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Cronaca

Nuova inchiesta su Malagrotta, indagato Cerroni. Il gip: «Rischio acqua inquinata»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Nuova bufera su Malagrotta. Nell'indagine, coordinata dalla Dda di Roma, risultano indagate sei persone tra cui lo storico patron della discarica, Manlio Cerroni e Francesco Rando, l'ex amministratore unico della società E.Giovi. Traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere: sono questi i reati contestati dalla Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta che oggi ha portato al sequestro preventivo di 190 milioni nei confronti della E.Giovi Srl società che gestisce la discarica di Malagrotta. Tra le persone finite nel registro degli indagati anche Carmelina Scaglione, attuale rappresentante legale della società. La somma sequestrata su decreto firmato dal gip Costantino De Robbio corrisponde «al risparmio di spesa dal 2012 ad oggi per l'omessa» estrazione «del percolato nella misura della minore somma quantificata dal consulente da ritenersi comprensiva – è detto nel provvedimento – di ogni successivo reinvestimento o trasformazione e di qualsiasi vantaggio economicamente valutabile nei confronti degli indagati».
Gip: "Rischio acqua inquinata". È «evidente che il permanere di questa situazione porterà senza ombra di dubbio all'aggravamento della situazione di illegittimità ed aumenterà esponenzialmente le conseguenze devastanti per l'ambiente circostante la discarica». È quanto scrive il gip Costantino De Robbio nel decreto di sequestro preventivo di 190 milioni di euro svolto nell'ambito di una nuova inchiesta sulla discarica di Malagrotta. Sotto accusa la mancata estrazione del percolato che «è causa dell'inquinamento delle falde acquifere». Nel provvedimento del gip viene sottolineato che «ancora oggi la società E.Giovi non ha provveduto all'adempimento delle prescrizioni e che la discarica non è gestita in modo legittimo tale da impedire il protrarsi della situazione di fuoriuscita del percolato che è conseguenza diretta dell'inquinamento dei terreni circostanti». Per il gip l'accumulo del percolato non estratto «è peraltro ormai così rilevante da essere visibile dall'esterno: dopo avere riempito la camera sottostante la discarica il liquido si è accumulato» con rifiuti solidi facendoli «tracimare dalla sommità superiore» raggiungendo le strade circostanti.