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Cronaca

Roma, Cassazione conferma la confisca del tesoro di Diotallevi

(Fonte: www.repubblica.it)

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la decisione della Corte d'Appello di Roma che aveva sostanzialmente cancellato la confisca dei beni a Ernesto Diotallevi. Il componente della banda della Magliana, ritenuto il referente romano di Cosa Nostra, era stato destinatario di una misura di prevenzione che aveva portato al sequestro di molti dei suoi beni per circa una trentina di milioni di euro. Beni che spesso erano intestati a prestanome.

I giudici di secodo grado, però, avevano cancellato quel provvedimento, lasciando sotto sigilli solo l'Hotel Tripoli e una società, ma restituendo nella mani di Diotallevi (o dei prestanome ai quali molta parte del patrimonio era stato intestato) una serie di beni. Tra i quali immobili in Sardegna e a Roma, tante opere d'arte e varie società. A richiedere quella misura era stata la procura di Roma, con il procuratori aggiunti Giuseppe Cascini, Paolo Ielo e il sostituto Luca Tescaroli, nell'ambito dell'inchiesta su Mafia Capitale (la sua posizione fu poi archiviata). 

Ora, con la decisione dei magistrati del Palazzaccio, la decisione della Corte d'Appello dovrà essere rivista tramite un nuovo processo. L'unica cosa che rimane in piedi è la confisca dell'albergo di Fiuggi e di una delle società: su quello la Cassazione ha confermato.

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Cronaca

Tor Bella Monaca, in manette un 30enne con l’accusa di maltrattamento nei confronti della moglie

Dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato un 30enne romano che, sotto l’effetto di cocaina, ha posto in essere negli anni, abituali e reiterate condotte di maltrattamento in danno della moglie convivente, tali da renderle intollerabile la convivenza e da provocarle un continuo stato d’ansia. In particolare, ad aprile 2017, l’uomo colpiva la donna ripetutamente al capo, utilizzando un casco da motociclista  e poi con calci e pugni, cagionandole lesioni ed ecchimosi all’occhio nonché le aveva tagliato i capelli con un coltello da cucina; nel mese di luglio dello stesso anno, la buttava giù dal letto nel corso della notte e la costringeva ad uscire di casa per comprargli una dose di cocaina, minacciandola di morte, tale condotta determinava la donna stremata a chiamare l’ambulanza fingendo di sentirsi male; l’uomo, evadendo dai domiciliari dove si trovava ristretto per reati contro il patrimonio, la raggiungeva al pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata, minacciandola nuovamente di morte e una volta a casa la sfregiava con una lametta sul braccio, incidendole, per esteso, il suo nome; nel mese di novembre, sempre in forte stato di alterazione, la picchiava con calci e pugni, provocandole ecchimosi e tumefazioni su tutto il volto, fratturandole un polso e cagionandole un taglio all’altezza dell’orecchio sinistro; nel mese di marzo 2018 la costringeva ad uscire di casa, benché anche la donna fosse detenuta agli arresti domiciliari, per procurarsi denaro per l’acquisto di sostanza stupefacente e, non vedendola tornare le telefonava e la minacciava di morte per poi, una volta rientrata, aggredirla, cercando di strangolarla, facendole perdere i sensi. Le violenze nei confronti della moglie, sono state messe in atto dall’uomo anche in presenza dei figli minori della coppia. Tutti questi elementi raccolti dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare che hanno fatto spalancare le porte del Carcere di Regina Coeli per il marito violento.

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Roma, la fidanzata non può entrare alla visita in ospedale: sferra un pugno alla guardia giurata

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Ha aggredito con un pugno una guardia giurata in un ospedale di Roma. Gli agenti del commissariato Torpignattara e Prenestino sono intervenuti dopo che era stata segnalata la presenza dell'uomo in escandescenza. Il romano di 45 anni aveva colpito con un pugno la guardia giurata perché aveva impedito alla sua fidanzata di entrare con lui ad una visita medica al pronto soccorso. Quando sono arrivati gli agenti, l'uomo ha inveito anche contro di loro aggredendoli. A quel punto, anche la ragazza che lo accompagnava si è aggiunta all'azione. Entrambi sono stati accompagnati negli uffici di polizia. L'uomo è stato arrestato per resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale mentre la donna è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale.

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Allerta Meteo sul Lazio per le prossime 24 ore

 «Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso oggi un avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione che dal primo mattino di domani, giovedì 12 aprile e per le successive 18-24 ore si prevedono sul Lazio 'precipitazioni sparse o diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento'. Il Centro Funzionale Regionale ha emesso pertanto un bollettino di criticità idrogeologica e idraulica con criticità idrogeologica codice giallo su tutte le zone di allerta del Lazio. La Sala Operativa Permanente ha diffuso l'allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda che per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Permanente al numero 803.555». Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

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Operazioni di contrasto al degrado urbano da parte della Polizia Locale

 Nell’ambito delle quotidiane operazioni di contrasto al degrado urbano, coordinate dal Comando Generale, la giornata odierna ha visto impegnato il personale del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) nei quartieri di San Lorenzo e Piazza Vittorio. In via dei Lucani, a San Lorenzo, le operazioni sono scattate stamattina, a seguito di segnalazioni della cittadinanza della presenza di un complesso di locali commerciali dismessi, occupati abusivamente da numerose persone senza fissa dimora. All’arrivo degli agenti, le persone all'interno dei fabbricati si davano alla fuga. Due di loro venivano bloccati dagli agenti mentre erano intenti a scavalcare le recinzioni poste dietro il complesso. Fermati due uomini di nazionalità tunisina e marocchina. Quest’ultimo, a seguito di perquisizione, veniva trovato in possesso di due bustine contenenti polvere bianca che, a seguito di analisi scientifiche, si è rivelata essere cocaina. Il locali sono stati posti sotto sequestro preventivo ai sensi dell'art. 321 c.p.p. Sempre in mattinata, a Piazza Vittorio, durante l’attività di controllo dell’area, gli uomini in divisa notavano all’interno dei giardini una persona che si stava adoperando nel costruire una baracca con materiale di risulta. Alla vista degli agenti, che si stavano avvicinando per gli accertamenti del caso, l’uomo si è scagliato contro di loro. Uno dei due agenti rimasto ferito riportando lesioni sull'arto superiore destro, ed è stato trasportato all’Ospedale San Giovanni per le cure mediche. La persona,  di nazionalità senegalese, è stato tratto in arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Al termine delle operazioni, il Pubblico Ministero ha disposto per la giornata di domani il giudizio per direttissima. Le operazioni di contrasto al degrado urbano, avviate nel mese di Marzo, hanno visto finora impiegate 40 pattuglie ogni giorno e portato al fermo per identificazione di oltre 300 persone. Dagli accertamenti nei loro confronti, emersi numerosi precedenti per reati quali violenza su minori, detenzione e spaccio di stupefacenti e reati contro il patrimonio.

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Roma, finisce sotto un bus dopo sorpasso: centauro lievemente ferito

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Valentina Lupia) Ha invaso il tragitto di guida del bus, finendo sotto alla vettura. È accaduto intorno alle 15.30 in via Druso: un motociclista, che secondo i testimoni non stava rispettando i limiti di velocità, ha provato a superare un mezzo della linea 714, finendoci però sotto. Per il centauro per fortuna solo tanta paura e qualche escoriazione. Sul posto, oltre al 118 che ha soccorso l’uomo, sono intervenuti i vigili urbani: intenso il traffico in zona, in particolare da San Giovanni e da via dell’Amba Aradam in direzione Caracalla e Cristoforo Colombo. Come segnalato da Atac, sono in forte ritardo le linee bus 81, 118, 160, 628, 671, 673, 714, 717, 792.

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Anna, violentata e segregata per anni: pena ridotta a 8 anni per il suo aguzzino romeno

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Non una riduzione in schiavitù, ma una terribile vicenda fatta di violenze sessuali, maltrattamenti e lesioni. Per queste imputazioni oggi Ion Grigoriu, romeno di 45 anni, è stato condannato in appello a 8 anni e mezzo di reclusione. I giudici hanno ridotto la condanna a dieci anni inflitta nel maggio dello scorso anno all'uomo dalla III Corte d'assise capitolina; riduzione motivata con l'assoluzione dell'uomo dall'accusa di riduzione in schiavitù aggravata con la formula «perché il fatto non sussiste», ma la conferma delle altre contestazioni. Terribile la storia di Anna, ragazza arrivata dalla Russia nel 2009 dopo aver terminato nel suo Paese gli studi universitari. Era la mattina del 29 gennaio 2016 quando i carabinieri, nel corso di un intervento mirato al contrasto dei continui furti di energia da parte degli occupanti abusivi di un capannone industriale, trovarono in una baracca la ragazza russa; era rannicchiata tra le coperte, molto spaventata, e tutta dolorante. Raccontò ai militari che da circa due mesi era trattenuta in quel luogo da tale Grigoriu. Davanti ai giudici raccontò la sua storia. Era arrivata dalla Russia con la madre (poi rientrata nel Paese d'origine), aveva sempre lavorato come babysitter, barista, hostess in un ristorante, cuoca, badante. Fino a quando conobbe un moldavo, del quale rimase incinta. A causa dei continui litigi tra loro furono allontanati da casa, fino a quando furono ospitati da Grigoriu in un capannone abbandonato in zona Arco di Travertino. Il suo convivente fu ancora una volta allontanato per le sue intemperanze, e la ragazza rimase ad abitare in quel capannone, confidando nella protezione del romeno. Da quel momento, la situazione degenerò. La giovane donna raccontò che Grigoriu la malmenava violentemente (disse che gli altri occupanti del capannone non reagivano perché avevano paura dell'uomo), l'aveva violentata nonostante fosse incinta, la minacciava di morte in caso di richiesta di aiuto dalle forze dell'ordine; disse anche che era costretta a lavare, stirare, fare le pulizie e cucinare per tutti gli occupanti del capannone, e se si ribellava riceveva pugni, calci e botte. I giudici di primo grado ritennero evidente lo stato di soggezione e lo sfruttamento della ragazza; e, corredando il tutto con la personalità dell'imputato, arrivarono a una sentenza di condanna a 10 anni di reclusione. Oggi la lieve riduzione della condanna in appello.

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Auditorium, meno ore e paga più bassa: sciopero a oltranza per 59 lavoratori

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Ylenia Sina) Le leggendarie note di Bob Dylan incantavano una Sala di Santa Cecilia che ha registrato il sold out per tre sere di fila. Ma per i 59 addetti ai servizi di sicurezza non armata, guardiania e accoglienza dell'Auditorium Parco della Musica al Flaminio, il 3 aprile scorso è soprattutto la data di un cambio appalto che ha dato il via ad uno sciopero a oltranza. Un cambio di appalto che, scriveva in quelle ore la Filcams Cgil di Roma e Lazio, "lede tutti i diritti dei lavoratori che passeranno dal contratto turismo al nulla". A subentrare alle aziende Best Union Company Spa e National Services Srl è la Rear Multiservice Group, società cooperativa torinese, che tra i suoi clienti annovera i musei del capoluogo piemontese. La società è balzata agli onori della cronaca nel 2012 quando il regista Ken Loach, in disappunto verso alcune vertenze portate avanti dai lavoratori nei confronti dell'azienda che prestava i suoi servizi anche al  Museo Nazionale del Cinema, rinunciò a ritirare il premio alla carriera al Torino Film Festival. Oggi la Rear sbarca in una delle maggiori istituzioni culturali capitoline, gestita dalla Fondazione Musica per Roma che ha come soci fondatori Comune di Roma, Camera di Commercio, provincia di Roma, Regione Lazio. "Questo cambio appalto viola le norme di legge e anche il capitolato dell'appalto" denuncia Anna De Marco, segretaria generale di Filcams Cgil di Roma Nord, Civitavecchia e Viterbo. "Nell'appalto non viene applicato il contratto nazionale ma viene semplicemente indicata una paga base di 5,37 euro lordi a cui si aggiunge una componente variabile di 1,26 euro lordi". Non solo. I sindacati denunciano un taglio orario del 50 per cento e dei permessi retribuiti che passano da 72 ore a 32, l'annullamento della 14esima, "l'assenza di una clausola di salvaguardia che porta i lavoratori al rischio di essere licenziati nel prossimo cambio di appalto". Nei giorni precedenti al 3 aprile le trattative tra l'azienda e il sindacato non hanno portato ad alcun accordo. Domani è in programma un nuovo incontro e i sindacati avvertono: "Il nostro obiettivo è il ripristino delle condizioni preesistenti, altrimenti la Rear esca dall'appalto" continua De Marco. "Stiamo parlando di lavoratori impiegati in questo servizio fin dall'inizio delle attività dell'Auditorium, stabilizzati dopo tanti anni nel 2010, disponibili 24 ore su 24. Conoscono molte lingue, sono preparati. Non è accettabile che nel tempio della cultura non si abbia rispetto per la cultura del lavoro". Il presidente della Rear Antonio Munafò, contattato da Romatoday, ha spiegato: "Domani è in programma un incontro: spero vivamente che la situazione si risolva per il meglio. Il nodo più grosso da sciogliere riguarda il dimezzamento delle ore ma questo non sarà facilmente risolvibile da momento che il ridimensionamento è previsto nel capitolato d'appalto. I dipendenti sono stati tutti riassunti ma è chiaro che l'orario non potrà essere quello di prima". In quanto alla mancata applicazione del contratto nazionale, Munafò replica: "Si tratta di un contratto aziendale che rispetta quanto previsto per legge. Anzi. Ci sono contratti firmati dai maggiori sindacati italiani che presentano valori più bassi di quanto da noi proposto. Vorrei precisare, inoltre, che la paga oraria non è di 5,37 euro ma di 7,16 euro ed è composta di due parti". I sindacati si sono appellati alle istituzioni affinché aprano un tavolo di trattativa. "Se così fosse siamo naturalmente disponibili a prendere parte per spiegare le motivazioni che abbiamo già illustrato anche ai sindacati". Sia la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sia il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, si sono interessati del caso. Il governatore, ieri, ha fatto sapere di aver manifestato "ai vertici della Fondazione Musica per Roma la mia preoccupazione e ho chiesto di produrre tutti gli atti necessari affinchè si vada incontro alle apprensioni che si sono generate dopo l'assegnazione del nuovo bando di gara". Poi aggiunge: "Se le notizie lette in questi giorni sulla vicenda fossero confermate, infatti, non potrei condividere la strada intrapresa, con un contratto d'appalto che non sembrerebbe tutelare nella loro pienezza i diritti dei lavoratori".

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Dopo caso Salaria buche monitorate

(Fonte: www.ansa.it)
Il comando della polizia locale ha avviato un monitoraggio della situazione buche a Roma dopo i disagi di ieri sera su via Salaria dove decine di auto sono state danneggiate da alcune voragini aperte sull'asfalto. Sono state allertate le pattuglie dei vigili di tutti i gruppi e sono in corso i controlli, in particolare lungo le strade in cui ieri era stata segnalata la presenza di buche. Circa 50 le segnalazioni di auto danneggiate ieri in via Salaria, di queste una quindicina quelle che si sono fermate per l'accertamento danni da parte dei vigili sul posto. "Sul rischio idrogeologico non sono preoccupato per Roma ma per tutta Italia, dal primo giorno del mio mandato – ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti – Per la prima volta abbiamo un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, abbiamo finanziato alcuni miliardi alla Regioni per intervenire. Ci vuole tempo. Oggi abbiamo il piano, le priorità, le risorse, alcuni cantieri aperti. Roma rientra nella problematica a livello nazionale".

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Roma, auto si ribalta sulla Salaria: due donne ferite in codice rosso

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Salaria senza tregua: dopo l'inferno buche scoppiato nella serata di ieri sulla strada romana un'auto si è ribaltata all'altezza del civico 1020. Sul posto vigili del fuoco e ambulanza. Nell'incidente sono rimaste ferite due donne, trasportate in codice rosso al Sant'Andrea e al Villa San Pietro: avrebbero riportato numerosi traumi su tutto il corpo. Sul posto le pattuglie del terzo gruppo Nomentano. 
Secondo quanto si è appreso dai vigili, lo scontro non sarebbe stato causato dalle buche.