Categorie
Cronaca

Piani di massima occupabilità, Mina: amministrazione sorda, noi operatori pronti alla mobilitazione

Fabio Mina, Segretario di LUPE (Libera Unione Pubblici Esercizi), è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale alla luce del convegno avvenuto ieri a via del Governo Vecchio sul tema dei piani di massima occupabilità e di quello che è stata chiamata la questione del "tavolino selvaggio". Mina ha affermato: "Ieri c'è stato un convegno con circa 150 operatori del settore, vittime del piano di massima occupabilità che sta attuando una politica sorda e applicando un provvedimento vetusto. I piani di massima occupabilità sono di dieci anni fa e il suolo romano è cambiato. Questo piano ha portato ad una crisi di molti lavoratori e commercianti. Questo assioma di tavolino selvaggio è inaccettabile, si deve parlare di tavolino di occupazione del suolo pubblico. Il tempo delle parole è terminato, la misura è colma. Ho mandato una lettera a tutti i deputati e senatori. L'amministrazione del I Municipio è stata sorda. Sono 9 anni che chiediamo un cambio di regolamento e un adeguamento delle normative. Vogliamo le regole e vogliamo rispettarle. Siamo dei commercianti in regola che passano le tasse. Bisogna ammodernare i criteri perchè Roma in 9 anni è totalmente cambiata. Alla luce del convegno di ieri Alfonsi si è impegnata a presentare una delibera di adeguamento. Noi siamo scettici, ma ascoltiamo tutti e siamo disponibili al dialogo. Se la deliberà avrà poca sostanza, noi ci mobiliteremo. Siamo aziende ridotte al lastrico. Abbiamo visto alcuni locali senza pedane e senza tavolini. Dove sta l'uguaglianza? Siamo arrivati al punto di non ritorno. Ci piange il cuore nel vedere Roma in completo stato di degrado.E' passato un anno dall'ultima manifestazione con voi di Radio Roma Capitale presenti e la situazione è rimasta uguale. Parliamo di imprenditori che hanno fallito e che alcuni hanno lasciato i locali alla mala vita. La criminalità organizzata ha preso il sopravvento. Io che rappresento 3000 aziende non posso più accettarla questa situazione. La categoria è in pieno stato di agitazione. Spero che la Presidente del I Municipio abbia portato un documento verso una soluzione condivisa, qualora così non fosse, organizzeremo una grande manifestazione di piazza dove devono venire non solo gli imprenditori, ma i dipendenti di tutti i locali. Si è scatenata una reazione a catena che è devastante".