(Fonte: www.repubblica.it)
(di Giovanni Gagliardi) RIGOPIANO (PESCARA) – Estratta viva una quarta persona dal ghiaccio e dalle macerie dell''hotel Rigopiano. Si tratta di un uomo, che sarebbe ferito. Nel corso della notte sono state così salvate finora quattro persone. Fanno parte del gruppo dei cinque indviduati ieri. Al momento il bilancio ufficiale della Protezione civile parla di 4 bambini salvati, oltre a tre donne e due uomini. Una decima persona deve ancora essere estratta dalle macerie. Quattro le vittime accertate. Intanto ha ripreso a nevicare.
Il bilancio ufficiale. Questi i nomi forniti dalla Prefettura di Pescara: le persone salvate ieri sono Gianfilippo e Ludovica Parete, i due figli dello chef, Giampiero Parete, il 38enne che si è salvato subito dalla slavina ed è riuscito a dare l'allarme. Anche la moglie Adriana Vercerao è stata estratta viva dalle macerie. A questi vanno aggiunti altri due bambini: Samuel Di Michelangelo (per ora nessuna notizia dei suoi genitori ieri dati per vivi dal sindaco di Osimo) e Edoardo Di Carlo. Poi c'è il gruppo delle 5 persone individuate ieri: Stefano Feniello e la fidanzata Francesca Bronzi; Vincenzo Forti e la fidanzata Giorgia Galassi; Giampaolo Matrone. Di questi, quattro sono stati estratti dalle macerie mentre sono in corso le operazioni per salvare la quinta persona, ma la prefettura ancora non ne ha fornito l'identità.
All'ospedale di Pescara attorno alle 5,30 sono arrivati tre giovani – due ragazze e un ragazzo – ora ricoverati; i medici definiscono le loro condizioni "buone". Verso le 8 è arrivato poi un ragazzo di 33 anni, che i sanitari stanno visitando. Il prossimo bollettino medico è previsto per le 11.
Per quanto riguarda le vittime il bilancio ufficiale, come detto sopra, è fermo a quattro: due uomini e due donne ritrovate la scorsa notte, la loro identità al momento non è nota. I due morti accertati sono Gabriele D'Angelo e Alessandro Giancaterino, entrambi camerieri dell'hotel. La morte di Gabriele, volontario della locale Croce rossa, ha sconvolto diversi soccorritori presenti nel centro di coordinamento allestito al Palazzetto dello Sport di Penne. Gli amici, in lacrime, si sono abbracciati per darsi conforto.
Nuove nevicate. La neve è tornata a cadere su Farindola, sia nel corso della notte che in queste ore. Ma la possente macchina dei soccorsi non è si è certo fermata nella ricerca dei dispersi ospiti dell'hotel Rigopiano, nonostante il pericolo di nuove slavine che, come dicono gli esperti, non è da escludere. Si lavora incessantemente dalla notte tra mercoledì e giovedì scorsi ed è una lotta contro il tempo per trarre in salvo altre vite umane. Tra Soccorso alpino, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia, tutti presenti con squadre speciali, gli operatori impegnati nelle non facili ricerche sono oltre 500.
I soccorsi. Intanto sono state individuate altre voci provenire dall'inferno gelato della struttura collassata sotto il peso della slavina. Le nuove voci intercettate non sono state però ancora localizzate nella struttura. I soccorritori, che hanno lavorato senza sosta per tutta la notte, ribadiscono che si è di fronte ad una situazione "non semplice, si lavora all'interno di un edificio che è crollato, dove è diventato complicato orientarsi. Si avanza ma con molta, molta cautela. Ci rendiamo conto che questa cautela rallenta le operazioni di ricerca e recupero ma è assolutamente necessario procedere in questo modo, non si può rischiare altro ancora".
Ancora 20 dispersi. Sarebbero ancora una ventina le persone che si pensa siano disperse nell'hotel, secondo i soccorritori, sulla base delle indicazioni finora venute da congiunti di persone – tra dipendenti e clienti – che erano all'interno del resort. Un numero che in qualche modo sembra tornare con quello indicato ieri pomeriggio dal capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che aveva parlato complessivamente di una trentina di persone. Considerando infatti che cinque (quattro bambini e una donna) sono state recuperate sane e salve e che altre cinque sono state individuate e si sta lavorando per tirarle fuori, ecco arrivare a una ventina – più o meno – quelle che mancano all'appello, ovvero di cui non si sa ancora nulla. Anche se i soccorritori non disperano, anzi qualcuno di loro si dice ottimista sull'esito di questa drammatica corsa contro il tempo.
I ringraziamenti. "Grazie di cuore a tutti, un abbraccio". Così Giampiero Parete ha risposto su Fb alle centinaia di messaggi di conoscenti e amici ma anche di sconosciuti che continuano ad arrivare sul suo profilo Fb dopo che i soccorritori sono riusciti a salvare sua moglie e i due figli dalle macerie dell'hotel Rigopiano.