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Roma, prescritte le accuse ad Alemanno

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Francesco Salvatore) Non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. È la decisione del giudice del tribunale di Roma Maria Cristina Muccari, nel processo che lo vedeva alla sbarra per finanziamento illecito a un partito. La vicenda è quella relativa all’operazione di telemarketing politico, messa in atto per far convergere i voti dell’elettorato Pdl nelle elezioni regionali del 2010 in favore della lista di Renata Polverini presidente, e in cui figurava l’ex moglie Isabella Rauti. Un sondaggio telefonico realizzato da una società di ricerca e su incarico della multinazionale americana Accenture. Un’operazione a costo zero, secondo il pm, con cui Alemanno avrebbe finanziato la campagna elettorale della moglie Rauti. Prescrizione anche per Fabio Ulissi, Sharon Di Nepi e Angelo Italiano, accusati anche loro dello stesso reato di Alemanno. Condanne, invece, per emissione di fatture per operazioni inesistenti per Giuseppe Verardi, Francesco Gadaleta, Roberto Sciortino e Massimo Alfonsi, ex manager Accenture. Regge, dunque, il quadro accusatorio prospettato dalla procura,
che ipotizzava dietro al giro di fatture per operazioni inesistenti la creazione di una provvista utile a finanziare il sondaggio telefonico. Il tribunale ha ordinato anche la confisca per equivalente, per il valore di 30mila euro, nei confronti di Roberto Sciortino. Il pm Mario Palazzi aveva chiesto per l’esponente di destra una pena di un anno e dieci mesi di reclusione oltre a una multa di 50mila euro. Pene pari e superiori ai 3 anni, invece, per gli altri quattro manager.