Alberto Civica, segretario della UIL Roma e Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale. Intervistato da Andrea Pranovi, ha commentato i risultati emersi da una ricerca presentata oggi dall'istituto ricerca EURES e UIL dal nome "Lazio senza stranieri": "Quello che viene fuori è un risultato incredebile. Abbiamo provato a realizzare il sogno del ministro Salvini facendo "sparire" gli stranieri. E' vero che prima sono gli italiani: i dipendenti del Cara di Castel Nuovo di Porto che ora hanno perso il lavoro, infatti, erano tutti italiani. Se domani mattina tutti gli stranieri che si occupano di assistenza agli anziani se ne dovessero andare noi avremmo 200 mila famiglie che si ritroverebbero in difficoltà. A livello di PIL avremmo una perdita di 19 miliardi. Perderemmo circa 12 punti di Prodotto Interno Lordo".
Sulla società e famiglia, il segretario ha spiegato: "Multietnia molto diffusa. Un matrimonio su 5 è fatto con un coniuge straniero e sono le famiglie più "regolari" cioè quelle che si sposano perchè le coppie italiane tendono a non celebrare la loro unione".
Per quanto riguarda il lavoro e l'INPS, Civica ha affermato: "Negli anni c'è stato un decremento del numero di italiani che sono residenti nel Lazio. Dei residenti italiani il 24% è sopra i 65 anni mentre la popolazione straniera è molto giovane e solo una piccola parte di loro percepisce una pensione che è mediamente più bassa di quella degli stranieri. Non tutti le pensioni degli italiani sono pagate dagli stranieri, ma una buona quota è pagata da questi lavoratori".