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Ostia, continuano i controlli antidroga dei Carabinieri

Continua l’attività antidroga dei Carabinieri del Gruppo di Ostia con la predisposizione di molteplici servizi di controllo anche sull’entroterra. Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Roma Acilia, supportati da personale dei reparti mobili e specializzati dell’Arma, hanno arrestato un 40enne romano, incensurato, con l’accusa di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L’arresto è frutto di mirati servizi di appostamento e osservazione attuati dai Carabinieri ai quali non era sfuggito uno strano andirivieni di giovani in un palazzo. I militari hanno proceduto alla perquisizione dell’appartamento dell’uomo, rinvenendo circa un chilo e mezzo di hashish, suddiviso in 15 “panetti”, nonché denaro contante, provento dell’attività illecita. L’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di “Regina Coeli”, ed ulteriori 13 soggetti sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma quali assuntori di sostanze stupefacenti. Nel corso della medesima giornata, i numerosi controlli effettuati, hanno consentito di  identificate e arrestare un italiano 45enne, senza fissa dimora, nei cui confronti era stato emesso, dal Tribunale di Civitavecchia, un ordine di carcerazione per violazione degli obblighi di assistenza familiare.

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Ritrovato a Trieste il 90enne scomparso dalla Capitale

Un anziano di 90 anni, che si era allontanato la scorsa settimana da Roma, è stato ritrovato la sera di venerdì scorso presso la stazione Centrale di Trieste. Ad intercattere il signore, che vagava da solo e al freddo, sono stati gli agenti della Polfer che erano in servizio alla stazione. Dopo aver rifocillato e tranquillizzato il signore, i militari hanno avvisato la figlia dell'anziano che, il giorno dopo, è arrivata da Roma in macchina per riabbracciare il genitore. Il 90 enne, secondo i controlli effettuati, si era già allontanato da casa, per poi esser stato rintracciato anche quella volta, nel 2014. 

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Montelibretti, fermato dopo aver tentato di rubare un’autovettura

Nell’ambito di predisposti servizi di contrasto ai reati predatori, i Carabinieri della  Stazione di Montelibretti, unitamente a militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Poggio Mirteto (RI), hanno arrestato un 18enne di Fara Sabina (RI), già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di tentata rapina impropria. Il malvivente è entrato in azione al capolinea Cotral in località Prato dell’Olmo di Montelibretti: dopo aver infranto il vetro anteriore destro di un’utilitaria parcheggiata in strada, il 18enne è stato sorpreso dal proprietario che stava tornando a prenderla. A quel punto il giovane ladro, vistosi scoperto, ha spintonato violentemente l’uomo minacciandolo di morte, riuscendo a scappare lungo le vie limitrofe. I Carabinieri, immediatamente allertati tramite “112”, dopo alcuni minuti di ricerche, hanno individuato e bloccato il malvivente poco lontano dal luogo del reato. Il ragazzo è stato portato nella sua abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Piani di zona, inquilini in Campidoglio: “La Giunta non risponde, Raggi ci incontri”

(Fonte:www.romatoday.it)

(di Ylenia Sina) Anche Liliana, 81 anni, ha deciso di salire gradini del Campidoglio insieme ad un gruppo di inquilini dei piani di zona. Come raccontato da Romatoday all'inizio di ottobre, la cooperativa che ha realizzato l'alloggio in cui vive, a Osteria del Curato, dopo aver incassato per anni affitti più alti del dovuto, ha dichiarato il fallimento e il contratto non è stato rinnovato. È scaduto il 31 ottobre scorso. "Alla fine di ottobre avevamo festeggiato: il Comune aveva annunciato di aver avviato l'iter di revoca ma non abbiamo più saputo nulla. Siamo rimasti sospesi, con i contratti scaduti". Il timore, aggiunge Ombretta, "è che da un momento all'altro il commissario liquidatore possa procedere con la vendita degli alloggi". Insieme a loro, a sollecitare l'intervento del comune, una trentina di inquilini di diversi piani di zona della città. Da Castelverde a Castel Giubileo, passando per Spinaceto e Ponte Galeria. Tutti quartieri realizzati da cooperative che, numerosi i casi emersi, hanno ricevuto finanziamenti pubblici per la costruzione degli alloggi e non li hanno sottratti ai prezzi richiesti per gli affitti o per la vendita agli inquilini. Annullando di fatto la finalità del contributo pubblico. Una nutrita delegazione si è data appuntamento questa mattina in piazza del Campidoglio insieme ad Asia Usb, il sindacato che da anni difende gli inquilini di questi quartieri di edilizia agevolata, per chiedere "un incontro alla sindaca Virginia Raggi volto a capire come l'amministrazione capitolina vuole fermare questa truffa e quali sono i motivi che impediscono l'applicazione della legge". Una richiesta che una delegazione di inquilini ha ribadito anche ad alcuni rappresentanti della presidenza dell'Aula Giulio Cesare che li hanno ricevuti a Palazzo Senatorio. Proprio oggi si è diffusa la notizia della chiusura delle indagini per altri due filoni di inchiesta che ha visto coinvolte altre due cooperative e, ancora una volta, alcuni ex funzionari comunali. Intorno a mezzogiorno viene srotolato uno striscione con stampata una catena. "Quella che ci lega a un destino comune". Nell'elenco delle richieste: "Revoca delle concessioni; applicazione delle sanzioni; blocco degli sfratti". Dietro allo striscione ognuno degli inquilini solleva un cartello con una domanda relativa ad ognuno dei quartieri di appartenenza. C'è Ponte Galeria: "Dopo 15 anni la truffa continua" spiega Daniele che nei mesi scorsi ha raccontato la sua storia in un video. "Il prezzo per l'acquisto delle nostre case è equivalente a quello di mercato e ora non possiamo far altro che aspettare che le indagini della magistratura facciano il loro corso. Se il comune non interviene, però, presto potrebbero iniziare gli sfratti". A protestare anche gli inquilini del piano di zona Castelverde. Anche loro avevano esultato quando, nel giugno scorso, il Consiglio comunale aveva approvato la delibera di annullamento del diritto di superficie alla società costruttrice. "Il percorso di acquisizione al patrimonio, però, non si è ancora concluso e noi rischiamo ancora di finire per strada. Senza considerare che molte delle opere di urbanizzazione del quartiere non sono state ancora realizzate e fino a che non verrà fatta chiarezza tutto resta fermo". E ancora: Castel Giubileo dove decine di famiglie sotto sotto sfratto. Lo scorso 8 febbraio il dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica ha notificato alla società costruttrice, e per conoscenza ai rappresentanti istituzionali competenti e alla Procura, di aver avviato un provvedimento di verifica dei canoni di locazione, per "una eventuale nuova determinazione e applicazione delle sanzioni previste" dalla convenzione, si legge nel documento. La storia era finita su Romatoday il 13 novembre scorso. "Partono le verifiche, ma gli sfratti vanno avanti e sono in molti ad aver già dovuto lasciare l'appartamento" denuncia Antonella. "Il prossimo aprile molti di noi hanno i contratti in scadenza e per il rinnovo ci verrà richiesto un prezzo di mercato: se il comune non mette mano a questa situazione gli sfratti aumenteranno". In piazza anche Spinaceto 2, quartiere realizzato da diverse cooperative, due delle quali finite nel mirino delle indagini. "L'assessore Montuori nei mesi scorsi ha notificato l'avvio della procedura di revoca ma gli sfratti decisi dal commissario liquidatore non si fermano". Sul caso l'avvocato difensore di molti degli inquilini, Vincenzo Perticaro, ha inviato una diffida alla sindaca Virginia Raggi per chiedere di rideterminare il prezzi massimi di cessione che il Comune aveva già abbassato tra il 2013 e il 2015 con procedimenti in autotutela. "La Procura sostiene che mancano i piani finanziari, le certificazioni e le autorizzazioni a quelle migliorie che hanno fatto lievitare i prezzi massimi di cessione. Come ha fatto il Comune a stabilire i nuovi importi?" spiega l'avvocato. "Sto preparando lo stesso esposto per tutti i piani di zona per cui sono state chiuse o sono in chiusura le indagini della magistratura" ha spiegato a Romatoday. Intanto dall'assessorato assicurano che a Osteria del Curato non ci sarà nessuno sfratto. Secondo quanto appreso da Romatoday, stanno continuando anche le verifiche sulla situazione di Spinaceto 2 e Ponte Galeria mentre per Castelverde la trascrizione dovrebbe essere imminente. Asia Usb però attacca: "Nonostante le indagini della magistratura proseguono, il comune continua ad essere assente e la regione latitante" denuncia Angelo Fascetti. "Non capiamo quali sono i motivi che impediscono l'applicazione della legge". 
 

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Roma, si introduce in un palazzo, minaccia condomino e ferisce un agente: arrestato

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Ha danneggiato il portone di un palazzo, poi una volta entrato ha minacciato un condomino e rotto alcuni vasi. All'arrivo degli agenti della polizia di Stato del commissariato Trevi Campo Marzio, M.V., si è scagliato contro un componente della pattuglia procurandogli lesioni lievi. Il 33enne, di nazionalità russa, è stato arrestato per danneggiamento aggravato, minacce, lesioni a pubblico ufficiale e, avendo distrutto l'interno della macchina di servizio utilizzata per il trasporto in commissariato, anche di danneggiamento ai beni dello Stato.  

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Studente Usa morto nel Tevere, rinviato a giudizio clochard per omicidio preterintenzionale

(Fonte: www.repubblica.it)

Rinvio a giudizio per Massimo Galioto, il punkabbestia accusato dalla Procura di Roma di omicidio preterintenzionale per aver determinato la morte di Beau Solomon, lo studente universitario statunitense di 19 anni caduto nel Tevere il 30 giugno del 2016 e ritrovato senza vita due giorni dopo. Lo ha deciso il gup Anna Maria Gavoni che ha accolto le richieste del pm Francesco Marinaro fissando l'inizio del processo all'8 maggio prossimo davanti alla terza corte d'assise. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, Solomon fu condotto da due stranieri sulla banchina di Ponte Garibaldi, dove c'era un ritrovo di clochard, perche' era alla ricerca del suo portafogli. Improvvisamente scoppio' una lite perche' il giovane americano accuso' i senza tetto del furto. Galioto avrebbe reagito dandogli una spinta e Solomon, che era ubriaco, perse l'equilibrio e scivolo' nel fiume, finendo per morire annegato. Un video immortalo' la scena della spinta e della caduta in acqua.

"La famiglia di Beau  parte sua, l'avvocato di parte civile Giuseppe Zanalda – ha fiducia nella giustizia affinche' sia individuato il responsabile. A noi interessa accertare la verita', abbiamo letto gli atti e siamo convinti che l'imputazione sia fondata. Non c'erano elementi per non disporre il rinvio a giudizio. Galioto forse non voleva uccidere il ragazzo, ma, dopo la lite, lo ha spinto. La morte probabilmente non era voluta ma non ha fatto nulla per salvare quel ragazzo".

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Esquilino, maxi controllo da parte dei Carabinieri

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia Roma piazza Dante hanno dato il via ad una massiccia operazione di controllo del territorio scattata, non solo nella zona di piazza Vittorio Emanuele II, in questi giorni al centro delle cronache nazionali, ma in tutto il rione Esquilino. A conclusione delle attività, a cui hanno preso parte anche i Carabinieri del N.A.S. di Roma e della Compagnia di Intervento Operativo dell’8° Reggimento “Lazio”, il bilancio riporta 9 persone arrestate – tutte risultate senza fissa dimora e con precedenti –  e una decima denunciata a piede libero. A finire in manette sono stati 4 pusher – due cittadini nigeriani e due cittadini del Gambia di età compresa tra i 19 e i 24 anni – sorpresi tra via Cappellini, via Cialdini e piazza Vittorio Emanuele II in possesso di decine di dosi di marijuana e denaro ritenuto provento della loro illecita attività. Durante il controllo di un cittadino egiziano di 24 anni è emerso che a suo carico era stata emessa un’ordinanza di aggravamento della custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è scaturito per aver violato più volte il divieto di dimora nel Comune di Roma cui era sottoposto dallo scorso mese di gennaio. Per lo stesso identico motivo è stato arrestato anche un connazionale di 27 anni. Altri 2 cittadini egiziani di 18 e 27 anni, controllati in piazza Vittorio, sono risultati gravati da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Roma per reati inerenti gli stupefacenti. Devono scontare la pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione. Sempre nel corso di un controllo nei pressi di piazza Vittorio,  un cittadino marocchino di 39 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, è stato arrestato perché i Carabinieri hanno scoperto che su di lui pendeva un ordine di carcerazione, dovendo espiare una pena di 1 anno di reclusione sempre per reati inerenti gli stupefacenti. In via Giolitti, un cittadino nigeriano di 35 anni è stato denunciato a piede libero dopo essere stato sorpreso dai Carabinieri in possesso di una carta di credito risultata smarrita dal legittimo proprietario. Parallelamente alle attività di controllo di persone e mezzi, i Carabinieri del N.A.S. hanno ispezionato alcuni “esercizi di vicinato”: uno di questi, ubicato in via Giolitti,  per carenze igienico sanitarie e per la mancata rintracciabilità dei prodotti alimentari posti in vendita, i militari hanno contravvenzionato il proprietario elevando sanzioni per un importo complessivo di 3.500 Euro.

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Questore Marino, pronto piano di sicurezza per sabato prossimo

In un briefing tenuto questa mattina dal Questore di Roma Guido Marino, sono stati avviati gli approfondimenti per il piano di sicurezza per il prossimo 24 febbraio in cui la capitale sarà chiamata ancora una volta a dimostrare la propria capacità di ospitare iniziative di libera espressione del pensiero. Tutte le iniziative concentrate nel pomeriggio di sabato consentiranno di limitare disagi tra le 14 e le 16, orario in cui si stima l’arrivo dei cortei nelle rispettive piazze. Tra le iniziative in calendario un corteo organizzato da ANPI e dal Comitato “MAI  PIU’ FASCISMO”, “contro razzismo, xenofobia ed i rigurgiti di fascismo in Italia ed in Europa”. Si svolgerà dalle 13.00 alle 17.00 e, all’iniziativa, è prevista la partecipazione di 20.000 persone che da piazza della Repubblica giungeranno fino a piazza del Popolo. Altro corteo è stato invece promosso dal sindacato S.I. COBAS, “allo scopo di chiedere l’abolizione del Job’s Act”; avrà luogo dalle 14.00 alle 19.00 e parteciperanno 4500 persone con partenza da piazza Esquilino ed arrivo a piazza Madonna di Loreto. In programma anche una manifestazione statica, promossa da esponenti  del “MOVIMENTO NO VAX”  contro l’obbligatorietà vaccinale,  avrà luogo in piazza di Porta San Giovanni dalle 14.00 alle 18.00 ed è prevista la partecipazione di 10.000 persone. Per ultimo, una iniziativa annunciata al CIE di Ponte Galeria e promossa da “Gruppi Antagonisti” contro la normativa vigente in materia di immigrazione. Il piano scatterà dalle prime ore del mattino con controlli rigorosi ai caselli autostradali e sulle vie consolari interessate. Duplice l’obiettivo: garantire un elevato standard di prevenzione antiterrorismo ed evitare che gruppi di facinorosi possano infiltrare i cortei con conseguenze negative per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tra le indicazioni contenute nell’ordinanza di servizio del Questore, il divieto di partecipare agli eventi con oggetti contundenti di ogni tipo, aste rigide di bandiere, vestiario utile al travisamento ed ogni altro strumento potenzialmente utilizzabile per occultare la propria identità. Vietati anche caschi, elmetti o cappelli rigidi. Tutti i servizi previlegiano, la fase di prevenzione, secondo  un modello organizzativo consolidato e adottato anche per le circa 1800 manifestazioni del 2017, la fase di prevenzione; mirano però anche a preservare, senza tolleranza, la sicurezza pubblica, ponendo le forze dell’ordine in condizione di garantire in caso di illegalità, la punizione dei responsabili. In tal senso la Polizia di Stato romana, ha concluso nelle ultime ore le indagini per la manifestazione estemporanea presso l’ambasciata turca; sono stati infatti identificati e denunciati dalla digos all’Autorità Giudiziaria  21 dei responsabili di un tentativo di danneggiamento e invasione della sede diplomatica di via Palestro.

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Circo Massimo, arrestata banda di presunti ladri

I Carabinieri della Stazione Roma Aventino hanno arrestato un gruppo di cittadini cileni di 45, 26, 28 e 20 anni, sopresi a scassinare la serratura di un caravan, parcheggiato da una famiglia di turisti spagnoli, in via di Valle delle Camene, a pochi metri dal Circo Massimo, mentre le ignare vittime erano intente a visitare le bellezze storiche del quartiere Aventino. La banda, non nuova a questi tipi di reati, una volta individuato il veicolo lasciato incustodito, entrava in azione con un modus operandi ormai collaudato: due uomini facevano da palo ai lati della strada, sempre in contatto telefonico, mentre il terzo con incredibile rapidità apriva la vettura, forzandone la serratura e svuotandola di ogni bene, con il quarto rimasto alla guida della loro auto, pronta a ripartire. Ieri pomeriggio però, i quattro cileni sono stati notati e sorpresi dai Carabinieri e sono stati bloccati. Uno di loro è stato “pizzicato” con un cacciavite in mano mentre stava manomettendo la porta di un caravan di turisti spagnoli, in transito a Roma. I militari hanno perquisito gli arrestati ed hanno rinvenuto e sequestrato diversi arnesi da scasso. I quattro, accusati di tentato furto aggravato in concorso, sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo.

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Esquilino, lite finisce nel sangue

Ieri notte è scoppiata una violenta discussione a piazza Vittorio, nello stesso posto dove una senzatetto di 70 anni era stata violentata nella notte fra lunedì e martedì scorsi. Protagonisti della lite sono due barboni: un romeno di 44 anni e un marocchino di 50 anni. Secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dai carabinieri, il primo ha ferito con un coltello alla gamba e al braccio l'altro barbone. Quest'ultimo ha riportato alcune ferite guaribili in 12 giorni. L'aggressore, ubriaco, ha tentato di opporsi ai militari ma è stato fermato da quest'ultimi con l'accusa di lesioni aggravate, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.