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Roma, persona sui binari, ferma metro B: bus sostitutivi da Ponte Mammolo

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Si è lanciato sui binari l'uomo finito sotto un convoglio della linea B della metropolitana capitolina alla stazione Ponte Mammolo. A quanto riferito l'uomo è deceduto. Sul posto i carabinieri del nucleo operativo della campagnia Montesacro e i vigili del fuoco al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti, estratte il corpo rimasto incastrato tra il secondo e il terzo vagone.

Ancora da identificare l'uomo che ha compiuto il gesto. A quanto si è appreso, mentre un treno diretto da Rebibbia a Laurentina era arrivato a metà della banchina il macchinista ha visto un uomo che si lanciava sui binari togliendosi solo una giacca. Quindi l'uomo i sarebbe posizione sui binari con con il volto rivolto verso il treno in arrivo come se fosse un portiere di calcio in parata. Quindi la frenata del macchinista che nulla ha potuto.

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Cronaca

Civitavecchia, crolla solaio: morta anziana rimasta sotto le macerie

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

I Carabinieri sono intervenuti a Civitavecchia, in via Olimpia n.3 dove si è verificato il crollo del solaio della camera da letto di un'abitazione ad un solo piano. Sotto le macerie è rimasta una donna di 90 anni di Civitavecchia, morta poco dopo il crollo. Sul posto i vigili del fuoco.

Sta arrivando anche il magistrato di turno. Poi sarà il turno di un mezzo speciale dei vigili del fuoco che sarà usato per il recupero della salma.

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Ztl, presto varchi chiusi fino alle 20

Il presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale ha reso noto, in un post su Facebook, la decisione presa questa mattina. Ecco le sue parole: «Stamattina in commissione abbiamo dato il via libera alla delibera di indirizzo, che approderà presto in Aula
Giulio Cesare, che prevede la progressiva estensione dell'orario della Ztl Centro Storico, dapprima alle 19 ed entro un anno alle ore 20». Ha poi aggiunto Stefano:«Allo stesso tempo verrà studiata la possibilità di avvicinare gli orari delle Ztl Trastevere e Centro Storico, che ad oggi, essendo diversi, rischiano spesso di far diventare le due zone una il
parcheggio di scambio dell'altra. Vogliamo infine rivedere le categorie e le tariffe secondo principi di equità e progressività. Voglio sottolineare che il commercio al dettaglio avrà molti vantaggi come è avvenuto in una qualsiasi città italiana o europea dove sono stati adottati provvedimenti simili. Ad oggi infatti dopo le 18, attuale orario di apertura dei varchi, si genera quasi esclusivamente traffico di attraversamento, che non fa altro che rendere ancor meno vivibile il centro storico e quindi le possibilità per le persone di vivere gli spazi pubblici e commerciali. Allo stesso tempo invece, riducendo il carico di automobili, il trasporto pubblico da subito diventa più performante, consentendo quindi agli stessi cittadini che vogliono raggiungere il centro storico con i mezzi pubblici di farlo sicuramente con maggiore facilità. Per quanto riguarda invece artigiani, restauratori, tappezzieri e altre categorie simili che richiedono trasporti pesanti, con l'aiuto di Roma Servizi per la Mobilità stiamo studiando dei permessi giornalieri e/o a tempo, per consentire ai loro clienti di raggiungere senza difficoltà le loro botteghe». 

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Roma, va dalla moglie che ha partorito: si butta dal terrazzo dell’ospedale e muore: aveva perso il lavoro

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

 Un uomo di 44 anni è morto dopo essere precipitato dal terzo piano dell'ospedale Fatebenefratelli, all'isola Tiberina, a Roma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Trastevere, i vigili del fuoco, anche con il nucleo fluviale e Saf. La vittima è finita sul greto del Tevere, inutili i tentativi di rianimarla.

L'uomo era diventato padre da qualche giorno. Secondo quanto riferito dai testimoni, l'uomo in ospedale per vedere la moglie e il figlio neonato, era uscito su un terrazzo per fare una telefonata.

Al termine della chiamata il 44enne si è lanciato nel vuoto sbattendo prima contro una balaustra di recinzione e finendo poi sulla banchina dell'isola fino ad arrivare all'acqua.

Inutili i tentativi di rianimarlo. Secondo quanto si è appreso il 44enne di recente aveva perso il lavoro e soffriva di crisi depressiva.

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Roma, Saxa Rubra, scuola materna a rischio legionella

(Fonte: www.larepubblica.it)
(di Barbara Polidori) Cancelli sbarrati per gli iscritti alla scuola materna Saxa Rubra, da pochi giorni sottoposta a delle verifiche in seguito alla segnalazione del batterio della legionella nelle tubature sottostanti all'istituto. La scuola ha dovuto chiudere tempestivamente il 6 marzo dopo aver scoperto, per puro caso, che i test erano già stati richiesti privatamente dal comprensorio su cui sorge la materna, all'insaputa delle autorità del XV Municipio e della stessa funzionaria scolastica. "Stiamo cercando di porre rimedio quanto prima alla situazione – racconta l'Assessore alla scuola del XV Municipio, Pasquale Russo – stiamo smistando le classi in strutture temporanee in attesa di conoscere gli esiti dei test da Acea e dalla Asl Rm1. Siamo contrariati dalla mancanza di collaborazione del comprensorio verso il Municipio, molto probabilmente avanzeremo una diffida". La scuola materna Saxa Rubra è infatti sì una struttura pubblica, ma sorge in un consorzio privato in via d'insediamento sulla Flaminia, una zona residenziale tranquilla e costeggiata dalle verdi vallate del Parco di Veio. La scuola di via di Quarto Peperino è in un complesso residenziale di recente costruzione e ancora scarsamente popolato, come si evince dai numerosi uffici immobiliari e annunci di vendita. Nel frattempo, però, chi abita la zona ha qualcosa da lamentare: "I condomini ci hanno segnalato la settimana scorsa la presenza di acqua oleosa e maleodorante dai rubinetti – sostiene l'amministratore  – essendoci insospettiti abbiamo provveduto a richiedere delle analisi alla ditta d'impiantistica che ci ha dato esito positivo della presenza del batterio il 2 marzo, ci siamo quindi mossi con la disinfezione e shock termico dai giorni successivi". I procedimenti però, non hanno minimamente interessato il soggetto pubblico che sorge sul terreno del consorzio, con cui condivide le tubature e il rischio di contaminazione. "Come abbiamo ricevuto gli esiti delle analisi abbiamo provveduto a girarle via pec ai condomini, alla Asl Rm1 e all'Acea. Di più non potevamo fare, abbiamo interagito con tutti i soggetti coinvolti", a eccezione s'intende della scuola materna. All'oscuro di quanto stava succedendo, la scuola e le famiglie hanno appreso indirettamente della presenza del batterio nelle tubature scolastiche solo in data 6 marzo, quando la comunicazione via pec del consorzio è stata mandata alla funzionaria della scuola. "Una mamma ha avuto la premura di girarci la comunicazione via chat, la scuola è ora chiusa fino a data da destinarsi, ma il comprensorio era a conoscenza del rischio a cui sono stati esposti i bambini da molto prima", racconta un genitore. Un ulteriore problema riguarderebbe, poi, la logistica che costringe oltre 50 famiglie a cambiare scuola, anche se per breve tempo. "Non sappiamo ancora dove verranno spostati i bambini, alcune scuole municipali risiedono anche a 20 km da via di Quarto Peperino, senza contare il traffico", afferma una mamma.  "Cercheremo di far sì che i bambini possano frequentare regolarmente da lunedì, ma sulla riapertura della loro scuola è ancora un'incognita", commenta l'Assessore Russo. La scuola rimarrà infatti inagibile fino a che non si apprenderanno gli esiti della Asl Rm1 che, informa, di "non essere stata investita direttamente poiché non rileva casi di legionellosi", dinstinguendo i casi d'infezione avvenuta dalla presenza di batteri nelle tubature. Tuttavia, il rischio che il batterio possa essere respirato o lo sia già stato è ancora da appurare, fino ad allora le pinete di via di Quarto Peperino saranno sicuramente meno ridenti.

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Foto pedopornografiche, in manette un 80enne

Erano più di 3000 i film e migliaia le foto a sfondo pedopornografico che un 80enne naascondeva nella sua abitazione. Gli agenti del Commissariato San Basilio hanno trovato questo scenario nel corso della perquisizione della casa. In seguito ad un'indagine e ad una serie di appostamenti, i militari erano arrivati a quest'uomo, incensurato e di 80 anni, collezionista di immagini. Quest'ultime riguardavano bambini e bambine di età fra i 4 e i 14 anni. Il materiale è stato sequestrato e sarà oggetto di indagini, grazie anche alla collaborazione della Polizia Postale. L'uomo è stato fermato e portato al carcere di Regina Coeli. Dovrà rispondere all'accusa di detenzione aggravata di materiale pedopornografico. 

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Monterotondo, in manette due presunti pusher

Nell’ambito di mirati servizi di contrasto al fenomeno dello spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno arrestato, in due distinte operazioni, due giovani italiani per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e sequestrato numerose dosi di cocaina, hashish e marijuana. In Mentana, i militari della locale Stazione hanno arrestato un 20enne del posto, che, a seguito di perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di 20 grammi di hashish, già suddivisi in dosi e materiale per il confezionamento. In Monterotondo Scalo, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in attività di controllo del territorio nella zona industriale, hanno controllato in via Leonardo da Vinci, a bordo di un’utilitaria, un 31enne, già gravato da numerosi precedenti di polizia, e un 41enne, entrambi del posto, trovandoli in possesso di 8 gr di cocaina e 50 di marijuana. La successiva perquisizione domiciliare, eseguita presso l’abitazione del primo, consentiva di sequestrare materiale per lo spaccio e la somma di 500 euro, quale provento dell’attività illecita. Il 31enne veniva arrestato e tradotto presso il proprio domicilio in regime degli arresti domiciliari, mentre il 41enne veniva denunciato in stato di libertà, entrambi a disposizione dell’A.G. di Tivoli.

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Emergenza buche Roma, i tecnici del Comune: “Provvedimenti immediati o chiusura per Portuense, Magliana e Battistini”

(Fonte: www.larepubblica.it)

(di Flaminia Savelli) Non ci sono solo le denunce dei cittadini e quella del Codacons per le buche e le voragini che negli ultimi giorni hanno reso impraticabili le strade della capitale. Adesso anche una lettera dei tecnici del Simu, il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, chiede un provvedimento immediato per sei strade – quelle principali – dell’XI, XII e XIII municipio. Altrimenti si procederà con la chiusura di via di Ponte Galeria, via di Malagrotta, via di Boccea, via Mattina Battistini, via Portuense e via della Magliana. Con una lettera inviata ai caschi bianchi e all’assessore Margherita Gatta il dipartimento richiede di procedere con gli accertamenti “viste le condizioni di alcuni tratti stradali ormai non più sanabili con interventi di manutenzione ordinaria”. Spetterà ora ai comandi della Municipale decidere se chiudere le strade. Mentre per via di Acilia la chiusura è scattata ieri sera: la strada per circa 1 chilometro è off limits in direzione via Ostiense.  Non resta che aspettare l’avvio del piano di interventi deciso dalla sindaca Raggi: 17milioni di euro per tappare le 50mila buche. Secondo il piano inoltre verranno rifatti lunghi tratti della via Tuscolana, via Appia Nuova, corso Francia e via Flaminia Nuova. Ancora: due milioni di euro verranno destinatati per la via Ostiense e la via Nomentana. Una corsa contro il tempo comunque perché nelle ultime due settimane sono stati più di 2mila gli incidenti causati dai dissesti del manto stradale.

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Virginia Raggi incontra Bernice King

La Sindaca della Città metropolitana di Roma Virginia Raggi ha ricevuto la visita della figlia di Martin Luter King, Bernice King. Proprio quest’anno ricorrono i 50 anni dall’assassinio del leader afroamericano e attivista per i diritti civili, premio Nobel per la pace, ucciso il 4 aprile 1968 a Memphis (USA). L’incontro, molto cordiale, si è svolto a Palazzo Valentini, negli uffici della Sindaca metropolitana. Dopo una visita nelle sale di rappresentanza dell’Ente, Bernice King ha proseguito i suoi incontri nella Capitale.

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Buche, il piano Marshall non convince: “150mila euro per ogni bilancio municipale. E’ ridicolo”

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Ginevra Nozzoli) Basteranno 17 milioni di euro per mettere in sicurezza le vie di Roma? "Tapperemo 50mila buche in un mese, al ritmo di 1500 al giorno" ha annunciato ieri la sindaca Raggi, alle prese con strade groviera distrutte da giorni di maltempo ininterrotto. Strade chiuse o con limiti di velocità a 20 chilometri orari, incidenti, meccanici che su gomme e cerchioni hanno fatto una fortuna, vigili messi a piantonare tratti di asfalto impercorribili. Un caos sul quale indaga la Procura. Con il Campidoglio sceso subito in campo promettendo fondi aggiuntivi e un cronoprogramma di interventi serrati. Gli amministratori l'hanno ribattezzato il "piano Marshall", con ambiziosi riferimenti storici agli interventi americani in Europa per la ricostruzione post seconda guerra mondiale. "Andremo in soccorso ai municipi sul piano economico e organizzativo" annunciavano nelle scorse ore da palazzo Senatorio. E ieri, dopo un incontro tra Comune e municipi, ecco arrivare la comunicazione del Campidoglio: "Al via da subito l’esecuzione di lavori per circa 17 milioni di euro". Un tesoretto che però, a onor del vero, era in parte già previsto. Ecco la suddivisione: nove milioni dell'operazione #StradeNuove (per le arterie di grande viabilità, di competenza capitolina) annunciata lo scorso maggio dalla sindaca, che interesseranno -quando i cantieri saranno assegnati- interventi di rifacimento in via Tuscolana, via Appia Nuova, via Casal del Marmo, corso Francia e via Flaminia Nuova, via del Castro Pretorio, via Galbani, via Colli Portuensi, viale Ionio e via Ugo Ojetti, via Cassia Nuova e via di Valle Aurelia. A questi si aggiungono due milioni di euro per la manutenzione straordinaria di via Ostiense e via Nomentana, e un altro milione di euro per altri cantiere già attivi. Anche qui, parliamo di grande viabilità (800 chilometri). Ma invece l'aiuto promesso ai parlamentini che gestiscono 8mila chilometri di viabilità secondaria? Ai suddetti dodici milioni per le grandi strade del Simu, se ne aggiungono quattro e mezzo, somma (questa sì ex novo) recuperata dal Fondo di garanzia di Roma Capitale. Di questi, tre milioni verranno gestiti ancora dal dipartimento Simu, in parte per inviare squadre aggiuntive di "tappa buche" su ulteriori strade della grande viabilità, in parte alle criticità segnalate dai municipi. L'assegnazione avverrà tramite gara pubblica con sei lotti da 500mila euro. Il problema però, hanno lamentato i minisindaci convocati ieri dall'assessore Margherita Gatta, sono i tempi: "Con la negoziazione MePa serve almeno un mese, per avere la certificazione antimafia – spiega la presidente del I municipio Sabrina Alfonsi – ci hanno detto che fanno tutto in 15 giorni (tempistica confermata da Roma Capitale che precisa "15 giorni lavorativi", ndr) ma non è possibile. Nel frattempo, avendo dato in carico al Campidoglio una serie di strade di nostra competenza dovremmo rimanere fermi, senza possibilità di intervenire noi, con i nostri fondi a disposizione e le squadre già pronte". A disposizione diretta dei municipi (con possibilità di intervento immediato tramite lotti inferiori a 40mila euro che consentono l'utilizzo di affidamenti diretti alle ditte a rotazione del sistema Siproneg), rimane circa un milione e mezzo di euro da dividere per quindici circoscrizioni: 150mila euro a territorio. Una cifra che ha sollevato più di una polemica. "Parliamo di spiccioli, numeri ridicoli" tuona la minisindaca del II municipio Francesca Del Bello, alle prese con i crateri di viale delle Province, largo Passamonti, via Mazzoni. "Stiamo parlando di 100mila euro a municipio, non risolvono niente. Anche perché il problema non sono i rattoppi temporanei sulle buche, dove comunque devi ripassare con una nuova riquadratura del punto ammalorato. Le strade vanno rifatte, altrimenti alla prossima pioggia siamo punto e a capo". E solo nel II parlamentino, tra Parioli e San Lorenzo, servirebbero 40milioni di euro. A Ostia, il neomunicipio pentastellato, "per rifare le strade ci vorrebbero almeno 20 milioni di euro" ha detto la minisindaca M5s Giuliana De Pillo. Cifre astronomiche, magari da spalmare su più anni. "Anche nel nostro municipio servirebbero circa 40 milioni – commenta Alfonsi – ci siamo limitati a chiederne 12 per la manutenzione straordinaria del 2018, ce ne hanno dati due, di cui uno è bloccato". Già, anche nel I municipio si grida allo scandalo per quei 150mila euro annunciati ieri "che non servono a niente". "Vuoi fare un piano Marshall? – aggiunge ancora Alfonsi – metti 5 milioni sulla manutenzione straordinaria di ogni municipio, così rifai le strade davvero. Stiamo parlando di spiccioli per chiudere le buche, cosa che tra l'altro stiamo facendo già con i pochi fondi a disposizione delle nostre casse. Serve la manutenzione straordinaria. Lo diceva anche la Gatta appena insediata: le strade vanno rifatte totalmente, senza toppe. Deve esserselo scordato".