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Campidoglio, pronto il piano straordinario per la riparazione delle strade

Avviare subito l’esecuzione di lavori per circa 17 milioni di euro, con l’obiettivo di garantire la copertura di 50.000 buche in un mese, per una media di oltre 1.500 al giorno in tutta la città. È quanto prevede la prima fase del piano straordinario per le strade di Roma messa a punto dal Campidoglio per affrontare l’emergenza causata dal ghiaccio, che ha sgretolato l’asfalto in moltissime zone della città. Le misure sono state discusse anche durante l’incontro avuto questa mattina dall’assessora alle Infrastrutture, Margherita Gatta, con presidenti e tecnici di tutti i Municipi della Capitale. «Si tratta di una situazione eccezionale che richiede, come misura immediata, la riparazione puntuale ed urgente delle singole buche presenti su tutto il territorio. La priorità condivisa con i Municipi è quella di garantire l’incolumità e la sicurezza dei cittadini. Per questo dobbiamo concentrarci, in una prima fase, sull’emergenza rappresentate dalle buche che si sono create a seguito dell’ondata di maltempo, con le piogge il ghiaccio che hanno spaccato l’asfalto già deteriorato. Il Campidoglio metterà quindi a disposizione ulteriori risorse per attivare squadre di manutenzione aggiuntive e supportare le strutture territoriali sulla viabilità secondaria di loro competenza», afferma la sindaca di Roma Virginia Raggi. In sinergia con tutti i Municipi verrà data precedenza al pronto intervento sulle buche formatesi a seguito delle precipitazioni degli ultimi dieci giorni. Per tale finalità il Campidoglio garantirà ulteriori risorse per intervenire sulle strade della Capitale: si prevede uno stanziamento complessivo di oltre4,5 milioni di euro, per assicurare nelle prossime settimane l’operatività di squadre aggiuntive rispetto a quelle già a disposizione anche delle singole strutture territoriali. Verrà inoltre noleggiata una macchina “tappabuchi” in grado di assicurare, da sola, 150 interventi al giorno, utilizzando una miscela di ultima generazione che garantisce una durata maggiore dei lavori.«Quello che abbiamo ribattezzato ‘piano Marshall’ per le strade – aggiunge l’assessora Gatta – si è reso necessario per risolvere le criticità dovute al maltempo e soprattutto a una manutenzione che per anni non è stata fatta bene, come evidenziato anche dalla Corte dei Conti di recente. Questa Amministrazione ha intrapreso un modo diverso di fare i lavori sulle strade, operando controlli su ditte e interventi effettuati, perché vuole rilanciare un modo virtuoso di lavorare nella Pubblica Amministrazione. Stiamo operando in sinergia con i Municipi e metteremo a loro disposizione risorse aggiuntive. Daremo loro una mano per risolvere le situazioni di particolare criticità. E questo piano servirà da esempio per rafforzare la condivisione di intenti e risultati». Per quanto riguarda la grande viabilità, di competenza del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana (Simu) di Roma Capitale, sono sempre operative le 12 ditte di pronto intervento, ciascuna dotata di almeno tre squadre. Inoltre entro la prossima settimana partiranno lavori di manutenzione ordinaria nell’ambito dell’operazione “Strade Nuove”, per il rifacimento di lunghi tratti di strade, per una somma di 9 milioni di euro: via Tuscolana, via Appia Nuova, via Casal del Marmo, corso Francia e via Flaminia Nuova, via del Castro Pretorio, via Galbani, via Colli Portuensi, viale Ionio e via Ugo Ojetti, via Cassia Nuova e via di Valle Aurelia. Due interventi di manutenzione straordinaria, per un totale di 2 milioni di euro, riguarderanno Via Ostiense e via Nomentana. Oltre 1 milione di euro sono le risorse per la realizzazione di altri interventi già attivi. A questi cantieri, nei prossimi mesi, se ne aggiungeranno altri su arterie importanti come Via Boccea, via Collatina, via di Tor Bella Monaca, Tangenziale est. Sono state inoltre già convocate le società di sottoservizi che effettuano scavi per le esigenze di erogazione di servizi pubblici (acqua, luce, gas ecc.), per coordinare eventuali interventi di ripristino sulle strade interessate dai loro scavi.

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“La violenza non è amore”: il concorso promosso dal II municipio

Poesia, prosa, disegni ma anche articoli ed elaborati multimediali. L’auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma è stata allestita con i lavori degli studenti delle scuole secondarie di I grado e di due scuole primarie del II Municipio. 400 ragazze e ragazzi delle scuole medie hanno partecipato al Concorso “La violenza non è amore”. Un’iniziativa promossa dalla Presidenza e dall’Assessorato alle Politiche Educative e fortemente voluta dalla Commissione delle Elette municipale. «Questo è il nostro contributo per provare ad affrontare il fenomeno drammatico dei femminicidi», spiegano Francesca del Bello, Presidente del II Municipio ed Emanuele Gisci, Assessore alla scuola. «Partire dall’educazione, dalla possibilità dei ragazzi e delle ragazze di occuparsi di un tema così attuale e così complesso. Un tema che non può essere studiato come altri. Perché si origina e vive nelle relazioni e in una cultura ancora fortemente maschilista». “La violenza non è amore”, giunto alla quinta edizione, è un concorso pensato per le scuole del secondo municipio. Durante l’anno gli insegnanti affrontano con i ragazzi e le ragazze il fenomeno della violenza di genere.  Nascono, così, i lavori che vengono esposti nel giorno dell’8 marzo in una iniziativa pubblica. Lo ha spiegato la presidente della Commissione delle Elette Celeste Manno che aggiunge: «Sono davvero commossa per l’ampia partecipazione che cresce ogni volta di più. Siamo partiti con due scuole e ora siamo a dieci. Un’ interesse che infonde molta speranza: centinaia di ragazzi leggono, discutono ed esplorano concetti fondamentali che riguardano l’autodeterminazione, la libertà delle donne e le pari opportunità».

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8 Marzo, corteo “Non una di meno”

(Fonte: www.omniroma.it)

“Ingigantivo? Esageravo? Le parole delle donne sono vere. Non una di meno. Centro anti violenza donne L.I.S.A”. È lo striscione vicino la testa del corteo che da piazza Vittorio sta sfilando verso piazza Madonna di Loreto, percorrendo via Carlo Alberto, piazza di S. M. Maggiore, via Liberiana, piazza dell’Esquilino, via Cavour, largo Corrado Ricci e via dei Fori Imperiali. Si registra una grande partecipazione alla manifestazione promossa dal movimento “Non Una Di Meno”, in occasione della festa internazionale della donna, che ha deciso di indire una giornata di sciopero generale delle donne, appello raccolto da diversi sindacati di base per ribadire, il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme. Non solo mimose, dunque, al centro dello sciopero c’è il Piano Femminista contro la violenza maschile e di genere, scritto in un anno di assemblee dal movimento “Non Una Di Meno”. Le donne, ma non solo, manifestano contro la precarietà, le discriminazioni, contro i ruoli imposti nella società moderna, contro i ricatti sul posto di lavoro che generano molestie e violenze. Tra bandiere, slogan e striscioni che colorano il corteo, ad animare la manifestazione anche la musica proveniente dalle casse audio installate sul cassone di un furgone che accompagna il cammino dei manifestanti. “Siamo tutte antifasciste”, ” Non una di meno”, sono i cori che si alzano dal serpentone umano e riecheggiano per le strade della capitale. “Sorella non sei sola contro la violenza”, “La donna perfetta non esiste”, “Fasci appesi con il reggiseno” sono alcuni dei cartelli tenuti in mano dai manifestanti. In Piazza anche Asia Argento dopo aver denunciato di essere stata violentata dal produttore americano Harvey Weinstein a Cannes nel 1997.

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Roma, cumuli di rami abbandonati in strada transennati

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Rami tagliati perché pericolanti che rimangono in strada e vengono transennatì in attesa di essere raccolti. Accade in molte strade, da corso Trieste a Casalbertone, dove la distesa di rami al suolo è così compatta che assomiglia ad una diga costruita dai castori. Segnalazioni del genere, dopo l'ondata di neve e gelo che ha investito la capitale, riguardano anche parchi giochi. Solo ieri la polizia locale di Roma avvisava che via Cesare De Lollis, a San Lorenzo, era stata chiusa temporaneamente a causa dell'intervento dei vigili del fuoco per rami pericolanti. Mentre su twitter circolano foto di rami a terra che occupano marciapiedi con relative lamentele degli utenti. La pista ciclabile su via della Moschea completamente invasa dai rami spezzati. 

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Innalzamento del Tevere, salvati due clochard

Intervento dei sommozzatori per salvare due clochard sul fiume Tevere. L'episodio è avvenuto intorno alle 18 all'altezza del Ponte Palatino dove l'acqua  del fiume si era alzata. I vigili del fuoco sono immediatamente intevenuti per recuperare le due persone che si trovavano su un ripiano in legno, all'interno della cloaca maxima. Insieme alla squadra di Sommozzatori VVF Sierra 1, gli agenti sono riusciti a salvare i due uomini, entrambi 30enni. Una volta portati in salvo, sono stati affidati al personale sanitario per i soccorsi.

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Ostia, vigile urbano investito da un pirata della strada

Una Smart che viaggiava a tutta velocità ha investito un vigile urbano. Il fatto è avvenuto questa mattina, intorno alle 11, su via di Acilia, in prossimità dell'incrocio con via Cristoforo Colombo. Il conducente dell'autovettura non si è fermato a prestare soccorso ma è anzi fuggito a tutta velocità. A quel punto, una collega dell'agente ha inseguito l'uomo ed è riuscito a bloccarlo, più avanti, sulla Cristoforo Colombo. L'aggressore dovrà ora rispondere dell'accusa di omissioni di soccorso, lesioni gravi a pubblico ufficiale e mancanza di rispetto della segnaletica. Il vigile, invece, è stato trasportato al Pronto Soccorso dell'Ospedale Grassi avendo riportato vari traumi. Non risulta in pericolo di vita. 

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Latina, donna ha saputo morte figlie

(Fonte: www.ansa.it)

Ha saputo della morte delle figlie Antonietta Gargiulo, la moglie di Luigi Capasso, il carabiniere che l'ha ferita prima di uccidere le due figlie di 8 e 14 anni e di suicidarsi nei giorni scorsi a Cisterna di Latina. A darle la tragica notizia alcuni familiari insieme ad un team di psicologi dell'ospedale San Camillo, dov'è ricoverata. La donna sarà seguita costantemente dagli psicologi: da ieri non è più sedata e si trova ancora nella terapia intensiva. Date le sue condizioni non potrà essere al funerale delle figlie, in programma domani.

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Mondo di mezzo, la Corte d’Appello: no a nuovo dibattimento nel processo di secondo grado

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Valentina Errante) Non ci sarà un nuovo dibattimento nel processo di secondo grado sul "mondo di mezzo". Il collegio della terza sezione, presieduto da Claudio Tortora ha accolto le motivazioni della procura che sosteneva non fosse necessario riascoltare i testimoni neppure per Rocco Rotolo e Stefano Ruggero, i due imputati accusati di associazione mafiosa e assolti in primo grado. I giudici hanno soltanto ammesso nuove prove documentali. Le difese di Salvatore Buzzi e Luca Gramazio, chiedendo la riapertura del dibattimento, avevano fatto riferimento a un pronunciamento della corte di Giustizia Europea secondo la quale per ribaltare una sentenza di assoluzione in secondo grado sarebbe necessario risentire i testi. La procura, che per 19 dei 43 imputati chiede venga riconosciuta la aggravante mafiosa anziché quella semplice individuata dal primo grado, ha sostenuto invece che si tratta solo di una riqualificazione giuridica e una valutazione di prove già acquisite che vanno valutate nel loro insieme e contestualizzate. Dopo una lunga camera di consiglio è stata la linea della procura a prevalere. A questo punto la sentenza dovrebbe arrivare entro luglio.

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Roma, assalto al McDonald’s di piazza di Spagna, colloqui di lavoro per 250 persone

 

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Rory Cappelli) – C'è chi sogna di fare l'attrice, come Simona, 22 anni, un diploma e qualche mese di lavoro in un call center. Chi vorrebbe diventare musicista e studia basso elettrico, come Alessio Lima, che si è trasferito nella Capitale dalla Sicilia, e che cerca "qualche soldo in più, ma certo non aspiro, nella vita, a friggere patatine". C'è chi dice che è un "continuo lavorare due mesi, poi via, altri cinque mesi, poi via, una prova non pagata, due mesi di sofferenza, poi via, e infine la torta in faccia: una settimana in nero" e allora vorrebbe qualcosa di fisso, un punto fermo. C'è chi spiega che "da Firenze in giù è praticamente impossibile trovare lavoro", come Andrea, 26 anni, una laurea in Psicologia Clinica  e "nessuna prospettiva". Tutti accomunati dalla speranza di venire assunti dalla catena di fastfood di origine statunitense, la McDonald's, che, dopo una prima scrematura online che ha eliminato oltre 2000 aspiranti, ha incontrato 250 persone nella sede di piazza di Spagna per assumerne 150.

Mentre i ragazzi sembrano tutti un po' increduli di non dover mettere di mezzo mamma o papà per fare un colloquio di lavoro, e quindi annuiscono entusiasti di poter partecipare dopo aver "visto un post su Facebook" o aver trovato la "notizia online", il management tesse le lodi di un'azienda dove, "se vuoi e se hai le abilità necessarie", spiega Enrica Perego delle Risorse Umane, "puoi scalare tutti i gradini, e dal personale di cassa o di cucina, puoi diventare direttore di uno dei ristoranti o anche passare alla sede centrale". Come Claudio Casciotti, testimonial della giornata, miracolato della patatina fritta, che in poco più di venti anni da addetto alla friggitoria sull'Ardeatina è diventato "licenziatario di tre McDonald's della Capitale".

"Sai cosa serve per fare carriera qui da noi?" dice, infervorato e molto american. "Serve voglia di fare. Passione. Un buon rapporto con il personale. Io dico sempre ai miei: 'Ma voi a 50 anni vi volete ancora ritrovare a girare hamburger? O desiderate qualcosa di più?'. E se uno vuole qualcosa di più qui da noi può trovarlo di sicuro: l'ambizione fa la differenza".

"Non so se è così, magari: vorrei crederci" dice passandosi una mano tra i capelli Simone, 28 anni, aspirante crew, "sono scoraggiato la mia è una generazione impallinata ancora prima che abbia iniziato a correre". Eppure è qui, in fila. Poi presenta il curriculum, si siede al tavolo dei colloqui e sorride: il lavoro inizia già dalla prossima settimana, "sarà un contratto di quinto livello, un part-time da 800 euro lordi al mese" spiega Perego. "Stiamo cercando persone per implementare il numero di addetti nei vari ristoranti della città. Perché i McDonald's sono profondamente cambiati: ora c'è la possibilità di essere serviti dopo aver fatto l'ordine con una specie di maxi iPad, e quindi c'è bisogno di persone che servono ai tavoli, c'è il McCaffè dove si parla con il cliente che il più delle volte diventa un regular. C'è quindi bisogno di addetti", chiosa, "che abbiamo capacità con il pubblico e predisposizione a lavorare in team".

I colloqui sono terminati, fuori non c'è più fila. Gli aspiranti "addetti" – 90% italiani, 10% stranieri, 65% uomini, 35% donne – si sono confusi con i turisti o sono tornati a casa. Una ragazza sta seduta su uno dei piloni della colonna dell'Immacolata. Guarda il McDonald's e sorride. "Sì, ho fatto il colloquio. È andato bene, sono sicura" dice alzandosi e dirigendosi a passo marziale verso via di Propaganda. Forse ha ragione. E chissà magari entrerà anche a far parte di quel 60% di donne che in Italia dirigono i fast food più famosi del mondo
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Tiburtina, ladro di orologio in manette

Lo ha atteso nel parcheggio della sala Bingo e di un noto bar su via Tiburtina e qui, dopo averlo minacciato con un frammento di bottiglia di vetro, l’ha aggredito strappandogli l’orologio dal polso. In manette, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, è finito un 31enne nigeriano, senza fissa dimora, nullafacente e già con precedenti specifici. Ieri sera, i Carabinieri, immediatamente intervenuti a seguito di una segnalazione giunta al 112, hanno sorpreso il malvivente che stava ancora minacciando la vittima, 30enne romano, al quale, qualche istante prima, durante una colluttazione aveva portato via l’orologio. L’uomo, alla vista dei militari, li ha aggrediti con calci e pugni, sperando di riuscire a fuggire, ma è stato bloccato e ammanettato.  La refurtiva è stata riconsegnata al 30enne che è stato medicato all’ospedale Casilino per le contusioni riportate. L’arrestato è stato portato in caserma e trattenuto, in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo. E’ accusato di tentata rapina e violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.