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Cronaca

Licei classisti, il Visconti di Roma in difesa: ” Nessun escluso”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Valentina Lupia) – Da una parte c'è chi pensa che le parole contenute nelle 97 pagine del rapporto di autovalutazione del Visconti siano state travisate, dall'altra c'è chi da quelle frasi ha preso subito la distanza. Se ne è parlato ieri in un'assemblea straordinaria, dopo che alcuni studenti avevano appeso uno striscione fuori dall'istituto di piazza del Collegio Romano: "Tutto ciò favorisce l'apprendimento?", recitava. In cortile ha preso la parola anche la preside Clara Rech, che avrebbe ammesso di aver utilizzato parole fin troppo tecniche per rispondere ai quesiti del Rav.

"Il rapporto – spiega Giorgio Gugliotta, rappresentante d'istituto – pone le domande in modo molto diretto, quasi brusco e parziale ed è normale che le risposte siano state date in questo modo " . Secondo Giovanni Colasato, un altro dei rappresentanti d'istituto, italiano ma con mamma giapponese, "c'è stato un errore di comunicazione " nel redigere il documento, che viene compilato da una commissione e poi approvato dal collegio docenti e dal consiglio d'istituto, che comprende genitori e studenti.

Non la nazionalità, le possibilità fisiche o il ceto sociale, come emerso dalle parole del rapporto: " Quello che accomuna i ragazzi del Visconti – spiegano i due – è il fatto che siamo giovani che si impegnano e che studiano tutto il giorno: non siamo figli di papà, ma abbiamo famiglie che tengono alla nostra formazione ". Ora, per il futuro, si teme un calo d'iscrizioni (quelle per il prossimo anno scolastico, intanto, sono chiuse): " Se fossi in terza media – spiega Colasato, che ha doppio passaporto – i miei genitori non mi iscriverebbero al Visconti. Invece la nostra è una bella realtà " , " accogliente, multiculturale e interclassista – aggiunge la preside Rech – che collabora col centro Astalli e con la comunità di Sant'Egidio. Non siamo una scuola classista o che esclude".

La pensano diversamente gli studenti del Visconti che appartengono al collettivo Persichetti, che ieri hanno appeso lo striscione davanti scuola. " Ideologia classista, errori di formulazione o approssimazione nella stesura del testo: non sappiamo quale sia l'origine di quelle frasi, ma prendiamo le distanze dall'immagine agghiacciante che ne scaturisce, di un liceo che si compiace della mancanza di differenze nel suo tessuto sociale, economico e culturale".

Alla ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, che ha giudicato inaccettabili le " pubblicità classiste" delle scuole ( parole con cui si è detta d'accordo anche la preside Rech), si sono aggiunte altre voci, non solo dal mondo della politica. " Più di vent'anni fa sarei dovuta andare al Visconti – scrive su Twitter l'attrice Anna Foglietta – Poi scelsi il Socrate. Che vergogna", mentre il regista Francesco Bruni consiglia "vivamente di non iscrivere i ragazzi al Visconti".