Categorie
Cronaca

Cipolle da sballo: carico stupefacente bloccato a Roma est

(Fonte: www.romatoday.it)

Un tir stupefacente che trasportava oltre sei quintali di hashish nascosti fra le cipolle. Ad interrompere il traffico di sostanze stupefacenti sono stati i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Le Fiamme Gialle hanno arrestato, in flagranza di reato, tre persone di nazionalità italiana e romena, tutte coinvolte, a vario titolo, nel trasporto e stoccaggio di oltre 640 chilogrammi di hashish. Il sequestro sulla via Polense. 

Hashish destinato al mercato romano 

Più nel dettaglio, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio e in attuazione del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Colleferro – nella circostanza impegnati nel comune di Roma, anche al fine di garantire un interscambio professionale suggerito dall’operare in aree a più alta densità abitativa – hanno intercettato l’ingente partita di stupefacenti proveniente dall’estero e, verosimilmente, destinata al florido mercato illecito capitolino.

 

Tir stupefacente sulla via Polense 

L’attività eseguita dai militari del Corpo prendeva spunto dall’osservazione di un autoarticolato con targa rumena che, seguendo un’andatura sospetta, percorreva la via Polense, nel quadrante est della Capitale. Il TIR giungeva, quindi, nei pressi di una società di logistica e trasporti, dove faceva subito ingresso. Anomala, nell’occasione, appariva la circostanza che, non appena ricoverato il
mezzo all’interno del piazzale della ditta, ulteriori soggetti provvedevano, con fare guardingo, a richiudere le cancellate di ingresso al deposito, trovate, invece, aperte all’arrivo del mezzo pesante.

Carico di ortofrutta dalla Spagna 

I finanzieri decidevano, a quel punto, di approfondire il controllo, facendovi accesso e richiedendo l’esibizione della documentazione scortante la merce. L’esame del titolo di viaggio lasciava emergere immediatamente delle irregolarità, atteso che l’autoarticolato – trasportante un carico di prodotti ortofrutticoli – risultava proveniente dalla Spagna e diretto in Romania, nulla risultando in merito alla sosta nella Capitale

640 chili di hashish fra le cipolle 

Il controllo più approfondito del contenuto consentiva di comprendere le ragioni di tali anomalie: perfettamente occultata tra quintali di cipolle, un’ingente partita di stupefacente di oltre 640 chilogrammi di hashish. La droga e l’autoarticolato sono stati quindi sequestrati, mentre le tre persone (individuate nel titolare del deposito, l’autista del TIR e il complice di quest’ultimo) sono state tratte in arresto e condotte presso il carcere di Regina Coeli a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Categorie
Cronaca

Il caos affrancazioni travolge Roma: chiesti milioni di euro di risarcimento a chi ha venduto

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Ylenia Sina) “Oltre 5 milioni di euro suddivisi in circa 40 famiglie. La media è di 125 mila euro a testa”. Paolo Visintin ha tra le mani un elenco con tutti i nominativi dei componenti del comitato che si è costituito il 1 marzo scorso. Prende il nome dalla sentenza della Cassazione che ha cambiato per sempre le loro vite: comitato 'Venditori 18135'. Il 22 febbraio scorso Romatoday ha raccontato la sua storia e da allora “sono stato letteralmente investito da una valanga di mail e telefonate”. Visintin è stato condannato a risarcire l'acquirente della sua vecchia abitazione con quasi 300 mila euro. E come lui decine di famiglie negli ultimi mesi del 2017 si sono viste recapitare a casa lettere firmate da avvocati con richieste simili. Ad accomunarli il fatto di aver rivenduto a prezzi di libero mercato appartamenti realizzati ed acquistati in regime di edilizia agevolata. Le compravendite sono avvenute davanti a notai. Gli uffici preposti del Comune hanno dato il proprio via libera. “Chi di noi voleva vendere è stato indirizzato al libero mercato. Ora in questo comitato siamo 40 ma siamo sicuri che il numero crescerà presto”.
I 5 milioni di euro su 40 abitazioni rappresentano solo una piccola fetta di un settore edilizio che nella sola capitale, questa la stima, conta circa 200 mila abitazioni. Un numero parziale ma indicativo per delineare il fenomeno complessivo. Tor Pagnotta, Spinaceto, Osteria del Curato, Romanina, Casal de' Pazzi, Muratella, Casal Monastero, Laurentino, Lunghezza, Portuense, Grottaperfetta, solo per citarne alcuni. Stiamo parlando di oltre un centinaio di quartieri di periferia cresciuti a ridosso del Grande raccordo anulare negli ultimi quarant'anni, realizzati su terreni pubblici, con agevolazioni per i costruttori, destinati ai “ceti meno abbienti”. I cosiddetti piani di zona, termine ormai famoso a Roma per una serie di inchieste per truffa sui prezzi di affitto e di vendita che hanno riguardato alcuni, si stima decine, di questi quartieri. 
Il via libera del Comune
Queste case realizzate con agevolazioni pubbliche proprio per essere destinate ai ceti meno abbienti hanno rappresentato per anni una significativa iniezione nel mercato immobiliare romano. Vendute e rivendute. Il dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica era del parere favorevole. Il limite per la “liberalizzazione del prezzo massimo di cessione” era fissato in cinque anni. In una lettera indirizzata al Consiglio notarile di Roma, datata 4 marzo 2013, si legge: “Le convenzioni stipulate da Roma Capitale […] non introducono divieti convenzionali di inalienabilità delle singole unità abitative”. Per “snellire” l'attività amministrativa, “tenuto conto che si è consolidata la prassi per la quale ogni compravendita debba essere preceduta dal nulla osta di questo ufficio, sebbene non dovuto”, il dipartimento invitava a divulgare il contenuto della lettera.
Parla l'avvocato: "Anche i venditori dovrebbero poter affrancare"
Caos dopo la sentenza
Nel settembre del 2015 una sentenza della Cassazione afferma che l'interpretazione della legge applicata per anni per la vendita era errata: il prezzo di queste abitazioni doveva restare calmierato anche nelle seconde e successive compravendite. Il valore di migliaia di case di proprietà crolla di colpo e in poche settimane è il caos. Romatoday lo ha raccontato nel gennaio del 2016: rogiti congelati, compravendite bloccate. I secondi e terzi acquirenti che avevano acquistato queste abitazioni a prezzi di mercato si ritrovano con case che valgono meno della metà. Scoppiano proteste. A qualcuno saltano le trattative, qualcun altro ci rimette migliaia di euro. Con la lentezza che spesso accompagna gli iter burocratici, il Campidoglio apre una finestra per tamponare questa situazione: l'affrancazione. Siccome le case sono state costruite su terreni comunali, tecnicamente 'in diritto di superficie', versando una quota all'amministrazione capitolina si libera l'immobile dal vincolo del prezzo calmierato. 
Ricorso ai venditori
Intanto però un altro fronte si stava aprendo per i venditori. La Sentenza della Cassazione ha, di fatto, invalidato una parte di migliaia di compravendite, quella relativa al prezzo. Sul fronte giudiziario scatta una vera e propria battaglia che sta iniziando ora a far sentire i propri effetti. Nella cassetta delle lettere dei proprietari di queste abitazioni compaiono proposte di supporti legali e finanziari per intraprendere azioni legali. Tra gli ultimi mesi del 2017 e i primi del 2018, anni dopo la compravendita, in quelle dei venditori arrivano le richieste di risarcimento da avvocati nominati dagli acquirenti.
La storia di Lucia 
A Lucia, nome di fantasia, la lettera arriva nell'ottobre del 2017. “Ero all'oscuro di tutto, mi sono sentita morire” racconta. “Mi veniva richiesta la differenza tra il prezzo a cui avevo acquistato nel lontano 1998, c'erano ancora le lire, e quello della successiva vendita avvenuta nel 2013. La cifra richiesta ammontava a circa 230 mila euro”. Quando nel 2000 Lucia andò ad abitare nella sua casa a Fonte Laurentina, quartiere subito fuori l'anello del Grande raccordo anulare, a ridosso della Laurentina, il suo palazzo era uno dei primi realizzati. “Era disperso nel nulla. Non c'erano nemmeno i lampioni per le strade, figuriamoci i negozi e i servizi. Addirittura avevamo problemi con le pecore e i cani pastore”. Nel 2013 è tutto diverso, anche se il quartiere continua ad essere molto lontano dall'ufficio del centro dove Lucia lavora. Dopo una tragedia familiare ed una difficile malattia decide di vendere e di avvicinarsi al posto di lavoro. “Ho chiesto chiarimenti al Comune e mi ha dato il via libera”. La compravendita avviene davanti a un notaio. “Alla fine siamo arrivati a mediazione: 80 mila euro. È stato un incubo, sembrava potessero chiedermi qualsiasi cifra. Perché non hanno accettato il prezzo dell'affrancazione? Me ne sarei fatta carico ma la proposta è stata respinta”.
La storia di Veronica
Una storia simile, nelle sue inevitabili peculiarità, è stata vissuta da molte altre persone con cui Romatoday ha potuto parlare. Veronica (sempre nome di fantasia) ha acquistato “per 250 milioni di lire nel 1996. Dopo 11 anni, nel 2007, io e mio marito decidiamo di vendere. Ci siamo affidati ad un'agenzia. Il Comune ha dato il suo via libera. La compravendita è stata seguita da un notaio”. Prezzo di vendita: 345 mila euro. La differenza è di 220 mila euro. “La lettera con la richiesta arriva il 10 marzo del 2017. L’inizio delle nostre notti in bianco. Non abbiamo tutti quei soldi perché dalla vendita abbiamo comprato un’altra casa. Mio marito è impiegato e abbiamo due figli”. Si tenta la strada della mediazione. “Ci siamo sentiti completamente indifesi. Alla fine ci siamo accordati per 60 mila euro”. 
La storia Anna
Con il nulla osta del Comune tra le mani Anna ribadisce: “Abbiamo seguito le indicazioni di notai e agenzie immobiliari”. A lei hanno chiesto oltre 350 mila euro. La casa acquistata nel lontano 1997 dal padre, che lei ha in parte ereditato insieme alla madre ottantenne, si trova a Talenti. È un attico di 130 metri quadrati, con 100 metri quadrati di terrazzo e il garage privato. Era costato 350 milioni di lire. “Attorno non c’era niente. Nemmeno il panettiere. Non come oggi”. L’appartamento è stato rivenduto nel maggio del 2015 a circa 500 mila euro. “Si era già iniziato a parlare di affrancazione ma non del vincolo del prezzo. Ci siamo rivolti ad un’agenzia e ad un notaio. Era tutto scritto nell’atto di vendita. Ora ci chiedono oltre 358 mila euro più danni quando gli attuali proprietari possono decidere di affrancare subito dopo. Con 20-30 mila euro la loro casa potrà essere rivenduta a prezzi di libero mercato”. 
Nasce il comitato
Tre voci del comitato 'Venditori 18135' che sulla carta conta 18 nominativi ma che ha già attirato l'attenzione di molte più persone. “Vogliamo tutelare i diritti dei venditori e rivendicare che queste compravendite sono avvenute in totale buona fede” spiega Visintin che del comitato è diventato il presidente. “Questa è una licenza legalizzata alla speculazione. Ora siamo una quarantina di persone. Ma sono sicuro che è solo l’inizio”.
 

 

Categorie
Cronaca

Roma, scontro tra auto, travolto uomo su marciapiede: è grave

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Un uomo è stato investito da un’auto che, scontrandosi con un’altra macchina, è finita sul marciapiede. È accaduto ieri sera in via Don Giustino Maria Russolillo, in zona Serpentara, alla periferia di Roma. A quanto ricostruito finora dalla polizia locale, c’è stato un incidente tra due macchine. Nell’impatto una delle auto coinvolte ha preso dei cassonetti, un veicolo in sosta e ha finito la sua corsa sul marciapiede investendo un 60enne che si trovava lì in quel momento. L’uomo è stato trasportato dal 118 in ospedale in codice rosso. Sul posto per i rilievi la polizia locale.

Categorie
Cronaca

Campidoglio, domani sciopero dei dipendenti dell’anagrafe

Potranno esserci disagi domani in Campidoglio per lo sciopero dei dipendenti dell'anagrafe comunale. I lavoratori incroceranno le braccia per sei ore, dalle 8 alle 14: possibile la chiusura di alcuni uffici e la cancellazione di appuntamenti prenotati attraverso il sistema TuPassi. L'agitazione è stata indetta dal sindacato ASBEL, il sindacato di base degli enti locali. La settimana prossima, venerdì 22 marzo, sarà invece la volta del trasporto pubblico.

Categorie
Cronaca

Tenta di rubare un cappello ma finisce in manette

Davanti a quel cappellino griffato non ha saputo contenere i suoi istinti e ha deciso che doveva essere suo a tutti i costi, e il prezzo è stato l’arresto in flagranza per rapina. Il fashion victim è un cittadino colombiano di 17 anni, da tempo nella Capitale e con precedenti, che è stato ammanettato dai Carabinieri della Stazione Roma viale Eritrea dopo aver minacciato verbalmente e, successivamente, aggredito un ragazzino romano di 15 anni che indossava quello splendido cappello di una nota griffe dell’alta moda internazionale. La fuga col tanto agognato berretto, però, è stata bruscamente interrotta dai Carabinieri che, allertati dalla vittima, lo hanno intercettato poco dopo mentre ancora stringeva a sé la refurtiva. La “passerella” del ladruncolo si è conclusa in un Centro di Prima Accoglienza, dove attenderà di essere sottoposto all’udienza di convalida. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei Carabinieri finalizzati ad accertare se il 17enne possa essere l’autore di altri episodi di bullismo nei confronti di coetanei o ragazzi più piccoli verificatisi in zona nelle ultime settimane.

Categorie
Cronaca

Garbatella, fermato presunto pusher

Camminava nervosamente alla fermata del bus in zona Garbatella tentando di avvicinare coetanei che scendevano dai mezzi pubblici, ma quel suo atteggiamento ha attirato l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma Garbatella che lo hanno immediatamente fermato per un controllo. E’ finito così nei guai un ragazzo romano di 22 anni, arrestato dai militari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 22enne, infatti, è stato “pizzicato” in possesso di alcune dosi di marijuana pronte per essere vendute. Così, come da prassi, i Carabinieri hanno deciso di far scattare una perquisizione anche nella sua abitazione. Nella camera da letto del giovane, nascosti in un armadio, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto un vero e proprio “bazar” dello stupefacente: circa 700 gr. di cocaina, 17 gr. di hashish, 27 gr. di marijuana, bilancini elettronici di precisione con tutto il materiale utile per il confezionamento per la dosi e una rilevante somma di denaro contante ritenuto provento della sua attività di spaccio. Il giovane pusher è stato trattenuto in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.
 

Categorie
Cronaca

Verde a Roma, abbattuti 450 alberi malati ma i nuovi saranno alti solo tre metri

(Fonte: www.larepubblica.it)

(di Cecilia Gentile) Bollettino alberi: su 82mila ad alto fusto ne sono stati monitorati finora 36mila, mentre a cadere sotto i colpi delle motoseghe sono stati 450 esemplari in tutta Roma. Erano malati, danneggiati o arrivati a fine vita.
I dati hanno l'imprimatur del Campidoglio e vengono direttamente dal Servizio Giardini. L'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari ci tiene però a diffondere una buona notizia. Prima su Facebook, naturalmente, poi con un comunicato stampa: "Gli alberi eliminati verranno tutti sostituiti con un numero di piante compreso tra i 500 e i 700 esemplari". La cifra a forbice si spiega perché il bando che ha assegnato la fornitura in opera di alberi stradali ha un valore di 250mila euro, che copriranno l'acquisto delle varie essenze. I tecnici del Servizio Giardini però devono ancora decidere quali saranno le nuove essenze, che naturalmente hanno costi diversificati. Dunque finora è stato possibile stabilire soltanto un numero minimo ed un numero massimo. Certo è che la vasta operazione di sostituzioni che prenderà il via per la prima volta nella capitale dopo decenni caratterizzati unicamente da tagli o crolli, è destinata a cambiare il volto di Roma. Prima di tutto perché al posto degli alberi ad alto fusto ci saranno esemplari alti tre metri, messi a dimora con un'impalcatura protettiva alta almeno due metri e mezzo, sicuramente meno imponenti e visibili dei giganti di 20 o 30 metri abbattuti a partire da luglio scorso. Poi perché c'è un grande tema all'ordine del giorno: se sia opportuno ripristinare dappertutto i pini domestici, che sono molto problematici in ambiente urbano.Italia Nostra Roma affila subito le armi. " Questa non è più una questione botanica, ma paesaggistica – spiega la vicepresidente Vanna Mannucci – Il pinus pinea, anche chiamato pino domestico, segna ormai lo skyline dello scenario romano. Non si può brutalmente eliminarlo perché non se ne ha una cura adeguata. La cura consiste prima di tutto in una giusta modalità di piantumazione, senza che le radici della pianta vengano soffocate dall'asfalto della strada o dei marciapiedi, poi nelle potature corrette e regolari, negli interventi per raddrizzare il tronco se questo cresce troppo inclinato, infine nei controlli serrati di ogni tipo di scavo". In via Gregorio VII, dove la corsia preferenziale centrale è stata rifatta da poco, il manto stradale è liscio come una palla da biliardo. Nonostante la doppia alberatura di pini domestici, non ci sono più i rigonfiamenti causati dalle radici che affiorano. Ai primi esemplari, dando le spalle a piazza Pio XI, è stato lasciato un abbondante rettangolo di terra, senza la copertura dell'asfalto. Così non è, purtroppo, per gli altri pini, ancora stretti e soffocati dal bitume. Ma la strada mostra che con una corretta gestione la convivenza può essere possibile. I grandi imputati, gli scavi stradali fatti male, potrebbero aver colpito ancora, come racconta l'assessora Montanari. "A seguito delle gravi condizioni degli alberi e per ridurre il rischio, sono state anticipate nella giornata di ieri le operazioni di abbattimento di alcuni esemplari di pino previste tra San Giovanni, piazza Re di Roma e via Appia Nuova. Tre pini sono caduti sotto il peso della neve del 26 febbraio. Nei giorni successivi, ne sono caduti altri due, uno su un'area parcheggio danneggiando diverse automobili. Tra sabato e domenica, altri due pini si sono piegati. Alcuni alberi caduti hanno mostrato chiaramente un taglio netto dell'apparato radicale principale. Probabilmente, le radici sono state recise nel corso dei lavori di realizzazione dei parcheggi nella parte centrale di via Appia Nuova". Si vedono ancora questi giganti dai piedi d'argilla adagiati sul terreno insieme alle grandi chiome. Come si vedono ancora gli apparati radicali e le ceppaie dei pini crollati o tagliati a corso Trieste. Viale Jonio, a Montesacro, invece, è ormai ridotto a un deserto: i pini domestici della corsia centrale non esistono più. Prima di Montesacro, sulla Nomentana, sono stati abbattuti dieci tigli. Desolazione anche in Prati. In via Orsini tagliati tutti i ligustri tranne uno, le ceppaie però rimangono. Strage di pioppi cipressini in via Carso e in piazza Bainsizza. L'assessora Montanari ci tiene a precisare che " per ogni albero da eliminare e sostituire viene prodotta una certificazione tecnica firmata da un agronomo e controllata dai tecnici del Servizio Giardini". Le nuove piantumazioni si interromperanno a fine aprile e verranno completate in autunno.

Categorie
Cronaca

Portuense, cassonetti in fiamme

Continuano ad andare a fuoco i cassonetti. Questa volta ad andare in fumo sono stati i contenitori presenti in una traversa di via Pietro Venturi, in zona Portuense. Non è il primo episodio successo nella capitale negli ultimi mesi: almeno un centinaio di atti vandalici di questo tipo si sono infatti verificati. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco e della polizia locale sul posto. 

Categorie
Cronaca

Oncologia, nel Lazio oltre 51mila screening in più nel 2017

  «Sono state 51.141 le adesioni in più nel 2017 per le  campagne di screening gratuite alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto del sistema sanitario regionale. Il numero di adesioni per la prima volta ha superato quota mezzo milione raggiungendo 516.622 cittadini. Ciò ha consentito di diagnosticare 5.166 tumori. Nello specifico il maggiore incremento è del colon retto con 40.487 adesioni in più, segue lo screening del tumore alla mammella +8.855 ed infine alla cervice uterina 1.799. Per la prima volta il Lazio raggiunge la soglia dei livelli essenziali di assistenza in tutti e tre gli screening. Ora dobbiamo continuare a migliorare garantendo qualità e tempestività ricordando l’importanza di aderire agli inviti che arrivano al domicilio dei cittadini e delle cittadine. L’adesione è completamente gratuita e non occorre impegnativa medica». Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

Categorie
Cronaca

Donna trovata morta nel Tevere, era scomparsa questa mattina

Una donna di 79 anni si era allontanata questa mattina dalla sua abitazione a Mentana. Un familiare, preoccupato, aveva immediatamente contatto le forze dell'ordine che si erano attivate nelle ricerche. La prima svolta, nell'indagine, c'era stata intorno all'ora di pranzo, quando i carabinieri della stazione di Monterotondo hanno ritrovato la macchina della donna scomparsa nei pressi di un ponte vicino al fiume Tevere e, più precisamente, in via Traversa del Grillo. All'interno della vettura era stato rinvenuto un biglietto presumibilmente scritto dall'anziana. Poco dopo, il tragico epilogo: il cadavere della donna, originaria di Trapani, è stato ritrovato dal Nucleo dei Sommozzatori, insieme ai vigili del fuoco del Comando provinciale,in fondo al corso dell'acqua, nel tratto del Tevere fra i Comuni di Capena e Monterotondo.