Nel corso di Punto Donna Paola Guerci ha parlato con sguardo al femminile di cronaca, trattando l'ennesimo caso di femminicidio avvenuto a Napoli. Qui, infatti, una donna è stata strangolata dal marito che poi si è ucciso. I corpi sono stati ritrovati dai figli in località San Marcellino. La donna aveva denunciato l'uomo per maltrattamenti qualche settimana prima. Violenze che non si fermano e, purtroppo, femminicidi che non diminuiscono.
La Guerci ha poi parlato del decreto legge n.93 del 2013, pubblicato in questi giorni, che rende effettivi e utilizzabili i 20 milioni di euro stanziati dal precedente governo (Governo Renzi) sulla violenza contro le donne. Questi soldi andranno in parte alla costruzione di nuovi centri antiviolenza e di nuove case rifugio e l'altra parte andrà a finanziare le realtà già esistenti come le case rifugio e le associazioni gestite da privati.
Questi 20 milioni di euro dovranno, però, essere ripartiti fra le varie Regioni.
Il Delegato alle Pari Opportunità del Governo Conte dovrebbe, secondo la Guerci, varare un piano straordinario, una sorta di finanziamento per cercare di arginare questo fenomeno.
In Punto Donna si è parlato anche dell'iniziativa di Ikea, realizzata insieme alla Onlus "Telefono Donna", che farà apparire nei bagni Ikea delle scritte indirizzate alle donne, con cui si chiederà di uscire fuori dalla spirale di violenza. Scelta non casuale perchè, come spiegato dal responsabile marketing, proprio nei bagni le donne sono sole e nell'intimità possono prendere coraggio per rifletttere e denunciare.
Nel corso del programma si è parlato di altre iniziative finalizzate a sensibilizzare l'opinione pubblica: la mostra itinerante "Come eri vestita quando ti hanno stuprato?". In esposizione ci saranno i vestiti delle donne che hanno subito violenza.
Ad Asti sttivato "kit della dignità" nelle caserme dei Carabinieri, dato alle donne che vanno a denunciare e, spesso, per paura non possono tornare a casa.
Per quanto riguarda la maternità, oggi sono stati riportati dati statistici sulle mamme italiane che sono sempre più poche. Le donne non hanno la possibilità di avere un figlio per mancanza di lavoro, casa e soprattutto servizi. I dati statistici confermano che molte donne che non trovano lavoro non riescono a mettere insieme una famiglia.
Mancano spesso i servizi primari come le scuole dell'infanzia, soprattutto a Roma, dove è in corso la polemica di centinaia di famiglie sulle graduatorie agli asili nido.
In America c'è un progetto varato dalle grandi aziende che spingono le donne ad avere figli a fine carriera attraverso fondi offerti alle donne disponibili a rinviare le gravidanze e farsi congelare gli ovuli. Sia Facebook che Apple hanno adottato questa politica.
In conclusione la Guerci ha parlato anche delle parole di Carlo Verdone che, dall'isola tiberina ha raccontato aneddoti sulla nostra città.
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Paola Guerci: “Ennesimo caso di femminicidio a Napoli”
