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Cronaca

Seminarista americano trovato morto in convento a Roma, disposta l’autopsia

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Francesco Salvatore)
La fede prima di tutto. Un amore per Dio che lo percorreva e che diffondeva attraverso la sua particolare inclinazione. Si definiva un “Catholic life coach”, un motivatore della religione cristiana, Anthony Freeman, il seminarista 29enne originario degli Stati Uniti dell’ordine dei Legionari di Cristo trovato senza vita nel pomeriggio del Lunedì dell’Angelo all’interno della sua stanza nel collegio dove dormiva, in via degli Aldobrandeschi, e su cui adesso la procura ha disposto l’autopsia. “Il 99 per cento delle motivazioni materiali esistenti sono stare in forma ed essere ricco. Noi abbiamo bisogno di motivazioni e coraggio per vivere la nostra fede cattolica”, una delle sue frasi che ripeteva agli amici seminaristi, riportata nel suo blog. Non un prete come tanti altri, dunque, ma un vero e proprio leader della religione cattolica. Così sicuro e propositivo della sua ispirazione per il Cattolicesimo da scrivere un libro, “One step closer”, per indirizzare i giovani cattolici, i millennials, verso uno sviluppo spirituale. E anche da arrivare a servire la messa di Pasqua a San Pietro con Papa Francesco. Il giorno prima di morire Anthony Freeman aveva fatto il chierichetto per il Santo Padre. Poi aveva trascorso il resto della giornata in compagnia di altri seminaristi e si era andato a coricare. Nel pomeriggio di Pasquetta il suo corpo era senza vita. Disteso sul letto ma in uno stato di decomposizione maggiore rispetto all’ora presunta della morte: da qui gli accertamenti degli inquirenti per spazzare via ogni dubbio sulle cause.
Freeman era molto giovane, 29 anni. Un ragazzone di quasi due metri molto attivo nello sport. Le foto sui social network, che il seminarista utilizzava anche per diffondere la fede ai più giovani, lo ritraggono sui campi di calcio e con il pallone di football americano in mano – era tifoso della squadra dei New Orleans. Ma anche le testimonianze degli altri collegiali della congregazione vanno in questo senso.
L’altro suo amore, ovviamente, era quello per la religione. Da cinque anni a Roma per studiare da seminarista nei Legionari di Cristo, ordine fondato in Messico nel 1941 da Marcial Maciel Degollado, sarebbe diventato diacono nel 2019. Le immagini su Facebook lo ritraggono sempre sorridente accanto ad altri seminaristi o in contemplazione verso il Signore. “Riposa in pace fratello Anthony”, si legge ora nel suo profilo, “spero di vederti in cielo”.