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Cronaca

Ucciso in casa fidanzata a Ladispoli, condannata tutta la famiglia. Familiari Vannini: “Vergogna”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Francesco Salvatori)Una sola condanna per omicidio volontario con dolo eventuale e tre per omicidio colposo. Si chiude così, dopo 3 ore di camera di consiglio, il processo per la morte di Marco Vannini, il giovane di 21 anni ucciso il 18 maggio 2015 a Ladispoli, raggiunto da un colpo di arma da fuoco sparatogli da Antonio Ciontoli, padre della fidanzata, all'interno della propria abitazione. Proprio per il padre della fidanzata la Corte d'Assise ha comminato una pena a 14 anni di reclusione. Tre anni, invece, per la moglie Maria Pezzillo e i due figli, Martina (fidanzata di Vannini) e Federico. Tutta la famiglia Ciontoli al completo era accusata di concorso in omicidio volontario.
La fidanzata di Federico Ciontoli, Viola Giorgini, per la quale l'accusa aveva chiesto due anni di carcere per omissione di soccorso, è stata assolta. La sentenza è stata accolta tra l'ira dei parenti e degli amici della vittima: "È morta la giustizia!". "Non può finire così". "Maledetti loro! Hanno rovinato mio figlio", ha detto la madre della vittima Marina Conte in riferimento alla famiglia Ciontoli. "Questa decisio ne è vergognosa, nonposso più credere nella giustizia".
"Mi hanno ammazzato il figlio a vent'anni per due volte, questa è una sentenza vergognosa", ha concluso la donna. La decisione del tribunale è stata accolta con rabbia dai tanti presenti in aula