Categorie
Politica

Villini Roma, Soprintendenza e Comune: “Vincoleremo i quartieri storici e il gioiello del Tridente”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Paolo Boccacci) – "Stiamo lavorando per redigere e decretare un vincolo paesaggistico sui quartieri d'interesse storico di Roma e non potremo sottrarci all'obbligo morale verso i romani di mettere un vincolo anche sul Tridente che, prioritariamente, richiede una tutela di questo tipo nel Centro, perché l'unico vincolo che c'è è il recepimento da parte del Comune della dichiarazione Unesco sulla Roma entro le Mura Aureliane patrimonio dell'umanità". L'annuncio è del soprintendente Prosperetti, che con l'assessore all'Urbanistica Montuori, promette: la strage dei villini storici a rischio demolizione e ricostruzione sarà fermata e la tutela dovrà partire dal cuore della città.

Gli strumenti saranno due, quelli del vincolo paesaggistico, con il Piano Regolatore del Comune e il Piano Territoriale Paesistico Regionale, secondo quanto è stabilito dall'articolo 136 del codice del Beni Culturali, e l'altro della non derogabilità delle densità edilizie fissate dall'articolo 7 del Decreto ministeriale 1444 del 1968 per gli interventi richiesti ai sensi della legge del Piano Casa. In sostanza il paesaggio del Tridente e quello di intere parti dei quartieri otto-novecenteschi, dal Salario ai Parioli, dal quartiere Italia a Prati al quartiere Trieste, sarà vincolato con tutti i suoi edifici e non si potranno prevedere nuove costruzioni che aumentino il numero dei metri cubi e degli abitanti in queste zone.

E così Prosperetti e Montuori scendono in campo per "la salvaguardia del territorio e allo stesso tempo la definizione degli strumenti adeguati alle necessità di una città come Roma". È questa la strategia che si sta portando avanti nel Tavolo per la salvaguardia del paesaggio urbano avviato anche con il coinvolgimento della Sovrintendenza del Campidoglio e del Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia.

L'obiettivo dell'operazione è certo: da una parte contenimento e controllo sulla qualità delle trasformazioni portate avanti usando le disposizioni e i premi di cubatura del Piano Casa e dall'altra indirizzi concordati per la corretta applicazione della nuova legge di Rigenerazione Urbana, per garantire anche l'identità dei quartieri di Roma che fanno da corona al Centro. "La collaborazione avviata dall'inizio dell'anno tra la Soprintendenza Speciale e il Comune di Roma" spiegano assessore e soprintendente "vuole far rimanere viva la città evitando che venga snaturata e perda i tratti identitari del suo paesaggio urbano".

Prosperetti dà il là. "La città si trasforma" spiega "ma deve farlo con delle regole. E su questa questione per certi motivi le regole sembrano venire meno. Soprintendenza, Comune e Regione non devono rubarsi la scena, ma agire di concerto. Per ora con il Campidoglio abbiamo avviato questo Tavolo per salvaguardare i tessuti storici, a partire dal Tridente".

"Bisogna individuare aree da salvaguardare", aggiunge Montuori, "ma si devono mettere insieme regole pubbliche e interessi privati. Intanto ho inviato una circolare interpretativa, che non ha valore retroattivo, per salvare il paesaggio urbano, che obbliga al rispetto della legge dello Stato sulla densità edilizia permessa. Al di là, nelle altezze e nelle cubature, non si può andare, per motivi, come ricorda la legge, ingienici-sanitari, estetici, di traffico e urbanistici. Ma la città non va congelata. E stiamo consultando i Municipi sulle aree dove applicare le nuove norme sulla Rigenerazione urbana, mentre l'articolo 6, che prevede l'intervento diretto, va modificato. Per il resto siamo apertissimi a confronti con le associazioni degli imprenditori".

E se l'architetto Arianna Caiano, a capo del team che sta lavorando sugli ambiti da salvaguardare e vincolare, ha sottolineato il lavoro di analisi dei tessuti, in particolare quelli che vanno dagli anni Venti ai Trenta del Novecento, che saranno "catalogati e mappati evidenziando le situazioni critiche, Prosperetti e Montuori hanno invitato anche la Regione ad unirsi al Tavolo, precisando che "a valle dei vincoli c'è sempre la discrezionalità delle decisioni". "Il caso della villa californiana che si sta costruendo sulle macerie del villino di via Ticino è uno scandalo", ha affermato Prosperetti. "Dobbiamo aiutare gli architetti a limitare la progettazione entro parametri precisi rispetto al luogo".

Infine sulla retroattività dei vincoli di savaguardia che saranno apposti il giudizio è lo stesso: "Si deve evitare che sia il Tar a doversi pronunciare su questioni urbanistiche, dialogando con i costruttori e portandoli a realizzare un plusvarore della qualità e non dei metri cubi, nel rispetto inderogabile della legge sulla densità edilizia".