento lavoro partecipato dai Municipi», afferma la sindaca Virginia Raggi. «Il lavoro realizzato si basa sull’analisi statistica del peso eccessivo che determinate attività hanno raggiunto in alcuni rioni storici della Capitale, allo scopo di riequilibrare i settori merceologici ripristinando legalità e decoro in aree di particolare pregio. Un impegno che ha richiesto del tempo per lo studio delle particolarità territoriali e la necessaria condivisione da parte dei Municipi coinvolti, allo scopo di realizzare uno strumento efficace per la tutela delle eccellenze locali, dei residenti e dell’immagine stessa della nostra città», conclude l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale Adriano Meloni.

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Online “Eureka! Roma 2018”

E’ stato pubblicato sull’Albo Pretorio e sul sito di Roma Capitale l’avviso pubblico “Eureka ! Roma 2018” che mette a disposizione 500mila euro per realizzare progetti di promozione della scienza tra il 19 aprile e il 3 giugno. C’è tempo fino al 12 marzo per presentare le proposte. «Eureka è una nuova opportunità per presentare progetti culturali inediti e originali e ricevere dall’Amministrazione sostegno e contributi. In questo modo primavera, estate e autunno hanno ciascuna un proprio programma di sostegno all’offerta culturale privata da parte di Roma Capitale che integra quello delle istituzioni pubbliche cittadine», afferma la sindaca Virginia Raggi. «Ogni stagione ha la sua vocazione; con Eureka la primavera, che propone il National Geographic-Festival delle Scienze ulteriormente arricchito, da quest’anno è dedicata alla promozione della cultura scientifica di cui Roma è culla e sede di eccellenze mondiali. Sono felice che questa prima edizione di Eureka nasca nell’anno dell’80esimo anniversario del Nobel a Fermi e nel momento in cui l’affermazione di un nuovo Umanesimo capace di coniugare scienza arte ed etica si manifesta sempre più indispensabile per affrontare le sfide del nostro tempo e di un futuro che ci appare incerto e imperscrutabile», dichiara il vicesindaco con delega alla Crescita Culturale Luca Bergamo. «Fondamentale – prosegue Bergamo – sostenere le iniziative, i progetti e gli eventi che stimolano e tessono un rapporto tra ciascuno di noi e la scienza, con i suoi metodi, scoperte e sfide, sia per superare un pregiudizio verso la scienza troppo diffuso nella cultura italiana che per facilitare un dialogo tra la comunità scientifica e quella cittadina». Tra i criteri di valutazione la capacità del progetto di sensibilizzare su temi scientifici e di offrire occasioni di apprendimento; la capacità di coinvolgimento, partecipazione e trasmissione della conoscenza a target individuati soprattutto rispetto alle giovani generazioni, studenti e famiglie; la capacità di generare momenti e occasioni di approfondimento sulle tematiche scelte dalla proposta progettuale e la capacità del progetto di rielaborare conoscenza su tematiche scientifiche complesse rivolte ad un pubblico ampio. Per l’avviso pubblico “Eureka ! Roma 2018” cliccare su:http://www.comune.roma.it/web/it/bando-concorso.page?contentId=BEC100147