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Smeriglio sulla situazione delle carceri: prezioso ruolo del garante

«La presentazione dei dati sullo stato di salute delle carceri laziali, avvenuta oggi ad opera del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Lazio, Stefano Anastasia, dimostra ancora una volta il prezioso ruolo del garante e l’importanza della funzione ispettiva. Un occhio competente e attento in grado di aprire le porte del carcere per valutarne la sua efficacia e per valutare la qualità della vita dei detenuti. Un aspetto importante se si ha come stella polare l’art. 27 della Costituzione e quindi il reinserimento sociale delle persone. Il rapporto annuale, presentato stamattina presso il Consiglio regionale del Lazio, ci restituisce una situazione ancora critica, in particolar modo per quel che riguarda il sovraffollamento. C’è quindi ancora molto da fare, anche in considerazione del fatto che le Regioni hanno competenze significative in materia di assistenza sanitaria, programmazione di interventi sociali e territoriali, formazione professionale, politiche attive del lavoro, diritto allo studio. Un lavoro già avviato nel Lazio, con molti progetti già in corso volti ad incoraggiare soluzioni alternative al carcere, per tutti quei casi relativi a pene di medio e corto periodo. La Regione Lazio intende infatti procedere su questa strada, nella convinzione che sia in campo una strategia finalizzata a consentire effettivamente a persone che hanno commesso reati minori di uscire più rapidamente dal carcere e allo stesso tempo umanizzare l’istituzione penitenziaria, favorire un effettivo reinserimento nella società, attuare a pieno il dettame costituzionale». Lo scrive in una nota Massimiliano Smeriglio, Vicepresidente della Regione Lazio.