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Cronaca

Segregata in casa perchè lesbica, Dottor Frana: episodio gravissimo che lascerà segni indelebili su questa ragazza

Massimo Frana, dottore di ricerca in Filosofia delle religione e attivista diritti LGBT, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per parlare della notizia della ragazza minorenne segregata in casa dai genitori perchè lesbica. Intervistato da Jacopo Nassi, il professore ha affermato: "La minore è stata affidata ad una struttura apposita. Notizia gravissima perchè si tratta di una ragazza adolescente che sta crescendo ed è piena di dubbi e fragilità. Atteggiamento inconcepibile e gravissimo. Intervengo per dare la mia testimonianza. I diritti lgbt rappresentano una battaglia tutta da combattere. Devo registrare una pericolosa involuzione negli ultimi periodi nei confronti delle persone che vivono orientamenti sessuali "diversi". Una società è tanto più civile e a misura d'uomo nella misura in cui si riesce ad aprire alle differenze e arricchirsi da quest'ultime. Resterei sul dramma di questa ragazza che si ritrova senza famiglia che l'ha rifiutata per quello che è. Io sono un docente ed ho a che fare con il mondo degli adolescenti e mi rendo conto che molti non riescono a fare i genitori. Quelli della ragazza non hanno rispettato le fasi di sviluppo dell'adolescente e massimo rispetto della persona in genere e di quelli che sono i suoi orientamenti. Stigmatizzo e condanno questo gesto senza appello. Nel Settecento la Costituzione Americana parlava del "diritto alla felicità" e, in questi casi, si sta negando completamente il diritto ad essere se stessi, a seguire la propria strada e felicità. Il contesto è già ostile fra gli adolescenti, figuriamoci questa ragazza che si è trovata in questa situazione familiare ostile, ottusa e sofferente. Si diffonde sempre di più una mentalità omofoba e razzista, fatta di paure e di rifiuti della diversità. Personalmente ho subito un' aggressione da parte di alcuni giovani con intervento maxillo facciale a Reggio Calabria solo perchè ero con amici gay al ristorante. A Roma, invece, quando ho avuto la cattedra, cercando casa, una proprietaria di appartamento mi disse che non avrebbe mai affittato una casa a persone omosessuali. Dovremmo recuperare un linguaggio più accogliente e inclusivo con le differenze come elemento di ricchezza".