(Fonte: Corriere della Sera, di Lilli Garrone) – Un triste record per il Lazio dove nel 2016 il 16,4% delle donne ha subìto molestie sul luogo di lavoro, contro una media nazionale dell’8,9%. È andata un po’ meglio agli uomini: a essere molestato è stato il 3% dei maschi. A diffondere i dati la Confcommercio, che ieri ha lanciato un certificato di qualità per le aziende virtuose in questo campo: si tratta del bollino «molestie free», pronto a settembre e della validità di due anni, del quale si fregeranno tutte quelle imprese che accetteranno di adeguarsi a norme ad hoc sul lavoro.
Il progetto è stato presentato dal commissario di Confcommercio Roma Renato Borghi, che ha ricordato come «la competitività di un’impresa è strettamente legata al personale» e come «le molestie abbiano un impatto negativo sull’intera forza lavoro e sulla produttività», mentre i consumatori premiano le aziende con responsabilità sociale. A ideare il bollino un quartetto di donne: Simona Petrozzi, presidente di «Terziario donna» della Confcommercio, l’avvocata Luciana Delfini, capo-progetto, la penalista Caterina Flick e la consulente aziendale Tiziana Tomei. «È spesso difficile per gli imprenditori capire cosa sono le molestie sul lavoro – ha esordito Petrozzi -, ma di certo hanno un impatto negativo sulla produttività: per questo si pensa anche alla creazione di una sorta di codice etico per le imprese».