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Cronaca

Roma, truccavano la manutenzione dei bus Cotral: un arresto e 50 indagati

(Fonte: www.repubblica.it)

Truccavano le manutenzioni degli autobus delle linee regionali Cotral facendo risultare di aver riparato pullman che invece continuavano a circolare senza i prescritti standard di sicurezza o, peggio, subivano continui guasti. I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno arrestato stamattina il titolare di una società affidataria dell'appalto per la manutenzione e riparazione degli autobus di linea regionali del Lazio per truffa aggravata ai danni dello stato e frode in pubbliche forniture.

L'arrestato. V.M., 55 anni, romano, è il responsabile di una delle officine coinvolte nell'inchiesta. Durante le indagini, come emerso dalle intercettazioni, ha espresso il proposito di realizzare condotte ancor più raffinate per non farsi scoprire e per assicurarsi il profitto derivante dalle omesse o imperfette attività di manutenzione affermando: "Noi dobbiamo rubà nei modi giusti! Noi dobbiamo rubà nei modi giusti!", diceva.

In particolare le Fiamme gialle hanno scoperto che la manutenzione richiesta non veniva concretamente effettuata, pur essendo attestata dagli organi di controllo dell'azienda; in caso di necessità di sostituzione di pezzi, in luogo di quelli originali venivano utilizzati pezzi di ricambio usati e ripuliti, spacciati per nuovi; nel caso in cui l'azienda forniva il pezzo da installare, questo veniva trattenuto dalla ditta per la successiva rivendita a terzi o addebitato a cotral per altri lavori mentre sul veicolo veniva installato un pezzo usato ovvero si ripuliva quello presente, facendo comunque figurare, sempre con la complicità degli addetti ai controlli, che l'intervento si era concretizzato nei termini stabiliti contrattualmente.

Inoltre, un riscontro eseguito su circa 1400 vetture, pressoché la totalità degli autobus cotral, ha fatto emergere come anche i cronotachigrafi digitali in dotazione ai bus di linea non venissero revisionati da parte dell'impresa affidataria dell'appalto che, invece, ne certificava falsamente la taratura.

Dall'analisi dei tracciati dei sistemi di geolocalizzazione installati a bordo dei pullman è emerso, infatti, che nelle date in cui veniva attestata la revisione, le vetture di linea si trovavano in servizio sul territorio regionale o ferme nei depositi.

Secondo gli inquirenti il sistema di frode era finalizzato a rendere remunerativo, per la ditta affidataria, l'appalto per l'installazione degli stessi cronotachigrafi a quest'ultima aggiudicato sulla base di un'offerta evidentemente anomala per l'esiguità dell'importo di aggiudicazione. Nei confronti di questa società, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria stanno ora procedendo al sequestro di disponibilità finanziarie per 91.000 Euro, ovvero l'importo che cotral ha pagato per la taratura periodica dei cronotachigrafi digitali, attività mai effettivamente svolta.

La struttura criminale si è consolidata nel tempo proprio grazie alla compiacenza di alcuni capi tecnici della Cotral, responsabili del controllo e del riscontro delle manutenzioni effettuate. Le prestazioni manutentive riguardavano anche parti essenziali delle vetture, come il sistema frenante o le parti meccaniche principali di bus che in alcuni casi, avevano già oltre quindici anni di vita e necessitavano di una corretta e reale manutenzione al fine di garantire i livelli di sicurezza essenziali.

I dipendenti di Cotral indagati invece di curare gli interessi dell'azienda hanno favorito i proprietari delle officine di manutenzione omettendo volutamente di effettuare i prescritti riscontri e convalidando la regolarità delle lavorazioni effettuate a tutto vantaggio dei fornitori.

Alcuni di loro, venuti a sapere delle indagini in corso poiché nominati ausiliari di pg per esaminare i veicoli oggetto di riparazione, si sono subito preoccupati di avvertire i dipendenti coinvolti nell'attività di controllo e pertanto sono stati denunciati per il reato di rivelazione di segreto di ufficio e favoreggiamento personale.

Le attività di polizia giudiziaria svolte dalla finanza hanno consentito di segnalare all'autorità giudiziaria complessivamente 50 persone per concorso in truffa aggravata ai danni dello stato, frode nelle pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti, abuso d'ufficio, turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreto d'ufficio, favoreggiamento e falso, ma soprattutto hanno permesso di porre fine ad un sistema truffaldino che ha depauperato le casse dell'azienda regionale creando, oltre al danno economico, anche il cattivo funzionamento dei mezzi, notevoli disagi e disservizi per l'utenza e persino la messa in pericolo dei fruitori degli autobus.