Giuseppe Di Taranto, Professore emerito di Economia della Luiss Guido Carli, è stato intervistato da Jacopo Nassi. Il Docente ha espresso un commento sulla Brexit: "Si farà perchè sarà interesse del Regno Unito e dell'Europa farla. Si parla di una Brexit molto soft. Scopo politico molto preciso, ma nonostante sia andato in minoranza, la May è stata riconfermata. La vedo come una mossa politica interna".
Per quanto riguarda invece le questioni di politica nazionale, in merito al reddito di cittadinanza Di Taranto ha affermato: "Sono possibilista. Questo voleva essere il Governo del cambiamento ed effettivamente si tratta di emendamenti nuovi, mai attuati. Prima o poi il reddito di cittadidanza andava applicato perchè previsto dall'Unione Europea. Tutti i paesi, con nomi diversi, hanno il reddito di cittadinanza. Prima c'era il cosiddetto reddito d'inclusione. O con questo o con un altro Governo si poteva andare in questa visione. Bisogna guardare i lati positivi di questa proposta. Se è vero purtroppo che la povertà è aumentata per colpa delle politiche di austerità, lo Stato deve aiutare le persone in difficoltà. Per quanto riguarda la quota 100, il nostro problema è la disoccupazione giovanile. Andando ben 8 anni prima in pensione, sicuramente alcun posto libero sarà occupato dai giovani che devono entrare nel mondo del lavoro. C'è bisogno di entrata dei giovani perchè abbiamo il tasso di disoccupazione fra i più alti d'Europa. I consumi diminuiscono perchè si tende a spendere di meno per insicurezza e incertezza. Il reddito di cittadinanza può essere un esperimento".
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Reddito di cittadinanza, Di Taranto: prima o poi sarebbe stato applicato come in tutti gli altri stati europei
