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Sentenza Foodora, Di Berardino a Radio Roma Capitale: in linea con la nostra proposta di legge

L'Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Politiche per la ricostruzione della Regione Lazio Claudio Di Berardino, diretto a Amatrice per seguire la parte della ricostruzione, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale intervistato da Paolo Cento. Sulla situazione dei comuni colpiti dal terremoto del 2016, Di Berardino ha affermato: "La ricostruzione è in corso in tutte le sue fasi: dalla rimozione delle macerie, all’assistenza alle persone, alle opere pubbliche. La scorsa settimana è stata posta inoltre la prima pietra di una struttura alberghiera.

Dobbiamo tuttavia continuare ad impegnarci per garantire, sempre più, il ritorno a condizioni di vita normali.

Nelle ultime settimane il Governo, con il nuovo Commissario, ha voluto mettere in secondo piano il ruolo delle Regioni e si rischia ora di non riuscire a fare una sintesi tra tutti i comuni delle 4 regioni e a definire le priorità di intervento”.

Tra le altre novità, Di Berardino ha ricordato che “La Regione Lazio ha approvato da poco una sua legge per cercare di semplificare ulteriormente il processo della ricostruzione, snellendo anche gli iter per i privati; l’obiettivo è quello di superare i passaggi burocratici e dare risposte rapide".

 

Riguardo alla sentenza della Corte di appello del Tribunale di Torino, che ha accettato il ricorso di alcuni rider licenziati dall’azienda di food delivery Foodora, l’assessore regionale ha affermato:  "La Regione Lazio è stata la prima a mettere in campo una proposta di legge, su iniziativa della Giunta fin dalla scorsa estate e attualmente all’esame della Commissione Lavoro del Consiglio regionale. La sentenza del tribunale – importantissima- oggettivamente ricalca quello che nell'art.5 della nostra proposta di legge mettiamo al centro della discussione: i rider non devono essere considerati lavoratori di serie B, il salario deve essere deciso dalla contrattazione tra le parti. Ci tengo a sottolineare che il nostro testo è il frutto di un lavoro prezioso di concertazione con i rider, le piattaforme, le imprese tradizionali e le organizzazioni sindacali. Ci auguriamo che la nostra proposta di legge possa giungere in tempi rapidi in Consiglio e essere approvata, garantendo le giuste tutele non solo i fattorini, ma tutti i lavoratori della gig economy e quindi anche a coloro che lavorano tramite le app e le piattaforme informatiche. La Regione Lazio è stata lungimirante nell’aver messo al centro della discussione un tema che riguarda la dignità di tante persone e tanti giovani".

 

L’Assessore Di Berardino è anche intervenuto sul tema della lotta al caporalato. La scorsa settimana la regione Lazio ha firmato un protocollo di intesa con le associazioni datoriali e sindacali: "questa è l’altra faccia del tema dei diritti, che devono essere sempre garantiti. Parliamo della dignità e della qualità del lavoro. In tal senso la Regione Lazio ha voluto salvaguardare la legge 199 sul contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura, approvata dal Parlamento nella scorsa legislatura, che non va smantellata ma applicata in tutti i suoi aspetti. In tal senso stiamo lavorando con le Prefetture e con l’Inps per realizzare, dopo Latina e Viterbo, la cosiddetta rete agricola di qualità che è uno degli strumenti previsti dalla legge nazionale ai fini della prevenzione e della regolarità del lavoro. Al contempo, come Regione abbiamo individuato alcune azioni molto importanti che rompono il rapporto fra i caporali e le persone sfruttate. Una di queste riguarda il tema dei trasporti: attraverso il coinvolgimento di aziende di trasporto pubbliche locali, si intende garantire il diritto alla mobilità verso e da i campi in modo che gli spostamenti avvengano in maniera trasparente e gratuita. Un’altra azione è l’utilizzo della figura del mediatore culturale e sociale, poiché spesso il caporale svolge anche la funzione di interlocuzione oltre che di reclutamento.

Il Protocollo inoltre prevede l’avvio di una sperimentazione che coinvolgerà i centri per l’impiego a Latina. Verranno stilate delle liste di persone che hanno bisogno di lavoro o che posseggono specifiche professionalità e competenze per il settore agricolo al fine di favorire al meglio l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. La Regione Lazio incentiverà tutte le assunzioni che avverranno mediante la rete dei Centri per l’Impiego per tutte quelle aziende che ne faranno richiesta.

Nel protocollo è prevista inoltre l’approvazione di una Legge Regionale contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura, in cui siano previsti indici di congruità per favorire una leale concorrenza tra imprese, fondata sulla qualità del lavoro e non sullo sfruttamento dei lavoratori e sulla spinta al ribasso delle loro retribuzioni’.