(Fonte: www.repubblica.it)
Per la Procura di Roma 18 testimoni sentiti nel corso del processo di primo grado al Mondo di mezzo mentirono davanti ai giudici della X sezione penale. Nei loro confronti i pm di piazzale Clodio hanno notificato l'atto di chiusura delle indagini che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio. Tra i nomi dei soggetti che rischiano il processo non figurano il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e Daniele Leodori, presidente del Consiglio regionale, per i quali sarà chiesta l'archiviazione al gip. Il provvedimento riguarda, tra gli altri, l'ex viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, l'ex braccio destro del sindaco di Roma, Alemanno, Antonio Lucarelli e Micaela Campana, deputata e responsabile nazionale del Pd per il welfare. La chiusura dell'inchiesta è stata notificata anche a Roberto Grilli, il trafficante di droga dalle cui dichiarazioni, poi ritrattate in aula, partì l'attività di indagine della Procura. Nei suoi confronti i pm contestano i reati di calunnia e autocalunnia. Nel capo di imputazione, in riferimento alla posizione di Bubbico, la procura scrive che nel corso della sua testimonianza al processo nel giugno del 2016 ha affermato il falso in riferimento al fatto di "non aver conosciuto e di non aver incontrato Salvatore Buzzi, escludendo di averlo incontrato l'11 giugno 2014" e di "non sapere nulla in ordine alla gara per la gestione del Cara di Castelnuovo di Porto, di non essersi mai interessato alla vicenda relativa all'accoglienza di immigrati in detto Comune e di non aver mai parlato della questione con Micaela Campana" e di "non aver mai conosciuto o sentito telefonicamente Luca Odevaine". Quanto alla Campana, i pm di piazzale Clodio le contestano di "aver negato reiteratamente numerose circostanze della sua vita politica e personale", fra le quali "la richiesta rivolta a Buzzi di curare il trasloco per il cognato Nicolò Corrado, le ragioni dell'incontro del 4 aprile 2014 con Buzzi presso la sua abitazione, i collegamenti diretti di Buzzi con Bubbico e l'interessamento di quest'ultimo alle vicende inerenti alla gara per la gestione del Cara di Castelnuovo di Porto". La deputata, dal canto suo, si dice pronta a chiarire la sua mia posizione. Lucarelli per la Procura ha detto il falso nell'aula bunker di Rebibbia quando ha affermato "di non conoscere Massimo Carminati, di non essere mai stato contattato dallo stesso nel periodo in cui ha svolto le mansioni di capo segreteria di Alemanno, di non aver subito da Carminati alcuna intimidazione e di aver avuto rapporti conflittuali con Buzzi che, poi, ridimensionava nella rilevanza". Per quanto riguarda Grilli, infine, i pm gli contestano di avere "incolpato, pur sapendolo innocente, del delitto di calunnia" il suo avvocato "in danno di Massimo Carminati e Riccardo Brugia". Grilli ha falsamente sostenuto in aula che il suo penalista "lo aveva indotto a rendere false dichiarazioni – è detto nel capo di imputazione – in merito al coinvolgimento" dell'ex Nar e del suo braccio destro "nell'attività di traffico di stupefacenti".