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Cronaca

Sos stadio Flaminio, cittadini al lavoro per l’impianto abbandonato

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Laura Mari) – L’impianto c’è, ma è ormai uno scheletro decadente. Ci sono i soldi, i finanziatori, ma mancano le proposte. E così un gioiello dello sport da anni vive nell’ombra, nascosto da rovi, rifiuti e in completo abbandono.
A illuminare, con il faro del decoro, la triste storia dello stadio Flaminio sarà sabato l’iniziativa #wakeupFlaminio, organizzata dall’Istituto per il credito sportivo e da Retake Roma con il patricinio del Campidoglio, della rappresentanza italiana della Commissione Europea e del Coni insieme a Fondazione Musica per Roma, Lucisano Media Group e Fondazione Maxxi.

"Centinaia di volontari riqualificheranno l’area esterna dello stadio, con l’obiettivo di ridare vita a un’infrastruttura sportiva che fa parte del patrimonio architettonico dell’Urbe" fa sapere l’Istituto per il Credito sportivo.
Attualmente invaso da rovi, spazzatura e con spogliatoi e bagni ormai inutilizzabili, lo stadio di viale Tiziano, progetto da Luigi Nervi e inaugurato nel ’'57 per le Olimpiadi del '60, nel 2014 è stato ceduto, per la sua gestione, dal Coni al Comune. E da lì è iniziato il declino del Flaminio.  

Per ristrutturarlo, secondo uno studio del 2013 di Risorse per Roma servirebbero tra i 16 e i 20 milioni di ero, con costi di gestione pari a 1,5 milioni l’anno. Una cifra che le già provate casse dell’amministrazione 5 Stelle della sindaca Raggi non possono sostenere. L’Istituto per il credito sportivo, attivo da 60 anni, sarebbe disposto a finanziare un progetto di restyling. Il problema, però, è che nessuna impresa si è fatta viva, se non con nebulosi progetti poi mai arrivati sul tavolo delle intese.

Il risultato è che lo stadio Flaminio muore giorno dopo giorno e per attirare eventuali soggetti interessati il Credito sportivo e Retake Roma hanno deciso di coinvolgere l’intera città per una giornata (dalle 9 alle 15) per strappare, oltre che le erbacce, il dregado che accoglie chiunque vada ad ammirare l’esterno dell’impianto di Nervi.