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Cronaca

Roma, nell’inferno di Castel Fusano: “Un boato, non si respirava più”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Flaminia Savelli) – "All'improvviso ho sentito un boato e poi dalla pineta ho visto le fiamme e una nube di fumo nero. Ho capito subito che la situazione era grave e sono uscita di casa". Sofia Giannini, informatica di 35 anni, parla con un fazzoletto bagnato sulla bocca per evitare di respirare i fumi dell'incendio che dalle 14 di ieri è divampato in più punti nella pineta di Castelfusano. Uno dei roghi innescati è partito in via di Martin Pescatore, vicino all'Infernetto dove in pochi minuti le fiamme trascinate dal vento sono arrivate alle case di via Laces: "È stato terribile – prosegue – in un attimo il fumo ha avvolto tutto mentre dalla pineta continuavo a sentire scoppi e boati.

Sul posto sono intervenute anche diverse volanti della polizia per accompagnare le persone rimaste ancora nelle loro abitazioni: "Verso le 15 un agente della polizia al citofono mi ha detto che dovevo uscire subito di casa perché era pericoloso " racconta ancora spaventata Lina Calogeri, una pensionata di 70 anni residente in via Telve all'Infernetto: "la casa era già circondata dal fumo ma non mi ero accorta che le fiamme erano arrivate così vicine". Intanto la linea del fuoco intorno alle 16 è arrivata a pochissimi metri dalla spiaggia, camminando lungo il canale del Pescatori e lambendo la via Cristoforo Colombo in entrambe le direzioni.

Tanti i bagnanti impauriti dal fumo nero: "Ero in spiaggia con i miei bambini " riferisce Roberto Liberti che al momento dell'incendio si trovava in uno degli stabilimenti a ridosso della Rotonda: "all'improvviso il cielo si è oscurato. Non capivamo cosa stesse accadendo poi quando abbiamo visto i canadair prendere l'acqua dal mare abbiamo capito che si trattava di un incendio. In pochi minuti la nube si è avvicinata alla spiaggia, sembrava inghiottire tutto. Ero al mare con i miei bambini, sono piccoli e si sono spaventati. Quando hanno iniziato a piangere ho deciso di andare via. Anche perché il fumo era sempre più denso".

E quella densa nube è stata visibile per tutto il pomeriggio da diverse zone del X municipio. Fino a Ostia Antica e ancora a Casal Palocco e all'Axa: "Appena ho aperto le finestre ho sentito un forte odore di bruciato e all'orizzonte si vedeva chiaramente la linea del fuoco" conferma Alessandra Carlucci, residente in via Ermesianatte: " le sirene dei camion dei vigili del Fuoco e il rombo dei canadair continuavano a passare vicino casa e ho capito che si trattava di un incendio. E' stato terribile, uno scenario apocalittico ". Intanto mentre i pompieri e i volontari della protezione Civile lavoravano per contenere le fiamme, la polizia Municipale ha disposto la chiusura della via Cristoforo Colombo. In tanti hanno assistito in diretta alle operazioni di spegnimento dalle loro auto. Come Anna Maria Falcetti, un'impiegata rimasta bloccata nel traffico: "Stavo rientrando a casa verso le 18 – racconta – quando, all'altezza della tenuta del Presidente della Repubblica, ho visto il fumo e le fiamme sulla laterale della Cristoforo Colombo. Una pattuglia dei vigili urbani dirigeva il traffico ma eravamo tutti bloccati. Solo dopo alcuni minuti mi sono resa conto della nube nera che veniva verso di noi. Una scena era surreale".

A Castel Fusano è arrivata anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, per verificare di persona le conseguenze dell'incendio e lo stato dei soccorsi. "Il primo Canadair è arrivato dopo un'ora, quando il fuoco era già divampato ", ha polemizzato.

A risponderle, la Protezione civile regionale che ha precisato come il primo elicottero sia stato inviato un minuto dopo la segnalazione dell'incendio. È stato, invece, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a ringraziare la stessa protezione civile e tutti i soccorritori per il grande impegno di questi giorni. Anche Raggi, poi, ha ribadito che "il lavoro con le altre istituzioni prosegue, di fronte a quest'emergenza che ci vede tutti riuniti".