Pietro Salvatori, giornalista dell'Huffington Post, è stato intervistato da Jacopo Nassi. Sulla sentenza rispetto al processo Raggi Salvatori ha affermato: "Sulla sentenza Raggi tiriamo un sospiro di sollievo perchè lei si sarebbe dovuta dimettere. Siamo stufi di sindaci che si dimettono per minuzie, non stiamo parlando di concussione e corruzione. Solita reazione all'italiana con curve politiche che sostenevano una o l'altra parte. Non si giustifica quello che hanno scritto sui giornalisti Di Maio e Di Battista. Frasi forti che avrebbero suscitato altre reazioni se dette da Berlusconi o Renzi".
Sul referendum Atac il giornalista ha dichiarato: "Sono andato a votare ed evidentemente ci sono 8-9 romani su 10 che sono disinteressati al trasporto pubblico. Io metterei una moratoria sulle lamentele sui mezzi pubblici. I romani sono andati forse a Fregene dato che era bel tempo. In realtà ci saranno state motivazioni. Non era un referendum sulla privatizzazione di Atac ma sulla possibilità di liberalizzare alcune tratte cosa che avrebbe consentito al Comune di Roma un controllo che ora ha poco e nulla sul servizio erogato dall'Atac per varie ragioni. L'84% dei cittadini non si esprime sul servizio pubblico. C'è stato un deficit di informazione, non da parte della vostra radio, ma in generale se ne è parlato poco. Non era un argomento da bar, non ha avuto prenotazione. Non esiste opposizione a Roma. Il PD si è liquefatto, doveva dare un segno molto più forte. Forza Italia non esiste più e chi è nato sulla rivoluzione liberale ha fatto poco e nulla. Questa città quando ha una palla al balzo da cogliere si fa sorpassare. Molte persone si sono disinteressate anche per queste questioni politiche".
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Sentenza Raggi, Salvatori: tiriamo un sospiro di sollievo, ma le parole di Di Maio e Di Battista sono ingiustificabili