Categorie
Cronaca

«Roma-Lido, duopolio Regione-Comune da spezzare»

«Non sorprende che la Roma-Lido si sia aggiudicata il titolo tutt’altro che prestigioso di peggiore ferrovia italiana nella classifica stilata annualmente da Legambiente. Non si tratta di una notizia inattesa né per gli addetti ai lavori né, soprattutto, per gli utenti che ogni giorno sono costretti ad utilizzarla. Costante incertezza sul numero dei treni in servizio, frequenze di passaggio estemporanee, stazioni fatiscenti, materiale rotabile e infrastrutturale vecchio e malandato, carenza di assistenza e sicurezza. Quella che dovrebbe offrire un servizio in tutto simile a quello di una normale linea di metropolitana è in realtà un vero e proprio incubo per migliaia di cittadini della Capitale». Lo dichiara l'ing. Sandro Simoncini, docente a contratto di Urbanistica e Legislazione Ambientale presso l'università Sapienza di Roma e presidente di Sogeea SpA. «Non c’è dubbio che il peccato originale risieda nel fatto che la ferrovia in questione sia di proprietà della Regione ma venga gestita da Atac, cioè una partecipata del Comune. Un duopolio che più volte i vari Governi in carica hanno promesso di spezzare e che invece continua a produrre disastri, figli di un rimpallo di responsabilità inaccettabile. Negli anni la situazione è scivolata sempre più in basso, con le istituzioni pubbliche che non hanno fatto investimenti adeguati e con i progetti presentati da soggetti privati che sono stati sistematicamente respinti al mittente. Ora la Roma-Lido è addirittura diventata il perno del trasporto pubblico a servizio dello stadio della Roma che sorgerà nell’area di Tor di Valle: un azzardo che potrebbe essere pagato da tutti i cittadini a causa di una mobilità che nel quadrante sud-ovest rischia la completa paralisi in occasione delle partite. I proponenti il progetto si sono impegnati a riqualificare la linea con una quarantina di milioni di euro, una goccia nel mare considerati le enormi criticità da risolvere. Ce ne vorrebbero almeno 200 per un vero salto di qualità. Non a caso i francesi di Ratp avevano avanzato un project financing da 400 milioni per trasformare la Roma-Lido nella quarta metro della Capitale».