(Fonte: www.repubblica.it)
(di Anna Dichiarante) – La pioggia si è fatta vedere sulla Capitale. Abbastanza forte da causare disagi, ma troppo breve per mettere fine a uno straordinario periodo di siccità. La rete idrica resta una sorvegliata speciale e, all'inizio della prossima settimana, Acea valuterà se sia necessario o no avviare l'annunciato piano di riduzione della pressione nelle ore notturne in 90 zone della città. Per scongiurare del tutto il rischio di rubinetti a secco, infatti, servirebbero piogge più consistenti. Ma, soprattutto, servirebbe che, oltre alla Capitale, fossero bagnati dagli acquazzoni anche il lago di Bracciano e i monti da cui originano gli acquedotti che riforniscono Roma. In ogni caso, l'abbassamento delle temperature sarà utile a far diminuire i consumi di acqua da parte dei cittadini.
Intanto, proseguono il monitoraggio della rete e la riparazione delle perdite da parte di Acea per ridurre la dispersione. L'azienda che gestisce il servizio idrico ribadisce che un'allerta per l'acqua esiste, ma che la situazione è sotto costante controllo. E che i serbatoi sono ancora pieni e possono garantire riserve per circa un giorno e mezzo. Ad agosto, poi, i consumi sono diminuiti con la partenza per le vacanze di molti romani e con la chiusura delle attività. Ragione per cui, dal 12 agosto, sono state sospese le captazioni da Bracciano, anche se, nel caso la siccità continuasse, i prelievi potrebbero riprendere fino a 400 litri al secondo di media.
E venerdì i sindaci e i presidenti del Parco e del Consorzio del lago hanno presentato un'istanza alla Procura di Civitavecchia per chiedere il sequestrodell'impianto di captazione gestito da Acea Ato2, sostenendo che l'impianto non sia dotato né di dispositivi automatici di blocco delle captazioni al raggiungimento dei limiti né di sistemi di misurazione della quantità di acqua captata. Da piazzale Ostiense, però, fanno sapere che tutte le misurazioni sono certificate e trasmesse quotidianamente alle autorità competenti, tra cui la Regione Lazio e i magistrati che indagano sui prelievi dal lago.