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Cronaca

Planetario romano, Chirri: abbiamo bisogno di una struttura degna di una capitale europea

Maurizio Chirri, Direttore scientifico del Civico Museo Geopaleontologico “Ardito Desio” di Rocca di Cave, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale. In questi giorni si è parlato di un fenomeno visibile in cielo: quello delle acquaridi. A parlarne, intervistato da Jacopo Nassi, è stato Chirri che ha spiegato: "Le acquaridi sono uno degli sciami di stelle cadenti che si manifestano nell'anno. Sono visibili in certe condizioni cioè quando c'è un'assenza di inquinamento atmosferico e assenza d'illuminazione lunare. Da Roma si possono vedere i bolidi e la sera del 7 maggio si è potuto osservare dal nostro osservatorio a Rocca di Cave. Questo avvistamento c'è stato intorno alle 10 di sera e io stavo facendo una visita guidata per i ragazzi".
Sulla chiusura e assenza del planetario nella capitale, Chirri ha affermato: "La situazione del planetario di Roma è imbarazzante. Siamo stati la prima capitale ad avere un planetario e la prima a dismetterlo. L'apertura c'era stata dal 2004 al 2011. Sono stati bloccati i lavori e non si vede una luce in fondo al tunnel. C'è comunque un planetario che svolge la sua funzione ed è a San Lorenzo ed è mantenuto da alcuni ex collaborati del planetario di Roma. E' un planetario più piccolo. Poi c'è il nostro planetario a Rocca di Cave che ha una capacità di 70 posti e lo utilizziamo come integratore alle serate osservative. Prima facciamo vedere il cielo virtuale e poi quello reale per preparli a vedere i disegni delle costellazioni. Ci manca il planetario più importante: quello della capitale a livello europeo. Tutti gli uomini sono appassionati ai fenomeni astrali".