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Sciopero Atac il 22 marzo: “I debiti li stanno pagando solo i lavoratori”

(Fonte: www.romatoday.it)

"Il risanamento di Atac lo stanno pagando solo i lavoratori". Potrebbero essere sintetizzate così le motivazioni che hanno spinto Usb, Orsa e Faisa Confail ad indire uno sciopero di 24 ore per Atac e Roma Tpl per il 22 marzo. Sono stati contrari fin dall'inizio alla scelta del Campidoglio e dell'azienda di intraprendere il concordato preventivo. E oggi che è ormai effettivo l'accordo con i sindacati scaturito dal nuovo piano industriale lo ribadiscono. 

"Solo i lavoratori stanno pagando sulla propria pelle le scelte scellerate che sono state intraprese dentro questa azienda" denuncia Michele Frullo di Usb. "Lo stiamo pagando in termini di orario", l'accordo ha infatti innalzato le ore settimanali da 37 a 39; "lo stiamo pagando con la salute, lavorando nelle gallerie della metropolitana intasate di polvere o per ore nel traffico e su strade piene di buche guidando vetture vecchie e malandate" continua. 

"L'accordo del luglio del 2015 ci era stato presentato come la svolta per il risanamento. Dopo due anni Atac ha aperto la procedura fallimentare" continua. "Sappiamo che il concordato non si può fermare, ma possiamo chiedere di risanare il debito attaccando la malagestione che l'ha causato e mettendo sul piatto più fondi e investimenti per rendere questo servizio degno di una capitale" conclude Frullo. 

Per il sindacato, quella del concordato è una "strada senza ritorno" la definiscono in una nota. "Se qualcosa va storto Atac fallisce. Se invece dovesse andare a buon fine Atac avrebbe risolto i problemi del debito pregresso con i fornitori ma rimarrebbe inalterato quello con banche ed istituzioni oltre a quello di esercizio che, al momento, somma circa un miliardo complessivo di debito".

Sciopererà anche Roma Tpl: "L'apertura del Comune di Roma alla gestione del privato del 20% del tpl, ha portato solo ad un peggioramento dei servizi e la perdita dei diritti e del salario per i lavoratori" si legge nelle nota. "L'amministrazione, in questa situazione imbarazzante, fa finta di non vedere e gira la testa, disinteressandosi finanche del problema degli stipendi che non vengono pagati regolarmente. Le promesse di reinternalizzazone fatte ai lavoratori in campagna elettorale ormai sono state smentite dal nuovo bando di gara che prevede un aumento dei chilometri ai privati da 35 a 45 milioni e addirittura lo spacchettamento del servizio a più privati".

Lo sciopero del 22 marzo sarà di 24 ore: dalle 8.30 alle 17 e dalle 20.00 a fine servizio. 

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Violenze in famiglia, due persone arrestate dalla Polizia

Un uomo che picchia la compagna ed un figlio che minaccia gli anziani genitori. Storie diverse con lo stesso epilogo: l’arresto da parte della Polizia di Stato e l’ingresso a Regina Coeli.  In entrambi i casi sono stati gli uomini del Reparto Volanti della Questura di Roma a dover intervenire.La prima segnalazione è arrivata nella tarda mattinata da un condominio del quartiere Pietralata; una donna ha chiamato il 112NUE dopo essere stata picchiata dal compagno con un bastone appendiabiti. All’arrivo della polizia l’uomo, un 46enne già noto alle Forze dell’Ordine e sottoposto alla sorveglianza speciale di PS, ha aggredito, prima  la compagna, rea di aver chiamato “le guardie”, e poi gli agenti arrivando fino ad impugnare un coltello con il quale ha minacciato di ammazzare tutti. I poliziotti, solo dopo  svariati minuti, hanno convinto l’uomo ad arrendersi e gettare il coltello. L’altra segnalazione, nel quartiere Palmarola, è giunta in piena notte; una ragazzo di 36 anni stava minacciando con un coltello i genitori per convincerli a dargli i soldi per lo stupefacente. I poliziotti lo hanno bloccato e condotto prima presso il commissariato Primavalle e poi, dopo gli atti di rito, al carcere di Regina Coeli. I familiari del ragazzo arrestato hanno raccontato anni di furti e violenze in casa dovuti alla dipendenza dalle droghe.

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P3: associazione segreta,condanna Carboni

(Fonte: www.ansa.it)

Per i giudici della nona sezione penale di Roma la P3 fu una associazione segreta. Lo hanno affermato nella sentenza con cui hanno condannato, tra gli altri, a 6 anni e 6 mesi l'uomo d'affari Flavio Carboni. Assolto da questa accusa l'ex senatore Denis Verdini che però è stato condannato ad un anno e tre mesi per finanziamento illecito più il pagamento di una multa di 600mila euro. I giudici, nel filone che riguardava l'eolico in Sardegna, hanno condannato per corruzione l'ex presidente Arpa Sardegna, Ignazio Farris ad un anno e dieci mesi. Stessa condanna per il presidente del consorzio Tea, Pinello Cossu. Nell'ambito del filone sulla diffamazione all'ex presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, condannato a 10 mesi l'ex assessore regionale e sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica. Per lui e l'ex sottosegretario Nicola Cosentino i giudici hanno disposto un risarcimento simbolico in favore di Caldoro, che si era costituito parte civile, di un euro.

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Roma, ok in commissione per Piazza dei Navigatori. La dissidente Grancio vota no, M5s la attacca

(Fonte: www.larepubblica.it)
La commissione Urbanistica del Comune di Roma ha fornito parere positivo al piano di sviluppo di piazza dei Navigatori. A votare a favore sono stati 6 consiglieri del M5S. Contraria la consigliera Cristina Grancio, già sospesa e poi reintegrata lo scorso anno per divergenze sul progetto dello stadio dell'As Roma, applaudita dai cittadini, mentre si è astenuto il consigliere Giulio Pelonzi del pd. Andrea De Priamo di Fdi non ha partecipato al voto. Al termine della riunione alcuni cittadini, tra cui alcuni ex consiglieri pentastellati dell'VIII Municipio, si sono rivolti ai consiglieri urlando "vergogna". Anche la seduta di oggi, dopo quella di mercoledì che era stata contraddistinta da insulti e da una rissa sfiorata, è stata dunque segnata da tensione e frequenti scontri verbali tra consiglieri e anche tra consiglieri e cittadini presenti tra il pubblico, tutti contrari al progetto. In particolare è andato in scena una lite tra i pentastellati Pietro Calabrese e Cristina Grancio conclusa con il primo che si diceva pronto a "denunciare per falso" Grancio e la seconda che replicava "non faccio più parte della vostra associazione", in riferimento al Movimento 5 stelle. La consigliera si è chiesta "cosa dobbiamo aspettarci se nemmeno con l'appoggio dei cittadini il Movimento riesce a tenere la barra dritta sul proprio programma". Nel pubblico anche l'ex minisindaco dell'VIII municipio Andrea Catarci (Pd), critico sulla delibera che considera "un mega regalo agli imprenditori inadempienti perché permette di costruire un terzo palazzo e riduce le opere pubbliche per la collettività". "Non c'è alcun aumento di cubature e non ci sarà un palazzo piu grande rispetto a quello precedente – ha detto la presidente della commissione Donatella Iorio riferendosi al terzo edificio che sarà autorizzato dalla delibera – ho letto cose inesatte: i valori coincidono con i precedenti". Stessa opinione l'ha espressa anche l'assessore Luca Montuori: "non mi piace come ci si è rivolti agli uffici del comune. Tutti hanno lavorato per l'interesse pubblico andando a recuperare tutto quello che si poteva recuperare per garantirlo (i 16 milioni a carico dei privati, ndr). Lasciano il tempo che trovano dichiarazioni sul fatto che si costruirà un edificio più grande di quello attuale". Anche il capogruppo in Campidoglio Paolo Ferrara ha attaccato ancora una volta la collega Cristina Grancio. "Il Movimento 5 Stelle ha delle regole e chi rispetta le regole e' del Movimento 5 Stelle. Cristina Grancio non ha mai dato nessun contributo al grande lavoro svolto dal nostro Gruppo consiliare. Assenteista in Aula e in commissione, spesso aggressiva, e' tutto meno quello che dovrebbe rappresentare un consigliere del M5s. Roma ha bisogno di competenze, di impegno, di amici, di rispetto e solidarieta' e lei non rappresenta nulla di questo", scrive sul suo profilo Facebook il capogruppo M5S Paolo Ferrara. "Un fantasma in cerca di protagonismo – aggiunge – che si accompagna a persone che non c'entrano nulla con il nostro progetto, una persona che non contribuisce al nostro programma di cambiamento e dunque non vuole il bene della citta'. Comportamenti i suoi che ricordano quelli degli altri partiti che per lei a questo punto potrebbero essere una casa naturale dove sopravvivere e 'lavorare' affinche' nulla cambi. Le consiglio di cambiare poltrona e di spostarsi in una di quelle delle opposizioni – conclude – in modo da liberarci da una macchia nera che deturpa la bellezza del nostro gruppo e tutto il lavoro che stiamo facendo per Roma".

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Nascondevano la droga in cassaforte, in manette due fratelli

Operazioni antidroga da parte degli agenti di polizia di Fidene e Serpentara. Nel corso di uno di questi servizi, è stato sottoposto a controllo un ragazzo di 21 anni che era già stato sottoposto all'obbligo di firma. Vedendo il giovane uscire con fare sospetto da casa, gli agenti lo hanno fermato e nel corso del controllo è uscita fuori una dose di hashish che l'uomo teneva in tasca. A quel punto è scattata la perquisizione dell'abitazione del ragazzo. Nell'appartamento sono stati trovati altri 156 grammi di hashish e 25 grammi di marijuana insieme ad una bilancia di precisione, tutti nascosti in camera da letto. Non solo, anche il fratello del ragazzo, un romano di 27 anni, nascondeva all'interno di una cassaforte panetti di droga e, nel dettaglio, altri 26 grammi di marijuana. Entrambi i fratelli dovranno quindi rispondere di detenzione ai fini di spaccio in concorso. 

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Roma, via libera del Tar alla regolamentazione scioperi, i giudici: «Misure adeguate»

 

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Il Tar del Lazio ha sancito la legittimità della delibera con cui la commissione di garanzia ha regolamentato le prestazioni indispensabili da garantire in caso di sciopero del personale Atac. Il tribunale ha respinto i ricorsi delle organizzazioni sindacali Filt-Cgil Roma e Lazio, Usb- Lavoro Privato, Sul-Ct e Or.s.a. Tpl. Per quanto riguarda l'esclusione dal diritto di sciopero di alcune classi professionali, il Tribunale amministrativo scrive nella sentenza che la delibera contestata «non impone limitazioni irragionevoli rispetto alla necessità di fornire all'utenza le prestazioni indispensabili e tutelarne l'incolumità».

Non sarebbero censurabili nemmeno «le disposizioni volte a garantire una pronta riattivazionè del servizio, attraverso il rientro anticipato dei lavoratori». In più, per i magistrati amministrativi, non è irragionevole la decisione «di introdurre misure idonee a consentire, anche nel caso di scioperi della durata di quattro ore, la pronta riattivazione del servizio al termine dell'astensione». Per i giudici, la delibera impugnata è legittima, in quanto la Commissione di garanzia sugli scioperi «tenendo in opportuna considerazione i diversi e contrastanti interessi costituzionalmente rilevanti, ha individuato misure adeguate a consentire l'esercizio del diritto di astensione dal lavoro garantendo al contempo il concreto rispetto della libertà di circolazione degli individui e dell'incolumità dell'utenza».

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Incidente di via Cristoforo Colombo, convalidato l’arresto per l’imputato

In riferimento ai recenti fatti accaduti il giorno 8 Marzo ultimo scorso in via Cristoforo Colombo, dove un automobilista si è reso responsabile dei reati di investimento ed omissione di soccorso in occasione di un controllo di Polizia Stradale, il Comando Generale intende precisare che l'arresto dell'imputato, in sede di processo con rito direttissimo svoltosi il giorno 9 Marzo u.s., è stato convalidato dall'Autorità Giudiziaria.
Quindi qualsiasi notizia di non convalida dell'arresto, come riferito dai suddetti articoli, non corrisponde alla realtà

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Manifestazioni anti-buche da Ostia a San Giovanni

(Fonte: www.iltempo.it)

(di Valentina Conti) – Monta la rabbia e per la prima volta nella storia del Campidoglio, da Ostia fino a San Giovanni i cittadini scendono in piazza per manifestare contro le buche.

«Come in tutta la città siamo anche qui in emergenza: ci sono grosse cavità che fanno cadere i motorini, bucare pneumatici, e i pedoni continuano a fare lo slalom tra i crateri. Così non si può andare avanti». A parlare, in un video pubblicato sul sito de Il Tempo, è Luca Di Egidio, ragazzo da sempre attivissimo nella zona, che spiega: «È per questo motivo che abbiamo deciso, noi cittadini, di fare una segnalazione all’assessore di competenza, in cui chiediamo di intervenire il prima possibile su queste situazioni emergenziali: da via della Capannelle, via Aosta, via Macedonia fino a via Tuscolana». «Ma visto che questa cosa non sembra bastare per far muovere l’amministrazione Raggi – prosegue Di Egidio – abbiamo deciso di lanciare una manifestazione dal VII Municipio».

Si chiama "Fiori cresciuti dentro i sampietrini": in sostanza stanno riempiendo le buche del quartiere piantando fiori e piante «sperando che l’Amministrazione finalmente se ne accorga e intervenga». «È la nostra speranza per la rinascita di questa città. Il fiore contro la decadenza, la rinascita contro la noncuranza. Noi giovani non ci arrendiamo», dice ancora Luca. Annunciando: «La nostra campagna vuole invitare tutta Roma a fare lo stesso. A piantare un fiore nella buca sotto casa negli altri quartieri della città. Solo così riusciremo a fare la differenza, e a farci sentire». Ad Ostia, X Municipio, una delle aree più martoriate, sabato andrà invece in scena una manifestazione organizzata dal Coordinamento Strade Sicure X Municipio. Ci hanno dato dentro di gomito i romani. Prendiamo via dei Cerqueti, al Celio, strada in salita dove a forza di rattoppi su rattoppi una buca di piccole dimensioni è sprofondata diventando un cratere incavato, del tipo "gratta e vinci" (con i sampietrini riemersi in più punti), che ha disintegrato l’asfalto. Dopo svariate (e inutili) segnalazioni, oggi è diventato pericolosissimo specialmente per automobilisti e centauri. E allora i residenti hanno scritto «BUCO» a caratteri cubitali, in giallo, sull’asfalto, per evidenziare la scritta, contornata da segni che partono dall’inizio della voragine con scritto «ATT» per indicare il rischio invisibile. Si moltiplicano, insomma, le esperienze in stile "Tappami", l’associazione di volontari che già da tempo interviene per tappare le buche.

Altri cittadini assieme all’ex assessore municipale Yuri Trombetti, armati di sacchetti, hanno chiuso, seppure provvisoriamente, alcune buche di Testaccio, da via Zabaglia a via Branca, dando un loro contributo alla causa, che proseguirà nei prossimi giorni. E non è tutto: visto che la percezione dei romani, nonostante gli annunci del Comune di Roma sulle prossime manutenzioni, rimane quella di muoversi in slalom tra buche di ogni tipo, è corsa pure sui social a pubblicare le immagini di vie disastrate all’insegna dello slogan «Roma come Beirut». Visitare la pagina di nuovo conio «Sos buche» per credere. Lì dove vengono proposte foto di pezzi di asfalto che hanno ceduto in diverse zone.

Ed esplode anche la protesta dei "tassinari". Che alla domanda «Come sta andando in strada?», rispondono: «Quando abbiamo turisti a bordo vado piano, perché mi vergogno».

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Colle Oppio, in manette presunto pusher

Nell’ambito delle quotidiane attività di controllo del territorio, gli agenti del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana della Polizia Locale di Roma Capitale hanno tratto in arresto K. I., pregiudicato di 20 anni senza fissa dimora di nazionalità malese, responsabile di spaccio di sostanza stupefacente. E’ quanto accaduto ieri nel tardo pomeriggio in via del Monte Oppio. Il giovane è stato notato dalla pattuglia mentre cedeva una bustina trasparente dal contenuto sospetto ad altro soggetto. Immediatamente fermato, l’uomo che aveva provveduto a cedere la bustina è stato invitato a consegnare la sostanza in suo possesso, che in principio aveva tentato di occultare nella bocca. Lo stesso ottemperava alla richiesta degli agenti e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso della somma di denaro provento dello spaccio. L’altro soggetto, datosi alla fuga alla vista degli agenti, lasciava cadere a terra la bustina contenente la sostanza che, all’esito di analisi di laboratorio , risultava essere marjiuana. L’uomo è stato tratto in arresto e una volta identificato sono emersi numerosi precedenti specifici per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti . L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto dell’uomo e disposto l’obbligo di firma.

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Roma, operazione antidroga a Primavalle: sei arresti e seimila dosi sequestrate

(Fonte: www.repubblica.it)

Oltre duemila dosi di cocaina, 6.300 euro, varie perquisizioni e 6 giovani pusher arrestati. E' il bilancio di una operazione di Polizia contro lo spaccio di droga a Primavalle, quartiere periferico di Roma. L'indagine è iniziata quando gli investigatori, pattugliando la zona di via Andersen, hanno notato 4 ragazze, sospettate di essere vicine al mondo dello spaccio, prendere un taxi per uno spostamento relativamente breve.

Gli agenti hanno così intensificato i servizi di appostamento, riuscendo ad individuare la loro base, ovvero un piccolo appartamento nel quartiere Torresina. Nella tarda serata gli agenti hanno visto arrivare, su 2 auto diverse,  2 uomini,  che salivano nell'appartamento e scendevano poco dopo insieme alle 4 ragazze; a quel punto è scattato il blitz. Uno dei pusher, con il compito di staffetta, per distrarre l'attenzione di eventuali inseguitori, è partito contromano; gli investigatori, che avevano previsto "la mossa", hanno chiuso tutte le strade.

Quando lo spacciatore che trasportava materialmente la droga si è trovato la strada sbarrata e con in macchina la figlia minorenne, ha provato a farsi strada speronando l'auto degli agenti e cercando di investire uno degli operatori. 

Gli agenti sono riusciti a bloccare tutti. L'auto usata per la staffetta era "pulita", mentre, nell'altra, è stato sequestrato oltre un chilo di cocaina già suddivisa in 2325 dosi di varia pezzatura – da 0,3 a 5 grammi -. A casa di quello che viene ritenuto il principale attore sono stati trovati 6300 euro; nel covo invece era presente l'attrezzatura per la preparazione delle singole dosi. I 6 pusher sono stati arrestati e condotti in carcere.