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Cronaca

Violenza sulle donne, Avv. Gassani: cambiamento culturale che deve iniziare nelle scuole

 
L'8 marzo sarà la giornata per riflettere sul tema della violenza contro le donne. All'indomani della sentenza del Tribunale di Bologna che ha diminuito la pena ad un uomo che aveva ucciso la sua compagna con il Tribunale ha parlato di una sorta di giustificazione, in Punto Donna si è parlato di questa decisione. Molti parlamentari hanno parlato di un vero e proprio scandalo. L'Avvocato dell'Associazione Matrimonialisti Familiaristi Italiani, Gian Ettore Gassani, è intervenuto nel corso della rubrica per commentare con Paola Guerci questa sentenza che sembra un passo indietro rispetto al lavoro che si sta facendo per combattere il femminicidio. L'Avvocato matrimonialista ha affermato: "Una sentenza che fa discutere e che ci fa tornare al delitto d'onore che è stato abrogato solo nel 1981. Aspettiamo tutti di leggere la motivazione di questo provvedimento. Da quello che ho letto c'è stato uno sconto perchè c'è stata una confessione. Mi sembra una motivazione debole che fornisce dei precedenti pericolosi. Ogni due giorni una donna viene assassinata e quindi il femminicidio è un problema nazionale. La donna viene vista come un oggetto per alcuni uomini. Oltre alle morti, c'è un dato allarmante legato al numero di violenze fisiche o psicologiche. Il Codice Penale deve essere modificato e il codice rosso può essere un aiuto, ma prima di tutto bisogna cambiare la cultura. Il cambiamento culturale deve iniziare nelle scuole, sui mezzi di comunicazione e sui social. Basta con le favole in cui la donna ha bisogno del principe azzurro per salvarsi. Dobbiamo cambiare l'idea del rapporto uomo donna fin da piccoli. Possiamo inasprire le pene e dare ergastoli, ma non risolveremo il problema di fondo. Quando interrogo alcuni personaggi in tribunale mi rendo conto che certi uomini sono convinti di quello che hanno fatto per una questione di idee e cultura. La violenza nei confronti delle donne è l'emergenza numero uno e per questo per il prossimo 8 marzo come associazione stiamo organizzando un evento. Si terrà in via di Ripetta, presso Piazza del Popolo, e si tratta di un incontro sponsorizzato da me e da tanti colleghi avvocati uomini per far capire che quella della violenza di genere è una questione che riguarda tutti. Amo mia figlia più di me stesso e tutti gli uomini che amano le loro figli, madri e mogli devono capire che questa è una battaglia di civiltà. La festa della donna deve essere una battaglia di tutti. Opportuno ricordare le donne tutti i giorni".