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Regione Lazio: 2.4 milioni di euro per il patrimonio culturale

Va avanti l’impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale della Regione Lazio. L’ente mette a disposizione 2,4mln di euro ai Comuni delle città di fondazione, cioè ai centri urbani fondati durante il periodo fascista e che presentano caratteristiche peculiari legate alle teorie urbanistiche dell'epoca: Latina, Sabaudia, Pontinia, Aprilia, Pomezia, Colleferro. I fondi possono essere investiti per i seguenti motivi: dalla riqualificazione di edifici dell’architettura razionalista agli interventi di adeguamento di spazi e servizi legati ad attività ed eventi culturali e ricreativi. Sei le proposte progettuali presentate dai Comuni che hanno ottenuto i finanziamenti regionali.
Aprilia: Ristrutturazione e allestimento dell’area esterna del mercato coperto di fondazione e realizzazione della Piazza delle Erbe;
Latina: Adeguamento degli spazi culturali, espositivi e ricreativi della Biblioteca comunale Aldo Manuzio (ex Albergo Italia);
Pomezia: Adeguamento immobile utilizzato da servizi comunali ad archivio storico comunale e centro documentazione e promozione del territorio;
Pontinia: Adeguamento funzionale del Padiglione ex Torre idrica e realizzazione di uno spazio culturale e di accoglienza;
Sabaudia: Illuminazione degli edifici del centro cittadino con le luci di Vittorio e Francesca Storaro. Ulteriore adeguamento dell’edificio ex Poste a centro documentazione Angiolo Mazzoni;
Colleferro: Potenziamento e valorizzazione del mercato coperto comunale.
La Regione ha inoltre raccolto un esteso materiale documentario e reso disponibile alla consultazione degli studiosi e degli operatori come supporto alle elaborazioni ed alla progettualità. «L’architettura razionalista, che è così presente nella nostra regione è una immensa ricchezza: storica, architettonica e che è assolutamente giusto valorizzare». Lo ha detto il presidente Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: «Quello a cui abbiamo guardato è la necessità di dare ai cittadini dei luoghi urbani belli, fruibili e soprattutto di promuovere questi luoghi per indicare una via dello sviluppo, quella del turismo e quella della fruizione urbana ai fini di una maggiore promozione territoriale».