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Mafia Capitale atto secondo, via all’appello. L’avvocato di Carminati insulta Lirio Abbate

(Fonte: www.larepubblica.it)

(di Federica Angeli) Lo show è iniziato subito dopo L'appello degli imputati al processo Mafia Capitale. L'avvocato Giosuè Naso, difensore di Massimo Carminati, il boss dell'organizzazione, prende la parola e comincia a sparare a zero su procura e giornalisti. Per l'ennesima volta in un'aula di giustizia chiama il collega dell'Espresso Lirio Abate "delirio Abbate". Ne storpia il nome come a voler cancellare le sue numerose inchieste in cui il collega ha documentato tutte le malefatte dell'ex Nar condannato nel primo grado di questo processo a 20 anni per associazione a delinquere.Disappunto per l'ennesima boutade é stata espressa, nel corso della pausa, tra i corridoi dell'aula bunker, dall' avvocato di Libera Giulio Vasaturo, pare civile nel processo: "Credo che queste continue delegittimazione personali del giornalista Abbate impegnato sul fronte delle inchieste contro le mafie vadano fortemente stigmatizzate e deplorate". Si apre così nell’aula bunker di Rebibbia l’Appello del maxiprocesso Mafia capitale. Alla sbarra 43 imputati: per 28 di loro il secondo grado di giudizio è stato chiesto dalla Procura. Si tratta di coloro che in primo grado erano accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso ma che il presidente del collegio, la giudice Rossana Ianniello, ha derubricato in associazione semplice. Che Massimo Carminati, il suo gruppo di fuoco, dal Riccardo Brugia a Matteo Calcio, e Salvatore Buzzi presidente della cooperativa sociale 29 Giugno siano parte di un’associazione mafiosa ne sono convinti dalla procura generale che ha sposato i motivi dell’appello proposti dal procuratore capo Giuseppe Pignatone. Le prove della loro tesi accusatoria sono nelle carte processuali ma non è escluso che ci siano colpi di scena con nuovi dettagli emersi. A presiedere la Corte il giudice Claudio Tortora, lo stesso che nel 2016 ha assolto dal 416 bis il clan Fasciani, sostenendo che la famiglia di Ostia non fosse mafiosa ma una banda di criminali e che i giudici della Cassazione hanno bacchettato chiedendo un nuovo processo. Fasciani bis appunto, in forza del fatto che l’articolo del codice penale 416bis era stato arbitrariamente, e non in maniera corretta, interpretato. Nell’aula bunker di Rebibbia a sostenere le accuse contro il Cecato, il ras delle coop rosse e altri 41 imputati ci sono i sostituti pg Pietro Catalani, Antonio Sensale e il pubblico ministero Luca Tescaroli, applicato al processo perché è uno dei magistrati del pool Antimafia che lo ha istruito. Alcuni difensori si dicono sicuri del loro successo finale e fanno sapere che chiederanno ai giudici la riapertura dell’istruttoria, citando nuovi testimoni o riconvocando in aula testi già sentiti dal tribunale. La Corte ha intanto già calendarizzato le udienze del dibattimento: se ne terranno due a settimana, ogni martedì e giovedì, fino al 28 giugno. Il presidente Claudio Tortora ha anche deciso la partecipazione in videoconferenza al dibattimento di Buzzi e Carminati, detenuti da dicembre 2014.
 

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Allerta meteo nel Lazio

«Dalla mezzanotte di martedì 6 marzo 2018, e per le successive 18-24 ore, si prevedono sul Lazio: precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale; dal pomeriggio, e per le successive 9-12 ore, si prevedono venti forti o di burrasca dai quadranti occidentali e mareggiate lungo le coste esposte». Così quanto è stato pubblicato sul sito internet del Campidoglio.
 

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Valle Aurelia, albero crolla in parco giochi

Ennesimo albero caduto a Roma. Questa volta è successo in via della Cava Aurelia presso il Giardino Mario Moderni. Il tronco è caduto all'interno dell'area giochi, spazio frequentato da molti bambini. Al momento del crollo, però, nessuno era presente e quindi non si sono registrati feriti. I vigili del fuoco e il personale del servizio giardini sono immediatamente intervenuti per rimuovere l'albero. Al momento il parco giochi è stato chiuso. 

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Carabinieri rientrano dal seggio e arrestano presunto pusher

Si erano appena cambiati, togliendosi l’uniforme, dopo due giorni, quasi insonni, in servizio di vigilanza ai seggi elettorali e stavano andando a mangiare qualcosa di caldo fuori, quando quattro Carabinieri della Stazione Roma Piazza Farnese, oramai liberi dal servizio, si sono imbattuti in un pusher di 30 anni, cittadino marocchino, mentre stava cedendo una dose di hashish ad uno studente, in Lungotevere dei Tebaldi. Una volta perquisito, l’uomo, già noto ai militari, è stato trovato in possesso di ulteriori 16 g di hashish. A quel punto i Carabinieri hanno rinunciato alla cena e hanno proseguito nelle operazioni di arresto, che si sono protratte fino a notte fonda, conducendo il pusher in caserma, in attesa dell’udienza per il rito direttissimo di questa mattina a Piazzale Clodio. I quattro Carabinieri, si sono dovuti accontentare di cenare con dei panini in caserma che hanno condiviso anche con il fermato nordafricano.

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Rapina nello studio fotografico Camera 42

Colpo grosso effettuato da alcuni ladri nello studio fotografico Camera 42. Il locale, situato in via Piemonte 32, è stato vittima di rapina nella notte del 4 marzo. Intorno alle 23:20 alcuni delinquenti si sono introdotti nello tudio ed hanno portato via pc, videocamere e obiettivi di grandi marche, dal valore circa di 30mila euro. I proprietari, appena si sono resi conto del furto, hanno allertato gli agenti della Polizia del Commissariato di Castro Pretorio che hanno effettuato i rilievi. Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono state prese dagli agenti per andare avanti con le indagini. 

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Aprilia, 27enne investita e uccisa da un’auto

Una 27enne è stata investita ed ha perso la vita sulla Nettunense. L'episodio è avvenuto ieri sera, ad Aprilia. La vittima stava attraversando quando è stata colpita da un'autovettura a tutta velocità. La donna è morta poco dopo e il conducente è fuggito senza darle soccorso. Quest'ultimo è tornato successivamente nel luogo del sinistro ed è stato sottoposto agli accertamenti alcolemici, risultando positivo. L'uomo è stato quindi denunciato per omicidio colposo.  

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Briefing in Questura sull’attività di sicurezza effettuata nel periodo elettorale

Nel briefing tenuto questa mattina dal Questore Marino è stato tracciato il bilancio dell’attività di sicurezza messo in campo dalle Forze dell’Ordine durante il periodo elettorale.
Nei soli 19 giorni in cui sono entrate in vigore le regole e le iniziative di piazza, in vista del voto, si sono tenute nella Capitale 133 manifestazioni tra  cui 9 cortei, a cui hanno preso parte 237.000 persone. Ciò ha comportato uno straordinario impiego di operatori di polizia pianificato nel dettaglio  con 570 ordinanze di servizio che hanno disciplinato l’impiego di 5320 operatori della Polizia di Stato, affiancati anche da aliquote dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Ciò ha consentito lo svolgimento in piena serenità, sebbene in un contesto di conflittualità politica senza precedenti, di tutte le iniziative organizzate da tutti i partiti politici in tutto il territorio della Capitale e provincia. Al termine del briefing, il Questore Marino ha ringraziato tutto il personale “per aver garantito la libera espressione del pensiero come del dissenso evitando che, in un contesto di grandi tensioni, operatori di polizia o semplici cittadini restassero vittime di violenze che a Roma non si sono verificate grazie ad un Modello Organizzativo di Sicurezza già consolidato e che ha raggiunto il medesimo risultato anche nella gestione delle quasi 1800 manifestazioni gestite nell’’anno 2017.”

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San Basilio, controlli antidroga da parte dei Carabinieri

Continuano le operazioni di contrasto alla criminalità nella zona di San Basilio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Roma. I militari, insieme ai colleghi del Nucleo Radiomobile di Roma e della C.I.O. dell'8° Reggimento Lazio, nel corso di capillari controlli sul territorio sono arrivati all'arresto di 5 persone e al sequestro di circa 100 dosi di droga e oltre 700 euro in contanti, ritenuti il ricavo dello spaccio. Nello specifico sono finiti in manette tre romani, di 55, 46 e 31 anni, con l'accuisa di detenzione di fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno avvistato i tre aggirarsi con fare sospetto presso via Corinaldo ed entrare in un appartamento della via. All'interno dell'abitazione, di proprietà del 55enne pensionato, sono state trovate circa 100 dosi di cocaina e marijuana insieme a denaro contante, un bilancino di precisione e materiale per il taglio e confezionamento. Gli agenti sono riusciti anche ad identificare gli assuntori della droga e sono stati segnalati all'Ufficio Territoriale del Governo di Roma. Il proprietario dell'abitazione e il 46enne sono stati posti agli arresti domiciliari mentre il più giovane fra i presunti spacciatori è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.  Gli stessi agenti hanno anche fermato due cittadini romani, già noti alle forze dell'ordine, per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. I due, un 60enne e 46enne, dovranno scontare rispettivamente 8 mesi e un anno e 9 mesi di detenzione. 

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Via Vetulonia, fermato ladro di bici

Ieri pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato, per furto aggravato, un cittadino delle isole Bahamas, di 48 anni, senza fissa dimora, nullafacente e già con precedenti specifici. I militari, a seguito di una segnalazione giunta al 112, sono intervenuti in via Vetulonia, ed hanno bloccato il ladro mentre, si stava allontanando in sella ad una costosa bicicletta rubata poco prima. L’uomo armato di un arnese da scasso, trovato dai militari nelle tasche del giubbotto, a seguito della perquisizione personale, ha forzato la catena che teneva legata la bici ad un palo e si è impossessato del mezzo a due ruote. La bici è stata poi restituita al legittimo proprietario. Il 48enne dopo l’arresto è stato portato in caserma e trattenuto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo.

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Tor Tre Teste, tenta la “truffa dello specchietto” ma finisce in manette

A seguito della denuncia di un anziano 70enne, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste hanno arrestato un italiano di 28 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, con l’accusa di truffa aggravata e continuata. Il truffatore, ieri pomeriggio, in via del Campo, all’incrocio con via Ghini, si è avvicinato al finestrino dell’auto condotta dall’anziano, accusandolo di avergli fatto cadere a terra il cellulare danneggiandolo, dopo essere stato colpito dallo specchietto retrovisore. Facendo leva sulla vulnerabilità della vittima, il truffatore è riuscito a farsi consegnare una banconota da 50€ e il numero di cellulare. Il giorno seguente il 28enne è tornato alla carica, ha chiamato la vittima chiedendogli ulteriori soldi poiché quelli già dati non bastavano per effettuare la riparazione del danno. La vittima a questo punto ha capito che si trattava di una truffa e, per paura di ritorsioni fisiche nei propri confronti, è andato presso la Caserma dei Carabinieri di zona per denunciare il fatto. Ieri pomeriggio, all’incontro tra i due si sono presentati anche i Carabinieri che sono intervenuti subito dopo lo scambio di denaro. Dopo l’arresto il truffatore, vecchia conoscenza dei militari, è stato portato in caserma e successivamente condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.