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Cronaca

Roma, trovato carbonizzato in un parco dell’Eur il corpo di una 49enne

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Rory Cappelli) Il corpo di una donna completamente carbonizzato è stato trovato stamattina intorno alle 7.30 nel parco delle Tre Fontane, in zona Eur a Roma, in via Ballardin all'angolo con via Maroso. A dare l'allarme un uomo che faceva jogging: "Quando l'ho vista ancora bruciava, è stato terribile", ha detto poi visibilmente sotto shock. Sul posto sono intervenute la Scientifica, la Squadra Mobile di Roma e le volanti del commissariato di zona, che stanno seguendo la pista dell'omicidio, anche se non si esclude un atto di autolesionismo: intorno al cadavere, che, dicono i poliziotti, probabilmente ha bruciato per ore, non sono state infatti ritrovate taniche di liquido infiammabile. Si tratta di Maria Cristina Olivi, una 49enne incensurata, che abitava in zona: operaia, faceva lavori saltuari. Nei pressi del corpo gli investigatori hanno rinvenuto la borsa, che è stata poi riconosciuta dal fratello, con dentro i documenti. La 49enne viveva da sola. Aveva addosso una gonna, i piedi erano scalzi.
Maria Cristina Olivi, secondo le attività di indagine della procura, soffriva di problemi depressivi, aveva un vissuto problematico, ma non avrebbe mai tentato il suicidio, una delle ipotesi su cui sta lavorando la squadra mobile, ma che sembrerebbe da escludere per il mancato rinvenimento di taniche o contenitori o accendini nei pressi del cadavere. La Olivi dovrebbe essere morta nel parco perché, dicono gli investigatori, "tutt'intorno al corpo l'erba è bruciata".
Sembrerebbe che nella notte un homeless abbia tentato di allertare i vigili urbani. E sembra anche che la porta di casa della donna sia stata trovata aperta.
Domani il pm Vittorio Pilla affiderà l'incarico per effettuare l'autopsia. Ad un primo esame il corpo appare nella parte centrale completamente divorato dal fuoco, il che fa pensare che sia stato utilizzato un ingente quantitativo di liquido infiammabile. La scena davanti alla quale si è trovato il podista era infatti davvero terribile, come l'uomo ha detto agli investigatori. Si stanno cercando testimoni per capire cosa sia successo in quel lato del parco, non lontano da alcune panchine e vicino al cavalcavia di via Ballarin che, tra i suoi piloni, ospita alcuni rifugi di fortuna in cartone, dove trovano riparo senza tetto.