Categorie
Cronaca

Roma Tpl, ancora caos stipendi. Giovedì 10 maggio sciopero di 24 ore

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Matteo Scarlino)"E' umiliante a 40 anni dover chiedere soldi ai miei genitori o ai miei suoceri nonostante io abbia un lavoro. Tutto per colpa di un'azienda che ormai sistematicamente ha deciso di non pagarci in maniera regolare". A parlare è uno dei lavoratori di Roma Tpl in attesa degli stipendi di marzo, ancora una volta in ritardo. "Molti lavoratori non stanno andando a lavoro perché impossibilitati a pagare la benzina", raccontano fonti sindacali a RomaToday.  Una situazione che rischia di esplodere da un momento all'altro con possibili blocchi del servizio. Dal Comune è però partito il bonifico di sei milioni che dovrebbe sbloccare la situazione dopo il primo maggio. A mancare però è una soluzione strutturale. Già, perché la convinzione diffusa è che la situazione si ripresenterà perché va avanti così da anni. E nonostante l'arrivo e le promesse del Movimento Cinque Stelle le cose non sembrano migliorare. Il Comune, secondo quanto si apprende, potrebbe intervenire nel pagamento diretto solo dopo un ritardo di 20 giorni. "Sistematicamente però", è il racconto di un sindacalista, "a pochi giorni da questa scadenza arrivano i primi acconti che bloccano la procedura". Anche per questo, sperando che nel frattempo gli stipendi vengano pagati, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per il prossimo 10 maggio. A fermarsi saranno le 103 linee di periferie, vale a dire poco meno del 25% del servizio pubblico romano, dato in appalto al privato. "Sì, perché questo è il privato", racconta Daniele Fuligni segretario della Filt Cgil Roma e Lazio, "quello che ci costringe per l'ennesima volta a proclamare uno sciopero. Quello che fa ricadere il proprio rischio di impresa sui lavoratori. Quello che per far quadrare i conti taglia il 20% del servizio. Tutto ciò è ormai intollerabile". Così giovedì 10 maggio sarà stop, l'ennesimo in un'azienda i cui lavoratori sono allo stremo. "Le condizioni dei lavoratori sono al limite", racconta ancora Fuligni. "C'è un'esasperazione difficilmente controllabile ed anche se a giugno scadrà l'appalto, l'assegnazione della nuova gara non avverrà prima di un anno e non è giusto che siano i lavoratori a pagare il prezzo di tutto ciò". Chi di scioperi ne ha fatti tanti è l'Usb che ribadisce la preoccupazione per una situazione che sta diventando "paradossale". "Da anni", racconta Michele Frullo, "segnaliamo questa vicenda a Comune, Prefettura e alle varie istituzioni. Invece di intervenire, la commissione garanzia scioperi pensa invece a bloccare gli scioperi perché creano disagi. Scioperi che, è bene sottolinearlo, ormai si tengono per chiedere ciò che dovrebbe essere un diritto, ovvero il pagamento degli stipendi. Anche a questo ci ha portato il privato quello che qualcuno vorrebbe portare come modello in tutto il servizio pubblico".