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Roma, disoccupati fanno irruzione nello stadio Flaminio: “A noi la manutenzione”

Blitz dei disoccupati allo stadio Flaminio. Una cinquantina di attivisti del Comitato per il lavoro minimo garantito venerdì hanno occupato l'impianto progettato da Antonio Nervi, inutilizzato dal 2011 e consegnato all'abbandono. L'associazione di disoccupati e precari si propone da anni "per la vigilanza, la manutenzione dello stadio". A sostenerli l'assessore allo Sport del municipio II, Rino Fabiano, l'ex consigliera comunale di Sel, Anna Maria Cesaretti. Sul posto sono arrivati alcuni agenti del commissariato Parioli e dopo aver interloquito con gli attivisti li hanno convinti a uscire, senza alcuna tensione.   

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Luca Monaco) – "Come municipio – fa notare Fabiano – già due mesi fa avevamo messo in piedi un tavolo con Ama, Servizio giardini e i dipartimenti allo Sport e alla Tutela ambientale del Comune: si era già deciso di investire 77mila euro per la messa in sicurezza, la sfalcio e la bonifica del verde intorno allo stadio. Siamo ancora in attesa dell'esecuzione di quelle decisioni".  

Lunedì prossimo i disoccupati saranno ascoltati in una commissione comunale Sport dedicata. Precari come Andrea, 27 anni, della rete territoriale Roma-Nord Ovest, nata due anni fa, torneranno a ribadire le loro istanze: "Secondo noi l'unica risposta all'abbandono è il lavoro". Gli attivisti del Villaggio Olimpico denunciano anche i ritardi nella pubblicazione dei bandi per l'affidamento delle aree da riqualificare. "Nel 2011 – racconta Tiziano, 35 anni – ripulimmo un'area abbandonata sotto il cavalcavia della Tangenziale, nacque una ciclo officina auto-organizzata, che chiuse a seguito di un incendio nel 2015. Da allora i bandi per l'affidamento delle aree non sono mai stati pubblicati".  

L'ex consigliera comunale di Sel, Anna Maria Cesaretti, ha appoggiato l'iniziativa "perché il problema del lavoro è centrale e si può coniugare benissimo  la rigenerazione urbana". Del resto proprio l'ex consigliera aveva ideato il progetto per l'istituzione dei manutentori civici: 50 ex disoccupati impiegati dal servizio giardini per la cura delle aree verdi.