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Cronaca

Roma, ecco il nuovo regolamento per la Tari: agevolazioni per chi farà autocompostaggio e donerà avanzi alimentari agli indigenti

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Passo avanti per le modifiche alla Tari (la tassa sui rifiuti) volute dal Campidoglio. La commissione capitolina Ambiente questa mattina ha dato parere favorevole alla delibera 38 che contiene il nuovo regolamento Tari di Roma Capitale. Non è stata votata invece la delibera 39, quella che stabilirà la riduzione della tariffa, dello 0,93%e dello 0,46%,rispettivamente per utenze domestiche e non domestiche della tariffa sui rifiuti e che verrà votata con il regolamento giovedì dall'assemblea capitolina. Durante la commissione i rappresentati di dipartimento e assessorato (la dottoressa Francesca Cajani e il dottor Stefano Cicerani) hanno chiarito alcuni punti sulle agevolazioni e le riduzioni nel pagamento della Tari. L'articolo 16 prevede alcune agevolazioni tariffarie: «A favore delle utenze domestiche residenti che praticano l'autocompostaggio». Il comma successivo prevede analoghe concessioni per quelle non domestiche. A tal proposito, hanno spiegato i membri dell'assessorato verrà fatto un regolamento attuativo per istituire uno specifico elenco delle utenze domestiche e non domestiche che effettuano autocompostaggio così da permettere al dipartimento di effettuare efficaci controlli a campione ed evitare ingiustificate agevolazioni sulla tariffa (fino al 30%, che rappresenta la media del rifiuto organico sul totale del rifiuto nelle utenze domestiche). Ha detto Cicerani: «Era già prevista dal precedente regolamento la riduzione del 30% della Tari per chi effettua a l'autocompostaggio, bastava avere un giardino di 20 mq almeno. Il principio era anche corretto, Ama aveva distribuito le compostiere, ma molti non hanno avuto la riduzione pur facendo l'autocompostaggio metri altri non avendo nemmeno le compostiere hanno avuto lo sconto fiscale». L'articolo 16 bis del regolamento invece prevede agevolazioni per le utenze non domestiche al fine di ridurre lo spreco alimentare. Il regolamento prevede che per: «Le utenze non domestiche che producono e distribuiscono beni alimentari e che, a titolo gratuito, cedono tramite associazioni di volontariato iscritte regolarmente negli elenchi pubblici, le eccedenze alimentari agli indigenti e alle persone in maggior condizioni di bisogno ovvero per l'alimentazione animale». La tariffa sarà ridotta «in ragione dei quantitative effettivamente ritirati». Anche qui per la reale effettività dell'articolo servirà una norma attuativa. «Su questo – ha spiegato Cicerani dell'assessorato all'Ambiente – partirà una sperimentazione in un mercato per ogni Municipio per verificare quanto viene raccolto e quanto redistribuito dalle associazioni del territorio e calibrare così puntualmente l'incentivo. Così entro un anno anche Roma potrà attuare la legge Gadda contro lo spreco alimentare che a Milano è già operativa». C'è poi l'articolo 16ter che prevede: «La riduzione della parte variabile della Tari per le utenze domestiche e non domestiche che adottano le misure indicate nel piano operativo per la riduzione dei materiali post-consumo di Roma Capitale». Chiariscono dall'assessorato: «Con dei regolamenti attuativi partiranno progetti pilota con i commercianti attraverso la predisposzione di punti di raccolta per alcuni rifiuti specifici come i piccoli Rae e gli oli esausti che oggi sono un costo e domani potrebbero diventare invece una risorsa economica. I commercianti avrebbero uni sgravio in base a quanto raccolto. Tutte le sperimentazioni potranno poi essere stese a tutta la città».