Mario Toscano, Docente di Storia Contemporanea all'Università "La Sapienza", ha parlato ai microfoni di Radio Roma Capitale. Oggi 16 ottobre è, infatti, l'anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma effettuato dalle truppe tedesche della Gestapo. Il professore ha raccontato così quel giorno:"Tragica vicenda. Il 16 ottobre 1943 venne realizzato questo rastrellamento degli ebrei di Roma che ebbe un peso su tutta la città, colpendo circa 1200 persone con un bilancio inferiore a quello preventivato dagli organizzatori nazisti. Qualche giorno prima c'era stato un altro evento drammatico con la cattura da parte dei nazisti. La svolta fondamentale è quella dell'occupazione che creò disorientamento in tutta la popolazione. Preparitivi a fine settembre. Questa consegna avrebbe evitato la deportazione di almeno 200 capo famiglia. Non ci fu di fatto nessun indicazione della sentenza che ci sarebbe stata. Il 16 mattina all'alba iniziò il rastrellamento nella zona del portico d'Ottavia e poi gli ebrei vennero portati all'inizio al Collegio Militare in via della Lungara. Dei 1200 rastrellati vennero lasciati circa 200 persone che non potevano essere considerate ebraiche. Nel corso di questo drammatico soggiorno ci fu la nascita di un bambino e non ci fu quindi alcun rispetto nemmeno per le donne che aspettavano figli. Duro colpo per la comunità ebraica e per la città di Roma dopo un mese di occupazione tedesca. Manifestazioni di solidarietà in quei giorni. Dalla seconda metà del 16 ottobre, le persone scampate al rastrellamento cercarono rifugio nelle abitazioni di amici a Roma. Soltanto 16 persone di queste sopravvissero. Quest'ultimi ebbero grandi difficoltà, vivendo un impatto duro con la realtà del paese e della vita".
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Rastrellamento del ghetto di Roma, Toscano: tragica vicenda che colpì la città nel profondo