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Usura, Cioffredi:tunnel di disperazione e violenza dal quale si esce solo denunciando

Gianpiero Cioffredi, Presidente dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale. Il conduttore Jacopo Nassi ha approfondito con il Presidente il tema dell'usura, piaga sociale e criminale molto diffusa nel Lazio, anche a seconda di alcuni dati emersi e riportati su "La Repubblica". A tal proposito Cioffredi ha affermato:"Nel 2018 c'è stato un aumento dei casi giudiziari legati al problema dell'usura. Si tratta di un fenomeno sotterranneo e nascosto, ma aumentano le persone che vogliono denunciare i propri aguzzini. Fenomeno che fa parte dello scenario romano storicamente. A Roma abbiamo il modello tradizionale del cosiddetto "cravattaro" e a questa figura si è aggiunta una nuova forma di criminalità organizzata. Molti imprenditori hanno una crisi di liquidità in questo periodo e lì si inseriscono le mafie che, rispetto al cravattaro storico, non puntano a riavere i soldi prestati, ma vogliono riciclarli. Le mafie vogliono prendere il possesso dell'azienda con l'imprenditore che diventa dipendente dal mafioso. Si tratta di un tunnel di disperazione e violenza dal quale si esce solo con la denuncia. Abbiamo una legislazione nazionale che garantisce sussidi e aiuti economici. Più soldi si danno all'usuraio e più soldi vengono chiesti. Invito sempre di più a denunciare".
Un bel segnale dato dalla Regione Lazio è stata l'inaugurazione, avvenuta pochi giorni fa, del parco della legalità nel quartiere Campo Romano: "Abbiamo chiesto di prenderci una villa confiscata e sgomberata dai Casamonica nel 2013. Per cinque anni questa villa era stata abbandonata ed era un simbolo di degrado. Abbiamo chiesto di prenderla noi: abbiamo debolito la villa a novembre scorso e con il comitato di quartiere di Campo Romano abbiamo deciso di costruire un parco pubblico. Abbiamo recuperato alcuni locali della villa e li abbiamo adibiti a biblioteca. Abbiamo dato le chiavi al Comitato di quartiere. Laddove c'era un degrado, ora sarà un luogo di socializzazione".